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Messaggi del 27/03/2024

 

La guerra dell'Anticristo e lo stato invisibile e irresponsabile - Seconda parte

Post n°164 pubblicato il 27 Marzo 2024 da daniela.g0
 

La prima pagina del Corriere della Sera del 6 giugno 1946 che dichiarava la vittoria del voto repubblicano, in seguito alla proclamazione dei risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno   


 

I dubbi sulla legittimità della proclamazione della Repubblica: colpo di Stato?   

Antonio Parisi, giornalista e scrittore, ha riportato recentemente importanti retroscena che riguardarono la proclamazione della Repubblica Italiana. Nel corso di un'intervista rilasciata per l'emittente Radio Radio, Parisi ha affermato: 

"Qualche anno fa sono state ritrovate a Roma in via Tiburtina e via Prenestina, dove si trovavano le tipografie di un importante imprenditore italiano, le schede mancanti richieste dalla Corte di Cassazione mai pervenute. Scrive Vezio Crisafulli, costituzionalista e membro della Corte Costituzionale, come in data 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione si fosse riunita per la seconda volta e dovette prendere atto, dal ministro dell'Interno, del risultato. Ma si rifiutò di proclamare la Repubblica.  

Il tutto avvenne tra le gravi minacce di Pietro Nenni, Sandro Pertini e altri che paventavano l'imminente scoppio di una guerra civile se non si fosse dichiarata la Repubblica. Il presidente della Corte di Cassazione si chiamava Giuseppe Pagano e diede le dimissioni, insieme con gli altri membri, per protesta.  

La Repubblica Italiana afferma di essere nata in forza di un atto popolare perfetto: le leggi ad esempio sono un atto popolare perfetto ma se manca la firma del Presidente della Repubblica è una non - legge. Così una sentenza della magistratura se manca la firma del magistrato è una non - sentenza: Crisafulli afferma che se Umberto di Savoia non subì la debellatio allora la Repubblica nacque in forza di un colpo di Stato, compiuto da Alcide De Gaspari, che la notte tra il 12 e il 13 giugno si proclamò capo dello Stato senza attendere il risultato della Corte di Cassazione.  

Il re trovandosi di fronte a un sostanziale colpo di Stato, partì per l'esilio al fine di scongiurare lo scoppio di una guerra civile. Tanto che il deputato Vincenzo Selvaggi, poi deputato dell'Assemblea Costituente, invitò il re all'arresto immediato di tutti i partecipanti al colpo di Stato.  

Nel 1959 inoltre la magistratura di Roma affermò che Umberto di Savoia era "ancora re e non ex re".  

Aggiungo un piccolo particolare riguardante uno degli uomini coinvolti nell'intricata vicenda: Vincenzo Selvaggi, che nel 1953 tornò in parlamento nella II legislatura alla Camera con il Partito Nazionale Monarchico e passò poi nelle file del Partito Monarchico Popolare, morì prematuramente nel 1957, quando era ancora deputato, all'età di soli 43 anni. Subentrò nella sua carica Luigi Zuppante.   

 

Le tempeste non toccano il fondo, e passano   

Alla Vigesimo quinto anno del 1903, fanno eco le parole scritte da papa Leone XIII nella sua precedente enciclica: Inimica Vis del 1892. Afferma il pontefice: 

"Ora sono in pericolo la fede degli avi e la salvezza assicurata agli uomini da Gesù Cristo, e conseguentemente anche i benefìci della civiltà cristiana. Infatti, la setta dei Massoni, non temendo nulla, non indietreggiando davanti a nessuno, aumenta ogni giorno d'audacia: il suo contagio è penetrato in tutte le comunità ed essa si sforza sempre più per insinuarsi in tutte le istituzioni pubbliche, cospirando in tal modo, secondo la sua abitudine, per strappare al popolo italiano la religione cattolica, principio e sorgente dei beni supremi. 

Da qui i molteplici artifìci per attaccare la fede divina; da qui il disprezzo della legittima libertà della Chiesa oppressa dalle leggi. Si ammette così in teoria ed in pratica che la Chiesa non ha in sé il diritto e la ragione d'essere di una società perfetta; che lo Stato debba avere la prevalenza su di lei e che il potere civile debba avere la precedenza sul potere spirituale. 

Da questa dottrina perniciosa e falsa, più volte condannata dai giudizi della Sede Apostolica, derivano molti mali, e specialmente il fatto che i governanti civili si arrogano dei diritti che non appartengono ai loro poteri, e non esitano punto ad appropriarsi di quello che hanno tolto alla Chiesa."  

Ma torniamo alla successiva Vigesimo quinto anno

"[...] L'impiego, dappertutto, delle medesime armi della calunnia e dell'eccitamento popolare, mostrano l'identità dei propositi e la parola d'ordine uscita da uno stesso centro di direzione. Episodio del resto che si associa a quel piano prestabilito, e che si va largamente traducendo in atto, per moltiplicare i danni già da Noi annoverati, e soprattutto per restringere fino alla totale esclusione l'insegnamento religioso, formando così generazioni d'indifferenti e d'increduli; per impugnare con la stampa la morale della Chiesa, per schernirne finalmente le pratiche e profanarne le feste."  

Già qui viene ben delineato il ruolo cruciale di continua mistificazione della verità svolto dalla stampa (e successivamente dagli altri media) che istiga le masse verso un decadimento dei costumi e soprattutto dei valori. Cui si aggiunge l'attacco alla fede stessa della Chiesa.  

Tuttavia papa Leone XIII conclude lasciando sempre aperta la porta alla speranza, che nella fede diviene certezza, che le trame della massoneria ordite ai danni della Chiesa e del popolo italiano non giungeranno mai all'esito voluto. Anzi, Dio stesso "fornirà mezzi nuovi e impensati" perché le forze del male non prevalgano. 

"Non vorremmo che il quadro delle dolorose condizioni presenti avesse punto da abbattere nell'animo dei credenti la piena fiducia nel divino aiuto, che maturerà a suo tempo e per le sue vie il finale trionfo. Noi siamo altamente contristati nell'intimo del cuore, non però trepidi degl'immortali destini della Chiesa. La persecuzione, come dicemmo da principio, è il suo retaggio, perché Iddio ne trae beni più alti e preziosi, provando e purificando i Suoi figli. Ma pur permettendo le vessazioni e i contrasti, manifesta la Sua divina assistenza, che fornisce mezzi nuovi ed impensati, onde l'opera resta e ricresce senza che prevalgano le forze congiurate a suo danno. Diciannove secoli di vita, durata tra il flusso e riflusso delle umane vicende, insegnano che le tempeste non toccano il fondo, e passano."  

Il trionfo alle recenti elezioni russe ancora una volta di Vladimir Putin da una parte, e la passerella che Donald Trump sta compiendo alle primarie del suo partito, dall'altra, ci indicano ormai che la Cristianità non è affatto sconfitta: la guerra dell'Anticristo voluta dalla massoneria è persa, almeno per il momento. 

Anche se sappiamo dalla Sacra Scrittura, e precisamente dal libro dell'Apocalisse di Giovanni, che l'Anticristo tornerà in ultimo a sollevarsi. Tuttavia, secondo le parole pronunciate dalla Madonna stessa a Fatima, potremo sperare prima in un lungo "tempo di pace" che precederà la venuta dell'Anticristo. 

Mai come nel tempo presente infatti la massoneria mondiale si trova in così grande difficoltà: i progetti delle élite per il Nuovo Ordine Mondiale sono andati definitivamente in fumo e continuano a susseguirsi strani eventi. La dinastia dei Windsor, legata a doppio filo con la massoneria, dopo la morte della regina Elisabetta si trova in grande crisi e sembra prossima alla fine. Carlo è gravemente malato ed è sparito dalla scena pubblica, la nuora Kate ha subito un delicato intervento all'addome e non si è più vista pubblicamente. Piuttosto, sono state fatte circolare foto ritoccate e un filmato dubbio, che in molti ritengono abbia ripreso una sosia e non la principessa. Così anche William sembra essere uscito di scena e non aver alcuna intenzione di rimpiazzare il posto lasciato vuoto dal padre.  

"Le tempeste - come scrisse papa Leone XIII - non toccano il fondo e passano."  

La Cristianità, ma quindi anche la Chiesa Cattolica, sono ben lungi dall'essere sconfitte, malgrado le infiltrazioni massoniche abbiano attaccato la Chiesa al suo interno. 

Così lo stato invisibile italiano ha subito insieme al governo Meloni un'altra cocente umiliazione: il governo aveva preparato infatti un testo di "condanna delle elezioni" avvenute in Russia pochi giorni fa. Ma il Dipartimento di Stato di Anthony Blinken ne ha bloccato il testo: è la stessa Repubblica degli Elkann a darci la notizia.  

"Una divergenza di vedute tra il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca e il Dipartimento di Stato sarebbe all'origine del mancato comunicato di condanna delle elezioni russe da parte del G7."  

Questo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ci fornisce chiare indicazioni su chi ha effettivamente il controllo del governo degli Stati Uniti d'America; il quale governo malgrado i primi proclami non ha mai inviato gli armamenti tanto richiesti da Zelensky in Ucraina. Dopo la sparizione e la fuga della vice presidente Kamala Harris, infatti, l'amministrazione Biden non è mai stata realmente in controllo. 

L'Unione Europea è ormai isolata e lo stato invisibile italiano non fa eccezione. Sembrano davvero gli ultimi colpi di coda di una bestia colpita mortalmente, ma che tarda a morire. 

Ancora Repubblica ci informa: "Con una decisione a sorpresa, oggi il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha annunciato le sue dimissioni. Il Taoiseach (come si chiama in lingua gaelica il leader di governo) ha annunciato in una conferenza stampa improvvisata a Dublino di lasciare ‘per motivi personali e politici, ma soprattutto politici', senza però andare nei dettagli". 

A precedere Varadkar lo scorso dicembre, il primo ministro del Galles, Mark Drakeford, che aveva annunciato le proprie dimissioni sia dalla carica di primo ministro che da quella di leader del Partito laburista del Galles. 

Il globalismo sta perdendo pezzo a pezzo i suoi sostenitori mentre il governo Meloni si trova isolato e privo dei suoi referenti sovranazionali. Matteo Salvini tenta ancora di riconquistare un improbabile consenso lodando adesso il presidente Putin.   

 

Un uomo da non dimenticare   

Vigesimo quinto anno, che abbiamo ricordato, rimane il testamento spirituale di papa Leone XIII, colmo di fede e di speranza, che ci delinea un acuto quadro dell'epoca oltre che, in maniera impressionante, quello attuale. Ma ci dice tanto anche su quello che fu il temperamento e la forza di un uomo eccezionale. 

Leone XIII, al secolo Vincenzo Pecci, originario della provincia di Roma, sarebbe morto solo l'anno successivo all'età di 93 anni.

 

 

Papa Leone XIII in un fotogramma di una pellicola del 1898, girata da William Dickson per la Biograph: è il primo filmato della storia in cui compare un papa   

 

 

Per tutta la vita, anche da pontefice, visse in modo sobrio e senza pretese: abituato a vivere persino senza riscaldamento nei mesi più freddi, acconsentì ad accendere i caloriferi dei suoi appartamenti vaticani solo pochi anni prima di morire, su espresso consiglio dei medici. Lavorò alacremente fino all'ultimo, lottando contro la morte, e in modo incessante. Così scrisse La Domenica del Corriere, sei giorni dopo la sua morte, avvenuta il 20 luglio 1903: 

"La storia ricorderà a lungo la lotta che il pontefice sostenne con la morte, quantunque tutti prevedessero che in causa della tarda, eccezionale età egli non potesse giacere a lungo malato. Dal 5 luglio i fedeli s'attendevano ogni mattina l'annuncio del decesso. I romani accorrevano in piazza San Pietro per osservare la finestra della camera da letto e trarre oroscopi dalla durata del tempo che rimaneva aperta per il cambio d'aria, ma ognuno apprendeva tosto con lieto stupore che l'illustre infermo aveva ricevuto i suoi cardinali, s'era occupato delle faccende relative al governo della Chiesa, era passato dal letto su la poltrona e persino aveva all'indomani dell'estrema unzione corretto le bozze della sua ultima poesia in latino. Con l'ostinazione dei fanciulli e dei vecchi vigorosi, Leone XIII si è spesso ribellato alle ingiunzioni dei suoi medici, a dir la verità senza immediato suo danno."   

E' il ritratto stesso della forza instancabile della Chiesa, che mai, per mezzo della croce e del sicuro sostegno del suo Signore ma anche della Chiesa celeste, che nello Spirito Santo non fa sosta alcuna nella sua incessante preghiera rivolta al Padre, potrà essere vinta dalle forze oscure del male.

 

 

 

 
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