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(nero)
Post n°83 pubblicato il 11 Febbraio 2006 da alfasica
VITA ARTIFICIALE La calma orizzontale mantiene il mio corpo. Una lirica topologia, come nell’ immaginario paesaggio, E’ l’insolita forma che mi trattiene alla terra. Curiosità irrisolvibili le conclusioni ironiche di questa mente.
Per quanto tempo dovrà risvegliarmi nello stesso giorno, Nell’algebra del ricordo costringermi in questa sosta Facendo della mia anima il perno su cui ruota il mondo.
Si alzano le pareti del cielo e le montagne urlano; Solo un uccello vive, tratteggia il suo lungo fischio Sul fondo, dove il prato tace.
Ma no, ne è solo un’anticamera. Ogni giorno è una stanza dove cammino tra la luna e il sole, Finche il sole verrà due volte, così pure la luna.
Gli occhi riceveranno la mia ultima trasformazione. Questo strano pianeta tornerà ad essere vuoto, e io con lui calmo.
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