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IL MIO MIGLIORE AMICO

IL MIO CANE è IL MIO MIGLIORE AMICO

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IL MIO AMICO CANE

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il mio amico cane


L'età media di un cane è 15 anni. Dovrai occuparti di  lui sempre...quando ne avrai voglia e quando non vorrai; durante le vacanze; dovrai portarlo fuori col sole  e con la pioggia, se stai male, se hai altro da fare...dovrai occuparti di lui anche quando sarà vecchio e ammalato. Il tuo cane dovrà uscire almeno 3/4 volte al giorno, dovrai spazzolarlo, ti sporcherà la casa. Se non sopporti il pensiero di trovare i suoi peli sui tuoi abiti lascia perdere... Dovrai farlo vaccinare, preparargli i pasti 2 volte al giorno...amarlo e rispettare il suo carattere. Cosa ne otterrai in cambio? Solo tanto amore...

 

NO CACCIA

 
 
 

premio migliore amico

Premio migliore Amico

ricevuto da:

- SERGIORGIOS

- RINALDONE

- CI6TUXME

- SUORANGY

- WANDAWR

- GIANNAGIA

 

COPPA SUPER AMICIZIA

da:

- SERGIORGIOS

- RINALDONE

- CI6TUXME

- SUORANGY

- WANDAWR

- GIANNAGIA

 

premio

PREMIO BRILLANTE WEBLOG
 

 da
CI6TUXME


 

 

vale per tutte le feste

Post n°104 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da unakmiamix

ANCHE A SAN VALENTINO I NOSTRI PADRONI CI PORTANO CON LORO.

A

Il compito più alto e arduo

di un uomo è sottrarre gli animali

alla crudeltà.

 
 
 

PARLIAMO DI UVEITE

Post n°103 pubblicato il 11 Giugno 2010 da unakmiamix

L’uveite anteriore è l’infiammazione che colpisce la parte anteriore dell’occhio chiamata uvea, che è il tessuto scuro dell’occhio che contiene vasi sanguigni. L’iride di solito risulta coinvolta. La parte posteriore dell’occhio può essere interessata oppure no, dipende dai casi. Le cause dell’uveite anteriore sono:

  • Malattie immunomediate, in cui il corpo attacca i suoi stessi tessuti
  • Infezioni da virus, parassiti, funghi o batteri
  • Tumori
  • Trauma o lesioni agli occhi
  • Malattia metabolica in altre parti del corpo che colpisce l’occhio
  • Idiopatiche, il che significa che la causa è sconosciuta
  • Indotte dalla fuoriuscita di proteine nel fluido dell’occhio, più frequentemente associata a cataratta

Nei cani più anziani c’è una maggiore probabilità che l’uveite sia scatenata da tumori, mentre negli animali domestici che vivono sia all’interno che all’esterno ci sono più probabilità di essere esposti a cause infettive rispetto agli animali che vivono esclusivamente in casa.

Inoltre, in alcune regioni del mondo, malattie infettive specifiche sono tra le cause più comuni. Alcune razze di cani hanno maggiori probabilità di sviluppare uveite anteriore a causa di malattie immunomediate. L‘uveite anteriore può essere dolorosa per il vostro animale domestico e può minacciare la vista. Altrettanto importante, questo problema può anche essere un sintomo di una malattia più grave che colpisce il resto del corpo.

Sintomi.

  • Arrossamento
  • Lacrimazione
  • Strabismo, soprattutto in piena luce
  • Pupilla piccola ed irregolare nella forma
  • Aspetto torbido nella parte anteriore dell’occhio
  • Iride di colore non uniforme: un iride normalmente di colore marrone può essere molto rossa, di un marrone più scuro del normale o avere macchioline bianche e giallognole all’interno

Diagnosi.
Test diagnostici sono necessari per riconoscere l’uveite anteriore ed escludere altre malattie. Le malattie immunomediate possono essere di difficile diagnosi, se si limitano solo ad influire sulla vista. Spesso, perciò, devono essere escluse prima tutte le altre cause dell’uveite. I test possono includere:

  • Completa storia medica ed esame fisico generale
  • Un esame completo dell’occhio con un oftalmoscopio, compresa la parte esterna, il segmento anteriore della parte interna dell’occhio, e la parte posteriore dell’occhio
  • Tonometria, per misurare la pressione all’interno dell’occhio
  • Esami del sangue generici, come un esame emocromocitometrico completo (CBC) e profilo biochimico del siero
  • Esami del sangue specifici per le malattie immunitarie, per rintracciare agenti infettivi o altre malattie sistemiche
  • Analisi (tramite ultrasuoni o raggi X) di campioni di liquido prelevato da dentro l’occhio attraverso un piccolo ago

Trattamento.
L’uveite anteriore può essere curata con una terapia sintomatica, terapie specifiche e/o un intervento chirurgico.

  • La terapia sintomatica, indipendentemente dalla causa dell’uveite anteriore,  di solito viene prescritta sempre. Trattamenti topici, come gocce o pomate poste sull’occhio e farmaci orali servono infatti a ridurre il dolore e l’infiammazione.
  • La terapia specifica è diretta invece alle cause dell’uveite anteriore, qualora fossero state determinate. In questo caso, a seconda del tipo di malattia scatenante, verranno prescritti antibiotici, un farmaco anti-fungine, o un farmaco che riduce l’infiammazione da malattia immunomediata.
  • Intervento chirurgico. In situazioni in cui è presente un tumore o complicazioni secondarie (come il glaucoma) che non possono essere controllate con i solo farmaci, può essere necessario rimuovere chirurgicamente l’occhio.

Cure a casa e prevenzione.

E’importante seguire le istruzioni del veterinario e imparare a curare il cane in modo corretto. Non è sempre facile mettere farmaci nell’occhio di un animale, ma è fondamentale non saltare mai la somministrazione.
Esaminate gli occhi del cane ogni giorno per individuare anche il più piccolo cambiamento.
Portate il cane dal veterinario per le visite di controllo.
Chiedete al vostro veterinario se nella vostra zona residenziale ci sono zecche o malattie fungine comuni.
Prevenite i traumi all’occhio: prestate attenzione quando lanciate palline o altri oggetti al cane.

 
 
 

per Elite

Post n°102 pubblicato il 09 Giugno 2010 da unakmiamix

ESAME RADIOGRAFICO

L'esame radiografico viene effettuato sul cane sedato farmacologicamente e mantenuto in decubito dorsale; si richiede una proiezione ventro-dorsale ad arti estesi, mantenuti in adduzione, paralleli alla colonna vertebrale e tra di loro, ruotati internamente e possibilmente paralleli anche al tavolo radiografico, in perfetta simmetria e con sovrapposizione delle rotule alla parte centrale della troclea femorale.
La simmetria viene testimoniata dall'aspetto speculare che devono assumere i fori otturati e i rami e le ali dell'ileo.
Un posizionamento sbagliato , sia per mancanza di simmetria del bacino, sia per adduzione e/o rotazione insufficiente od eccessiva dei femori, pregiudica la possibilità di effettuare una lettura corretta.
Per ottenere un posizionamento adeguato il dorso del cane deve essere contenuto in un apposito sostegno a doccia con gli arti fissati al tavolo radiografico mediante lacci o contenuti manualmente. In caso di posizionamento insoddisfacente l'esame deve essere ripetuto fino a ottenerne uno conforme alle caratteristiche richieste.
In presenza di situazione anatomica che renda impossibile ottenere un posizionamento perfetto, devono essere inviati alla centrale di lettura due o più radiogrammi con il miglior posizionamento ottenuto.

L'esposizione, lo sviluppo, il fissaggio, il lavaggio e l'essicatura della pellicola devono essere tali da fornire una radiografia tecnicamente ben eseguita e ben leggibile.

L'esposizione deve essere tale da ottenere un'immagine non mossa e che consenta una sufficiente penetrazione della testa del femore che renda ben visibile il bordo dorsale dell'acetabolo ad essa sovrapposto.
Le dimensioni della pellicola radiografica devono essere tali da contenere le ali dell'ileo e le rotule. Per la maggior parte delle razze sottoposte a controllo è indicato il formato 30x40cm.
Al momento dell'esposizione devono risultare impressi nell'emulsione della pellicola, mediante l'impiego di nastri o lettere radioopachi o con fototimbro, i seguenti dati: lettera alfabetica utile a distinguere il lato destro dal sinistro del cane; data di esecuzione, numero di registro riportato sul certificato di origine.
La radiografia deve essere spedita alla Ce.Le.Ma.Sche. assieme alla documentazione predisposta dalla centrale compilata in ogni sua parte
La pellicola radiografica, dopo la lettura ufficiale, viene trattenuta per almeno 10 anni negli archivi della Ce.Le.Ma.Sche.

Il protocollo Celemasche prevede che ad ogni cane esaminato venga attribuita una sigla di identificazione.

La sigla viene composta come segue:

- codice assegnato da celemasche al veterinario

- codice celemasche di identificazione della razza del cane

- numero progressivo assegnato dal veterinario a cani della stessa razza

Esempio:

0093RL45

dove "0093" corrisponde alla codice personale del veterinario esecutore, "RL" è il codice della razza Retriever Labrador e "45" è il progressivo assegnato dal veterinario e rappresenta il quarantacinquesimo cane di razza Retriever Labrador radiografato da quel veterinario

I codici delle singole razze sono consultabili dai veterinari referenti nell'area a loro riservata.

La Sigla sopra descritta viene impressa dal veterinario esecutore su tutti i radiogrammi e sulla documentazione da inviare a Celemasche, viene anche riportata come numero di registro sui timbri ufficiali ENCI HD ed ED.

 
 
 

per un amico di nome Doghy

Post n°101 pubblicato il 09 Giugno 2010 da unakmiamix

Perchè si rompe il legamento crociato?

La causa più frequente della rottura del crociato è un trauma. In genere si tratta di un violento movimento rotatorio del ginocchio. La rottura può essere completa o parziale, ma in ogni caso il mancato trattamento di questa patologia porta ad una degenerazione artrosica del ginocchio. Questo avviene perchè l'articolazione non è più stabile, viene cioè rotto l'equilibrio dell'articolazione.

Tutti i cani possono avere la rottura del legamento crociato?

Sì, ma quelli più a rischio sono i cani di peso superiore ai 15 Kg ed esiste una predisposizione per i cani anziani in sovrappeso e con una vecchia alterazione dell'articolazione del ginocchio. Nella maggior parte dei casi si rompe assiema al legamnto crociato anche il menisco mediale, che è una delle due strutture "cuscinetto" dell'articolazione del ginocchio. Nei cani di piccola taglia e nelle razze "Toy" si può trovare in contemporanea anche la lussazione della rotula.

Come ci si accorge che il cane ha il legamento crociato rotto?

Il sintomo principale è la zoppia, talvolta così acuta che il cane non appoggia per nulla la zampa. Tale zoppia dopo il trauma tende a migliorare, per poi peggiorare all'improvviso. Il motivo di questo peggioramento è un danno secondario al menisco.

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi definitiva può essere fatta dal veterinario tramite la visita ortopedica, durante la quale si metterà in evidenza il movimento del "cassetto". Questa prova consiste nello slittamento in avanti della tibia rispetto al femore ed è molto caratteristico per la rottura del crociato anteriore. Si devono poi eseguire delle radiografie per valutare bene il danno. Tutte queste indagini sono meglio effettuabili in anestesia generale, in quanto solo così si può ottenere un totale rilassamento muscolo-scheletrico per una corretta diagnosi.

Quale è la terapia?

La terapia da applicare in caso di rottura del legamento crociato anteriore è senz'altro quella chirurgica. Esistono più di 100 tecniche operatorie diverse per stabilizzare l'articolazione del ginocchio. Ciò che è certo è che la mancata stabilità del ginocchio porta inevitabilmente ad alterazioni degenerative e progressive dell'articolazione sfociando in artrosi.

La prima fase dell'intervento consiste nel rimuovere i frammenti del legamento crociato rotto e del menisco ( se è rotto anch'esso). Successivamente viene sostituito il legamento rotto con uno artificiale posto in posizione intra o extra articolare a seconda della preferenza del chirurgo.

Quali precauzioni bisogna adottare nel periodo post-operatorio?

Dopo l'intervento la zampa non viene ingessata. Il cane deve stare però in assoluto riposo per 4 settimane, dopodichè gradualmente si può aumentare il movimento e l'esercizio fisico.

 

BACINO IN POSIZIONE SIMMETRICA CON FEMORI DISTESI, PARALLELI E BEN RUOTATI
( le rotule sono entrambe al centro della troclea articolare femorale )

image

image

 
 
 

DEDIGATO A DOGHY

Post n°100 pubblicato il 09 Giugno 2010 da unakmiamix

A volte il cane può incorrere in incidenti che comportano traumi alla struttura ossea. Può trattarsi di semplici distorsioni (quando i legamenti articolari vengono stirati) o di vere e proprie fratture, l'osso è diviso di netto in due monconi.
La frattura è sempre un incidente doloroso, nel caso di un arto il cane zoppica vistosamente o addirittura è impossibilitato ad appoggiare l'arto a terra per il dolore. La prima cosa da fare è sollecitare l'intervento immediato del veterinario, cercando nel frattempo di calmare il cane e di non muoverlo. Se saremo noi a portare l'animale dal veterinario lo si può trasportare con la sua cuccia in cui il cane troverà la posizione più adatta per sentire meno dolore o avvolto in una coperta allo scopo di limitare i movimenti della parte dolorante.
Solo un esame radiologico può valutare la gravità della frattura a cui il veterinario agirà di conseguenza. Certe fratture vengono curate semplicemente mettendo l'animale a riposo,per altre è necessario una stecca o di bende gessate,altre ancora richiedono un intervento chirurgico e l'utilizzo di particolari materiali metallici che dopo la saldatura dell'osso saranno rimossi. La guarigione dipende oltre che dalla gravità della frattura anche dall'età dell'animale e può risolversi nell'arco di un paio di settimane o tardare fino ai tre mesi.
In caso di distorsione o frattura e che non sia possibile immediatamente l'intervento del veterinario occorre immobilizzare l'arto con una steccatura provvisoria, coscienti del fatto che la pratica è dolorosa per l'animale.
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Una steccatura d'urgenza

In caso di distorsione o frattura e che non sia possibile l'assistenza del veterinario l'intervento immediato ha il solo scopo di limitarne i movimenti in attesa di giungere al pronto soccorso, occorre immobilizzare l'arto con una steccatura provvisoria.
Bisogna prima di tutto fasciare l'arto con una benda di garza o un fazzoletto pulito avvolgendo uno strato di cotone idrofilo attorno la fasciatura, o in mancanza, con della stoffa morbida, e fare una nuova fasciatura sopra il cotone o la stoffa. Applicare all'arto ferito delle stecche di fortuna, o pezzi di cartone, di legno leggero o anche giornali arrotolati, di lunghezza adeguata fissandole con del cerotto o legarle con la stoffa.
Se la lussazione o frattura è situata nella spalla o nell'arto superiore anziché una steccatura può bastare momentaneamente un rigido bendaggio dell'arto che deve risultare piegato e raccolto contro il torace.
Dopo queste operazioni recarsi immediatamente dal veterinario di fiducia.

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Ernia del disco

Spesso sentiamo parlare di ernia del disco come patologia umana connessa magari a sforzi eccessivi che coinvolgono la schiena. Vediamo che cosa è veramente questa ernia del disco e che analogie ci sono tra la patologia che coinvolge i nostri cani e quella che coinvolge noi esseri umani, in modo tale da poter affrontare questo argomento in modo corretto in termini di cure mediche e/o chirurgiche.
Circa il 2% della popolazione canina risulta affetto da questa patologia e le razze condrodistrofiche (Bassotti, Pechinesi, Barboncini, Lhasa Apso, Shih-tzu e relativi incroci) hanno mostrato una netta predisposizione.
I dischi intervertebrali sono dei cilindretti elastici formati da un nucleo polposo e da un anello fibroso ed hanno un ruolo basilare nel far si che la colonna si possa flettere.La colonna vertebrale, oltre ad essere il sostegno degli arti, accoglie e protegge il midollo spinale, vitale e delicata porzione del sistema nervoso centrale. Per ernia del disco si intende la fuoriuscita di materiale del nucleo attraverso l’anello fibroso.La localizzazione anatomica dei dischi intervertebrali fa si che questo evento abbia delle conseguenze drammatiche perché si verifica una compressione midollare.
Le conseguenze di una compressione midollare sono spesso molto gravi perché la cellula nervosa è molto delicata e soffre a volte fino alla morte al minimo insulto . Purtroppo la cellula nervosa, a differenza delle altre cellule, non si moltiplica e pertanto un danno al sistema nervoso è spesso un danno irreversibile.
Vediamo i principali sintomi e le cure dell’ernia del disco.
Esistono due tipi di ernia del disco: 1)acuta e 2)cronica. Le razze condrodistrofiche precedentemente citate vanno più frequentemente incontro alla prima mentre le razze non condrodistrofiche (ad es. Pastore Tedesco) alla seconda.
Nel primo caso l’acuzie del fenomeno fa si che ci sia una vera e propria esplosione di materiale del nucleo verso l’alto con una violenta compressione del midollo che causa dolore, paresi o paralisi.Gli organi paralizzati sono in connessione con il settore di midollo che viene compresso; possono essere coinvolti anche vescica e intestino.
Particolare attenzione va rivolta alla vescica che, in caso di ernia discale toraco-lombare, talvolta non riesce più a svuotarsi.
Quando il danno midollare è più lieve non c’è paralisi o paresi ma solo un forte dolore: un dolore improvviso al collo o alla schiena del cane non va sottovalutato, specie se accompagnato a debolezza degli arti e riluttanza a muoversi. Tale sintomatologia va giustamente considerata.
La terapia può essere medica cioè conservativa: il cane deve essere confinato in gabbia per 15-20 gg. e si ricorre all’uso di farmaci anti-infiammatori e analgesici.
La terapia chirurgica consiste nel mettere in atto delle tecniche di decompressione midollare e nel rimuovere la maggior parte possibile di materiale discale.

 

 
 
 

TAM TAM

Post n°99 pubblicato il 02 Aprile 2010 da unakmiamix

Auguri di  buona Pasqua
 a tutti i  naviganti della rete

 e abbiate pietà dei poveri agnelli ..

 
 
 

adozioni

Post n°98 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da unakmiamix


Post n°230 pubblicato il 12 Gennaio 2010 da lupa_78
 

 

Da: beatrice.buo@virgilio.it
Date: 08 gennaio 2010 19.11

AIUTATEMI A FAR GIRARE NUOVAMENTE L’APPELLO PE R MATISSE CAGNOLINA TRIPODE TORNATA IN CANILE DOPO SOLO 1 ORA DALL’ADOZIONE perché FACEVA TROPPA PENA…RIFERIMENTI E NR CELL SONO SUL VOLANTINO GRAZIE DI CUORE BEA

Autorizzo la pubblicazione e divulgazione su siti giornali il volantinaggio …in ogni posto possibile

 

Dopo un controllo di pre affido da favola matisse a novembre trova casa ma per una serie di circostanze l'arrivo materiale di Matisse viene fissato a dicembre. A dicembre la piccola incontra la sua mamma che dopo nemmeno 1 ORA che la teneva con se mi chiama per dirmi che Matisse  non poteva tenerla TROPPA PENA NEL VEDERLA COSì..pena pena..le è bastato 1 ora per sbattere nuovamente Matisse in canile..(manfredonia -pescara a/r in un giorno) con la pena nel cuore chiedo nuovamente una casa per questa splendida creatura vivace intelligente sana che ama correre . Adottabile in tutta italia solo previo controllo pre affido e controlli post affido con modulo d’adozione. BEATRICE   333-2190551   beatrice.buo@virgilio.it contatto facebook bea buo. Matisse si trova nel canile di Manfredonia prov di foggia ha già il microchip ed è vaccinata. Pesa circa 11 kg ed è alta circa 35 cm ha 6/7 mesi ed è una taglia medio contenuta.

**************************************

Jo-Jo e' un bellissimo e dolcissimo Pastore. In canile da sempre, noi lo abbiamo portato al Rifugio piu' di due anni fa, togliendolo da un bruttissimo canile dove nessuno si era accorto della forte infezione delle congiuntive che , purtroppo lo hanno portato alla quasi cecita'. Jo-Jo impazzisce nel box perche' i suoi compagni vengono adottati e lui....continuando a cambiare odori e abbai vicino a lui si stressa troppo. Avrebbe bisogno di un contesto molto tranquillo, dove crearsi il suo piccolo territorio e passare le sue giornate tranquillo. LO MERITA!!!!E' talmente buono e dolce. SARA' UN'ADOZIONE DEL CUORE. Aspettiamo una persona che abbia il cuore tanto grande da accoglierlo tra le sue braccia. Sara' ricambiata da un mondo d'amore

328 9199310  327 6143079

a

 
 
 

IN ATTESA DEL NATALE

Post n°97 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da unakmiamix

n

 
 
 

PREMIO AMICIZIA

Post n°96 pubblicato il 01 Dicembre 2009 da unakmiamix

PREMIO AMICIZIA

 

GENTILISSIMO E GRADITISSIMO DONO RICEVUTO DA

RINALDONE

blog "A ME STESSO"

e a mia volte sono felice di assegnare l'ambito premio

ai miei nigliori amici :

 

1- CETRANI.GIORGIO

2 - SONSERIOSO

3 - ALEANDER_47

4 - MARINI.MARINO

5 - LANDIMLUISA

 
 
 

BUON COMPLEANNO

Post n°95 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da unakmiamix

per Giusy
Post n°132 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da wandawr

 

insieme alla tua dolce e cara Cixa ricevi :

a

  Wandawr

ci6tuxme

unakmiamix

giannagia

rinaldone

sergiorgios

 
 
 

importante

Post n°94 pubblicato il 28 Luglio 2009 da unakmiamix


l

Attenzione ai divieti comunali illegali per i cani in spiaggia
archiviato in: Generale, NotizieSabrina Biloni

divieto-daccessesso-in-spiaggiaCon l’arrivo della bella stagione, sono arrivati i divieti di accesso in spiaggia per i cani, ma attenzione perchè quasi la metà di questi sono illegali anche se a metterli esposti sono le stesse amministrazioni comunali. Il divieto infatti per essere valido ha bisogno di avere alle spalle un’ordinanza che lo motivi, con l’estenzione oraria e deve essere firmata dal sindaco, un assessore delegato o dal capo dei vigili urbani. Deve essere inoltre pubblicata nell’albo pretorio del comune. Senza una sola di queste cose sopra elencate, l’ordinanza non è valida, non ha valore legale. Inoltre i cartelli che espongono il divieto, nel retro devono riportare il numero dell’ordinanza comunale di riferimento e con la data di scadenza. Senza il riferimento legge, anche se esiste un’ordinanza scritta, il divieto è nullo. Quindi se volete andare in spiaggia con il vostro cane, verificate tutto quanto sopra e se nel comune in cui vi trovate, non tutto è in regola, neanche i vigili urbani potranno cacciarvi dalla spiaggia o farvi la multa che sarebbe comunque contestabile e impugnabile di fronte ad un giudice di pace.

“Invitiamo tutti i possessori di cani che decidono di portare i loro animali in spiaggia, a verificare la regolarità dei cartelli di divieto e se possibile a fotografarli con il telefonino specialmente se sono illegali come nella metà dei casi che ci vengono segnalati -dice Lorenzo Croce, presidente Aidaa - è importante anche  fare un salto in municipio per vedere se esiste la relativa ordinanza di divieto, sono molti infatti i comuni che si limitano a piantare i divieti sulle spiagge e ad incassare le relative, salate, multe senza aver emesso ordinanze o senza aver messo i cartelli di divieto regolamentari.A fronte dell’illegalità diffusa da parte delle amministrazioni comunali, occorre che i cittadini imparino a difendersi e a far valere i propri diritti fino in fondo. Se si trovano situazioni del genere chiediamo che ci vengano segnalate al servizio online segnalazionereati@libero.it di Aidaa meglio se con foto allegate in modo che anche noi si intervenga contro questi che non esito a definire come divieti-truffa.”cane-in-acqua

 
 
 

x florianak70

Post n°93 pubblicato il 30 Giugno 2009 da unakmiamix

DEDICATO ALLA MIA GRANDE ZIA DI RETE: FLORIANA
 

 

BLOG CHIUSO PER LUTTO.

Il giorno 19 c.m. è deceduta alle ore 20,47, dopo penosa e lunga agonia, l'amica blogger Floriana (floranakk), di anni 74,  a causa di infortunio domestico. Un 'amica sincera e leale, dapprima "virtuale" poi "reale".

 

PREGHIERA PER FLORIANA

 

Ave, Vergine Maria,

divina sorgente di grazie

che elargisci ai tuoi figli,

Ave.

A te, con cuore aperto,

 Donna della Mercede,

con immortale fede,

Ave.

Al Divino Fattore,

 che in tuo seno trovò sede,

per Floriana sempre a Te devota,

Ave.

Accogli la sua anima alla Tua grande Saggezza,

al Tuo magnanimo cuore

e accompagnaLa al Signore,

o Madre della Misericordia,

 Ave.

A te, Santa Creatura, nostra Santissima Madre,

intercedo per Floriana, la mia cara amica

la mia indegna supplica.

Ave !   Ave !  Ave !

 

preghiera scritta da suor Angela (suorangy)

 

 

 
 
 

PER IL MIO MIGLIORE AMICO:

Post n°92 pubblicato il 16 Giugno 2009 da unakmiamix

BUON COMPLEANNO SERGIORGIOS 

 

Tantissimi auguri di cuore da:

Wandawr, Giannagia, Rinaldone, ci6tuxme, unakmiamix, filipponi.filippo, sonmario_m, nanni_nano, florianak70, marthakk, serlucyn, giusy.giusetta, kiamamialf, suorangy.

 

Z

 

Credo in te, amico Sergiorgios, amico mio.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio

a

 
 
 

cuore di cane

Post n°91 pubblicato il 07 Maggio 2009 da unakmiamix

a

 
 
 

fare attenzione per Pasqua

Post n°90 pubblicato il 07 Aprile 2009 da unakmiamix

 

La Coccidiosi

Emimeria vista al microscopioLe coccidiosi sono malattie parassitarie causate dallo sviluppo e dalla moltiplicazione dei coccidi in cellule epiteliali generalmente nell'intestino.

I coccidi sono protozoi a parassitismo intracellulare obbligato (Sporozoa) non continuo, appartenenti al phylum delgi Apicomplexa, caratterizzati dalla presenza di un complesso apicale negli stadi liberi del ciclo biologico (sporozoiti e merozoiti) che invadono le cellule epiteliali. La loro sopravvivenza è assicurata dalla forma di trasmissione estremamente resistente - l'oocisti - che può sopravvivere nell'ambiente anche per diversi mesi.

Le coccidiosi sono malattie parassitarie causate dallo sviluppo e dal moltiplicarsi, nelle cellule epiteliali dell’intestino, dei coccidi. La malattia è il risultato della rottura dell’equilibrio tra parassiti, ospite e ambiente. Quest’ultimo, nelle condizioni di allevamento intensivo, favorisce lo sviluppo della coccidiosi.

La patogenicità di Eimeria spp., così come quella di tutti i coccidi in genere, è dovuta anche ad altri fattori dipendenti sia dal patogeno, sia dall’ospite.

  • Età - La coccidiosi è una malattia che colpisce prevalentemente i soggetti giovani;
  • Costituzione genetica - Le varie specie animali sono più o meno resisitenti ai coccidi;
  • Immunità potenziale - Dopo una prima infezione si instaura un’immunità specie-specifica, che può talvolta consentire uno sviluppo limitato del parassita;
  • Alimentazione - Una dieta non equilibrata può rendere l'animale più ricettivo all'infezione;
  • Malattie intercorrenti - L’infezione coccidica, in assenza di reinfezioni (infezione a termine), ha comunque un altissima potenzialità riproduttiva.

Ad esempio, nel caso di E. tenella, da un singolo soggetto infettante possono originare fino a 400.000 oocisti; nelle infezioni le condizioni ambientali hanno grande importanza nel favorire la sporulazione attraverso la quale acquisiscono capacità infettante.

La coccidiosi del pollo, come quella del tacchino, del coniglio, del fagiano e della selvaggina in genere, è riconducibile al genere Eimeria. Il genere Eimeria si caratterizza per il ciclo diretto (un solo ospite), stretta specie-specificità, tropismo di sviluppo (intestino) e tipologia di cellule (cellule epiteliali dei villi intestinali o cellule delle cripte). Con qualche eccezione: l'E. truncata dell'oca ha tropismo per il rene, mentre l'E. Stiedae del coniglio ha tropismo per il fegato. Il coccidio E. Dispersa del tacchino sembra avere come ospite naturale il colino (nei confronti del quale è più patogena che per il tacchino), ma in infezioni sperimentali produce gravi lesioni anche nella starna, nella quaglia e in alcune razze di fagiano.

Ciclo vitale di Eimeria spp.

  • Il ciclo dei coccidi prevede:una fase asessuata o schizogonica
  • una fase sessuata o gametogonicauna
  • fase di sporulazione in ambiente esterno.

L’infezione si realizza per via orale, con l’ingestione delle oocisti sporulate. I volatili infetti eliminano oocisti contaminando l’ambiente esterno. Le oocisti escrete passano attraverso il processo di sporulazione per raggiungere lo stadio infettante. La sporulazione avviene nell’ambiente all’esterno dell’ospite, in circa 48 ore ad una temperatura di 25-28°C, mentre ha un periodo d’incubazione più lungo se la temperatura è inferiore. In condizioni favorevoli le oocisti sporulate possono permanere nell’ambiente esterno per diversi mesi, tuttavia sono sensibili al calore, alla disidratazione e alla refrigerazione.

Quando il volatile assume per via orale la oociste sporulata, questa si localizza a livello intestinale dove la capsula dell’oociste viene lisata nel ventriglio, mentre la parete sporocistica si rompe per azione dei succhi digestivi e dei sali biliari. A questo punto si liberano gli sporozoiti che penetrano nella mucosa intestinale e iniziano il ciclo produttivo.

Ciclo dei coccidi

Lo sporozoite è munito di tre distinti tipi di organelli apicali (micronemi, roptri e granuli densi) che sembrerebbero sostenere un ruolo fondamentale durante la sua interazione con la cellula ospite:I micronemi, esocitati sulla superficie dello sporozoite, sembrano coinvolti nel riconoscimento della cellula “target” e nel legame di questa con il parassita.

  • I roptri partecipano attivamente all’invasione della cellula ospite, che viene interiorizzata dallo sporozoite in un vacuolo.

     

  • I granuli densi operano una sorta di rimodellamento del vacuolo in un compartimento metabolico adatto alla crescita endocellulare del parassita.

Lo sporozoite aumenta di volume, ottiene una forma arrotondata e si trasforma in trofozoite. Successivamente, all’interno del trofozoite, avviene una moltiplicazione asessuata, chiamata schizogonia, nella quale si ha un processo di scissione multipla del nucleo con formazione dello schizonte; esso ha una struttura formata da numerosi organismi nucleati di forma allungata detti merozoiti la cui numerosità varia da specie a specie. Per la rottura dello schizonte, i merozoiti si liberano nel lume intestinale e possono penetrare ognuno in una nuova cellula epiteliale intestinale, ripetendo in tal modo un'altra generazione schizogonica. La fase schizogonica termina con i merozoiti che, in sede endocellulare si differenziano in macrogametociti, dai quali si originano i gameti femminili e in microgametociti, da cui si sviluppano i gameti maschili. I macrogametociti restano unicellulari ed aumentano di dimensione fino ad occupare la maggior parte del volume della cellula parassitata e possiedono un nucleo singolo e grande.

Ciclo vitale dei CoccidiI microgametociti invece, vanno incontro ad una serie di divisioni cellulari producendo organismi flagellati uninucleati. I microgametociti escono dalla cellula ospite e penetrano nei macrogametociti fecondandoli, dando origine allo zigote che, dotandosi di una parete cistica, viene espulso con le feci sotto forma di oocisti. Patogenicità Le coccidiosi sono malattie parassitarie causate dallo sviluppo e dal moltiplicarsi, nelle cellule epiteliali dell’intestino, dei coccidi. La malattia è il risultato della rottura dell’equilibrio tra parassiti, ospite e ambiente. Quest’ultimo, nelle condizioni di allevamento intensivo a terra come quello dell’avifauna di interesse faunistico-venatorio, favorisce lo sviluppo della coccidiosi. La patogenicità di Eimeria spp., così come quella di tutti i coccidi in genere, è dovuta anche ad altri fattori dipendenti sia dal patogeno, sia dall’ospite.

Di seguito vi illustreremo le coccidiosi specifiche delle varie specie avicunicole:

 

La Coccidiosi del Coniglio
Coccidiosi del ConiglioLa coccidiosi è una malattia protozoaria che nel coniglio può provocare seri danni al suo apparato gastroenterico e portarlo fino alla morte.

E' una malattia subdola, che nella forma subclinica comporta gravi danni economici all'allevamento riducendo le performances dei soggetti. Nelle forme acute invece, porta rapidamente alla morte.

Nel coniglio possiamo effettuare una macro classificazione della Coccidiosi, distinguendola in due forme:
  • Epatica
  • Intestinale

La Coccidiosi epatica è causata da un'unica specie di Eimeria patogena che si localizza a livello epatico: E. stiedae

La Coccidiosi intestinale invece, è causata da varie specie di Eimeria che si localizzano a livello dell'intestino e si differiscono per localizzazione e patogenicità: E. flavescens - E. intestinalis - E. irresidua - E. magna - E. neoleporis - E. coecicola - E. exigua - E. perforans - E. piriformis.

Sintomatologia e Diagnosi

Non sempre la presenza dei coccidi nell’apparato gastroenterico del coniglio è indice di malattia; finché tra ospite e parassita esiste un giusto equilibrio, la loro presenza deve essere considerata quasi normale.

La Coccidiosi epatica causata da E. Stiedae si presenta una sintomatologia con caratteristiche differenti che dipendono dal grado di infestazione.

  • Nelle forme lievi, i segni clinici possono essere assenti o rappresentati da perdita di peso e ritardo della crescita. L’infestazione può essere fatale, e gli animali possono essere portati alla visita con gravi manifestazioni riferibili ad epatopatia con ittero da ostruzione dei dotti biliari, specialmente nei conigli giovani.
  • Nello stadio terminale della malattia, i conigli appaiono anoressici, debilitati e colpiti da diarrea o costipazione. Il sospetto diagnostico si basa sui segni clinici in associazione con il riscontro nelle immagini radiografiche di un ingrossamento del fegato o della presenza di ascite.
  • Alla diagnosi definitiva si giunge attraverso l’esame necroscopico: negli animali colpiti è tipico il riscontro di un fegato ingrossato con noduli bianchi disseminati sulla superficie. Nella bile si possono osservare le oocisti al microscopio.

La sintomatologia della Coccidiosi intestinale è invece molto variabile, a seconda dell’età del coniglio, del tipo di Eimeria coinvolta, del grado d’infestazione e della suscettibilità dell’animale.

  • Perdita di peso, anoressia, diarrea e disidratazione sono segni clinici tipici dei soggetti giovani
  • La diagnosi può essere formulata sulla base dell’anamnesi, della visita clinica e dell'esame microscopico per ricercare la presenza delle oocisti nei campioni di feci ed eventualmente effettuarne la tipizzazione
  • A seconda della specie infestante, le lesioni colpiscono il piccolo o il grosso intestino. È tipica l’ulcerazione con sanguinamento dell’epitelio

 

 
 
 
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