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Post n°32 pubblicato il 31 Luglio 2010 da chiaretta.pa
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Post n°31 pubblicato il 03 Novembre 2009 da chiaretta.pa
Ciao a tutti ragazzi come state????Da piu' di 3 mesi,non entro a visitarvi, a sapere come state!!Mi è dispiaciuto molto ,ma adesso finalmente rieccomi.... Sono piu' grande adexxo.....parlatemi un po' di voi... Ke avete fatto in estate???' Uffii odio i mesi di scuola vadb By chiara In the bratz kisssssss vi dedico una canzone trpp bella...amo questa canzone...grazie al mio adorato zio salvo...ti voglio troppo bene zioo....spero ke lo sai questa canzone è dedicata sopratutto a te......e al mio nonnino..ti vi bi |
La famiglia Una famiglia è costituita da un gruppo di persone che vivono insieme aventi in comune la discendenza (dimostrata o stipulata) da uno stesso progenitore o progenitrice nel caso di famiglia matriarcale, da una unione legale o da una adozione. Tra i membri di una famiglia si individuano varie relazioni e gradi di parentela. Nella cultura occidentale, una famiglia spesso è definita in modo specifico come un gruppo di persone affiliate da legami consanguinei o legali, come il matrimonio o l'adozione. Molti antropologi sostengono che la nozione di "consanguineo" deve essere intesa in senso metaforico; alcuni sostengono che ci sono molte società di tipo non occidentale in cui la famiglia viene intesa attraverso concetti diversi da quelli del "sangue". L'articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo afferma:
La Costituzione italiana riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, "ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare" all'art. 29 [1]. |
Post n°29 pubblicato il 03 Maggio 2009 da chiaretta.pa
MaMmA ancora di un azzurro intenso e scintillante. Sicuramente ti sei attirata l’invidia del cielo, tutta la vita. Quel carattere forte volitivo, pensante e forse anche un po’ aggressivo, con quella volontà di chi è abituato a gestire e a farsi rispettare. Oggi ti vedo incerta, forse anche un po’ spaventata, mi cerchi come hai sempre, sì, fatto, ma è diverso… Oggi, nei tuoi silenzi e nei tuoi sguardi chiedi sicurezze e conforto da me, affidandoti come una bimba … ed io…, che ho ancora tanta forza, vorrei in un abbraccio stretto comunicare a te un calore caldo come il sole, quel sole…, che non riesce a scaldarti più. Ma nel motore della vita, logorato dal tempo, quel calore che va oltre il sole, si chiama Amore. TU, non ha mai dovuto chiederlo: ce l’hai da quando, proprio in questo giorno, nel secolo scorso, ho aperto gli occhi ed ho visto… il celeste dei tuoi.oi occhi ancora di un azzurro intenso Sono i tuoi occhi ancora di un azzurro intenso e scintillante. Sicuramente ti sei attirata l’invidia del cielo, tutta la vita. Quel carattere forte volitivo, pensante e forse anche un po’ aggressivo, con quella volontà di chi è abituato a gestire e a farsi rispettare. Oggi ti vedo incerta, forse anche un po’ spaventata, mi cerchi come hai sempre, sì, fatto, ma è diverso… Oggi, nei tuoi silenzi e nei tuoi sguardi chiedi sicurezze e conforto da me, affidandoti come una bimba … ed io…, che ho ancora tanta forza, vorrei in un abbraccio stretto comunicare a te un calore caldo come il sole, quel sole…, che non riesce a scaldarti più. Ma nel motore della vita, logorato dal tempo, quel calore che va oltre il sole, si chiama Amore. TU, non ha mai dovuto chiederlo: ce l’hai da quando, proprio in questo giorno, nel secolo scorso, ho aperto gli occhi ed ho visto… il celeste dei tuoi. e scintillante. Sicuramente ti sei attirata l’invidia del cielo, tutta la vita. Quel carattere forte volitivo, pensante e forse anche un po’ aggressivo, con quella volontà di chi è abituato a gestire e a farsi rispettare. Oggi ti vedo incerta, forse anche un po’ spaventata, mi cerchi come hai sempre, sì, fatto, ma è diverso… Oggi, nei tuoi silenzi e nei tuoi sguardi chiedi sicurezze e conforto da me, affidandoti come una bimba … ed io…, che ho ancora tanta forza, vorrei in un abbraccio stretto comunicare a te un calore caldo come il sole, quel sole…, che non riesce a scaldarti più. Ma nel motore della vita, logorato dal tempo, quel calore che va oltre il sole, si chiama Amore. TU, non ha mai dovuto chiederlo: ce l’hai da quando, proprio in questo giorno, nel secolo scorso, ho aperto gli occhi ed ho visto… il celeste dei tuoi.uoi occhi ancora di un azzurro intenso e scintillante.
Sicuramente ti sei attirata l’invidia del cielo, tutta la vita.
Quel carattere forte volitivo, pensante e forse anche un po’ aggressivo, con quella volontà di chi è abituato a gestire e a farsi rispettare.
Oggi ti vedo incerta, forse anche un po’ spaventata, mi cerchi come hai sempre, sì, fatto, ma è diverso… Oggi, nei tuoi silenzi e nei tuoi sguardi chiedi sicurezze e conforto da me, affidandoti come una bimba … ed io…, che ho ancora tanta forza, vorrei in un abbraccio stretto comunicare a te un calore caldo come il sole, quel sole…, che non riesce a scaldarti più.
Ma nel motore della vita, logorato dal tempo, quel calore che va oltre il sole, si chiama Amore.
TU, non ha mai dovuto chiederlo: ce l’hai da quando, proprio in questo giorno, nel secolo scorso, ho aperto gli occhi ed ho visto… il celeste dei tuoi occhi.
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Post n°28 pubblicato il 12 Aprile 2009 da chiaretta.pa
buona Pasqua La Pasqua è una festività del calendario liturgico cristiano. Essa celebra la resurrezione di Gesù, che, secondo le Scritture, sarebbe avvenuta il terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La Pasqua deriva, e per certi aspetti dipende, dalla Pasqua ebraica. La Pasqua cristiana è in stretta relazione con quella ebraica, chiamata Pesach e celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La parola ebraica Pesach significa passare oltre, tralasciare, e deriva dal racconto della Decima Piaga, in cui l'Angelo sterminatore, o angelo della Morte, vide il sangue dell'agnello del Pesach sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", uccidendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio primogenito del faraone. La Pasqua con il Cristianesimo ha modificato il suo significato originario, venendo a connotare un passaggio, ovvero:
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione, dalla schiavitù d'Egitto. La data del giorno di Pasqua
La festa della Pasqua cristiana è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati al calcolo della Pasqua ebraica. In particolare alcune chiese dell'Asia seguivano la tradizione di celebrare la pasqua nello stesso giorno degli ebrei, senza tenere conto della domenica, e furono pertanto detti quartodecimani. Ciò diede luogo ad una disputa, detta controversia quartodecimana, fra la chiesa di Roma e le chiese asiatiche. Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. La chiesa ortodossa segue il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua può variare dal 4 aprile all'8 maggio. StoriaLa Pasqua di resurrezione cristiana avviene con la visita al sepolcro che risulterà vuoto con sorpresa dei presenti. Tutti gli evangelisti raccontano l'episodio. I presenti erano:
Le 4 versioni concordano sulla presenza di un'unica persona: Maria di Magdala. Alcune divergenze sono presenti anche in merito a quanto videro i presenti, secondo gli evangelisti:
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni, chiamato Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri. L'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo). Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella Chiesa Cattedrale, si celebra la Messa Crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e dà inizio al Triduo Pasquale, con la Messa in Coena Domini: questa è il memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore (Gv 13,34). Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "sepolcri", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine. Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sulla narrazione degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni e sull'Adorazione della Croce, da alcuni anni in questo giorno si celebra in modo solenne la Via Crucis. Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio. Veglia di PasquaLa Veglia pasquale si compone di quattro fasi:
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Inviato da: virgola_df
il 17/09/2011 alle 13:47
Inviato da: RMARCOGSX
il 27/01/2011 alle 21:33
Inviato da: virgola_df
il 04/01/2011 alle 22:34
Inviato da: virgola_df
il 17/09/2010 alle 10:55
Inviato da: chiaretta.pa
il 16/04/2010 alle 12:42