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IL LEONE DEL DESERTO

Post n°103 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da kaoxing
 

Il film racconta la vita e la lotta dell’eroe della resistenza libica Omar al Muktar (1862-1931), detto “Il leone del deserto”, simbolo della lotta contro l’occupazione coloniale italiana, morto impiccato per ordine del Governatore della Cirenaica Rodolfo Graziani.

Omar Muktar è interpretato da Anthony Quinn. In Italia la distribuzione del film è stata osteggiata in ogni maniera.

Eccovene, in memoria degli eroi di quella resistenza, due toccanti squarci.



 
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Commenti al Post:
otello2007
otello2007 il 12/02/08 alle 08:59 via WEB
Splendidi!...Sai...Kao!?...Ricordo ancora come a scuola...quando veniva trattata la guerra in Libia...l'enfasi per l'eroismo dei colonizzatori italici raggiungeva vette epiche! Un pò come quando ci propinavano i film sugli indiani d'america...e i poveri...erocici bianchi...vittime di cotanta violenza selvaggia! E' proprio vero...la storia la giostriamo sempre a nostro uso e consumo. Buona giornata a te!
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 12/02/08 alle 09:05 via WEB
e quell'enfasi, quel mito del colonialismo italiano dal volto umano perdurano ancora...
(Rispondi)
 
bisius_87
bisius_87 il 12/02/08 alle 21:48 via WEB
Prima andava di moda colonizzare esaltando la patria e sfruttando, ora si sfrutta non in nome della patria ma del capitalismo selvaggio. Non a caso un noto pensatore liberista diceva "più mercato, meno stato". Su molte cose le destre sono rimaste abbastanza coerenti.
(Rispondi)
 
bisius_87
bisius_87 il 12/02/08 alle 21:51 via WEB
Invece il riformismo del centro-sinistra non ha conservato proprio nulla della sinistra originaria, vedi PD!
(Rispondi)
 
 
otello2007
otello2007 il 13/02/08 alle 09:41 via WEB
Secondo me è questa la vera coerenza: portarsi al passo coi tempi e non rimanere relegati in un'ideologia ottusa e retrograda!
(Rispondi)
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 13/02/08 alle 10:01 via WEB
Infatti il Pd non si è messo al passo coi tempi (che richiederebbe una rifondazione del proprio pensiero), ma si è messo al passo del capitale.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 13/02/08 alle 11:14 via WEB
Eheheh!...Mi leggi sempre nel pensiero...eh?
(Rispondi)
 
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 13/02/08 alle 14:34 via WEB
che le colonizzazioni siano cosa assai brutta è ormai risaputo solo gli americani con i loro film western ancora credono che le colonizzazioni fanno bene ai paesi sottomessi (l'Iraq loro ultima colonia)
(Rispondi)
 
DocGull
DocGull il 19/02/08 alle 10:24 via WEB
Si, sapevo che questo film in Italia ha sempre trovato resistenze, una cosa buffa direi. Anche perchè l'itali all'epoca non occupò un paese libero ma un paese che apparteneva al decadente impero ottomano, quij di i libici passaron da una dominazione all'altra. In guerra non è scandaloso eliminare l'avversario quindi non capisco che ci sia da vergognarsi. La vergogna può riguardare altro, per esempio i alcuni bombardamenti in etiopia che hanno colpito civili, non certo l'impiccagione di un nemico.
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 19/02/08 alle 11:39 via WEB
vergognosi sono i campi di internamento in cui sono stati segregati i civili, gli stupri di massa e la logica segregazionista (ampi resoconti sui libri di Del Boca e che anche il flim racconta). Non mi scandalizzo per l'impiccagione di Omar al Muktar: è logica dal punto di vista dell'occupante. Mi limito a dire che lo considero un eroe della resistenza del suo popolo.
Questo film non tratta della conquista (costiera!) operata da Giolitti, ma della "riconquista" fascista.
E poi non è detto che sia conseguente passare da una dominiazione all'altra! Resta il fatto che i libici preferivano quella ottomana che lasciava ampia autonomia, non costruiva campi di concentramento....
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