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Ma tu guarda che norme vogliono far entrare nel nostro ordinamento!

Post n°18 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Soul_Edge
 
Foto di Soul_Edge

Dopo la votazione sul decreto sicurezza al Senato è successo un putiferio al centro della coalizione di maggioranza e nel centro politico in generale: il Ministro Mastella minaccia la crisi, la senatrice teo-dem del PD, oltre che seguace dell'Opus Dei e portatrice del cilicio (come lei stessa ha affermato), Paola Binetti non vota la fiducia perchè la voce della sua coscienza glielo negava, il quotidiano cattolico L'Avvenire giudica "squassante" una norma del decreto, il segretario della CEI Betori (come, non è un politico? allora perchè si occupa di politica?) fa i complimenti a quanti non hanno votato o hanno minacciato crisi se la legge non verrà cambiata, Monsignor Fisichella elogia la Binetti e Casini lo segue a ruota, Buttiglione ha tentato, a quanto pare, pure di abbracciarla. Ma qual'è il punto del decreto che non sta a cuore a cotanti esponenti cattolici? La norma che prevede l'espulsione degli immigrati? No, in fin dei conti la maggior parte di questi son musulmani, perché preoccuparsi quindi dei pagani?. Le leggi Anti-Ultras? Nemmeno, figurati se ci si occupa di questi giovani senza Dio. Saranno allora le nuove leggi contro la Mafia? Figurarsi...la Mafia non esiste. La norma che invece ha fatto scattare le proteste di tutti è stata questa:

 

"Sarà punito con la reclusione fino a 3 anni chiunque inciti a commettere o commette atti di discriminazione previsti dall'articolo 13 del Trattato di Amsterdam"

 

Cosa dice quindi questo orripilante, squassante, Articolo 13? Beh semplicemente questo:

 

"Il Consiglio può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'erigine etica, le religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali"

 

Volete forse impedire ad una Binetti o ad un Buttiglione di dare del frocio ad un Cecchi Paone qualsiasi? Ma siete davvero illiberali!

 
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Sconfitta?

Post n°17 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da Soul_Edge
 
Foto di Soul_Edge

Il Referendum costituzionale proposto da Chavez ha, contro ogni previsione, fallito. Il presidente venezuelano ha infatti perso la sfida alle urne contro le opposizioni al suo governo, che sono riuscite a bloccare il progetto di riforma da lui proposto. Nella riforma costituzionale il nucleo duro era rappresentato da una discutibile abrogazione del limite ai mandati presidenziali, che rimangono due, da un innalzamento della durata di questi da sei a sette anni e da una ancora più discutibile censura da parte del governo sui media nei casi di emergenza; ma oltre a ciò, il progetto chavista comprendeva anche ottimi punti come la statalizzazione della banca centrale, l'espropriazione di beni privati nel caso di crisi alimentari, la riduzione dell'orario lavorativo da otto a sei ore e la garanzia dell'assistenza sociale per i lavoratori che regolarizzavano al loro posizione. Oltre che l'abbassamento dell'età per il voto ai sedici anni. In ogni caso queste proposte sono state tutte inabissate dal voto dei venezuelani: 50,7% di no e solo 49,3% di si. E' un dato effettivamente strano, e di molto, quello che esce dalle urne. Nessuno si aspettava infatti una sconfitta e la stampa internazionale inoltre dava già per praticamente scontata la vittoria dei sostenitori di Chavez. In effetti era abbastanza prevedibile una sua vittoria, in luce dell'esito per le elezioni presidenziali, dove infatti ha ottenuto una maggioranza schiacciante sulle opposizioni. Ma c'è un altro dato che salta agli occhi in questa elezione: solo poco più del 60% degli aventi diritto si è recato alle urne, molti di meno rispetto a tutte le precedenti elezioni, quindi si può pensare che sono sopratutto le persone che in passato lo hanno eletto a non condividere i punti della riforma. In ogni caso la bocciatura delle riforma non dovrebbe fare molto da ostacolo a Chavez in quanto la sua maggioranza in Parlamento gli permetterebbe comunque di portare avanti il progetto anche senza ricorrere nuovamente al referendum, e ha ancora molti anni di legislatura per farlo. Vi è comunque un dato fortemente positivo per lo stesso Chavez in questa disfatta: la sconfitta del Presidente infatti è sintomo che il sistema politico venezuelano non è affatto marcio, come invece vorrebbero far credere gli U.S.A. e i suoi alleati più fedeli, ma bensì è ancora vivo e florido. Penso che chi ha gettato parecchio fango sulle scorse elezioni parlando ormai di democrazia corrotta da parecchi brogli farebbe meglio a ricacciarsi in bocca le accuse e starsi zitto, dato che questa volta si è avuta la definitiva conferma che i brogli tanto sbandierati in passato sono completamente inesistenti.

P.S: "Il Giornale" due giorni fa, ovviamente, dava come scontata la vittoria di Chavez, criticandola in tutti i modi. da "anti-democratica" a "dittatoriale". Ieri invece ha fatto una mezza marcia indietro. Che abbia finalmente ammesso che il sistema politico venezuelano sia una vera democrazia? Ovviamente no, Chavez continua ad essere apostrofato come il nuovo caudillo...mah...

 
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Tra due fuochi..

Post n°16 pubblicato il 30 Novembre 2007 da Soul_Edge
 
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Ieri i titoli principali dei giornali italiani avevano tutti come oggetto la situazione che si è creata dopo la votazione della Camera sul Welfare. Il governo infatti aveva già deciso da giorni di porre la fiducia sul protocollo (per la ventitreeisima volta), ottenendola e facendo quindi decadere tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione ma anche dalla sinistra radicale (o l'unica sinistra in Parlamento?) facente parte della stessa maggioranza. In ogni caso, per "vincolo sociale" e non per "vincolo politico", come precisa il segretario del PRC Giordano, i partiti più a sinistra della coalizione hanno votato la fiducia, anche se piuttosto controvoglia (esemplare è la foto di Diliberto che, al momento della votazione, vota tappandosi il naso). In vista anche della prossima votazione sul pacchetto sicurezza la sinistra ora si chiede se è davvero necessario stare in un governo che ha iniziato a negargli anche i più piccoli contentini politici, essendo ormai l'intera maggioranza sotto lo scacco dei centristi più puri guidati da Dini, da cui subisce un vero e proprio ricatto. Per questo infatti Rifondazione ha deciso di chiedere una verifica di governo a gennaio.

Penso che un articolo che descriva molto bene la situazione di Rifondazione (seppur in maniera molto ironica e da un punto di vista totalmente diverso dal mio) è stato scritto ieri da Andrea Marcenaro nella sua quotidiana rubrica de Il Foglio, chiamata appunto "Andrea's Version":


Da un pò di tempo in quà si può dire?, mi piacciono quelli di Rifondazione Comunista. Molto. Mi piace come si comportano. E non tanto perchè Fausto Bertinotti abbia commentato il voto di fiducia posto da Romano Prodi definendolo senza mezzi termini "un atto irrispettoso nei confronti del Parlamento", o perchè abbia individuato con insolita lucidità le difficoltà dell'esecutivo. E nemmeno soltanto per la capacità dialettica esibita dal ministro Paolo Ferrero, quando ha trovato la forza di spiegare come il governo abbia un problema aperto, questo si, "ma non con Rifondazione, se mai con il paese". E neanche sarebbe bastata, a dirla tutta, la pur maschia determinazione con cui Franco Giordano ha saputo buttare sul tavolo che a gennaio, e poche storie, si dovrà aprire una nuova fase politica. Vale a dire la verifica. Certo, atteggiamenti così risoluti inducono di per di loro a qualche moto di simpatia. Ma non di più. Quello che davvero affascina, di queste straordinarie persone, è come sappiano stringere i denti mentre gli altri li sodomizzano.


Infatti è appunto questa, purtroppo, la situazione del maggior partito di sinistra al Parlamento (ma anche degli altri, anche se più piccoli): tra due fuochi. Vi è infatti un grosso dubbio amletico nella sua testa, quello che prevede due sole scelte, una peggio dell'altra poi. Bisogna uscire da un governo che ha dimostrato di non saperci ascoltare in nessun modo o quasi (benchè abbiamo certo più peso di Dini e dei suoi seguaci) e dare quindi il paese di nuovo in mano a Berlusconi, oppure dobbiamo rimanere dentro a questo governo, lasciandoci appunto "sodomizzare" su temi molto importanti e sperando che la rotta ideologica della maggioranza prima o poi, con il tempo, si inverta? In ogni caso spero che, se proprio verrà deciso di abbandonare il governo, si abbia il buon senso prima di costruire il partito unico della sinistra... sarà, ma a me, dopo due anni di governo Prodi, Berlusconi fa ancora paura..

 
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Fioccano le conferenze anche in Uk..

Post n°15 pubblicato il 27 Novembre 2007 da Soul_Edge
 
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Pare che in questi tempi ci sia la moda di imbastire dibattiti con leader politici razzisti e privi di credibilità nel nome della libertà di espressione. Ieri infatti ad Oxford, nella prestigiosa università inglese, sarebbero dovuti comparire davanti ad una folla di studenti due piuttosto ambigui personaggi: David Irving (nella foto) e Nick Griffin. Il primo è un revisionista storico, famoso per le sue teorie negazioniste. Secondo Irving infatti non solo non c'è stato nessuna persecuzione razziale nella Germania nazista, ma, in più i sei milioni di ebrei uccisi altro non sono che fumo negli occhi gettato dalla propaganda sionista. Per queste sue piuttosto inverosimili tesi lo "storico" è stato messo in cella nel 2005 in Austria dove ha passato diversi mesi studiando documenti dell'epoca fino a che, il ritrovamento di uno di questi, non lo porta a cambiare magicamente idea. A quanto pare non sei, ma due milioni di ebrei sono morti durante il nazismo. Nessuna marcia indietro però, i due milioni sono stati sterminati grazie ad un piano clandestino di Himmler,  ministro degli interni del Terzo Reich, e non per ordine di Hitler, che invece ne sarebbe stato completamente all'oscuro e, magari, se lo avesse saputo avrebbe per di più condannato il piano. Per questa sua piccola modifica alle sue tesi Irving venne scarcerato dopo 13 mesi (in Austria la condanna per la negazione dei crimini nazisti è di 20 anni). Il secondo invitato invece, Griffin, è il leader del British National Party, il partito dell'estrema destra britannico. Anche lui ha avuto le sue grane con la giustizia, infatti nel '98 venne condannato per incitamento all'odio razziale. I due allegri xenofobi si son presentati ieri all'università scortati dai loro sostenitori e da un buon numero di poliziotti a cavallo per prevenire gli incidenti. Ma hanno trovato un'amara sorpresa: centinaia di studenti e manifestanti li hanno accolti con slogan e cartelli antifascisti e hanno cercato in tutti i modi di impedire il dibattito. Fino a che, a tarda sera, un gruppo di loro non è riuscito a penetrare nella sala atta ad ospitare la conferenza e ha imbastito un sit-in, riuscendo peraltro a sospendere la conferenza. La maggior parte dei leader politici inglesi appoggiano la manifestazione di protesta, dal ministro della difesa laburista Browne, che ha pure cancellato un altro discorso nella stessa sala non ritenendo opportuno parlare nella stessa sala dei due, fino al deputato conservatore Lewis, che in seguito all'approvazione di un club dell'università di dare voce ai due leader ha scritto una lettera di dimissioni allo stesso, in cui era iscritto, per distanziarsi dalla decisione. Ma vi sono anche eccezioni come quella di Harris, deputato liberaldemocratico, che invece sostiene che la cancellazione del dibattito servirebbe solo a rendere i due personaggi come dei martiri della libertà di espressione.

Resta da vedere come si debba infatti intendere il concetto di "liberta di espressione". Se lo si intende nel senso più ampio possibile niente impedirebbe a gente di questo stampo di discriminare gratuitamente minoranze etniche, culturali, sessuali o politiche. Penso invece che alcuni limiti a questa libertà vadano posti, appunto per impedire episodi di incitamento all'odio razziale e successive violenze da parte di esaltati. Estendendola invece ad ogni caso infatti niente impedirebbe a novelli Hitler o Pol Pot di fare comizi in piazze pubbliche inculcando politiche finalizzate all’odio alle masse. Fa pensare inoltre il fatto che si appiglino al concetto di "libertà di espressione illimitata" appunto quelle persone che, se salissero al potere, la limiterebbero solo alla loro idea.

 
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Rettiliani, atto secondo!!

Post n°14 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Soul_Edge
 
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Siccome sono rimasto molto colpito della qualità delle panzane di David Icke, "padre" dei Rettiliani, sono ri-andato in giro a cercare altre informazioni su questa meravigliosa teoria del complotto...meravigliosa nella sua assurdità ovviamente. Quindi eccovi "Rettiliani, parte seconda":

Allora innanzitutto finalmente questi Rettiliani hanno un pianeta d'origine. Vengono infatti dalla stella Alpha Draconis, nella costellazione del drago (capirai che fantasia...). Sono qui da tempo immemorabile, e sempre da tempo immemorabile controllano i ruoli chiave del potere terrestre. Hanno anche dei subalterni, ma ovviamente anche questi non sono tutti umani. I loro subalterni sarebbero infatti alieni della razza dei Grigi (chi siano non lo so, però nei siti me lo spacciano così..quindi accontentatevi di questa definizione) e, ogni tanto, i rettiliani si accoppiano con loro creando quindi nuove razze. Vi sono quindi varie razze di questo simpatico alieno squamato e alcune delle quali, come precisano i vari autori, non tutte sono cattive. La cosa che gli accomuna però è sempre il satanismo, oltre che una psiche prevalentemente egoistica, un'assenza di emozioni, un forte senso di territorialità e di gerarchia. Vi è anche una razza Rettiliana ibrida con quella umana, come ci spiega l'esimio professor Di Gennaro (mei cojoni..), che da lui viene denominata Homo Saurus...

In ogni caso vivono sottoterra, fiumi sotterranei, fenditure vulcaniche, basi sotto i poli sono il loro habitat naturale. La cosa brutta che a quanto pare escono da questi posti per rompere i coglioni a noi. Come riconoscerli? Beh è molto difficile (ti pareva...) dato che alterano la realtà percepibile con i loro poteri, ma TUTTI e dico TUTTI i rettiliani non saprebbero staccarsi dal loro simbolo: il serpente alato (si capisce che la fantasia non è certo il punto forte dei Rettiliani...) e lo usano spesso (il simbolo di questo blog è un basilisco e non un serpente alato, anche se la differenza non è poi così tanta, quindi non venitemi sotto casa con forconi urlando "a morte il rettiliano!").

Andando più avanti nella lettura scopro che i rettiliani sarebbero comunque stretti collaboratori di Dio in persona, sarebbero in effetti dei diavoli, però, a differenza degli angeli, essi non sono stati creati da lui. No no, troppo semplice spiegarli così, invece queste iguane giganti sono state create dagli Andromedani, abitanti di Alpha Centauri. Son stati creati per scopi malvagi..pare infatti che gli Andromedani fossero in guerra con umani abitanti di Orione, chiamati Orioniani, e che i Rettiliani fossero la loro arma vincente... In effetti probabilmente lo furono, dato che gli Andromedani avrebbero potuto schierare lucertoloni alti due metri, bipedi, carnivori, intelligenti e molto molto cattivi. Non so chi vinse il conflitto Andromedani vs Orioniani, ma è facile prevedere che vinsero i primi, non vi pare?.

I Rettiliani comunque hanno una gerarchia interna che farebbe invidia ad Hitler (ah già...probabilmente, secondo questi tipi, anche lui era uno di loro, quindi come non detto..), si dividono in bianchi e neri (ma il loro colore verde resta uguale). I bianchi sarebbero i capi della razza e si dividono in sette livelli, vivono TUTTI nell'Himalaya (ma non vivevano nel sottosuolo?! Mah...confuse queste fonti..) e presiedono il Gran Consiglio Terrestre dei Rettiliani, grazie al quale legiferano per tutti i rettiliani presenti nello spazio e danno ordini ai rettiliani neri. Questi ultimi si suddividono invece in tredici categorie, sono tutti atei (benché siano coscienti che li comanda Dio in persona) e aspirano solo ai bisogni materiali. Purtroppo però i Rettiliani si stanno estinguendo: a quanto pare ne esistono solo 9.000 in tutto lo spazio, di cui la maggior parte è concentrata tutta sulla terra.

Aggiorno inoltre la lista dei Rettiliani famosi con altri due nomi di peso: Colin Powell e Kofi Annan sarebbero infatti Rettiliani. Sempre secondo David Icke, che ricordiamo è nientepopodimeno che il figlio della divinità (e continua a non spiegare di quale...)

Spero che David Icke e i suoi proseliti non la smettano mai di drogarsi e di sparare queste cazzate...

Inoltre vorrei pregare i webmaster di tutti i siti complottistici da cui prendo le fonti di non mettere all'apertura della pagina sui rettiliani un suono che riproduce il simpatico ruggito di un Tirannosauro...per poco non mi spaccano i timpani..

 

 
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