La barricata

certo, sedere nel parlamento italiano fingendo di essere anti imperialisti comincia ad essere una posizione completamente indifendibile... (anche se, per la cronaca, un cervello qualsiasi avrebbe dovuto accorgersene da 50 anni che la cosa era in contraddizione. cioe'... se uno mette su la bandiera di che guevara e poi va a braccetto con la dc, non e' che ci faccia una migliore figura...)

"Ebbene, facciano pure. Io resto con la speranza che il Tibet continui la sua marcia di progresso sociale senza il peso della casta reazionaria, feudale e schiavista della cricca lamaista."...PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON TE!

Ottimo! Credevo di avere una posizione isolata, alla luce del potere mediatico del dalai lama.

L'ho sempre guardato con sospetto questo "imbonitore di popoli new age"!

con questa forse è la quinta volta che leggo il tuo post e per quanto sulle sfumature potrei essere concorde con il tuo pensiero di fatto resto dell'idea che qualunque imposizione per quanto giusta risulta forzata. La prevaricazione non porta mai al cambiamento ma solo allo scontro..inoltre da sempre contraria alla politica della Cina, maggiormente in questo ultimo periodo. Forse proprio per questo mi è difficile vedere gli intenti positivi.. Buona giornata, ribelle

Io, semplicemnete, ritengo che la modernizzazione in atto in Tibet avanzi certo tra mille contraddizioni (delle quali si deve tener conto), ma l'artenativa lamaista è la teocrazia feudale e, tra l'altro, maschilista. Certo, un bel tibet teoctratico sarebbe un paradiso per gli occidentali ricconi in cerca di pace dei sensi...

sai guardiamo da punti di vista differenti e poi ammetto che sono prevenuta verso la Cina.. sempre stata poco convinta della sua politica (ben inteso mica solo quella cinese).. siccome so di non essere obiettiva resto a margine..

Solo un popolo assai civile poteva dotarsi di una scrittura così evocativa. per me, ormai, è un oggetto d'amore (e di quasi lavoro - non pagato - per gli articoli sulla sua storia). Rischio anch'io di non essere obiettivo, ma non resto a margine.

per questo ti riconosco il grande merito di dire sempre e comunque ciò che pensi.. resto a margine perchè l'idea non è chiara ed è pure preconcetta, non piace parlare senza conoscere a fondo tutti gli aspetti e onestamente non li conosco..

Mi sono assentato una settimana ed hai avuto il tempo di sfornare degli articoli interessantissimi, questo in particolare mi fa capire una cosa fondamentale, l'ignoranza è una brutta bestia, infatti io nella mia ignoranza mi stavo buttando a fare un articolo contro la Cina (che non considero comunista) e a favore del Tibet, per fortuna ho fatto prima un giretto nel tuo magnifico blog. un salutone carissimo

bene, ti ho fermato in tempo. Si può discutere la cina sia comunista o meno, ma, di certo, è governata da un partito comunista serio e in grado di far uscire un continente dal sottosviluppo.

Il modo capitalista usato per fare uscire il continente dal sottosviluppo è lo stesso usato dalle altre economie asiatiche che non si definiscono comuniste ed è basato sullo sfruttamento, sulla negazione dei diritti e sulla sitematica distruzione dell'ambiente. Il modello Cina purtroppo è un'argomentazione a favore di coloro che affermano che l'unico modo per uscire dal sottosviluppo è l'economia di mercato, senza contare che se andiamo avanti così il pianeta presto collasserà, che le disuguaglianze spesso aumentano e che l'incremento del PIL non indica l'incremento del benessere di una comunità. Comunque so bene che l'argomento non è semplice e che l'immagine della Cina è filtrata dai mass-media che la vogliono dipingere come mostruosa. Ciao carissimo

Io non ritengo che la Cina sia un paese capitalistico. E la dimostrazione viene anche dal piano di sicurezza sociale (stato sociale) che sarà finanziato dalla ricchezza accumulata in questi anni. E ricordiamoci che il comunismo non deve essere sinonimo di povertà. Il PCC conosce Marx e la fase di svuluppo delle forze produttive è INDIPENSABILE per la costruzione del socialismo.

Sicuramente conosci meglio di me la situazione della Cina e sicuramente la mia visione è condizionata da quello che ho appreso in questi anni dai mass-media di parte, anzi devo dire che se fosse vero che la Cina sia socialista la cosa mi farebbe un'immenso piacere e potrebbe rappresentare una speranza per l'intera umanità, spero che siano bugie le notizie sul mancato rispetto dei diritti umani soprattutto per quanto riguarda la libertà di espressione. A presto :)))

Sui "diritti" umani molto è stato fatto, ma c'è ancora molta da fare (pena di morte ad esempio). Ma è uno dei Paesi in cui si discute di più: il governo è liberamente criticato sulla stampa, anche ufficiale.

Ciò che mi fa veramente incazzare è l'ipocrisia delle merde e di tutti quei magnifici leaders politici che in questione di diritti umani intervengono solo quando fa comodo, e che in questi casi intervengono soltanto per pura formalità. Il colosso asiatico è un partner formidabile,YEAAHHH!!!