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CINA E DIRITTI DEI LAVORATORI: LA NUOVA LEGGE

Post n°133 pubblicato il 30 Marzo 2008 da kaoxing
 
Tag: Cina

Si parla tanto - a volte senza reale approfondimento - dello sfruttamento capitalista del lavoro in Cina. Ora, però, possiamo analizzare e informarci: vie preliminari per fare chiarezza.

Dal gennaio 2008 è in vigore in Cina una nuova legge di tutela del lavoro. Una legge che si inserisce nel programma di "sviluppo armonico". La nuova normativa segna uno spostamento a sinistra rispetto a quella del 1994 e ha attirato (ed è una buona notizia) le ire delle imprese straniere che in Cina potranno fare sempre meno quello che vogliono.

Per l'italiana Rivista della Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze la nuova legislazione realizza "importanti obiettivi quali: la protezione dell’occupazione; la promozione dell’occupazione; la maggiore regolamentazione e stabilizzazione del lavoro; il ruolo dell’arbitrato e della conciliazione delle controversie; le retribuzioni eque e la garanzia del posto di lavoro nel lungo periodo; la maggiore trasparenza nella risoluzione delle controversie del lavoro; la maggiore protezione dei segreti commerciali”.

E quindi un "sensibile incremento del costo del lavoro; un aumento dei salari; un miglioramento della produttività; aumento del potere sindacale; perdita dell’autonomia da parte del managemenet delle aziende; meno flessibilità del sistema produttivo; riduzione degli investimenti stranieri in Cina.

Insomma i manager delle multinazionali straniere non potranno più fare quello che vogliono!

Una chiara inversione di tendenza che fa dire che tra non molti anni potrebbe essere l’Europa a dover guardare la Cina in tema di diritti del lavoro.

Il link alla nuova legge (in italiano)

Un commento alla legge

 
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Commenti al Post:
franco_picchio
franco_picchio il 30/03/08 alle 13:53 via WEB
Interessante... in alcuni punti (relativamente al reddito del lavoratore e a quello della sua famiglia) è molto avanzata. pensavo pure, come ti avevo scritto altre volte, che mi sembrava un far west la gestione dell'apertura al mercato. Mi devo ricredere, mi sembra chiaro. ma chiara mi sembra ancora di più la volontà del paese di controllare sovranamente il proprio sviluppo.
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 30/03/08 alle 14:00 via WEB
Già, l'apertura al commercio e al mercato capitalista (perchè la Cina opera in un mondo capitalista con il quale deve fare i conti) è ormai funzionale all'accumulazione di ricchezze per finanziare il proprio progetto di socialismo armonico; quindi gestito, con tutte le indubbie difficoltà, con finalità assolutamente nazionali.
Lo riconosci tu che non stai a sinistra, ma a sinistra la Cina (anche per un mai sopito atteggiamento razzistico verso il pericolo giallo) solo come un mostro. Ed è una posizione di una superficialità scandalosa.
(Rispondi)
 
 
 
franco_picchio
franco_picchio il 30/03/08 alle 14:12 via WEB
credo anch'io che ci sia sempre un atteggiamento di superiorità quando si guarda alla Cina. E, visto che è individuata dal Dipartimento di Stato Usa come la vera minaccia alla loro egemonia, ritengo ovvio che ne vengano evidenziati solo certi aspetti a detrimento di altri. Poi a sinistra dovrete spiegarmi perchè sostente chavez e castro che difendono in ogni occasione la cina e allo stesso tempo vi fa schifo solo pronunciare qualche difesa a favore della cina... Questo non lo mai capito.
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 30/03/08 alle 14:17 via WEB
ti preciso, caro picchio, che non mi piace essere messo in quel "voi" generico. Detto questo, ritengo questo atteggiamento di parte della sinistra un poco "schizofrenico". Ma non ci posso fare nulla, se non nel mio piccolo.
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 10:14 via WEB
in effetti il portavoce del ministero cinese degli esteri, Liu Jianchao, ha tempo fa dichiarato dichiarato che “il presidente Castro è un leader rivoluzionario, che ha amato profondamente il popolo cubano. Egli è anche un vecchio amico del popolo cinese”. E io sono, ovviamente d'accordo, con Liu Jianchao.
(Rispondi)
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 30/03/08 alle 17:24 via WEB
interessante come sempre ma i dubbi sui prodotti cinesi - quasi tutti - restano. Non conosco le differenze in Europa ma in Italia i prodotti devono rientrare in rigidi dictat sulla salute che la Cina è lontana da applicare. Un esempio su tutti: i tessuti vengono colorati con procedimenti che in italia sono banditi dal 1970 perchè dannosi alla salute, soprattutto se a contatto con la pelle... Buona domenica e buona settimana
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 07:59 via WEB
é un problema di certo. ma ritengo - e spero di avere ragione - che anche tale problema verrà affrontato. Intanto, cominciano ad applicare una legge con più garanzia lavorative ripetto al nostro pacchetto biagi. E non è poco.
(Rispondi)
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 31/03/08 alle 09:15 via WEB
Si un punto a loro favore ma per quel che mi riguarda non basta. Certo va considerato il cammino che stanno cercando di fare ma ancora tante cose non mi convincono. Conosco bene la tua posizione e la rispetto ma tutta questa apertura alla Cina non la comprendo fino in fondo.
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 09:34 via WEB
non la considero un'apertura. In questo caso è solo una constatazione. E, per essere chiari, lungi da me presentarla come un paradiso (e di paradisi sulla terra non ve ne sono). Ma, e questo è un passo indispensabile, per criticare si deve alemno conoscere. E mettere in primo piano questo intervento legislativo è un passo verso l'approfindimento di quella realtà.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 31/03/08 alle 09:56 via WEB
l'apertura alla cina - mi scuso se non era chiaro - non era riferito a te ma al mercato italiano..
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kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 10:00 via WEB
ok! non avevo capito.
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giampi1966
giampi1966 il 31/03/08 alle 12:23 via WEB
La tua controinformazione riguardo alla Cina è sempre molto utile, queste misure paradossalmente potrebbero favorire ancor di più lo sviluppo economico della Cina, la cosa sicura è che miglioreranno la vita dei lavoratori e sono di segno opposto rispetto alle norme approvate nei paesi occidentali, certo la strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta. Un salutone
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kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 12:29 via WEB
certo, c'è ancora molto da fare. Ma intanto cominciano a farlo. la mia sulla Cina è semplice informazione. E' considerata "contro" solo perchè nessun tg come nessun quotidiano ha parlato di questa legge.
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giampi1966
giampi1966 il 31/03/08 alle 13:43 via WEB
Si ma al giorno d'oggi chi fa informazione è per sua stessa natura "contro". Un saluto
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jackflash77
jackflash77 il 31/03/08 alle 15:47 via WEB
Ciao, concordo sull'utilità di fare controinformazione (o informazione) sulla Cina. Ti vorrei segnalare solo una cosa; avevo letto su Il Manifesto di questa legge un mesetto fa circa, nell'articolo parlavano delle aperture positive che di questa legge ed è importante che anche in Cina comincino a fare i primi passi verso un miglioramento dei diritti dei lavoratori; in un articolo collegato a questo, venivano ripresi i temi e parlavano però di una forte (ovviamente) azione da parte degli industriali per contrastare gli effetti di questa legge e, se non ricordo male, attraverso alcune "beghe" legislative gli effetti positivi venivano fortemente ridimensionati...mi dispiace non essere più preciso. Di certo però ritengo molto positivo e molto importante l'aver iniziato un percorso nella direzione di più diritti per i lavoratori. Hasta siempre!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 31/03/08 alle 15:51 via WEB
di sicuro si potranno trovare vie per schivare i lacci della legge. succede ovunque e così sarà anche in Cina. Ma, come giustamente sottolinei tu, un percorso è iniziato.
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72rosalux72
72rosalux72 il 31/03/08 alle 23:03 via WEB
voglio solo chiederti se ti pare importante la libertà di espressione della quale stai godendo in questo momento. se ti pare indispensabile. e se ti pare normale che in cina i bloggers non possano fare la stessa cosa che stai facendo tu in questo momento. ovvero esprimere il tuo punto di vista, criticare.
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kaoxing
kaoxing il 01/04/08 alle 08:43 via WEB
il posto non parla di libertà d'espressione. Per il resto non mi pare normale che Libero mia dia libertà di espressione, mentre a Bolzaneto si turtura. E, comunque, il mio diritto viene dall guerra di resistenza compiuta dai partigiani, molti dei quali socialisti e comunisti. Inoltre diritti sono negati dalla precarietà di condizione lavorativa (ad esempio).
+E concludo, ricordandoti che nel gennaio 1919 ad assassinare Rosa Luxemburg fu una democrazia borghese che, sulla carta, garantiva libertà di espressione e diritti dei lavoratori. A dimostrazione, ad esempio, che non basta ripetere e scrivere che si è in democrazia per vivere in democrazia reale.
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kaoxing
kaoxing il 01/04/08 alle 09:03 via WEB
Potrei anche risponderti citando lo studioso Cammelli (Ombre cinesi. Indagine su una civiltà che volle farsi nazione, Einaudi), secondo il quale la Cina è il paese in cui si discute di e sul governo di più al mondo.
Che ci sia una dittatura è palese. Come è palese che è sulla via di garantire i diritti di un lavoratore più di quanto mi sia garantito il mio.
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