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TIBET: DEVE TORNARE LA TEOCRAZIA!

Post n°135 pubblicato il 03 Aprile 2008 da kaoxing
 
Tag: Cina

In questi giorni, il Congresso della Gioventù Tibetana, la Associazione delle Donne Tibetane, il Movimento Gu-Chu-Sum del Tibet, il partito Nazionale Democratico del Tibet e gli Studenti per un Tibet Libero si sono prinunciati per il ritorno della teocrazia in Tibet.

Alla faccia di chi, anche tra i comunisti, inneggia al Tibet Libero senza rendersi conto delle forze in campo e a quale "mulino" porterebbe acqua.

Di fronte alle violenze dei criminali (che altrove verrebbero stigmatizzati come terroristi) la risposta del governo cinese è stata di una moderazione assoluta.

Tibet Found

Il documento con il finanziamento al dalai lama proveniente dal Dipartimento di Stato Usa. Nel 2005 il Dalai Lama ha ricevuto direttamente 500.000 dollari del fondo. Ecco il documento.

In appoggio alla Cina:

- I paesi dell'Asia centrale esprimono solidarietà alla Cina

- Cuba condanna la rivolta

- La solidarietà di Chavez

- I comunisti brasiliani a sostegno dell'unità politica e territoriale della Cina

- I comunisti portoghesi contro le strumentalizzazioni sul Tibet

- La solidarietà del Partito comunista russo


LA NON VIOLENZA TIBETANA:


 
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Commenti al Post:
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 10:23 via WEB
è evidente che le strumentalizzazioni, a favore e contro, non sono altro che il tentativo di eliminare anche l'ultimo baluardo socialista/comunista. non di meno però penso che se i tibetani vogliono tornare indietro e quindi avere un paese teocratico bhe allora è giusto assecondarli. imporre un'idea, per quanto giusta sia, resterà sempre sgradita ai più perchè non maturata nel processo di crescita intellettuale e culturale.. Buona giornata!
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 10:32 via WEB
Quella associazioni non rappresentano i tibetani: sono diretta emanazione della cricca del lama. E sopravvivono comodamente all'estero.
(Rispondi)
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 11:38 via WEB
domanda: se questi non rappresentano i tibetani ma sono l'esprione che il mondo conosce e per la quale si stanno mobilitando allora forse il Governo Cinese dovrebbe far esprimere chi i tibetani li rappresenta davvero. Se i soli restarenno quelli che tu hai menzionato bhe come sopra...
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 11:45 via WEB
Una lettura sulla stampa cinese (anche in inglese e francese) in questo senso aiuterebbe a capire. certo, il tradizionale senso di riservatezza del governo cinese (sulla scia della tradizione imperiale del Paese del Centro) non aiuta. Ma come dicevo, sulla stampa si trova molto. Da noi poco o nulla, come ovvio.
(Rispondi) (Vedi gli altri 21 commenti )
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 12:05 via WEB
che non ci sia poi tutta sta repressione in tibet ne sono convinta considerando chi sta attuando la difesa, però - e non pensare che sia polemica, solo riflessione ad alta voce -mi chiedo ma nonna Ida che non conosce l'inglese, nè il francese come potra mai sapere quale di tutte le informazioni si avvicina di più alla realtà? e mi viene da chiedere ma siamo sicuri di vivere in una nazione libera?
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 12:12 via WEB
Nessuna nazione è libera!...La nostra meno delle altre! Finchè l'ideologia avrà il sopravvento sulle idee!
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 12:14 via WEB
...ecco perchè...provocatoriamente...in un precedente post di Kao avevo affermato che solo vivendo in un dato posto...una data situazione...in prima persona...si sarebbe potuto avere il giusto senso di quanto stesse accadendo! Testimonianze...racconti mediatici o quant'altro possono essere "infetti" dal virus dell'ideologia!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:17 via WEB
dell'ideologia al cui servizio ci sono i mezzi di comunicazione di massa di quasi la totalità del pianeta. Le menzogne sul Tibet ne fanno parte. Ma non tutti, fortunatamente, se le bevono.
(Rispondi)
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 12:27 via WEB
azz, Ote, non dirmi così che mi spavento :-))
alla fine il punto sta qui. La libertà è solo apparente perchè se non si sa - e non si sa mai - come stanno realmente le cose come ci si può fare un'opinione non contaminata dell'opinione altrui? Per questo prendere posizioni categoriche per l'una o per l'altra "fazione" a volte risulta strumentale.. naturalmente questa è solo la mia opinione.
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:31 via WEB
Infatti, resta una tua opinione. Che, come sai, non condivido.
(Rispondi)
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 12:35 via WEB
e lo so..
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 12:32 via WEB
Si sta incasinando il discorso!...Questa risposta è per Lughe: GIA'...
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:15 via WEB
Libera fino al punto in cui non tocchi i rapporti di potere e di classe. Quanto all'informazione, ogni commento e superfluo. E nonna Ida purtroppo ha poco da fare.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 12:22 via WEB
Esattamente!...Su questo ci siamo già confrontati ed abbiamo preso coscienza che entrambi sappiamo come sia monopolizzata l'informazione! Solo che io aggiungo: da una parte e dall'altra!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:28 via WEB
e qui ti sbagli: perchè l'altra parte - e mi pare ovvio - non ha gli stessi mezzi e gli stessi strumenti. E lo dimostrano i fatti sul Tibet e quanto si dice. Hai sentito qualcuno in qualche tg italiano o su qualche quotidiano nazionale riportare le tesi dell'altra parte? In questo, come ti dicevo, rischi - o lo sei già - subalterno al pensiero dominante che, appunto, necessita dell'equidistanza, se non della servitù.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 12:40 via WEB
...stessi mezzi e stessi strumenti del mondo capitalista?...certo che no...ma non per questo la propaganda all'interno del paese non viene divulgata ed anche ammesso li avessero...i mezzi...per far sentire la loro voce al mondo...quale paese capitalista la recepirebbe? Tengo a sottolineare un'idea...la mia...scevra da ogni posizione di parte...quando affermo che la verità è difficile da comprendere...se si sente o si vuole suonare solo una campana! - PS e comunque...evitiamo le offese...eh?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:43 via WEB
No stessi strumenti. Differenza nella proprietà di questi mezzi. Che sono nelle mani di pochi al livello globale.
Non mi pare di aver offeso nessuno: constato, perchè così penso, che l'equidistanza sia segnale di subalternità in questo caso. E, questa, non è una offesa rivolta a nessuno.
(Rispondi)
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 12:52 via WEB
subalternità rispetto a chi? al diritto al libero pensiero scevro da qualsivoglia contaminazione? Se l'informazione è capitalistica la verità sui paesi dove il capitalismo non esiste o è solo marginale secondo te sarà veritiera? Io credo proprio di no. Poi per ciò che mi riguarda avendo un pò - non moltissima - quanto basta per capire chi scrive in francese l'opinione me la posso fare nella consapevolezza che è quasi vicina alla verità dei fatti. Ma chi questa possibilità non c'è l'ha non ha neanche gli strumenti adeguati per capire se si stanno difendendo gli oppressi o se è solo una delle tante invasioni. Nota non polemica: non mi offendo perchè conosco le tue convinzioni ma potrei offendermi eccome se potrei perchè non è che non parteggiare per il tibet o per la cina voglia dire stare con i potenti. Forse è solo che queste forme di "socialismo" non mi piacciono e bada bene non solo quelle cinesi..
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 12:57 via WEB
nello specifico: subalternità al progetto imperialista sul tibet. Giudico la subalternità nello specifico del fatto.
(Rispondi)
 
 
 
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 13:09 via WEB
spiacente deluderti ma al progetto imperialista sul tibet io non partecipo, essendo italiana e vivendo in italia. Quando leggerai in un mio commento che il Dalai Lama è la verità e i cinesi sono brutti,cattivi e pure reazionari allora mi potrai dire che sono subalterna. fino ad allora no! Dire che forse la "rivoluzione" doveva partire dal basso e ciè dalle fascie più deboli del tibet non mi sembra sia lontano dal pensiero anarchio socialista...
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 13:19 via WEB
Infatti non ti considero subalterna, non avendo letto nulla di simile. E, al contempo, è ovvio che la Cina non sia un emblema di socialismo anarchico (dal cui pensiero, tra l'altro, il sottoscritto proviene). resta il fatto che il tibet fu liberato anche grazie all'appoggio della masse degli schiavi.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 13:00 via WEB
Equidistanza...uguale...obiettività! Se si deve giudicare qualcosa o qualcuno...lo si deve fare con notizie bipartisan e credo che questo non possa avvenire! In un paese comunista si parlerà di legittimità del governo di Pechino ed illegittimità dei rivoltosi...in un paese capitalista avviene il contrario!...sentirmi dare del subalterno...solo perchè voglio vederci chiaro e non prendo per oro colato tutto ciò che mi viene propinato...un pò me le fa girare! E credo che le farebbe girare anche a te...se ti avessi dato del subalterno al pensiero maoista!...non trovi?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 13:03 via WEB
a mio avviso l'equidistanza somiglia più alla "zona grigia" di cui parlava Levi. Non è sinonimo di obiettività, ma più spesso, come dicevo di attendismo e subalternità.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 03/04/08 alle 13:08 via WEB
Levi si riferiva a ben altro!...la zona grigia che hai citato riservala ai Ponzio Pilato del caso...non per chi ha sempre lottato per le proprie idee e ...pagato...per non essersi uniformato alle "linee guida"!...
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 13:31 via WEB
Senza riferimenti personali, ritengo l'equidistanza rispetto al Tibet subalterna e vicina alla "zona grigia". Indipendentemente dai trascorsi personali di ognuno che, con il Tibet, poco c'entrano e che, rispettandoli, non voglio mettere in discussione.
(Rispondi)
 
lughe_sarda
lughe_sarda il 03/04/08 alle 10:24 via WEB
scusa mi son dimenticata di dirti che il link "sostegno comunisti brasiliani" non funziona.. :-))
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 03/04/08 alle 12:23 via WEB
I comunisti "governativi" italiani ormai hanno imbevuto il cervello di pensiero unico e quando dicono le cose in modo corretto lo fanno solo per propaganda, infatti hanno dimostrato nei fatti che il predicar bene e razzolare male fa parte del loro DNA. Spero solo che adesso che la realtà è evidente abbiano l'onestà intellettuale di rettificare le loro genuflesse posizioni. Un saluto carissimo
(Rispondi)
 
synthesis011
synthesis011 il 03/04/08 alle 17:20 via WEB
Ciao Kaoxing, ciao a tutti. Discussione interessante. Sono d'accordo con Kaoxing. Non me ne voglia nessuno ma essere neutrali significa di fatto contribuire a mantenere lo "status quo", anzi contribuire ad avvantaggiare il soggetto dominante nei rapporti di forza che lo riguardano. Questo, oggettivamente, al di là delle intenzioni soggettive. In questo momento ad essere di gran lunga dominanti nello scenario internazionale sono certamente gli USA. Già nella questione Kossovo un certo clima politico e culturale montato ad arte aveva contribuito a far insorgere l'opinione pubblica contro quello che era l'obiettivo statunitense o a permettere una vantaggiosa neutralità. Cosa ripetuta in tono minore anche nelle vicende di Ucraina e Georgia, dove sarebbe stato utilizzato un insieme di tecniche che Jonathan Mowat definisce "colpo di stato post-moderno". Sulla questione Tibet, sento spesso dire anche da persone di sinistra che spetta ai Tibetani decidere delle loro sorti, fossero anche quelle di un ritorno al sistema di sfruttamento ibrido schiavistico-servile. Ma qui non si tiene in considerazione che la maggioranza del popolo tibetano è costituita da masse popolari che già si erano espresse contro questo sistema, invocando l'intervento cinese. Inoltre, il popolo tibetano fa parte della Cina e una consultazione parziale di esso costituirebbe non solo una ingerenza ma un tentativo di disgregare il paese stesso. Ricordiamoci che il Tibet ha già storicamente fatto parte della Cina anche in passato. La stessa unità dell'Italia sarebbe in pericolo con quest'estremismo dell'autodeterminazione poichè, a detta di molti, il percorso unitario non sarebbe stato completato e ancora oggi si sarebbe in presenza di più "Italie", cosa su cui fanno leva o potrebbero fare leva, eventuali soggetti interessati, interni o esterni al nostro paese.
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 03/04/08 alle 17:31 via WEB
Che altro dire. Mi pare che le tue parole abbiano inquadrato bene la situazione. Con tanto di antecedenti (kosovo e "rivoluzioni" arancio) che mi pare mostrino efficacemente come la retorica dell'autodeterminazione e dei diritti umani (che, oggi, sono retoriche di guerra) sia funzionale ad un progetto imperialista. Purtroppo penetrata in una sinistra che, in questo caso (ma non tutta) si è mostrata ancora subalterna.
(Rispondi)
 
 
synthesis011
synthesis011 il 03/04/08 alle 18:53 via WEB
...ehm...ho scritto obiettivo ma intendevo nel senso di "bersaglio inquadrato nell'obiettivo"
(Rispondi)
 
synthesis011
synthesis011 il 03/04/08 alle 18:46 via WEB
Infatti! Comunque, complimenti per il bel blog. Ciao!
(Rispondi)
 
 
synthesis011
synthesis011 il 03/04/08 alle 18:59 via WEB
Ti inserisco fra i miei blog amici. Ciao!
(Rispondi)
 
nadine6I
nadine6I il 03/04/08 alle 22:04 via WEB
mi trovo perfettamente con synthesis,perchè mai dovremmo esser equidistanti quando siamo in guerra da anni per non aver saputo prendere posizione quando era il momento di farlo?
(Rispondi)
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:04 via WEB
L'abuso della definizione "terrorismo" ha colpito anche la sinistra che l'ha ptraticamente introiettata (salvo le solite minoranze): non è un caso che il grande movimento per la pace si sia spento nel momento stesso in cui il primo marine ha messo piede in iraq. Ha prevalso la logica del "ne con questo ne con quello", tipica del pacifismo acritico. Il movimento per la pace, a mio avviso, avrebbe dovuto continuare la propria battaglia con il sostegno alle lotte contro l'occupante.
(Rispondi)
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:27 via WEB
Cosa che è stata fatta...se non avessi polarizzato le tue attenzioni ai soli "pacifisti strumentalizzati" dai poteri forti capitalistici! C'è molta gente che ha lottato per i diritti dei popoli occupati...che ha gridato il proprio sdegno contro americani...inglesi...russi e cinesi...in maniera del tutto scevra da ideologie partitiche! Ma...com'è noto...è sempre più facile puntare il dito verso le "pecore nere"...anello debole di una categoria!...Si ha più possibilità per gloriarsi delle proprie idee!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:32 via WEB
Non mi risulta che alcun esercito cinese abbia invaso o aggredito alcun popolo nell'ultimo secolo. Sinceramento non ho visto grandi manifestazioni a sostegno della resistenza irachena. mentre, ci si straccia le vesti quando, sull'onda della propaganda, ci si è indignati per la presunta e falsa lotta di liberazione feudale lamaista.
Non ho parlato di "pecore nere", ma di semplice subalternità politica di parte della sinistra. Cosa che, nello specifico, mi pare evidente.
(Rispondi) (Vedi gli altri 5 commenti )
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:42 via WEB
A me invece risulta che grande sdegno...e non solo della parte al soldo del capitalismo...fu espresso in occasione dei fatti di piazza Thien An Men...a te...no? Occorre invadere un altro paese per smuovere le coscienze? Ed anche per ciò che riguarda la resistenza irachena! Ed anche per l'Afghanistan!...Ed anche per il Vietnam! Ed anche per l'Argentina...per il Cile...per la Polonia...L'Ungheria!...Devo proseguire per farti capire che il pacifismo non è una zona grigia o un mezzo strumentale del capitalismo...non tutto...almeno? - PS E circa la presunta lotta di liberazione feudale lamaista...io ti ho già detto che condivido il pensiero del governo centrale...ne depreco però il metodo con cui l'ha affrontata!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:47 via WEB
Il sottoscritto non si è sdegnato per Piazza Tien An men. Nello specifico il pacifismo di oggi (quello prevalente dall Jugoslavia in poi) è subalterno e includente e, perciò, confacente all'imperialismo. Vedesi il rifiuto dei pacifisti di manifestare a sostegno della Jugoslavia contro i mafiosi e terroristi dell'Uck. Abche allora: no alla guerra e no a milosevic. Infatti il risultato sotto gli occhi: il Kossovo una bella colonia etnica nelle mani Usa.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:53 via WEB
Non avevo dubbi sulla tua posizione di Piazza Tien An Men...chissà perchè!?...Ma non eri tu ad esser stato chiamato in causa...io parlavo dei pacifisti...la parte buona e indipendente dal pensiero colonialistico e capitalistico! Circa I fatti jugoslavi...solo su questo mi trovi d'accordo!...Ma un movimento...essendo fatto di uomini e passione...può anche commettere errori di valutazione e di intervento...proprio come può succedere ad un paese come la Cina!...Non è che lì ci siano degli dei...no?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:58 via WEB
No la Cina ha commesso molti errori nel passato. ma in questo caso l'errore (e non è che l'ultimo di una lunga serie) l'ho commette lo stesso pacifismo acritico che, guarda caso, è contemporaneo alla guerra infinita. Francamente sono stanco, e lo sarai anche tu, di ripetere le stesse cose. Non mi resta che confermare la mia posizione.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 10:23 via WEB
Certo!...ed io la mia!
(Rispondi)
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:33 via WEB
Per Nadine e Synthesis - l'italiano è come il nostro codice di leggi...si presta a diverse interpretazioni. Se voi ad equidistanza (termine peraltro adottato da Kao e non dal sottoscritto...che preferisce "obiettività") attribuite il significato di ignavia...allora potremmo essere d'accordo. Ma nella fattispecie il sottoscritto gli attribuisce proprio...come anzidetto...il significato di obiettività e...quindi...essere equidistanti/obiettivi per me vuol dire analizzare i fatti sulla base di varie fonti bipartisan...prima i esprimere una propria opinione (non manipolata da altri e soprattutto da ideologie) e solo allora...eventualmente...giudicare! Credo che questo principio sia alla base della "democrazia"!
(Rispondi)
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:42 via WEB
Attribuire all'equidistanza il significato di obiettività è una tua personale interpretazione e, in quanto personale, arbitraria. Se riguardo al tIbet dici di essere equidistante non vuol dire che sei obiettivo. Tuut'altro: nel momento stesso in cui si accetta l'equidistanza di fronte ad una massiccia (e vedo che fa successo) opera di disinformazione di guerra, si è DI FATTO, indipendentemente dalle intenzioni, subalterni. Soggettività (intenzioni) e oggettività (le implicazioni reali dell'agire) sono piani diversi nell'analisi che va fatta sul Tibet.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:48 via WEB
Tu...mi hai messo in bocca quel termine...non io! Io ho parlato di obiettività e non di equidistanza...anche se li reputo sinonimi! E la mia interpretazione è avallata dalla etimologia dei due termini! Tu...invece...hai attribuito a quel termine il significato di ignavia...il che è altrettanto...e forse più...arbitrario! E lo ripeto...riguardo al Tibet ho espresso dubbi rivenienti dalla incertezza delle fonti...in quanto manipolate. Tu...invece...sembri avere un filo diretto con gli abitanti del posto! Credo che il problema sia proprio in questo punto: Io...pur condividendo il pensiero del governo centrale e deprecando l'uso della violenza per la risoluzione del problema...ho dubbi su quale delle due sponde poggi parte della verità...tu invece...no!...E posso immaginare il perchè!
(Rispondi) (Vedi gli altri 10 commenti )
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:53 via WEB
Finalmente abbiamo esplicato le posizioni. E la tua, e ho libertà di giudzio e quindi la esercito, la ritengo subalterna. Cosa devo fare? esprimere quello che vuoi tu? No, perchè non sarebbe serio in un rapporto dialogico. "condividendo il pensiero del governo centrale e deprecando l'uso della violenza per la risoluzione del problema": mi sembra una distinzione un poco speciosa. Di fronte ad un tentativo di sommossa diretta da oltre confini, si reagisce con la forza per abbatterla. Su questo non faccio la minima concessione. Non c'era alternativa.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 09:57 via WEB
Se vi è subalternità nella mia posizione è solo ad ideali di pace...mi dispiace che tu lo sia...subalterno...ad ideali di guerra! Ma tant'è...questi siamo e certamente nè l'uno...nè l'altro potrà cambiare solo per compiacere il prossimo!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 09:59 via WEB
vedi, dicendomi subalterno ad ideali d guerra, nello specifico, ritieni "guerra" l'azione cinese. E' qui dove cade il tuo ragionamento.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 10:28 via WEB
Kao...ma che Kao dici? Guerra e pace...violenza e pacifismo...insomma sono l'uno il contrario dell'altro...no? Non esistono tonalità intermedie...in questo fattore: o è bianco o è nero! Io non mi reputo subatltermo al capitalismo...ci mancherebbe altro! Mi reputo subalterno solo al mio desiderio di pace per tutti i popoli della terra e da qui muovono le mie idee. Ovvio...quindi...che non posso intravedere altri metodi se non quelli diplomatici per la risoluzione di controversie. Se tu...invece...accetti anche mezzi di sopraffazione violenta...a cosa sei subalterno?...alle idee di Madre Teresa di Calcutta?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 10:35 via WEB
Madre Teresa di Calcutta non mi pare c'entri molto con la questione. Ti ripeto, considero nello specifico la tua posizione sul Tibet subalterna al progetto imperialista anti-cinese. Non al capitalismo in generale, ma nello specifico. E i mezzi diplomatci vanno bene nel rapporto tra gli Stati e la Cina non ha rapporti diplomatici con il Tibet, essendo regione autonoma cinese, come L'Italia non ha rapporti diplomatici con il Trentino Alto Adige. La Cina RISPONDE ad un tentativo di insurrezione armata con i mezzi necessari.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 10:39 via WEB
Armata?...con le fionde?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 10:50 via WEB
Non con le miglia di fucili trovati nei monasteri. Otello, informati prima di scrivere, per favore.
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 10:58 via WEB
E tu...le tue informazioni dove le hai prese?...sei così certo che vi fossero quei fucili e non che li avessero messi lì chi aveva motivo per farlo? Non è questione di informarsi...è questione se quelle fornti possano essere attendibili o meno!
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 11:03 via WEB
Stai diventando ridicolo nelle tue posizioni contradditorie. http://www.jungewelt.de/2008/03-20/059.php
(Rispondi)
 
 
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 11:08 via WEB
E tu ridicolo nel dire che le mie siano posizioni contradditorie...non vedo quale contraddizione possa esservi nel garantismo assoluto...prima della condanna!...o quello lo riservi solo ai pedofili?
(Rispondi)
 
virgola24
virgola24 il 04/04/08 alle 10:26 via WEB
posso provare a mediare in poche parole??? otello difende ideali di pace intendendo principi superiori che non si legano necessariamente ad alcuno schieramento politico. kaoxing guarda più nello specifico e ritiene che questi ideali non siano realizzabili in concreto e quindi, in nome della difesa del popolo oppresso, arriva a legittimare la reazione violenta.
(Rispondi)
 
 
otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 10:38 via WEB
Certo...Virgola! Solo che Kao prende questo mio modo di pormi...queste mie idee...questa mia obiettività nell'analizzare i fatti...come subalternità al capitalismo e non come imparzialità tesa alla comprensione del problema e ad una sua eventuale risoluzione pacifica. Mentre lui legittima la reazione violenta di un popolo oppresso (cosa che...nei casi limite...ed irrisolvibili altrimenti...approvo anche io!)...ma poi legittima l'azione soppressiva cinese verso il tibet...senza avere una certezza circa le motivazioni ed il susseguirsi degli eventi. O meglio...fa di fonti probabili...fonti certe. Come dire: gli Usa furono criticati per la baia dei Porci...pur sapendo che in quel momento la Russia stava installando testate nucleari a due paesi da loro...ma non è criticabile la Cina perchè gli Usa...secondo le fonti di Kao...stanno sobillando i tibetani. Io critico i metodi...non i principi che...sia nel caso degli Usa in quella circostanza...che della Cina in questa...sono del tutto legittimi!
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 10:45 via WEB
ormai Cina in tibet e baia dei porci sono la stessa cosa... Qui c'è solo confusione e qualunquismo, oltre che, superficialità nell'analisi storica. Abanti con la prossima...
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virgola24
virgola24 il 04/04/08 alle 10:56 via WEB
io credo sia una questione di scala di valori. per te c'è al primo posto la pace, per lui la difesa dell'oppresso. sembrano la stessa cosa, ma se ci pensiamo bene non lo è. kao si mette dalla parte del popolo oppresso, otello parla da super partes
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 10:48 via WEB
Non c'è bisogno di alcuna mediazione. Il mio è semplice antimperialismo. Non tutti sono antimperialisti. ma è giusto che la cosa emerga. Ormai, la Baia dei Porci, cioè l'invasione di Cuba, è derubricata a legittima risposta degli Stati Uniti.
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 11:06 via WEB
Quindi...nella fattispecie...per te la tentata invasione americana di Cuba è deprecabile...giusto? Ma come principio o come mezzo risolutivo del problema?...Mi interesserebbe sapere la tua risposta!
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 11:10 via WEB
Semplicemente perchè sono antimperialista e perchè Cuba è uno Stato sovrano, socialista e non imperialista.
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 11:15 via WEB
...eheheh...domanda migliore non potevo proprio fartela...amico mio! Ma che fai? Giochi a Risiko?...Cuba aveva installato testate nucleari per i russi e l'america non doveva dire niente? Ha sbagliato il metodo d'intervento...proprio come la cina... ma il principio era giusto ed era lo stesso di quello cinese: uno stato che è stato minacciato da un altro stato...sobillato dall'esterno. Perchè quello americano sarebbe un principio sbagliato e quello cinese no?...Comunque...prendo atto...come già scritto...che siamo agli antipodi come concezioni di vita e di tutela dei diritti umani!
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 11:10 via WEB
OK!...diciamo che siamo ridicoli entrambi a cercare di far entrare l'oceano in un bicchiere!...Prendo atto delle rispettive posizioni inconciliabili e tirrem innanz!
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 11:13 via WEB
Mi spiace, io non sono ridicolo. le mie argomentazioni non sono frutto di astrazioni.
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 11:16 via WEB
Ah...già...dimenticavo! Tu appartieni alla categoria di persone...detentrici della "verità assoluta"!...chiedo venia...maestro!
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lughe_sarda
lughe_sarda il 04/04/08 alle 11:29 via WEB
ragazzi, non vi sembra di esagerare? Solo sfumature su idee uguali.
Ote, le posizioni basate su concetti fondamentali come la difesa degli oppressi la rivoluzione armata è in tutte le "linee" di pensiero anarchico-socialista
e questa in fondo è ciò che sta cercando di dire Kao, nello specifico della controversa situazione Cina/Tibet.
La tua (più anarchico/pacifista, che in parte condivido) è più basata sulla linea di pensiero che dice: che nulla, assolutamente nulla giustifica la violenza anche se attuata per la difesa degli oppressi.
Le due posizioni non sono poi così distanti, solo modi diversi di ottenere lo stesso risultato. La difesa degli oppressi.
(mi scuserai, ma non ho resistito)
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virgola24
virgola24 il 04/04/08 alle 11:32 via WEB
brava lughe. è quello che ho detto pure io. anche se aggiungo che le sfumatue a volte possono pesare macigni.
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 11:37 via WEB
Di fronte alla forza della propaganda che sul Tibet ha fatto massicciamente breccia, nel fronte pacifista, rendendolo in parte malleabile ai suoi progetti, la comunanza di valori passa in secondo piano. Se "maestro" significa informarsi e ragionare, accetto la definizione.
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virgola24
virgola24 il 04/04/08 alle 11:43 via WEB
su questo sono d'accordissimo con te kao. questo risveglio delle coscienze in favore del tibet è addirittura succhevole.
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virgola24
virgola24 il 04/04/08 alle 11:41 via WEB
vorrei dire anche, come inciso, che kao studia tantissimo questa come altre questioni e la radicalizzazione su certe posizioni è frutto di un aggiornamento quotidiano.
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 12:37 via WEB
Non per niente...sto qui a dialogare con lui!...voglia di conoscenza...la mia! E le sue notizie sono sempre interessanti per poter ampliare i miei orizzonti! Sarebbe il caso che facesse lo stesso anche lui, integrando, ai suoi interessanti studi dei quali...ahimè...lo riconosco...ho dei limiti...più che altro temporali, anche le altrui conoscenze ed idee, senza peraltro affibiare etichette!...La democrazia è anche questa...confronto...scontro...ma rispetto!
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otello2007
otello2007 il 04/04/08 alle 12:31 via WEB
Ed io...mia cara Lughe...lo ripeto...per l'ultima volta...nei casi limite (ma solo in quelli) anch'io approvo la forza a tutela di un popolo oppresso. Non ho mai detto di porgere l'altra guancia sempre e comunque. Se proprio mi si deve definire...sono un anarchico/pacifistaatempodeterminato. Circa le nostre posizioni...mia e di Kao...sono d'accordo con te nel definirle non molto distanti. Divergono solo quando si tratta di attuare quel garantismo a difesa della verità...concetto a me tanto caro!
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synthesis011
synthesis011 il 04/04/08 alle 18:19 via WEB

Ciao Kaoxing, ciao a tutti. Non voglio far polemiche ma semplicemente entrare nel merito delle questioni. Il succo del discorso del mio messaggio di ieri era che coloro che in buona fede si mantengono equidistanti favoriscono non solo lo &quot;status quo&quot; ma, anzi, il rafforzamento dell'oppressione imperialistica. Oggettivamente, non soggettivamente. Sottolineo &quot;oggettivamente&quot;. Voglio subito precisare una cosa: io guardo con simpatia alle posizioni di otello2007, perchè chi come me è contro l'imperialismo, il capitalismo e l'oppressione dei popoli non può non essere per la pace. Non sogno e non amo violenza, sangue, massacri, ecc. Il fatto è che la pace non la vogliono proprio coloro che cercano di mantenere il mondo in condizioni di disuguaglianza. Dunque io sono per la pace, ma non sono pacifista. Nel senso che non sono equidistante e passivo finchè ci sarà qualcuno che vorrà imporre la propria oppressione e valuterò dialetticamente le situazioni quando nello scontro fra più oppressori si dovrà distinguere, come diceva Mao Tsetung, la contraddizione principale dalle contraddizioni secondarie. Per esserci la pace devono cessare le disuguaglianze generatrici di guerre. Gli USA, potenza dominante e primo baluardo a difesa del capitalismo, a causa delle dinamiche di questo modo di produzione che portano all'imperialismo e a causa del loro enorme debito pubblico, hanno bisogno di uno stato di guerra permanente per continuare a drogare la propria economia, mantenendo alto il tenore di vita interno ed evitando di dover pagare i propri creditori esteri. La Cina è fra questi. Ovviamente chi muove guerra agli altri paesi non dice di farlo per i propri scopi ma troverà sempre il modo di addossare colpe alla vittima di turno. &quot;Il bullo che tira un pugno dirà sempre di essere stato guardato male dalla propria vittima.&quot; Magari ci sono situazioni che riguardano la Cina che non ti convincono. Si può discutere, non ci sono dogmi. Eviterei però di guardare tutto con l'ottica dell'uomo occidentale che valuta solo sulla base della propria cultura emettendo sentenze trancianti. E su quest'ultimo punto non mi riferisco ad alcuno di voi. Su Cuba ha ragione, secondo me, Kaoxing: non si può mettere sullo stesso piano. Ricordiamoci che anche allora, chi minacciava di invadere l'altro paese erano gli USA e non certo Cuba. Inoltre, perchè ti scandalizzano tanto i missili a Cuba e non quelli statunitensi? Perchè si scende in piazza per i monaci tibetani e non per gli indiani Lakota? Tu dici che non si deve giudicare. Ma anche tu l'hai fatto. La cosa non mi sconvolge. Hai fatto bene, dato che le classi sociali dominanti vogliono arrogarsi il monopolio del giudizio presentandocelo come peccaminoso o moralistico. Tutti giudichiamo e dobbiamo giudicare (nel senso di analizzare e tentare di risolvere i problemi, senza avere però intenti oppressivi; dico ciò senza riferirmi ai presenti) fermo restando che nessuno ha la verità in tasca. Ora tu parli di equilibrio, obiettività e verità: potremmo farlo anche io, kaoxing, nadine61, lughe_sarda, virgola24, ecc. Tutto sta nel ricercare la verità attraverso il confronto (da non confondere però con l'immobilismo), evitando di credere di essere portatore esclusivo della verità o contrapponendo verità di parte a verità di parte, fede contro fede. Il mio blog si chiama Alètheia (verità in senso oggettivo, ma da ricercarsi attraverso il confronto) e non Ortothes (verità nel senso di fede, &quot;veritas&quot;). Saluto tutti dedicandovi Contessa di Paolo Pietrangeli.

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synthesis011
synthesis011 il 04/04/08 alle 18:23 via WEB
...chideo scusa per la lunghezza e per l'html...
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kaoxing
kaoxing il 04/04/08 alle 18:32 via WEB
Ciao compagno, intervento con chiarezza invidiabile. Che la verità non c'è l'abbia in tasca nessuno, lo credo pure io. Come la pace è l'obiettivo della lotta di un comunista. Ma siamo in guerra e, a volte, è proprio chi aggredisce che detta i mezzi dello scontro: in questo caso la violenza (soft e hard). Ebbene, di fronte ad una macchina da guerra potentissima (quella Usa) e scortata da una forza mediatica senza paragoni, i popoli oppressi per sopravvivere hanno il diritto di resistere anche armi in pugno.
La Cina, che oggettivamente svolge un ruolo antimperialista e di argine al progetto Usa, stà solamente esercitando un diritto di autodifesa di fronte a tentativi di smembramento che utilizzano una fantomatica lotta di liberazione tibetana al solo scopo di indebolire l'avversario. In questo senso è puntuale il tuo riferimento alle "rivoluzioni arancio" nell'ex area sovietica.
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synthesis011
synthesis011 il 04/04/08 alle 18:39 via WEB
sono d'accordo con te
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