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SINISTRA ITALIANA: SUICIDIO/PARRICIDIO

Post n°144 pubblicato il 15 Aprile 2008 da kaoxing
 

Le elezioni politiche ci consegnano il peggiore risultato per la sinistra di ispirazione comunista (per quanto generica sia questa caratterizzazione) della storia repubblicana: nessun deputato e nessun senatore.

E quali, sommariamente, possono essere i motivi alla base di questo disastro?

Certo hanno influito l'esperienza a fianco del - purtroppo - debole e claudicante Governo Prodi, l'incoerenza di comportamento rispetto a quanto scritto nei programmi e pronunciato nelle piazze e nelle manifestazioni e, infine, il progetto di unificazione a sinistra che, alla fine, si è rivelato come un ripiegamento dopo il "gran rifiuto" veltroniano. Per questo motivo possiamo parlare di SUICIDIO.

Come dissi a gennaio, in piena di crisi di governo, a uscirne a pezzi sarebbe stata proprio la sinistra "radicale". Così, e non sono un mago, è stato.

A questi bisogna aggiungere la scelta, assai evidente, compiuta dagli stessi militanti di votare PD in prospettiva antiberlusconiana. Insomma, hanno sacrificato la casa paterna per salvare, senza riuscirci, il parente più o meno prossimo. E, qui, siamo al PARRICIDIO.

A trarne beneficio (e il risultato elettorale è chiaro) è stato il PD che esce comunque da vincitore. E ciò che preoccupa è che il ricatto del voto utile, che il sistema elettorale facilitava, ha attirato nel "sacco" moderato e interclassista veltroniano una massa di elettori di cultura e posizioni più radicali.

Mi pare sempre più evidente che il PD sia il figlio legittimo dello sviluppo socialdemocratico che, a partire dagli anni ’70, ha conosciuto il glorioso Partito Comunista Italiano. Che ci piaccia o meno, questa è la forza socialdemocratica che ci troviamo di fronte.

Così, ed è ciò che più deve preoccupare, in Parlamento non ci sarà alcuna forza capace di proporre una politica estera alternativa a quella filoamericana e bipartisan, che dominerà Camera e Senato, e di farsi portavoce del composito popolo pacifista e antimperialista.

NOTE FINALI
Il sottoscritto non gode della sconfitta della Sinistra Arcobaleno e, di certo, non gioisce del trascurabile risultato di Sinistra Critica e del Partito Comunista dei Lavoratori. Ritengo che anche nel composito popolo di Rifondazione e del Pdci ci siano ancora (e la questione tibetana l'ha mostrato a galla) posizioni politiche culturali e critiche degne di rispetto e dalle quali partire per quello che, altrove, viene chiamato il socialismo del XXI secolo.

ANALISI
 - Marco Rizzo: dopo l'Arcobaleno, la parola passa ai comunisti

 
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Rispondi al commento:
otello2007
otello2007 il 15/04/08 alle 09:39 via WEB
Non sono d'accordo sul fatto che il PD esca come vincitore!...Ha recuperato posizioni rispetto alla destra...ma fagogitando solo la componente radicale di sinistra e non i moderati di centro...con il risultato finale di essere comunque in forte minoranza in parlamento ed aver sottratto voci di dissenso importanti (quelle appunto della sinistra radicale) nello stesso parlamento. Quest'oggi si è scritta una pagine nera nella storia democratica del nostro Paese!
 
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