LA LETTIERA IGIENICA

Post N° 97

La pastiera di mia suocera….

La cosa più tremenda del fidanzamento in casa è quella di dover partecipare obbligatoriamente alla Pasqua di qualcun altro. Sono ormai anni che non riesco più a passare il pranzo pasquale a casa mia…cosa mi manca? Lo so io…la cucina di mia mamma, il suo ordine, la sua cura meticolosa nel preparare i piatti più complessi che le vengono sempre male, l’imbarazzo di mio padre a capotavola mentre da perfetto ateo borbotta una benedizione tra i denti.

Invece puntualmente sono trascinata via, non tanto da mia suocera che farebbe ben volentieri a meno di chi gli frega l’attenzione del suo primogenito, ma da Lui il mio principe che vuole assolutamente passare le feste mano nella mano con me. Decisamente romantico ma poco pratico per me che mi ritrovo nei momenti più bui del monumentale pranzo a guardare fuori dalla finestra e a chiedermi chissà cosa staranno mangiando di buono a casa mia…infatti, il problema è tutto li, posso superare la scocciatura delle domande imbarazzanti delle mie numerose cognate, posso superare l’emorragia economica dei regali ma non sopporto assolutamente la cucina di mia suocera.

Naturalmente lei fa passare tutte le sue attenzioni e le sue premure verso di me proprio dalla cucina…risultato pretende che assaggi tutto e mi riempie i piatti in maniera esagerata sottoponendomi a inquisizione qualora dovesse avanzare qualche briciola…in questi anni ho imparato a nascondere i piatti sui mobili, a fare rapidamente cambio con il mio principe, ho inventato dolori addominali e coliti passeggere, addirittura ho una serie di segnali morse con cui  supplico il mio amore di salvarmi dalla tremenda pietanza del momento. Purtroppo non mi va sempre bene, quando Lei è presente devo necessariamente ripulire di persona il piatto…e se c’è una cosa che le viene particolarmente male è la pastiera. Un dolce che adoro e che non disdegno di assaggiare di qua e di là, ma quando lo fa mia suocera è la fine. Più che una pastiera sembra un mattone marrone...sono anni che le chiedo la ricetta cercando di capire quale ingrediente strano le da quel colore “cacca” ma non c’è speranza Lei ne è gelosa e orgogliosa. Anche ieri una generosa porzione del “dolce” mi è stata riservata, presa dalla disperazione ho deciso di gettare rapidamente la fetta da balcone…eravamo al quinto piano, ma quando mi sono affacciata e ho visto il mattone spiaccicato sul parabrezza della mia auto che chissà come avevo parcheggiato così vicino, ho capito che per le mie papille gustative non c’è futuro prima o poi dovrò rassegnarmi all'affetto di mia suocera.