DON CAMILLO'S BLOG
"Che la tua vita non sia una vita sterile - Sii utile - Lascia traccia" San Josemaria Escrivà
Post n°136 pubblicato il 27 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Continua la Walk for Life italiana, ovvero la campagna elettorale di Giuliano Ferrara per la sua fantastica lista "Aborto? No, grazie". Qui di seguito tutti gli appuntamenti da oggi 27 marzo a poco prima del voto. - Con il capolista per Piemonte 1 Natale De Lorenzo Ore 17 - Palco di Piazza Castello lato Ovest- Torino (TO) - Ore 17 - Rosa Rao, candidata nella circoscrizione Sicilia 1 e 2, partecipa a un dibattito fra candidati di diversi partiti organizzato da due associazioni femminili, la F.I.L.D.I.S. e l'A.N.D.E. Hotel President, via Francesco Crispi 230, Palermo Venerdì 28 MarzoGiuliano Ferrara a Novara Con il capolista per Piemonte 2 Marzio Grigolon - Ore 11 - Sala conferenze del quartiere sud via Monte San Gabriele 50/c - Ore 15 - a Biella - Sala conferenza del Museo del Territorio, Via Quintino Sella - Ore 21 - Vercelli - Chiostro della Basilica di Sant’Andrea - Siena: Alcuni candidati toscani incontrano gli amici alle 18.30 nei locali della parrocchia dell'Osservanza - I candidati Paolo Tanduo e Maurizio Gubinelli saranno a Marzio Albino Ore 21 - Sala consiliare - Albino (BG) - Il candidato Luca Tanduo sarà a Clusone, dove interverrà anche il cantante Daniele Reggiani Ore 21 - Clusone (BG) Sabato 29 MarzoGiuliano Ferrara e il candidato Eraldo Ciangherotti in Liguria - Ore 9:30 - Imperia, Piazza San Giovanni di fronte alla Chiesa - Ore 11:30 - Savona Sala Nervi, Palazzo della Provincia, piano terra, lato via IV Novembre - Ore 15:30 - Genova Sala Barabino, teatro della gioventù, via Maccaggi, 92 - Ore 17:30 - La Spezia Sala Dante, via Ugo Bassi 4
- Ore 16 - Giorgio Gibertini interviene al convegno "Aborto, l'orrore nascosto", organizzato dal Reverendo Arturo Ruiz Freites - Istituto del Verbo Incarnato - Centro di Alti Studi San Bruno Vescovo, Segni (RM) Domenica 30 MARZO Giuliano Ferrara e i candidati Cinzia Calusi, Lorenzo Schoepflin, Fernando Corona in Toscana - Ore 18 - Firenze, Piazza Santissima Annunziata - I candidati Paolo e Luca Tanduo presentano la lista “Aborto? No, grazie” Auditorium di Casazza (BG) Lunedì 31 MarzoGiuliano Ferrara in Sardegna con il capolista nell'isola Loris Brunetta - Ore 18 - Incontro pubblico: "Prima le donne e bambini", T Hotel - Ore 18 - Il candidato Lorenzo Schoepflin incontra gli amici all'Hotel Continentale, piazza Guido Monaco - Arezzo - Ore 20.30 - Il candidato Francesco Agnoli sarà al Cinema Barbazza – Spinea (S.Bertilla) Mercoledì 2 AprileGiuliano Ferrara in Emilia Romagna - Ore 11.30 - Il candidato Giovanni Salizzoni e Giuliano Ferrara incontrano i giornalisti, Hotel Ferrara, largo Castello, 36 - Ferrara - Ore 13 - Centro di Ferrara - Ore 18 - Piazza Maggiore, Bologna - Ore 21 - Giovanni Salizzoni e Giuliano Ferrara incontrano il pubblico. Hotel Donatello, Via Rossini, 25 - Imola Altri incontri: - Ore 20.30 - Auditorium Museo delle Scienze - Ore 18:30 - Convegno con la candidata Olimpia Tarzia, Salone dei Santi Pio e Antonio - Via Matteotti - Anzio (RM) Giovedì 3 AprileGiuliano Ferrara nelle Marche - Ore 15 - Novafeltria - Ore 18 - Pesaro - Ore 21 - Ancona Venerdì 4 AprileGiuliano Ferrara in Lombardia Mattinata - Conferenza stampa a Seveso sul tema Diossina e aborto terapeutico - Ore 16:30 - Sala Consigliare - Via Fornaroli - Magenta (Seguirà visita al Santuario S.ta Gianna Beretta Molla) - Ore 21 - Incontro pubblico a Milano Sabato 5 AprileGiuliano Ferrara in Lombardia - Ore 11 - Mantova - Ore 16:30 - Auditorium Mussini - Viale Libertà - Vigevano - Ore 21 - Sala Tramogge (presso il Polo scientifico tecnologico lombardo) - Vicolo molino 2 - Busto Arsizio (VA) La candidata Olimpia Tarzia parlerà delle ricadute culturali e sociali della Legge 194/78 - Ore 9 - Università Tor Vergata - Roma (RM) Domenica 6 AprileGiuliano Ferrara in Lombardia - Ore 10 - Palazzo Comunale, Piazza Duomo 2 - Crema - Ore 16 - Auditorium della ex Chiesa di San Sisto, Via Carlo Alberto angolo via Vittoria - 24126 Colognola - Bergamo - Ore 15-17 - Momento di festa con canzoni e testimonianze sulla vita a cui seguirà l'intervento di Giuliano Ferrara - Ore 18 - Villa Fenaroli, Rezzato - Brescia Associazione culturale “12 Marzo” organizza la conferenza “La Vita è amore e bellezza. Difendiamo la vita”, relatori Giuliano Ferrara, Luca Volonté, Giacomo Samek Lodovici, modera Elisabetta Pittino - Ore 18 - Villa Fenaroli Palace Hotel - Sala Scalabrini Presentazione lista “Per la moratoria con Giuliano Ferrara. Aborto? No, grazie” e presentazione del libro di G. Gibertini“Mi hanno accolto con un abbraccio”, ED Fede & Cultura, con i candidati della lista Giorgio Gibertini, Elisabetta Pittino, Stefano Savoldi - Ore 20:30 - Palazzo Todeschini - Sala Peler Incontro elettorale con i candidati Paolo Picco, Matilde Leonardi, Paola Bonzi e Maurizio Crippa Sala Maddalena - Via S. Maddalena - Monza (MI) Martedì 8 aprilePresentazione della lista e conferenza “Dalla parte del Figlio, del Padre, della Madre”, con il capolista Claudio Risé e i candidati Elisabetta Pittino, Stefano Savoldi - ore 18 - Aula Magna Scuola Primaria “Madonna della Neve” Giuliano Ferrara in Puglia Orario da definirsi - Foggia Orario da definirsi - Bari Giovedì 10 aprileConferenza “Prima le donne e i bambini“, con Giuliano Ferrara e Olimpia Tarzia - ore 18:30 - Teatro Seraphicum, Via del Serafico 1 - Roma (RM) - Ore 21 - Dibattito pubblico sulle elezioni con Paolo e Luca Tanduo e candidati del PDL e del PD. Centro Kolbe, Via Kolbe n. 5 - 20137 Milano Moderano la serata Alessandro Sessa, della redazione di Altroconsumo, e Alessandro Cozzi, conduttore della trasmissione televisiva "Diario di famiglia" |
Post n°135 pubblicato il 26 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Sinceramente, non capisco una cosa. E vorrei che un blogger napoletano, o magari anche solo qualche campano che passa di qua, mi rispondesse. |
Post n°134 pubblicato il 25 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
di Maurizio Crippa |
Post n°133 pubblicato il 24 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Accesa la fiamma olimpica, continuano le contestazioni anticinesi. E c'è chi chiede, giustamente, per la Cina i diritti umani e non le Olimpiadi. Ansa. (...) I responsabili cinesi assicurano di essere in grado di controllare tutto il percorso della fiaccola in Tibet, comprese le delicate tappe di Lhasa (20 giugno) e del monte Everest (in una data imprecisata in maggio), mentre nuovi appelli al dialogo e alla moderazione sono giunti oggi dal segretario di Stato Usa Condoleezza Rice e dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Pechino prosegue intanto nella sua offensiva propagandistica, martellando il pubblico cinese con dettagliati resoconti delle "atrocità" commesse dai "teppisti" che sono immancabilmente al servizio della "cricca secessionista" del Dalai Lama, i cui progetti "sono destinati a fallire". Né il Comitato Olimpico Internazionale né il Comitato Organizzatore cinese hanno finora smentito la notizia secondo cui nel periodo delle Olimpiadi saranno vietate le trasmissioni televisive in diretta da piazza Tiananmen. Un divieto che potrebbe dare il via ad una serie di contestazioni da parte delle tv di tutto il mondo. |
Post n°132 pubblicato il 23 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Città del Vaticano, 22 mar. (Apcom) - Il giornalista di origine egiziana Magdi Allam, musulmano non praticante, ex allievo dei salesiani del Cairo, verrà battezzato questa notte dal Papa in occasione della tradizionale veglia pasquale celebrata nella basilica di San Pietro, a Roma, a partire dalle 21. Nato al Cairo nel 1952 da genitori musulmani, Magdi Allam ha frequentato le scuole primarie (dall'asilo alla quinta elementare) presso le suore comboniane e le secondarie (medie e liceo) presso i Salesiani del Cairo. Cittadino italiano dal 1986, vive nel nostro Paese da 35 anni. Si è laureato in Sociologia all'università La Sapienza di Roma. Prima a 'Repubblica', Allam è poi passato al 'Corriere della sera' come vicedirettore 'ad personam'. Per le sue posizioni sulla questione dell'islam italiano, così come sui temi dell'immigrazione o del Medio Oriente, è stato fatto oggetto di minacce e gli è stata attribuita la scorta. In una recente intervista, Allam ha spiegato, a proposito della sua fede musulmana: "Mai stato praticante. Mai pregato cinque volte al giorno col capo rivolto verso la Mecca: solo di rado in moschea. Mai digiunato durante il Ramadan. Nasco musulmano in quanto figlio di musulmani, ma sono come mio padre, che pregava poco o niente e beveva, anche troppo. A differenza di mia madre, che era religiosa al limite del fanatismo e ha voluto essere sepolta a Medina, la seconda città santa dell'islam, accanto alla moschea che custodisce le spoglie di Maometto. Un trauma profondo, per me". Oltre a Magdi Allam, il Papa impartirà i sacramenti del battesimo, della cresima e della prima comunione ad altre cinque persone, provenienti da Italia, Camerun, Cina, Stati Uniti e Perù. L'inizio della celebrazione del sabato santo, che ricorda la risurrezione di Cristo, avverrà nell'atrio antistante la basilica vaticana, dove si svolgerà il rito della benedizione del fuoco e della preparazione del cero pasquale. In basilica, poi, il passaggio dal buio alla luce simboleggerà l'ingresso della luce portata da Cristo nel mondo del peccato, della solitudine e della morte. La solenne cerimonia di questa sera si svolgerà in una basilica che si prevede gremitissima. Con il Papa concelebreranno ben trenta cardinali, mentre saranno cento i sacerdoti che somministreranno la comunione ai fedeli. |
Post n°131 pubblicato il 17 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Uno. Pausa. Due. Pausa. Tre. Pausa. Quattro. Così, senza tregua, fino a un miliardo. Centosessantaquattro. Pausa. Centosessantacinque. Pausa. Parlando a Verona nel suo tour veneto per presentare la lista “Aborto? No, grazie”, Giuliano Ferrara ha lanciato un appello “a padre Livio Fanzaga di Radio Maria, a Radio Vaticana, a tutte le radio cattoliche, quelle libere, commerciali, alle radio di stato e a tutte le televisioni”. L’appello vuole essere la risposta ad Adriano Sofri, “che sostiene che la cifra di un miliardo di aborti nel mondo negli ultimi trent’anni è un’astrazione, una citazione letteraria, come se fosse il Milione di Marco Polo”. Da qui l’invito a tutti gli organi di informazione audio e video perché dal giorno dopo Pasqua, il 24 marzo, ospitino “una catena umana di volontari che, ventiquattro ore su ventiquattro, si avvicendino tra loro a contare da zero fino a un miliardo”. Milleuno. Pausa. Milledue. Pausa. Milletre. L’operazione è tecnicamente molto semplice: qualcuno in un microfono esprimerà “la verità del nostro tempo in termini numerici”. Perché un miliardo di bambini non nati non può essere un’astrazione. Scandendo bene le parole. Cento-quaranta-sette-mila-seicento-cinquanta-tre. Pausa. Cento-quaranta-sette-mila-seicento-cinquanta-quattro. Pausa. Senza commenti, con la giusta gravità. Duecentotremila. Pausa. Duecentremilauno. Pausa. |
Post n°130 pubblicato il 14 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Giusto un mese fa, il 15 febbraio, Walter Veltroni declamava con incrollabile certezza: "E’ ragionevole che il tesoretto ci sia. La prossima trimestrale di cassa a marzo ci dirà che le risorse ci sono, derivano da un grande lavoro che è stato fatto, soprattutto sull’evasione fiscale". Da allora, un giorno sì e l’altro pure, nei dibattiti televisivi e sulle pizze, gli esponenti del Pd hanno rinfacciato senza vergogna al centrodestra il mancato assenso a un provvedimento da inserire nel "milleproroghe" per destinare il "tesoretto fantasma" ai salari e alle pensioni. Tale provvedimento, dichiarato "irricevibile" dalla Presidenza del Senato, si era trasformato in un ordine del giorno della Sinistra Arcobaleno, passato con il consenso del governo e del Pd. Si impegnava il governo a "emanare un provvedimento urgente" in tal senso. I dati forniti solo ora dal governo smascherano il grande bluff. Il tesoretto non c’era e non c’è. Come si sapeva, come era prevedibile sulla scorta delle previsioni di decrescita del Pil, non c’è un solo euro disponibile perché il tesoretto non esiste. La Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica certifica così una serie di bugie: 1. La bugia del governo che ha sbandierato per mesi la tesi secondo la quale, dopo i sacrifici, il 2008 sarebbe stato l’anno della redistribuzione della ricchezza (ma quale?). |
Post n°129 pubblicato il 11 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Forse il nostro amico Veltroni ha voglia di scherzare. Oggi ha infatti dichiarato: Romano Prodi "è riuscito a risanare i conti dello Stato dopo aver trovato il buco del centrodestra, e lo ha fatto in una condizione difficilissima". E ha avuto persino la bella faccia tosta di ringraziarlo per questo "lavoro eroico". *** Giusto giovedì scorso, il nostro carissimo amico e ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa è tornato a parlare di tagli alle gigantesche spese dello Stato italiano. E lo ha fatto invitando gli altri ministeri a collaborare in questa sua azione di sforbiciata. Un nobile progetto, quello di tagliare le spese. Se poi fosse supportato dai fatti sarebbe anche meglio. Ma noi non pretendiamo mica la luna da questa politica, no? Tagli, dicevamo. Pare che, alla fine, viste le cifre, Padoa Schioppa ci abbia ripensato: nelle previsioni di questa Finanziaria (portata avanti a colpi di fiducia e, quindi, senza alcuna discussione più o meno costruttiva), infatti, la Pubblica Amministrazione (il carrozzone burocratico del nostro Paese) si papperà in più 94 miliardi.. Di euro, mica di noccioline. Complimenti per i tagli, caro signor ministro: come inizio non c’è male. Se, infatti, nel 2006, la Pa è costata 371 miliardi di euro, quest’anno si è deciso che l’anno seguente verrà a costare il 25% di in più. Questo significa la bellezza di quattrocentosessantacinque miliardi di euro. Una cifretta. Invece di sfoltire un po’ il personale (una parte del quale scalda le poltrone) inserendo una sana meritocrazia e facendo conseguentemente ripartire il carrozzone, il governo Prodi dona un bel centinaio di nostri miliardi a questo mostruoso macchinario, senza toccare alcunché per farlo lavorare come Dio comanda. Apprezziamo lo sforzo e il progetto di TPS (sempre che non ci prendesse in giro fin dall’inizio…) ma, è risaputo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. |
Post n°128 pubblicato il 06 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Lo straccio delle vesti per l’assenza della RU486 negli ospedali italiani è la dimostrazione più lampante di quanto siano ipocriti e nemici della donna il fronte abortista e la sua battaglia per la morte. Prima attaccano i Ferrara e i vari prolife perché sono nemici della donna, perché vogliono criminalizzarla, perché vogliono imporle la gravidanza. Prima difendono la 194. E poi fanno il contrario, dimostrando che una logica, una ragione pro-death non esiste. La loro è lurida propaganda, nemica della donna. Dicono di sostenere le donne, ma agiscono in modo contrario. Predicano bene e razzolano male. Se, infatti, con 194 e RU486 di aborto sempre si tratta, nei modi cambiano molte cose. Con la RU486 che le nostre care femministe, i nostri abortisti in generale e la nostra carissima Turco (“una cattolica disperata che ha consegnato la sua cultura e la sua sensibilità alla prigione dell’ideologia” – Giuliano Ferrara) sostengono e vogliono diffondere a man bassa, però, si ribalta il concetto di “tutela della maternità” della Legge 194. Già la mancanza di questa tutela con la 194 è mascherata in modo maldestro, ma con la RU486 scomparirebbe anche il proposito. Infatti, con questa pillolina assassina (la kill pill), la donna si ritroverebbe completamente sola. Il medico scomparirebbe, e la 194 tanto difesa – pur mantenendo, come detto, il proposito assassino di far fuori il bambino innocente – si troverebbe in contrasto con questa nuova procedura di morte. Altroché difesa della donna e vaccate varie. Gli unici che si prendono la briga di aiutare le donne (ma ai giornali e ai mass media in generale non piace farlo sapere) sono i prolife, con i loro centri di aiuto alla vita che Ferrara si prefigge di aiutare una volta raccolti i voti. Sono questi centri, con tutti i loro volontari, quelli che combattono per la donna. Per non lasciarla sola, per aiutarla a scegliere la vita, e non la morte. Per attuare l’unica parte buona della 194, quella che prevede la tutela della maternità. Quella bellamente e costantemente saltata a pie’ pari. "Ho notato che tutti che sono favorevoli all'aborto sono già nati" - |
Post n°127 pubblicato il 05 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Il cardinale di Madrid Antonio Rouco Varela è stato eletto a sorpresa alla presidenza della Conferenza Episcopale Spagnola. A sorpresa perché fino alla vigilia del voto erano in tanti a dare per scontata la rielezione dell’uscente vescovo di Bilbao, Ricardo Blazquez. Il presidente uscente non è riuscito a guadagnarsi, contrariamente alle abitudini della Chiesa spagnola, il secondo triennio al vertice dell’episcopato. Sicuramente più duro nei confronti del governo laicista e socialista di Zapatero, il cardinal Valera si è distinto per la sua azione in difesa della vita e, soprattutto, della famiglia. Ha infatti partecipato nel 2005 alla grande manifestazione contro la legalizzazione dei matrimoni gay (a differenza di Blazquez, assente) e, nel 2007, a quella in favore della famiglia, entrambe a Madrid. Nella seconda, addirittura, ha attaccato frontalmente il governo spagnolo in quanto minaccia per i “diritti fondamentali della persona”. Il nuovo presidente è uno dei grossi calibri. Unico spagnolo presente nella Congregazione per i vescovi, è membro, a Roma, di ben nove dicasteri della Curia. A breve compirà 72 anni ed è stato eletto con 39 voti, contro i 37 per l’uscente Blazquez e un’astensione. Domenica gli spagnoli si recheranno alle urne per bastonare o promuovere il governo Zapatero. E la presa di posizione della Conferenza episcopale spagnola, con la scelta di Varela, è un segnale forte, specialmente dopo la lunghissima guerra fredda tra i cattolici e Zapatero in Spagna. Purtroppo, il Partito socialista è dato in vantaggio, e questo lo si deve addebitare a due motivi: la politica economica, sicuramente di effetto, e la scandalosa inattività del Partito popolare, che ha persino ricandidato come premier uno sconfitto. C’è chi dice che l’episcopato spagnolo sia stato il vero partito di opposizione in questi anni di Zapatero. In questi anni di costante e sfiancante assalto alla famiglia. È possibile, ma lo schema di gioco dovrà essere, in seguito, e a mio modesto parere, un altro. Per carità: la politica andrà comunque tenuta d’occhio costantemente, monitorando le azioni del successivo governo e tenendo saldi i principi non negoziabili costantemente ribaditi dal Santo Padre (ovvero: vita, famiglia, libertà di educazione). Ma la ricetta è un’altra. Ed è spiegata molto bene dallo stesso Benedetto XVI nel discorso che un anno fa tenne alla Commissione delle Conferenze episcopali della comunità europea. Lanciando un grande allarme per il futuro dell’Europa che conosciamo, quella che ha inventato, prodotto, vinto, quella della cultura, delle scienze, delle arti, quella nata dalla fusione delle grandi culture di Roma, Atene e Gerusalemme, quella delle radici cristiane. Questa Europa si sta avviando al tramonto. Sta lasciando il passo. “Si potrebbe quasi pensare che il Continente europeo stia di fatto perdendo fiducia nel proprio avvenire”, disse il Papa. Parole gravi, come quelle di un congedo europeo dalla storia. Constatato questo, il Papa concludeva l’ottimo discorso con un invito a tutti i cristiani: un invito alla presenza. Ecco le sue parole. “Cari amici, so quanto difficile sia per i cristiani difendere strenuamente questa verità dell’uomo. Non stancatevi però e non scoraggiatevi! Voi sapete di avere il compito di contribuire a edificare con l’aiuto di Dio una nuova Europa, realistica ma non cinica, ricca d’ideali e libera da ingenue illusioni, ispirata alla perenne e vivificante verità del Vangelo. Per questo siate presenti in modo attivo nel dibattito pubblico a livello europeo, consapevoli che esso fa ormai parte integrante di quello nazionale, ed affiancate a tale impegno un’efficace azione culturale. Non piegatevi alla logica del potere fine a se stesso! Vi sia di costante stimolo e sostegno l’ammonimento di Cristo: se il sale perde il suo sapore a null’altro serve che ad essere buttato via e calpestato (cfr Mt 5,13). Il Signore renda fecondo ogni vostro sforzo e vi aiuti a riconoscere e valorizzare gli elementi positivi presenti nell’odierna civiltà, denunciando però con coraggio tutto ciò che è contrario alla dignità dell’uomo.”
E’ questo il segreto. Presenza. Instancabile presenza. Infaticabile azione di salvaguardia dei nostri valori attraverso l’intervento nei dibattiti pubblici. Presenza affiancata da un’efficace azione culturale. Un mix potente e sicuramente di successo. Invito dunque tutti i cristiani a perseguire questo obiettivo. Salvare i nostri valori e la nostra Europa (in questo caso la Spagna) attraverso un’instancabile azione culturale e di presenza.
Laudabitur Jesus Christus. |
Post n°126 pubblicato il 04 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Tra pochissimo, alle otto e trenta, Giuliano Ferrara sarà ospite della "sua" trasmissione Otto e Mezzo su La7. Invito tutti a seguirla. Sarà tutto di guadagnato. |
Post n°125 pubblicato il 03 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
I demografi hanno analizzato gli aborti in uno dei più grandi distretti indiani, Salem. Il risultato è questo: “Il sessanta per cento delle bambine viene abortito o ucciso entro il terzo giorno dalla nascita”. Ne ha parlato il quotidiano americano Christian Science Monitor, fra i più quotati nel racconto delle “missing girls” del Nobel Amartya Sen, denunciate pochi giorni fa dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. “La violenza contro le donne è una questione che non può attendere” ha detto Ban Ki-moon alla Commissione sullo status della donna. “Attraverso la pratica della selezione sessuale prenatale, un numero imprecisato non ha neppure diritto alla vita”. |
Post n°124 pubblicato il 02 Marzo 2008 da Il.Don.Camillo
Il leader del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi ha presentato l’altro giorno, in Via della Conciliazione, a un passo dalla vaticana Piazza San Pietro, il suo programma. Ero lì anche io, per caso. Dopo la visita nella basilica e nei Musei Vaticani, passando per Via della Conciliazione con amici, mi sono imbattuto nelle bandiere del PdL sventolanti ai lati dell’entrata principale dell’Auditorium della Conciliazione. Un programma semplice ma fondamentale, strutturato in sette “missioni”, composte di numerosi punti. Non slogan, ma intenzioni e progetti precisi.
"Per questo dico che: meno male che Silvio c’è!" |
Post n°123 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Il.Don.Camillo
Sul Foglio, un simpatico lettore avanza l’ipotesi che la sigla PD di sinistrorsa fattura sia semplicemente dovuta al fatto che quella del loft è una vera e propria lista Pro-Death. Non pare neanche troppo balzana, come idea, visti gli acquisti fatti dal Partito democratico in questi giorni: prima i Radicali (che hanno un valore da uno per cento e rischiano di far perdere molti più voti di quanti non ne portino), poi l’illustrissimo Umberto Veronesi. Se poi si aggiunge la proposta dichiarata di ritornare ad una proposta sui Pacs, bisogna concludere che i cattolici democratici hanno ben poco diritto di chiedere (come fa la “adulta” Rosy Bindi) ai Radicali all’arrembaggio una ritirata in nome della coerenza. A mio modesto parere, nel Partito democratico veltroniano, quello del “ma anche”, quello delle “due verità” (parola dell’ex Sindaco di Roma, secondo cui le opposte visioni della Vita di Radicali e cattolici sono semplicemente “due verità”: puro e pericolosissimo relativismo), si troveranno assai meglio i Radicali dei cattolici. Come possano infatti dichiararsi ancora tali questi ultimi che siedono in numerose poltrone di un partito che propone di attaccare (dopo gli assedi falliti del governo Prodi) la famiglia, che porta al governo (quello attuale) una ministra per l’aborto e per la Ru486 e che imbarca uomini della morte come Veronesi e i Radicali, Dio solo lo sa. Il “fuoco amico” di Famiglia Cristiana contro gli acquisti di Veltroni, inoltre, ha portato quest’ultimo ad una dichiarazione che la dice lunga sul suo modo di fare politica: basta steccati tra cattolici e laici. Ma si può sapere che cavolo vuol dire? Che se tu candidi persone che sostengono l’aborto, l’eutanasia, la distruzione della famiglia e quant’altro i cattolici non devono dissentire perché “i partiti moderni sono così”? Da questo deriva il conseguente lavoro per scongiurare in ogni modo la salita al governo di una coalizione del genere, che, in caso di vittoria, a differenza dei precedenti governi, si ritroverebbe con una maggioranza schiacciante, dovuta al fatto che la parte restante dei seggi, che un tempo andavano tutti ad una opposizione (al centrodestra, nel caso del 2006), sarà suddivisa tra centrodestra, centristi, sinistra radicale. Un bel casino. Il Popolo della Libertà deve dunque vincere, ed è ciò che mi auguro con tutto il cuore, fosse anche solo per la sua contrarietà a certi progetti che la sinistraccia propugna. Per questo motivo, spero che a votare la lista “Aborto? No, grazie” di Giuliano Ferrara siano soprattutto tantissimi elettori di sinistra. E lo spero per due motivi. Primo: questo dimostrerebbe che è una battaglia ben più alta, oltre gli “steccati” della politica, oltre lo scontro sull’economia o la politica estera. In America i prolife ci sono anche tra i Democratici, non si capisce perché in questo Paese sia ritenuto ovvio che non ci siano nel Pd. Secondo: perché questo potrebbe molto probabilmente comportare una vittoria del centrodestra. La lista Ferrara è un’utile e comodissima scappatoia per tutti quei “democratici” veramente cattolici che non si riconoscono in una segreteria abile ad accattivarsi le simpatie di certi preti e poi ancora più brava nell’imbarcare abortisti e pro-death in generale. Intanto: forza Ferrara, siamo con te! Tra breve devolverò una parte dei miei soldi a sostegno di questa grande battaglia. |
Post n°122 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Il.Don.Camillo
Noto con tristezza che in giro vige uno scandaloso, pericoloso e preoccupante conformismo circa la magnifica proposta di Giuliano Ferrara per una moratoria contro l’aborto. A parte le opinioni di una solita stampa nostrana, è grande il rischio che la stampa gratuita in circolazione nelle metropolitane italiane possa rendere un pessimo servizio alla verità. Oggi, infatti, come in altri giorni da pendolare, mi sono capitate sotto mano una copia di City e una di Metro. Nel primo giornale, riguardo allo scontro sull’aborto, sotto un articolo con allegata la foto di Giuliano Ferrara insieme al Papa, attirava l’attenzione una didascalia tanto semplice quanto falsa; testualmente: “Giuliano Ferrara, neo anti-abortista, bacia l’anello di Benedetto XVI, ieri a Roma, dopo la messa. Ferrara, ex comunista e ‘libertino’, ora si definisce ‘ateo devoto’ e ha riaperto lo scontro sulla legge 194 alle elezioni con una lista anti-aborto, iniziativa subito appoggiata dal Vaticano”. Come sempre, per pigrizia o per malizia, si lascia immaginare una Chiesa che macchina dietro le quinte della politica italiana, a sostenere partiti di qua e di là. Naturalmente non è così, anche se ad alcuni piace farlo pensare. Certamente, in Santa Sede si guarderà positivamente alla battaglia per la moratoria del direttore del Foglio, ma non ci si è mai e poi mai schierati dalla sua parte. Se invece con “Vaticano” si intende erroneamente la Chiesa italiana, ovvero la Cei, sarà bene dire che Avvenire, quotidiano della suddetta Conferenza Episcopale Italiana, e gli stessi vescovi le hanno date di santa ragione (anche se non all’unanimità) alla proposta dell’Elefantino di una lista. Su Metro, invece, dopo uno specchietto minimo con una foto di Giulianone col Papa, sfogliando le pagine, si arrivava alla rubrica delle lettere, affiancata da una ipocrita opinione di un chirurgo sconosciuto, di cui, purtroppo, non ricordo il nome. Già che il titolo parlasse di “crociata contro la legge 194” faceva riflettere. Ho letto e sono rabbrividito. Oltre ai soliti luoghi comuni che una certa e succitata stampa si passa spesso e volentieri, c’erano alcune ipocrisie molto mal mascherate. Insomma, leggendo questa opinione, una persona che di Ferrara e del suo lavoro non sa niente, avrebbe pensato subito ad un orco cattivo, che vuole eliminare la 194, che vuole sbattere in cella le donne che abortiscono, che vuole lanciare una temibile “caccia alle streghe”. Robe da matti. Intanto, il nostro Elefantino continua la sua battaglia. Domenica, sul Foglio, è stato pubblicato il programma della lista per la vita “Aborto? No, grazie” per la moratoria sull’aborto, ed uno dei punti è vietare per decreto legge la diffusione in Italia di quel veleno quale è la Ru486.
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