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Nuove notizie sul Coronavirus
Fonte: articolo riportato dall'Internet
Coronavirus, era già tutto scritto
Armando Gariboldi
Èormai da settimane l'argomento di apertura di tutti i notiziari
e delle prime pagine dei giornali: il nuovo Coronavirus (2019-nCoV),
il letale morbo proveniente dalla Cina autore della nuova pandemia
di questo inizio di anni Venti del terzo millennio.
I coronavirus sono una grande famiglia di virus che possono causare
diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come
la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome
respiratoria acuta grave (SARS).
Il "salto" di specie
Spesso questi ceppi virali si selezionano e vivono all'interno di varie
specie animali, senza contaminare l'uomo.
Tuttavia in alcuni casi possono comparire nuovi virus che, precedentemente
circolanti solo nel mondo animale, ad un certo momento subiscono una muta-
zione e diventano patogeni anche per la nostra specie.
È un fenomeno ben noto (chiamato spill-over o salto di specie) e si pensa
che possa essere alla base anche dell'origine di quest'ultimo coronavirus
proveniente dalla Cina.
Al momento la comunità scientifica sta ancora cercando di identificare con
sicurezza la fonte dell'infezione: si parla di pipistrelli, di serpenti ed anche
di una specie di pangolino.
Fatto sta che sembrerebbe che i primi focolai si siano sviluppati nel grande
mercato del bestiame della città di Wuhan, capoluogo e città più popolosa
della provincia di Hubei, alla confluenza del Fiume Azzurro e del fiume
Han (e quindi in un punto geograficamente già predisposto alla diffusione
ed agli scambi).
Evento previsto anni fa, seguendo i cacciatori di virus
Questo fatto che oggi sta allarmando l'opinione pubblica mondiale e che
viene dipinto come uno sfortunato evento eccezionale, in realtà era stato
ampiamente previsto, con impressionante precisione e dovizia di particolari,
sin dal 2012 dal giornalista e divulgatore scientifico David Quammen,
collaboratore del National Geographic.
Infatti nel suo libro "Spillover", ora pubblicato anche in italiano da Adelphi,
Quammen aveva previsto tutto, compreso il fatto che la "prossima pandemia"
sarebbe partita da un mercato del sud della Cina. Ma Quammen non è un
indovino: è solo un abile cronista che ha indagato con straordinaria efficacia
tra gli squilibri a cui abbiamo costretto il pianeta Terra, dedicandosi in
particolare al lavoro, spesso oscuro, dei "cacciatori di virus".
Con il fiato sospeso per capire il meccanismo di diffusione
Scrive Quammen: «Non vengono da un altro pianeta e non nascono
dal nulla.
I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che
oggi colpiscono gli animali, ma che potrebbero da un momento all'altro
fare un salto di specie - uno spillover in gergo tecnico - e colpire anche
gli esseri umani...».
Il libro è unico nel suo genere e davvero attualissimo: un misto tra un
saggio sulla storia della medicina ed un reportage, è stato scritto in sei
anni di lavoro nei quali l'autore ha seguito gli scienziati al lavoro nelle
foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate
città cinesi.
Quammen ha intervistato centinaia di testimoni, medici e sopravvissuti,
ha investigato e raccontato con stile quasi da poliziesco la corsa alla
comprensione dei meccanismi delle malattie.
E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato sospeso
come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante
peculiarità di queste malattie.
Ovvero la continua ricerca, da parte di organismi estremamente adattabili
e resistenti quali sono i virus, di un nuovo equilibrio per poter sopravvivere.
L'uomo come "ospite perfetto"
Un nuovo efficace equilibrio tra gli squilibri causati dall'Uomo, che
stermina direttamente o indirettamente intere popolazioni di virus e
che di fatto li obbliga a cercare freneticamente nuove possibilità di
sopravvivenza tra le alterazioni degli ecosistemi indotte dall'azione
antropogenica!
Ovvero il virus fa ciò che fa per necessità di sopravvivenza.
E la scelta della specie umana come nuovo ospite è quasi ovvia: è un
mammifero (ideale portatore), appartenente alla specie più popolosa e
diffusa del Pianeta (che tra l'altro mangia altri animali di diverse specie),
si muove molto e ovunque (e quindi facilita la diffusione del virus) ed è
a stretto contatto con molte specie animali sia domestiche sia selvatiche,
anche a causa della distruzione e trasformazione degli habitat.
Insomma gli spillover o salti di specie di patogeni ci sono sempre stati
e continueranno ad esserci.
Non tutti diventeranno per fortuna pandemie, ma ancora una volta, la loro
letalità potenziale e la loro velocità di diffusione non saranno frutto del caso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM
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Inviato da: cassetta2
il 30/04/2020 alle 12:34
Inviato da: cassetta2
il 20/08/2019 alle 21:06
Inviato da: amico_per_sempre1964
il 10/06/2018 alle 20:06