Libere Riflessioni
Pensieri in Libertà: osservazioni, riflessioni, considerazioni sul mondo virtuale....ed anche su quello reale
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Post n°51 pubblicato il 28 Maggio 2014 da Bastardo_nel_dna3
Mi è capitato di leggere una notizia che mi ha lasciato notevolmente perplesso. La scorsa settimana in una scuola media di Forlì un docente ha sorpreso un alunno che, durante la lezione, guardava foto hard sul cellulare. Nella sua veste di educatore, oltre che d’insegnante, ha ritenuto doveroso sequestrare il telefonino al ragazzo, chiedendo che a ritirarlo fosse uno dei genitori. Fin qui nulla di strano, direte voi. Non è la prima volta che un teenager guarda immagini hard, e di certo non sarà l’ultima; non è neanche la fine del mondo, obietterà qualcuno: obiezione accolta. E’ fuor di dubbio, inoltre, che l’operato del professore sia stato corretto e incontestabile. Ci si aspetterebbe, a questo punto, che uno dei due genitori del ragazzo, sommessamente mortificato, si recasse a scuola magari tenendo per orecchio il ragazzuolo con gli ormoni in subbuglio, e lo obbligasse a scusarsi per l’atteggiamento irriguardoso avuto nei confronti del docente. Effettivamente a scuola si presenta la mamma del ragazzo, accocompagnata dal legale di famiglia, con l'intento di accusare il professore di furto. A dir poco paradossale, poi, la giustificazione della madre, che ha difeso il figlio affermando che: “Le foto incriminate non erano poi così hard, poiché la donna immortalata aveva anche il perizoma”.
(BnD) |
Post n°50 pubblicato il 19 Maggio 2014 da Bastardo_nel_dna3
Quanto accaduto due settimane addietro a Roma prima e durante la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, ha evidenziato una sorta di “stato patologico” del calcio italiano, e di quello che c’è attorno al calcio (violenza di alcune frange di tifosi, connivenza/sopportazione delle società sportive, impotenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine). Roba da chiudere baracca e burattini e mandare tutti a casa, se non fosse per i miliardi che fanno girare tutta la giostra. Quello a cui abbiamo assistito, è evidente, non è sport, i cui valori sono qualcosa di ben più nobile ed edificante. Fortunatamente nei giorni scorsi dal mondo dello Sport (con la S maiuscola) sono arrivati due segnali forti, chiari; due esempi che hanno colpito e commosso la gente. Pista di atletica di Trenton (Illinois, USA), 14 maggio. La scuola media cittadina ha organizzato alcune gare studentesche; alla corsa degli 800 metri piani partecipano due gemelle di 13 anni, Chloe e Claire Gruenke; a metà corsa Chloe è in testa, e si appresta a vincere la corsa, mentre Claire è più indietro, col resto del gruppo; di colpo Chloe si ferma, avverte un forte dolore alla coscia, forse un crampo, ed è costretta a fermarsi a bordo pista. Sopraggiunge Claire, potrebbe superare la sorella e andare a vincere la corsa, ma si ferma e, spinta da quel legame sorprendente e inspiegabile che unisce le coppie di gemelli, si carica la Chloe sulle spalle, mentre le altri concorrenti tagliano il traguardo; stringe i denti per la fatica ma non molla, e si trascina fino in prossimità dell’arrivo; a questo punto fa scendere la sorella e, tenendosi per mano, tagliano anche loro il traguardo. All’ultimo posto, secondo l’ordine d’arrivo, ma di certo vincitrici morali della corsa. Chapeau! Stadio Celtik Park di Glasgow (Scozia), 10 maggio. Nell’ultima giornata di campionato il Celtic Glasgow festeggia il suo 45° scudetto. Alla partita assiste, assieme al suo papà, un bambino di 11 anni, di nome Jay, affetto da sindrome di Down. Al termine della partita e della premiazione l’allenatore del Celtic, Neil Lennon, si avvicina a Jay e gli regala la medaglia appena ricevuta, seguito dal centravanti greco Georgios Samaras, che ha preso Jay in braccio facendogli fare un giro di campo davvero toccante; mentre il piccolo tifoso abbracciava e accarezzava incredulo il suo idolo, il pubblico presente allo stadio era letteralmente commosso ed emozionato. Emozioni distanti anni luce dagli scontri, fuori e dentro gli stadi, tra opposte tifoserie, o da partite fatte disputare per "gentile concessione" di qualche capo ultrà. |
Post n°49 pubblicato il 05 Maggio 2014 da Bastardo_nel_dna3
Prologo Sabato 3 maggio 2014, finale di Coppa Italia allo Stadio Olimpico di Roma Caput Mundi tra Napoli e Fiorentina. Prima della partita alcuni tifosi partenopei entrano in contatto con tifosi della Roma (che quindi nulla hanno a che vedere con la partita che di lì a poche ore sarà disputata). L'odio tra le due tifoserie, già di per sé assurdo, sfocia nella violenza, cosa ancor più assurda. Qualcuno tira fuori una pistola ed esplode diversi colpi verso gli avversari; tre tifosi napoletani restano a terra feriti, uno in maniera grave. La farsa La tragedia sfiorata fuori dallo stadio sfocia nella tragicomica pagliacciata all'interno dello stadio; in tribuna d'onore (che da questo momento sarà ribattezzata tribuna del disonore) siedono due delle quattro più alte cariche dello stato (rigorosamente con l'iniziale minuscola): Matteo Renzi, presidente del consiglio dei ministri (sempre con le iniziali minuscole), Piero Grasso, presidente del senato (ibidem); tra gli altri spettatori il questore di Roma, Massimo Maria Mazza, i patron delle due squadre, De Laurentiis e Della Valle, l'oscar Paolo Sorrentino, ed altre diverse centinaia di v.i.p. Epilogo Il Napoli vince 3-1 e si aggiudica il trofeo. Ma a perdere è stato il mondo del calcio, alla mercé di uno sparuto gruppo di ultras. Ancor più grave è la sconfitta dello stato, dimostratosi incapace ed assente, ancorché rappresentato da Renzi e Grasso. Ed è andata in onda, sotto gli occhi di milioni di telespettatori, la rappresentazione di uno stato allo sfascio, allo sbando, ormai delegittimato e prostrato ai piedi di un capo ultrà. Cala il sipario. Senza applausi! (BnD) |
Post n°48 pubblicato il 09 Aprile 2014 da Bastardo_nel_dna3
Qualche tempo addietro è stato affrontato il problema lessicale del termine "extracomunitari", ad litteram cittadini non afferenti ad uno degli Stati membri della Comunità Europea; qualcuno ha fatto notare che tale espressione era discriminatoria, in quanto usata in senso dispregiativo e xenofobo; è stato quindi proposto di usare il termine "immigrati", ma poi qualcun altro ha fatto notare che siffatta locuzione poteva essere considerata sinonimo di "terroni". Oggi vengono più comunemente indicati come "cittadini stranieri", ma temo che questa definizione sia del tutto transitoria, in attesa che sociologi e linguisti trovino una espressione più consona. Nel frattempo i "terroni" vengono al massimo chiamati "terronici" oppure meridionali o ancora "cittadini italiani di serie B" (in attesa dei play-off).
(BnD)
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Post n°47 pubblicato il 28 Marzo 2014 da Bastardo_nel_dna3
Chi ha puntato sull’incapacità del nuovo Presidente del Consiglio Renzi di attuare le rivoluzioni più volte paventate, ha già perso la scommessa! La rivoluzione è partita (magari non sappiamo dove e come arriverà….ma questo è un altro discorso). E’ di questi giorni l’annunciata vendita “on line”, sul noto sito eBay, di un primo lotto di “auto blu”. Come al solito l’iniziativa ha sollevato polemiche, battute ironiche, ma anche commenti positivi. Complessivamente saranno vendute 170 autovetture “considerate non più essenziali ai fini istituzionali e che implicano costi di custodia e di gestione per le amministrazioni”. Una nota del Governo precisa che tale operazione “garantisce trasparenza e pubblicità delle procedure e la possibilità di raggiungere una platea di utenti molto più ampia rispetto a quella che si potrebbe raggiungere con l’utilizzo delle procedure tradizionali, nonché di contribuire al processo di dematerializzazione (sic!) e digitalizzazione della pubblica amministrazione”. Personalmente avrei un’altra idea su come, su quando e su chi utilizzare i “processi di dematerializzazione”, ma non è il caso di parlarne ora. (BnD) |
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