E' un Bridimondo

sito veneto?

Sito inteso come "sei", non come luogo . Tanto per non lasciare questo luogo sguarnito troppo a lungo vorrei aggiungere qualcosa sui modi di dire dialettali, di cui alcuni spassosi, altri intraducibili, altri ancora che rendono evidente lo spirito veneto.

Comincerei dalla "spùsa (le s si pronunciano grasse) da freschìn", che davvero noi veneti non sappiamo come tradurre. E' una puzza, intanto, quell'odore sgradevole che si attacca alle stoviglie anche se sono state appena lavate, ma magari hanno contenuto cibi come l'uovo.

Poi mi viene in mente un'espressione piuttosto antiquata, che ha le sue radici nella campagna veneta, ossia "incalmà con l'oco" (incalmato con un'oca, l'incalmo è un'operazione che si compie sulle piante, in questo caso prevede un inedito incrocio tra essere umano e oca, che evidentemente crea un individuo particolarmente stupido), o "oca passùa" oca completa. Altri modi per definire uno stupido sono "baùco", "inseminìo", "inpaltanà" (il Paltàn è il fango, quindi si intende anche uno che sia impacciato), il famigerato "mòna", e l'accrescitivo "monassa", considerando che al maschile sta per stupido, al femminile è un modo volgare per definire l'organo sessuale femminile.

  Passo poi ad alcuni modi di dire che secondo me rendono molto bene il carattere veneto, in quanto sono estremamente contradditori:

"Vien su, che te te senti xò!" Ossia "sali che ti siedi", in dialetto si usa enfatizzare l'atto del sedersi aggiungendo anche "giù".

"vien qua, va là!", del resto per noi "va là" è un'intercalare solita.

"Vien dentro che te te scaldi fora" anche qui, all'esortazione naturale "entra, così ti scaldi" si aggiunge un "fuori", che risulta vagamente comico.

"va pian e fa presto", questa non credo necessiti traduzione, ma l'ho sentita anchìio, e spesso.

Per adesso vi lascio, a presto!

piccole recensioni tornano

Salve a tutti.

Oggi voglio recensire due serie e un film, o, meglio, raccontarvi cosa mi piace e cosa non mi piace di tutti e tre.

Cominciamo dalla serie Netflix Jack Taylor, ambientata in Irlanda, e disponibile solo in lingua originale sottotitolata.

Il protagonista è Jack Taylor, per l'appunto, poliziotto alcolista che nella prima puntata viene congedato con disonore per aver fatto il proprio dovere con intransigenza. Il suo collega di allora diventa il nuovo capo della polizia di Galway, e lui, poliziotto una volta poliziotto per sempre, sceglie la carriera privata per continuare a ficcare il naso negli affari dei potenti. Il personaggio è splendido, i comprimari pure, l'inglese d'Irlanda scalda l'orecchio ed è facilmente comprensibile, la serie è ben girata anche se piuttosto dura e violenta. Diciamo che riesci a vedere Galway, località turistica e famosa in tutto il mondo, dal punto di vista dei locali, il che non la rende sempre gradevole... Per chi ama i gialli e non si spaventa davanti ad un po' di sangue direi che la consiglio.

Passo ad una seconda serie Netflix, Shadowhunters, di cui credo di aver recensito i romanzi. Bene, rispetto a questi ultimi è davvero solo per adolescenti, anche se è piuttosto violenta, in molti passaggi. Il fatto che dopo tre serie si interrompa bruscamente (probabilmente stanno girando la serie successiva) non aiuta, come non aiuta lo scoprire che gli attori girano da una serie teen all'altra, ma insomma... troppo sangue, troppo ammore (si, con due emme, non è esattamente ben rappresentato, ai miei occhi...), troppo... per ragazzini. Questa la boccio, anche se ho seguito tutte e tre le stagioni, ormai mi ci ero incaponita.

Infine il film di ieri sera, Lo schiaccianoci e i quattro regni, o qualcosa del genere, l'ultima fatica della Disney. Bello. Dal punto di vista dell'uso della musica di Tchaikowsky e dell'abbinamento alle scene del film, la presenza dell' etoile americana del balletto classico e la spettacolarità assoluta delle scenografie te lo fanno amare per forza. Splendido, luminoso, fantasioso, luccicoso... insomma, bocca spalancata a goderselo al cinema. Devo anche ammettere che Topolastro, uno dei sudditi del re dei Topi, e coprotagonista della pellicola, è copia conforme del mio cane, e vederlo reagire alle situazioni nell'esatto modo in cui avrebbe fatto il mio Flip il terribile (tutto meritato, come soprannome), credete, non ha prezzo!

So di essere stata molto sintetica, però spero di riprendere un p' di voglia di scrivere, nei prossimi giorni, intanto vi saluto,

A presto!