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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Lo stupro commesso a MILANO da un clandestino. lla donna stuprata in ascensore dal clandestino

Post n°670 pubblicato il 20 Gennaio 2022 da Caino2007dgl

 

MILANO: ECCO ALTRO "VALORE SOCIALE E CIVILE" AGGIUNTIVO DI NATURA ESTRANEA AL NOSTRO TESSUTO POPOLARE, CHE LA SINISTRA, IN PARTICOLARE, D'INTESA CON GLI SCREDITATI DEL M5S,CI HA , NEL TEMPO , COSTRETTI AD ACCOGLIERE ED ASSISTERE, PER POI  SCOPRIRE CHE SI TRATTA DI VERO CRIMINALE PERICOLOSO, COM'E' AVVENUTO, FINORA, IN ALTRE CENTINAIA DI CASI CHE STANNO SCONQUASSANDO LA NOSTRA SICUREZZA PUBBLICA. MALEDETTA SINISTRA.

 

"Zitta...". Il racconto choc della donna stuprata in ascensore dal clandestino

Una donna di Segrate è stata stuprata per 8 minuti nell'ascensore di casa. L'aggressore è un immigrato senza fissa dimora con precedenti di polizia e un ordine di espulsione.

 

 

 

Una donna di Segrate (Milano) è stata stuprata per 8 minuti nell'ascensore di casa da un clandestino. L'aggressore, un immigrato libico senza fissa dimora con precedenti di polizia e un ordine di espulsione pendente, è stato individuato grazie alle impronte digitali e al Dna. "Lo imploravo di smettere ma continuava. Mi diceva di stare zitta o altrimenti mi avrebbe ammazzato", ha raccontato la vittima ancora sotto choc per la violenza subita.

 

L'agguato in ascensore

I fatti risalgono allo scorso 21 dicembre. Stando a quanto riporta il Corriere.it, la donna - una quarantenne di Segrate - sta rincasando dopo aver partecipato a un corso serale di cucina. Accompagnata in auto dall'amica, per comodità, decide di rientrare in casa dalla rampa dei box, al piano seminterrato della palazzina. Entrata in ascensore nota la presenza di uno sconosciuto: "Mentre premevo il tasto del piano - ha raccontato la vittima ai magistrati Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro - sentivo la porta da cui ero entrata poco prima sbattere e subito compariva un ragazzo che in tutta frea si fermava tra le porte dell'ascensore bloccandolo". A quel punto, il malintenzionato la colpisce ripetutamente sulla tempia e la deruba degli effetti personali: "Mi colpiva con il palmo della mano sulla tempia - si legge nei verbali dei carabinieri - e mi diceva di stare zitta o altrimenti mi avrebbe ammazzata".

 

L'agguato in ascensore

I fatti risalgono allo scorso 21 dicembre. Stando a quanto riporta il Corriere.it, la donna - una quarantenne di Segrate - sta rincasando dopo aver partecipato a un corso serale di cucina. Accompagnata in auto dall'amica, per comodità, decide di rientrare in casa dalla rampa dei box, al piano seminterrato della palazzina. Entrata in ascensore nota la presenza di uno sconosciuto: "Mentre premevo il tasto del piano - ha raccontato la vittima ai magistrati Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro - sentivo la porta da cui ero entrata poco prima sbattere e subito compariva un ragazzo che in tutta frea si fermava tra le porte dell'ascensore bloccandolo". A quel punto, il malintenzionato la colpisce ripetutamente sulla tempia e la deruba degli effetti personali: "Mi colpiva con il palmo della mano sulla tempia - si legge nei verbali dei carabinieri - e mi diceva di stare zitta o altrimenti mi avrebbe ammazzata".

 

Lo stupro choc

Terrorizzata, la quarantenne consegna all'aggressore lo smartphone e i pochi spicci che ha nel portafogli. Ma proprio quando il peggio sembra essere passato, lo sconosciuto si slaccia i pantaloni. "L'ho implorato più volte di non farmi del male, ero pietrificata dalla paura. Pensavo di morire". Per 8 minuti lo straniero abusa della donna nell'ascensore. La picchia e le intima di tacere: "Stai zitta o ti ammazzo". La vittima prova a reagire ma non ha neanche la forza di chiedere aiuto. "Mi minacciava che non avrei dovuto dire nulla facendomi credere che mi conoscesse, dicendo che aveva parlato di me col portinaio". L'aggressore fugge via solo quando sospetta che possa essere sorpreso da qualche condomino. A quel punto, la donna entra in casa e chiama il 112.

Chi è l'aggressore

Grazie alle indagini lampo condotte dai carabinieri del comando Provinciale di Milano e della compagnia di San Donato, l'aguzzino viene stanato a meno di 12 ore dall'accaduto. I nastri delle telecamere di sorveglianza e le tracce di Dna lasciate sugli abiti della donna restituiscono un profilo genetico ben preciso. L'aggressore è un immigrato libico di 31 anni, senza fissa dimora, con precedenti di polizia e un ordine di espulsione firmato dal Questore lo scorso settembre. Era già stato in carcere svariate volte, l'ultima a Vigevano. Lo straniero è stato arrestato e ora è recluso in carcere.

 

NOTIZIA RICAVATA DAL SITO WEB: https://www.ilgiornale.it/news/milano/donna-stuprata-ascensore-clandestino-diceva-zitta-o-ti-2003205.html

SPERO CHE LA SUA ESPULSIONE AVVENGA,UTILIZZANDO, FINALMENTE, LA FORZA PUBBLICA E NON CON IL BANALE ED INSIGNIFICANTE ORDINE SCRITTO COM'E' STATO FATTO PRIMA DEL TRAGICO EVENTO DELITTUOSO DI CUI SI PARLA E COME , FINORA, E' STATO ANCHE FATTO IN MODO SUPERFICIALE IN TANTISSIMI ALTRI CASI, PER MOTIVI DAVVERO INCOMPRENSIBILI E SBAGLIATI E SOPRATTUTTO INEFFICIENTI, DANDO LUOGO A PROBLEMI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA AGGIUNTIVI VISTO COME NEL CASO DE QUO.

INFATTI, NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI, GLI INTERESSATI, UNA VOLTA RICEVUTO LA NOTIFICA DELL'ORDINE DI ALLONTANAMENTO DAL NOSTRO TERRITORIO NAZIONALE, LO HANNO DOLOSAMENTE VIOLATO PERMANENDO ILLEGALMENTE IN ITALIA, PROCURANDO ALTRI DANNI A MOLTE INNOCENTI VITTIME.

DI QUESTA MANCATA SUA ESPULSIONE SENZA L'UTILIZZO DELLA FORZA PUBBLICA, IL PREFETTO ED IL QUESTORE DI MILANO NE DOVREBBERO RISPONDERE PER CULPA IN VIGILANDO OVVERO QUANTOMENO A LIVELLO MORALE.

 

VERGOGNA

Cuneo,li 20.01.2022

 

Rinaldo

 

 

 

 
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