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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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« I PAESI ARABI RICCHI CI ...ANNO 2023: STATO DELL'A... »

ANNO 2023. LOTTA ALLA ORMAI PERICOLOSISSIMA DEVIANZA CRIMINALE MINORILE DEL GOVERNO MELONI

Post n°1182 pubblicato il 08 Settembre 2023 da Caino2007dgl

 

LOTTA ALLA ORMAI PERICOLOSISSIMA DEVIANZA CRIMINALE MINORILE DEL GOVERNO MELONI:

 

 

FINALMENTE, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IERI, DIVERSAMENTE DA QUANTO HANNO EVITATO DI FARE COLPEVOLMENTE, NEL PASSATO, I VARI GOVERNICCHI DI CENTRO-SINISTRA CON O SENZA LO SCIAGURATO M5S, HA APPROVATO IL DL CONTRO LE BABY GANGS MINORILI.

 

IN PARTICOLARE HA PREVISTO L’ARRESTO DEL MINORE CON ETA’ COMPRESA FRA I 14 ED IL 18° ANNO DI VITA, QUANDO VIENE COLTO IN FLAGRANZA DI REATO PER CERTI SPECIFICI DELITTI ED ALTRO.

 

ED HA ANCHE PREVISTO PER I MINORENNI SOTTOPOSTI AD INDAGINE O CONDANNATI IN PRIMO GRADO OVVERO CON SENTENZA PENALE DEFINITIVA A CARICO , IL DIVIETO DI PORTO E DETENZIONE DI APPARECCHI DI QUALSIASI TIPO UTILIZZABILI PER LE COMUNICAZIONI INTERPERSONALI.

 

 

IL FATTO E’ CHE GIA’ PRIMA DI DETTO PROVVEDIMENTO CHE DOVRA’ ESSERE APPROVATO DAL PARLAMENTO ENTRO 60 GIORNI DA IERI , ERA GIA’ VIETATO VENDERE SIM E QUINDI CELLULARI TABLET SMARTPHONE AI MINORENNI DEGLI ANI 18.

 

LA NOVITA’ VERA ED APPARENTEMENTE FORTE MA NON DECISIVA, PER QUANTO VADO AD AFFERMARE PIU’ SOTTO, STA CHE I MINORENNI PREGIUDICATI , NON POTRANNO DETENERE E PORTARLI FUORI DALLE LORO RISPETTIVE ABITAZIONI.

 

PURTROPPO, QUESTA APPARE UNA NORMA CHE NASCE GIA’ “MONCA” E PARTICOLARMENTE INEFFICACE E DEBOLE, IN QUANTO NON MI PARE CHE SIA PREVISTO UNA SANZIONE NE’ A LIVELLO AMMINISTRATIVO NE’ A LIVELLO PENALE PER CHI TRASGREDISCE TALE DIVIETO A MENO CHE NON SI VOGLIA , NEL FUTURO, APPLICARE QUANTO PREVISTO DALL’ART. 650 CODICE PENALE CHE, COMUNQUE, PREVEDE PENE DAVVERO RISIBILI E DI NESSUN VALORE PREVENTIVO O REPRESSIVO SOSTANZIALE.

 

COMUNQUE IL DIVIETO DI PORTO E DETENZIONE DI “CELLULARI” E SIMILARI , PER ME APPARE UN FORTISSIMO MODO PER “PUNIRE” SOPRATTUTTO SOTTO L’ASPETTO SIA MATERIALE CHE MORALE I MINORENNI RIBELLI E CATTIVI.

 

SONO TALI STRUMENTI CHE, COME SI SA, FINORA, SONO STATI UTILIZZATI IN MODO SPREGIUDICATO VIGLIACCO DURANTE GLI STUPRI COMMESSI DA LORO DA SOLI OD INSIEME AD ADULTI.

 

CON TALI STRUMENTI PER QUESTI VERI CRIMINALI , E’ STATO POSSIBILE RIPRENDERE LE SCENE DI STUPRO E POI DIFFONDERLE, SPESSO ANCHE A PAGAMENTO, SUL WEB AUMENTANDO COSI’ NOTEVOLMENTE IL DANNO MORALE PER LE LORO SVENTURATE VITTIME.

 

IL NON POTERE DETENERE E PORTARE SMARTPHONE E SIMILARI , CERTAMENTE , FINORA, HA INDOTTO MOLTI MINORENNI CRIMINALI A RITENERE CHE CON TALI MEZZI DI COMUNICAZIONE SI POTESSE SERIAMENTE RAGGIUNGERE UN LIVELLO DI PREPONDERANZA SOCIALE E CIVILE ED ANCHE PATRIMONIALE, RISPETTO A TANTI ALTRI LORO COETANEI, IN QUANTO CAPACI DI ESALTARE LE LORO MALEDETTE E VERGOGNOSE AZIONI ASOCIALI E PERICOLOSISSIME.

 

INFATTI , E’ ORMAI ARCINOTO CHE DI QUESTI TEMPI, I GIOVANI FANNO UN USO DAVVERO AMPIO DEI LORO SMARTPHONE E SIMILARI SIA PER COMUNICARE FRA LORO SIA PER IMMAGAZZINARE OD INVIARE FOTO O VIDEO ANCHE SE INNOCUI E NON COMPROMETTENTI. PER LORO E’ DIVENTATO UN VERO “STATUS SYMBOL” DI CUI ESSI VANNO SICURAMENTE FIERI ED ORGOGLIOSI, ANCHE QUANDO NON LO MERITANO DI POSSEDERNE UNO IN CONSEGUENZA DELLE LORO AZIONI MALIGNE E COSTITUENTI REATO.

 

E’ RISAPUTO CHE NESSUN MINORE RINUNCEREBBE MAI SPONTANEAMENTE ALLA DETENZIONE ED UTILIZZO DI UNO SMARTPHONE E SIMILARI, VISTO CHE , PRATICAMENTE , QUESTO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE SEMBRA DIVENTATO PARTE INTEGRANTE DEL LORO CORPO.

 

S’E’ ANCHE PARLATO DEL DIVIETO DI ACCESSO AI SOCIAL AL FINE DI IMPEDIRE CHE I MINORENNI POSSANO VISIONARE FILM O PROGRAMMI CON CONTENUTO PORNOGRAFICO.

 

ED INFATTI, E’ PREVISTO PER I MINORENNI PARTICOLARMENTE PERICOLOSI PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA, DI ESSERE SOTTOPOSTI SU PROPOSTA DEL QUESTORE DELLA LORO PROVINCIA ALLA MISURA DELL’AVVISO ORALE PREVISTO ANCHE DALLA LEGGE SULLE MISURE DI PREVENZIONE NR. 1423 DEL 1956 OVVERO DI UN PROVVEDIMENTO AD HOC , CON INTIMAZIONE A CAMBIARE CONDOTTA.

 

IN CASO DI INOSSERVANZA, IL QUESTORE HA FACOLTA’ DI PROPORRE IL MINORENNE PREGIUDICATO E PERICOLOSO AL TRIBUNALE COMPETENTE PER TERRITORIO PERCHE’ ALLO STESSO VENGA APPLICATO IL DIVIETO D’ACCESSO AI SOCIAL E SIMILARI , NONCHE’ IL DIVIETO DI POSSEDERE TELEFONI CELLULARI E SIMILARI.

 

IL PROBLEMA TECNICO-INFORMATICO STA NEL POTERE VERIFICARE E CONTROLLARE TALI DIVIETI IN MODO EFFICACE E COSTANTEMENTE, COSA CHE, ALLO STATO ATTUALE , NON PARE DI FACILE SOLUZIONE TECNICA.

 

ECCO SOMMARIAMENTE, DI CHE COSA SI PARLA:


“”Nel decreto pensato dal governo Meloni, alle prese anche con un piano per la Manovra, poi si parla anche di divieto di utilizzo di piattaforme social e cellulari. Nello specifico se il ricevente dell’avviso orale, prima citato, risulta condannato anche con sentenza non definitiva per delitti contro la persona, il patrimonio, inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”.”” (nota rilevata dal sito web: quifinanza.it )

 

INFATTI, QUALCHE ESPERTO IN MATERIA SOCIALE MINORILE, HA AVANZATO IL FORTISSIMO DUBBIO CHE I MINORI PORTATI SPECIALMENTE ALLO STUPRO , SIANO INFLUENZATI E CONDIZIONATI NEGATIVAMENTE PROPRIO DAI VIDEO PORNO A CUI GLI STESSI, OGGI, COME SI SA IN PARTICOLARE TRAMITE GOOGLE , POSSONO FACILMENTE , ACCEDERE TRAMITE UN SEMPLICE E BANALE SMARTPHONE OD APPARECCHIO SIMILARE.

 

ECCO INFATTI , LA BOZZA DEL DL DI CUI SI PARLA :

 

Bozza Dl Criminalità, cosa prevede il piano del GovernoGli ultimi casi di violenza hanno fatto suonare il campanello d'allarme del Governo che ha pensato a un decreto volto a contrastare la criminalità minorile

7 Settembre 2023 20:00 Foto di Luca Bucceri

Luca BucceriGiornalista libero professionista


 

Quelli di Palermo, Caivano e Napoli sono soltanto gli ultimi episodi  di violenza per mano di minori, casi che hanno fatto suonare ancor di più il campanello d’allarme per il Governo. Situazioni simili allo stupro della 19enne in Sicilia e quello delle due cuginette a Caivano, ma anche l’omicidio di Giovanbattista Cutolo per un motorino parcheggiato male, infatti, non resteranno più impuniti se a essere coinvolti saranno dei minorenni, perché l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha l’obiettivo di arginare sempre di più la criminalità anche tra i più giovani che non hanno raggiunto la maggiore età.

Come? Attraverso un nuovo decreto, il Dl Criminalità, che è stato bozzato negli scorsi giorni e che nelle prossime ore passerà al vaglio del Consiglio dei Ministri per cercare di introdurre dei provvedimenti volti a frenare la criminalità tra i più giovani. Cosa prevede il decreto

Tenendo conto che si tratta di una bozza e che quindi potrà essere rivisto con aggiunzioni, articoli cancellati o modificati, al momento il decreto Criminalità contiene 14 punti volti a contrastare il disagio giovanile, la criminalità minorile e la povertà educativa. Articolo in cui si mira a una stretta sulla criminalità estendendo le pene anche ai minori di 14 anni, con l’avviso orale che ora può arrivare anche ai più giovani e interessare anche i genitori.

 

Nel Dl, infatti, si parla di abbassare la soglia da 9 a 6 anni per la pena edittale minima perché un minorenne possa essere sottoposto a custodia cautelare in carcere, ma anche di incentivare la messa in prova dei minorenni, ovvero la possibilità concessa dai giudici di evitare il processo – per reati con pena massima di 5 anni- a patto che acceda a un percorso di reinserimento e rieducazione “con svolgimento di lavori socialmente utili per un periodo compreso da uno a sei mesi”.

L’ammonimento per i 12enni, inoltre, porta alla convocazione del minore in questura insieme ai genitori. Se il ricevente dell’avviso viene poi considerato “pericoloso per la sicurezza pubblica” e si trova “in un Comune diverso dai luoghi di residenza o di dimora abituale”, può essere emesso il Daspo urbano, ovvero il divieto di ingresso in un determinato Comune in cui il minore non potrà fare ritorno, previa autorizzazione, per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a quattro anni.

Nel decreto pensato dal governo Meloni, alle prese anche con un piano per la Manovra, poi si parla anche di divieto di utilizzo di piattaforme social e cellulari. Nello specifico se il ricevente dell’avviso orale, prima citato, risulta condannato anche con sentenza non definitiva per delitti contro la persona, il patrimonio, inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”.

Incentivi per la scuola

Ma nel decreto al vaglio del Cdm c’è anche una voce che interessa le scuole e non solo. Il Dl, infatti, mira a combattere anche la dispersione scolastica, e per fare ciò il Governo avrebbe intenzione di stanziare un nuovo fondo da 32 milioni per le scuole del Mezzogiorno per potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano “Agenda Sud”. Si tratterebbe di fondi su piano triennale, con una spesa di circa 6,4 milioni nel 2023, 16 milioni per il 2024 e 9,6 milioni per il 2025.

Si irrigidiscono poi le pene per i genitori, o chi esercita la responsabilità genitoriale, che non provvedono all’istruzione obbligatoria dei figli. Se fino a oggi era prevista una multa di 30 euro, nel Dl in bozza è previsto il carcere fino a 2 anni per chi “omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria”.

Leggi anche


NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB:

 

https://quifinanza.it/politica/bozza-dl-criminalita-cosa-prevede-piano-governo/744822/

 

 

ED ANCHE:

Oggi in Cdm il decreto Caivano sulla criminalità minorile. Ecco le misure

 

In discussione il provvedimento contro baby gang e dispersione scolastica. Le prime indiscrezioni sulle ipotesi in campo

di Gianluca Galeazzi

07.09.2023 07:10

La bozza del decreto Caivano in elaborazione

Prende forma la bozza del decreto per contrastare la criminalita' giovanile. Il provvedimento, che e' stato esaminato durante la riunione del preconsiglio dei ministri, dovrebbe nelle intenzioni del governo combattere il disagio giovanile, la povertà educativa e la dispersione scolastica che sono alcune delle cause dei tragici casi di cronaca di questi giorni: quelli di Palermo, di Napoli e di Caivano. 

 

Le misure in discussione

Tra le misure all'interno del decreto: il divieto di possedere un telefono cellulare per i minori riconsociuti colpevoli di reati, e l'ammonimento per chi ha compiuto 14 anni. Multe e carcere fino a due anni per i genitori se il figlio non frequenta la scuola dell'obbligo.

Queste sono alcune delle misure che il Consgilio dei Ministri discutera' oggi, il giorno dopo il funerale del giovane Giovanbattista Cutolo a Napoli e a 48 ore dal blitz delle forze dell'ordine a Caivano.
Il decreto riguardera' i giovani che hanno compiuto 14 anni che potrebbero essere convocati dal questore in compagnia di almeno un genitore o di un tutore. Mentre se il minore risulta già condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona , il patrimonio , o inerenti armi e droga, il questore puo' proporre al tribunale il divieto di uitlizzare "piattaforme telematiche nonché il divieto di possedere telefoni cellulari".
La sorveglianza del giovane, ovviamente, e' affidata ai genitori  che rischiano una multa da 200 a 1.000 euro a meno che non provino "di non aver potuto impedire il fatto".  

Questi ultimi rischieranno anche il carcere fino a 2 anni se ritenuti responsabili dell'evasione scolastica dei figli. 
Fino ad arrivare  all'arresto in flagranza in caso di possesso di armi atte ad offendere da parte  dei minori
In caso di condanne non superiori ai cinque anni  previsti anche lavori di rieducazione socialmente utili
Un percorso di reinserimento fino a sei mesi.

Le critiche al provvedimento

Critiche al provvedimento arrivano dalle opposizioni, che esprimono scetticismo: "non si si contrasta il disagio solo con il carcere" afferma la deputata Michela Di Biase del Pd.

ELEMENTI INFORMATIVI TRATTI DAL SITO WEB:

https://tg.la7.it/politica/oggi-in-cdm-il-decreto-caivano-sulla-criminalit%C3%A0-minorile-ecco-le-misure-07-09-2023-192849

 

 

VEDREMO PRESTISSIMO, QUALE IMPATTO AVRANNO TALI PROVVEDIMENTI PENALI E DI POLIZIA NEI CONFRONTI DEI CRIMINALI MINORENNI.

 

CHI VIVRA’ VEDRA’, MA E’ CERTO CHE SI POTRA’ DIRE SENZA SE E SENZA MA CHE ALMENO IL GOVERNO MELONI, C’HA PROVATO AD INFRENARE O RIDIMENSIONARE I GRAVISSIMI FENOMENI LEGATI ALLE BABY GANGS CHE SONO DAVVERO DIVENTATE PERICOLOSISSIME PER LA NOSTRA SOCIETA’, SPECIALMENTE IN DETERMINATE ZONE DEL PAESE.

 

QUELLO CHE SERVIREBBE, SECONDO ME , E’ GIUNGERE, FINALMENTE, COME HA PROPOSTO DA QUALCHE TEMPO IL NOTO PROF. PAOLO CREPET, PSICHIATRA, ALL’EQUIPARAZIONE AGLI ADULTI TUTTI I MINORENNI CHE DELINQUONO COMPRESI FRA IL 16° ED IL 18° ANNO DI VITA AL FINE DI RESPONSABILIZZARLI TOTALMENTE.

 

VEDEREMO COME REAGIRANNO LE FORZE POLITICHE DI FRONTE A TALE GIUSTA, UTILE ED OPPORTUNA ED IO DIREI NECESSARIA SOLUZIONE, VISTO CHE OGGI COME OGGI, A DIFFERENZA DEL PASSATO , UN RAGAZZO 16 ENNE HA ACQUISITO QUASI TUTTE LE ESPERIENZE E LE QUALITA’ MORALI ED ETICHE DI UN ADULTO 18 ENNE.

 

ED I CRIMINI DA LORO COMMESSI FINORA, SEMBRANO DIMOSTRARLO PIENAMENTE.

 

Cuneo,li 08.09.2023

 

Rinaldo

 
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