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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi del 07/10/2021

LA RIFORMA DEL CATASTO PRETESA DALLA EU ED I FUTURI,POSSIBILI FORTI AUMENTO DI TASSE SULLA CASA

Post n°521 pubblicato il 07 Ottobre 2021 da Caino2007dgl

ANCHE IL PROF. MARIO DRAGHI ATTUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPOSTOCI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROF. SERGIO MATTARELLA, PIACE GIOCARE CON LA LOGICITA'  DELLE SUE AFFERMAZIONI, PER SMENTIRE CIO' CHE NON E' POSSIBILE SMENTIRE E CHE CIOE' LA RIFORMA DEL CATASTO PREVISTA DALLA LEGGE DELEGA APPROVATA DI RECENTE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DAL 2026 IN AVANTI, POTRA' COMPORTARE SOSTANZIOSI AUMENTI DELLE TASSE RICADENTI SULLE NOSTRE CASE.

PERTANTO ,E' PERFETTAMENTE INUTILE ED ANCHE DI SAPORE PROVOCATORIO IL FATTO CHE EGLI ABBIA INTESO RASSICURARE, IN QUESTI GIORNI, CHE IL SUO GOVERNO NON AUMENTERA' LE TASSE SULLA CASA, VISTO CHE ESSO DECADRA' NEL 2023 E CHE DOPO IL 2026, IL GOVERNO CHE VERRA' LO POTRA' FARE PROPRIO IN BASE ALLA LEGGE DELEGA CHE EGLI PRETENDE CHE L'ATTUALE PARLAMENTO DI NOMINATI APPROVI SENZA ALCUNA DISCUSSIONE E MODIFICA PROFONDA, SOLO PER COMPIACERE OVVIAMENTE IL SISTEMA EU CHE CHE L'HA CONSIGLIATO MA, CHE DI FATTO, CE LO HA IMPOSTO COME CONDITIO SINE QUA NON , PER OTTENERE I FAMOSI FONDI DEL RECOVERY FUND CHE POCHI ,FORSE, SANNO CHE IN GRAN PARTE SONO SOLTANTO PRESTITI SU CUI I NOSTRI NIPOTI ED I NOSTRI FIGLI E NOI STESSI DOVREMO PAGARE INTERESSI CERTAMENTE NON LIEVI, PER ANNI ANCORA.

PERTANTO IL FATTO CHE SIA IL PARTITO DEMOCRATICO SIA IL M5S ABBIANO DA SUBITO APPROVATO ED APPOGGIATO TALE LEGGE DELEGA CHE PREVEDE ANCHE LA RIFORMA DEL CATASTO CON AUMENTO DEI RELATIVI ESTIMI , LA DICE LUNGA SULLA LORO CREDIBILITA' ED AFFIDABILITA' NEL MOMENTO IN CUI ESSI AFFERMANO CHE NON INTENDONO VOTARE UN AUMENTO DELLE TASSE SULLA CASE, CONSIDERATO CHE SE NEL 2023 VINCESSERO LE POLITICHE FUTURE, AVREBBERO BUON GIOCO ,DOPO IL 2026, AD AUMENTARE VISTOSAMENTE LE TASSE SULLE CASE , POSIZIONE CHE E' SEMPRE STATA NELLE CORDE DELLA SINISTRA IN PARTICOLARE CHE NON HA MAI SMENTITO DI VOLERE FARE APPROVARE UNA PATRIMONIALE, ANZICHE' PROCEDERE AL RECUPERO DEI 100 MILIARDI DI EURO CIRCA CHE OGNI ANNO VENGONO SISTEMATICAMENTE EVASI OD ELUSI IN ITALIA. OVVIAMENTE PARLIAMO DI CIFRE PER DIFETTO PERCHE' NESSUNO SA QUANTO SIA IL VALORE COMPLESSIVO DELL'EVASIONE E DELL'ELUSIONE FISCALE IN ITALIA, NEANCHE L'AGENZIA DELLE ENTRATE E TANTOMENO IL MEF , COSA VERGOGNOSA E SCANDALOSA INDEGNA DI UN PAESE MODERNO E CIVILE E DEMOCRATICO VERO.

 

E PER CAPIRLO BASTEREBBE VISIONARE UNO DEI TANTI LINK PUBBLICATI SU TALE TEMA.

ECCO IL CONTENUTO DI UNO DI ESSI CHE E' ELOQUENTE E NON PUO' ESSERE SMENTITO NE' DAL PROF. MARIO DRAGHI NE' DAL NOSTRO MINISTRO DELLE FINANZE - MEF -  DR. DANIELE FRANCO:

Riforma catasto e fisco, il governo approva la delega. Strappo dalla Lega: «Per noi così non va» Le misure

di Diana Cavalcoli ed Enrico Marro

 

Riforma catasto e fisco, il governo approva la delega. Strappo dalla Lega: «Per noi così non va» Le misure

Via libera del Consiglio dei ministri alla delega per la riforma fiscale. Il Ddl nasce però tra polemiche e scontri nella maggioranza: la Lega ha abbandonato la cabina di regia voluta dal premier Mario Draghi e ha disertato il Consiglio dei ministri convocato proprio per discutere il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Uno strappo rimarcato anche da Massimo Bitonci, capogruppo della Lega in commissione Bilancio Camera:«Per noi la riforma del catasto in questo modo non va bene».

 

 

 

Scontro Draghi -Salvini

Un colpo di scena che il premier Draghi forse non si aspettava ma che non ha interrotto i lavori dell’esecutivo. Del resto il Ddl era particolarmente atteso anche perché la riforma del Fisco è una delle riforme strutturali necessarie per ottenere i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nella conferenza stampa seguita al Cdm, Draghi ha spiegato che si tratta di una legge-scatola. «Si tratta di una legge molto generale — dice — che andrà riempita dai contenuti ovvero i decreti delegati. Ci saranno ulteriori momenti di confronto nei vari Consigli dei ministri che approveranno i vari decreti».

 

 

 

Sulle polemiche e lo strappo leghista invece Draghi è stato netto: «La non presenza dei ministri della Lega ce la spiegherà l’onorevole Salvini nei prossimi giorni. Gli scambi dei giorni passati davano informazioni sufficienti a valutare il contenuto della legge delega che è molto generale». Il premier ha sottolineato che non si stanno prendendo impegni poi difficili da mantenere e che la legge «si ispira a principi condivisi anche dalla Lega». Draghi ha quindi ribadito che: «la legge delega non è l’ultima parola del governo sul fisco».

Ciononostante la Lega, ha chiesto tempo per analizzare i contenuti della delega fiscale . Immediata la risposta del leader leghista Salvini . «Non voto la Delega fiscale perché non contiene quello che era negli accordi. I ministri della Lega non possono averla in mano alle 13.30 per una riunione alle 14. Non è l’oroscopo, non è possibile avere mezz’ora di tempo per analizzare il futuro degli italiani. C’è qualcosa da cambiare nella modalità operativa». In parallelo il capo delegazione Pd al governo, Andrea Orlando, ha posto in consiglio dei ministri il tema dell’assenza di ministri leghisti al varo della delega fiscale, adottata sulla base delle indicazioni delle commissioni parlamentari.

 

 

 

Le misure

Ma cosa prevede la riforma? Tra le ipotesi sul tavolo: la revisione delle aliquote Irpef, con attenzione al ceto medio, l’abolizione dell’Irap e un intervento sulle aliquote Iva. Nella delega è inserito anche il trasloco dell’agenzia della Riscossione, nata dal superamento di Equitalia, all’interno dell’Agenzia delle Entrate. E poi c’è la riforma del catasto con la revisione degli estimi catastali mentre è stata rimandata la revisione della tassazione.

 



VERGOGNA, GIOCARE CON LE PAROLE PER "INGANNARE" IL POPOLO NON E' DA SOGGETTO DEMOCRATICO VERAMENTE.

Cuneo,li 07.10.2021

Rinaldo
 
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