LA DEMOCRAZIA

IL RICATTO RUSSO DEL GAS ED I PRESUNTI RESPONSABILI DEI DANNI CHE ESSO PROVOCHERA':

IL RICATTO RUSSO DEL GAS:

SE LA MALEDETTA RUSSIA CRIMINALE , DOPO AVERE SOSPESO LA FORNITURA DI GAS ALLA POLONIA ED ALLA BULGARIA DOVESSE FARLO ANCHE IN NOSTRO DANNO E DI ALTRI PAESI EUROPEI, E’ EVIDENTE CHE IL PROSSIMO INVERNO , MOLTI NOSTRI SVENTURATI ANZIANI NE SUBIRANNO LE TERRIBILI E DISUMANE CONSEGUENZE, VISTO CHE MOLTI , NON POTENDO PAGARSI L’ELEVATISSIMO COSTO CHE IL GAS CHE VERRA’ IMPORTATO IN ALTRO MODO ,PROBABILMENTE, RISCHIERANNO DI MORIRE DI FREDDO IN CASA E NON POTRANNO PREPARARSI PASTI DECENTI GIORNALIERI.

SE ACCADRA’ TUTTO QUESTO, COME IO TEMO, LA COLPA SARA’ DEL MINISTERO DELLA COSIDDETTA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE OGGI E’ CONTROLLATO QUASI AL 100% DA ESPONENTI DI SINISTRA E DELLO SCREDITATO M5S.

ECCO INFATTI, COSA SI LEGGE SULLA PAGINA DE LA VERITA’ DEL 26.04.2022:

AMBIENTE E POVERTA’ . AL MINISTERO DI CINGOLANI CHI COMANDI PER DAVVERO SONO GLIE COLOGISTI ROSSI – I RUOLI CHIARE DEL MITE IN MANO A UOMINI IN QUOTA DEM E 5 STELLE. COME LA GIARRATANO, ASSAI VICINA A ZINGAETTI E LA ROMANO , STIMATA DA BERSANI. NON A CARO L’EX MANAGAR DI LEONARDO CONTINUA A DIRE NO A CARBONE E TRIVELLE.

ECCO L’ORGANIGRAMMA CHE GUIDA IL CITATO MINISTERO OGGI IMPORTANTISSIMO PER NOI TUTTI:

ROBERTO CERRETO

CAPO DI GABINETTO DEL MINISTERO TRANSIZIONE ECOLOGICA

MARIA CARMELA GIARRATANO

CAPO DIPARTIMENTO DIAG (AMMINISTRAZIONE GENERALE, PIANIFICAZIONE E PATRIMONO NATURALE)

LAURA D’APRILE

CAPO DIPARTIMENTO SVILUPPO SOSTENIBILE

ROSARIO FAUSTA ROMANO

CAPO DIPARTIMENTO ENERGIA

PAOLO D’APRILE

A CAPO DELL’UNITA’ DI MISSIONE PNRR

COME SI NOTERA’ QUESTI PERSONAGGI CHE CI ODIANO E CI DISPREZZANO E CHE FINORA HANNO IMPEDITO ALL’ITALIA DI SFRUTTARE GLI IMMENSI GIACIMENTI DI GAS ESISTENTI NELL’ADRIATICO CHE STANNO FINENDO NELLA BOCCA DEGLI STATI SLAVI , E CHE HANNO OMESSO DI COSTRINGERE, MEDIANTE APPOSITI INCENTIVI STATALI , LA INSTALLAZIONE DI MILIONI DI METRI QUADRI DI PANNELLI SOLARI E FOTOVOLTAICI SUI TETTI DELLE MIGLIAIA DI CAPANNONI INDUSTRIALI ESISTENTI ANCHE IN ITALIA E CHE HANNO IMPEDITO , DI FATTO , LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI DI TERMO VALORIZZATORI PER SMALTIRE CONVENIENTEMENTE, I NOSTRI RIFIUTI CHE, PER ESEMPIO NEL CASO TRAGICO DI ROMA , SIAMO COSTRETTI A TRASFERIRE ALL’ESTERO PAGANDO ENORMI SOMME DI DENARO, CON LA BEFFA CHE , PER ESEMPIO IN GERMANIA , QUESTI RIFIUTI VENGONO SFRUTTATI PER RICAVARNE ENERGIA ED ACQUA SICURA E PULITA.

ED ANCHE IMPEDITO LO SFRUTTAMENTO DELL’ENERGIA DERIVANTE DAI COSIDDETTI BIODIGESTORI E QUELLA GEOTERMICA ED ANCHE HANNO OMESSO DI REALIZZARE PIU’RIGASSIFICATORI PER POTERE DIVERSFICARE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE L’ACQUISIZIONE DI ENERGIA DEL GAS PER NON SUBIRE PIU’ IL RICATTO DA PARTE DELLA RUSSIA CRIMINALE

ED HANNO ANCHE IMPEDITO, DI FATTO, LA REALIZZAZIONE DI PIU’ PARCHI EOLICI E SOLARI AL FINE DI SFRUTTARE LA FORZA DEL VENTO E DEL SOLE CHE SONO PRODOTTI INESAURIBILI E GRATIS.

RICORDIAMOCELO QUANDO TORNEREMO A VOTARE ALLE VICINE AMMINISTRATIVE ED ANCHE ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2023.

VERGOGNA

ECCO COSA LAMENTA UN LETTORE DE LA VERITA’ DEL 26.04.2022 CHE CONDIVIDO ED APPROVO TOTALMENTE E CHE IO SUPPONGO SIA UNA RIFLESSIONE AMARISSIMA DIFFUSISSIMA OGGI NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLA CITTADINANZA ITALIANA:

I FANATISMI ECOLOGISTI FAVORISCONO LA CRISI ENERGETICA

Nell’attuale situazione in cui la crisi energetica minaccia di mettere in ginocchio l’Europa e in particolare il nostro Paese, rimango sbigottito di fronte all’assoluta assenza di iniziative serie volte a fronteggiare una situazione che si prospetta drammatica nel prossimo futuro.

Il non ricorso alle numerose risorse di gas naturale presenti sul territorio nazionale, il divieto di riaperture anche per il breve termine delle centrali a carbone, l’ostilità nei confronti di termo valorizzatori e la perdurante demonizzazione del nucleare che ha trovato ospitalità in tutta Europa, come per esempio in Francia, costituiscono segni evidenti di un cedimento su tutta la linea all’irresponsabile mantra demagogico ammantato di verde.

Mi auguro che quanto prima venga il momento in cui chi di dovere dovrà rendere conto al Paese delle gravi conseguenze di queste non scelte causate dal fanatismo ambientalista.

f.to ALFREDO RICCI – email

Cuneo,li 28.04.2022

DOPPI,TRIPLI QUADRUPLI ETCC COGOMI:COSE ALL’ITALIANA, CIOE’ COSE DA PAZZI

COSE ALL’ITALIANA, CIOE’ COSE DA PAZZI:

IERI LA CORTE COSTITUZIONALE SOTTO LA RESPONSABILITA’ DEL SOCIALISTA PROF. GIULIANO AMATO , HA DECISO LO STRAVOLGIMENTO AMMINISTRATIVO -FAMILIARE FIN QUI PERSEGUITO, DECIDENDO CHE ALLA PROLE , DEBBA ESSERE OBBLIGATORIAMENTE ED AUTOMATICAMENTE ASSEGNATO, SIA IL COGNOME DEL PADRE CHE DELLA MADRE, NELL’ORDINE CHE I GENITORI DECIDERANNO DI FARLO.

QUESTA DECISIONE IMPLICHERA’ PROBLEMI DI APPLICAZIONE ENORMI IN QUANTO, PER EVIDENTI RAGIONI , I COGNOMI DEI BAMBINI, DA OGGI IN AVANTI , SUBIRANNO LA DOPPIA IMPOSIZIONE DI COGNOME, CON LA CONSEGUENZA CHE AVREMO A CASCATA, LA QUADRUPLICAZIONE DEGLI STESSI PER I FIGLI DEI FIGLI E DEI FIGLI ETCC A CUI VERRA’ APPLICATO TALE ASSURDA E SCELLERATA DECISIONE.

INFATTI, COME ESEMPIO PRATICO :

MARIO ROSSI E GIOVANNA DI SALVO – NOMI DI FANTASIA - METTONO AL MONDO UN FIGLIO:

IL FIGLIO ASSUME AUTOMATICAMENTE IL COGNOME ROSSI, DI SALVO.

QUESTO BAMBINO DA ADULTO SI SPOSA CON LAUGERO ,CIANFAGLIONE ENRICA, DI CONSEGUENZA IL LORO FIGLIO AUTOMATICAMENTE , SUBIRA’ L’IMPOSIZIONE DEI COGNOMI:

ROSSI,DI SALVO LAUGERO ,CIANFAGLIONE.

IL LORO FIGLIO, A SUA VOLTA, DA ADULTO SI SPOSERA’ CON SILVIA MALGIOGLIO,DE STEFANIS ED AVRA’ UNA FIGLIA CHE SUBIRA’ L’IMPOSIZIONE DEI SEGUENTI COGNOMI:

ROSSI,DI SALVO, LAUGERO,CIANFAGLIONE E MALGIOGLIO,DE STEFANIS.

E COSI’ VIA, IN TURBINIO DI COGNOMI CHE SI RINCORRERANNO , TEMO, ALL’INFINITO, CREANDO GRAVISSIMI PROBLEMI SOPRATTUTTO A LIVELLO DI REGISTRAZIONE ALLO STATO CIVILE DEI NUOVI NATI.

INFATTI, E’ EVIDENTE LE COMPLICAZIONI CHE SORGERANNO ANCHE A LIVELLO DI PURA REGISTRAZIONE DEI NUOVI NATI NEL PROSSIMO FUTURO SE NON VERRANNO CHIARITI IN MODO INEQUIVOCABILE LA PROCEDURA EX NOVA INTRODOTTA DALLA CORTE COSTITUZIONALE.

INFATTI, ANCHE A LIVELLO DI MODULISTICA AMMINSTRATIVA SIA STATALE CHE PRIVATA, SE NON VERRA’ CHIARITO BENE QUALE COGNOME IL BAMBINO , IN EFFETTI USERA’ PER LE SUE QUESTIONI LEGALI E FAMILIARI FUTURE, SARANNO DAVVERO GUAI SERISSIMI PER OTTENERE UNA SERIA E CORRETTA APPLICAZIONE DELL’ORDINANZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE, IN LINEA DI PRINCIPIO, E’ CONDIVISIBILE MA CHE, COME DIMOSTRATO SOPRA, POTREBBE CREARE IMMENSI PROBLEMI AMMINISTRATIVI DI DIFFICILE RISOLUZIONE.

SIAMO IN ITALIA E QUINDI NON CE NE DOBBIAMO STUPIRE.

ECCO LA NOTIZIA A CUI FACCIO RIFERIMENTO:

Corte Costituzionale

di Patrizia Maciocchi

27 aprile 2022

Sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente ai figli il cognome del padre. Ora i figli assumeranno quello di entrambi i genitori nell’ordine da loro concordato. Questa la decisione della Corte costituzionale, anticipata con un comunicato stampa, che bolla come «discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio» la regola in base al quale il cognome del padre viene attribuito di default. I giudici delle leggi passano così un colpo di spugna definitivo su una concezione patriarcale della famiglia, ora il figlio assumerà il cognome di entrambi i genitori nell’ordine da loro concordato, salvo che decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. «In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori - si legge nella nota - resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico».

La Corte costituzionale ha deciso sulla propria ordinanza di autoremissione n.18/2021 con la quale, prima di rispondere al Tribunale di Bolzano come giudice di rinvio, aveva considerato pregiudiziale sollevare un interrogativo più generale autointerrogandosi sulla costituzionalità della regola di assegnare al figlio solo il cognome del padre, sempre e non solo nel caso di figli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti. Una scelta che non aveva sorpreso perché il relatore dell’ordinanza, era Giuliano Amato, lo stesso giudice che ha firmato la sentenza del 2016, con la quale è stato scalfita la rigidità della regola sull’ attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, dichiarandola incostituzionale «in presenza di una diversa volontà dei genitori».

Oggi la Consulta, riunita in camera di consiglio, ha esaminato le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell’ordinamento interno, l’attribuzione del cognome ai figli. In particolare la pronuncia riguarda la norma che impediva ai genitori, anche se di comune accordo, di dare al figlio il solo cognome della madre e quella che, in assenza di un accordo, impone il solo cognome del padre, invece che quello di entrambi i genitori. Previsioni dichiarate in contrasto con la Carta ( articoli 2, 3 e 117, primo comma) e in rotta di collisione anche con gli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, posti a tutela del diritto alla vita privata e familiare e del divieto di discriminazioni fondate sul sesso. A guidare la Consulta, oltre al principio di uguaglianza, quello dell’interesse del figlio, secondo il quale entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale. La dichiarazione di illegittimità costituzionale - che investe tutte le norme che prevedono in automatico l’attribuzione del cognome del padre - riguarda i figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi. Ancora una volta la Consulta arriva prima del legislatore e traccia la via sulla quale il Parlamento dovrà muoversi, nel rispetto di quanto affermato nella decisione, le cui motivazioni saranno depositate nelle prossime settimane. Il legislatore avrà il compito di regolare alcuni aspetti e sciogliere dei nodi, restando però vincolato al verdetto della Corte costituzionale che, con l’addio all’automatismo al cognome paterno, segna un punto di non ritorno. In Senato è intanto iniziato l’iter per unificare in un testo cinque disegni di legge.

NOTIZIA TRATTA DAL SITO WEB: https://www.ilsole24ore.com/art/cognome-padre-stop-automatismo-figli-quello-entrambi-genitori-AExvIiUB

ANDREMO VERSO IL KAOS DEI COGNOMI ? TEMO PROPRIO DI SI SE NON VERRANNO PREFISSATE REGOLE CERTE E CHIARISSIME CIRCA L’EFFETTIVO USO DEL COGNOME FUTURO A LIVELLO LEGALE CHE OGNI NUOVO NATO POTRA’ VALIDAMENTE UTILIZZARE PER LO SVOLGIMENTO DELLA SUA VITA.

Cuneo,li 28.04.2022

Rinaldo

ECCO CHI SONO I TRADITORI DELL’OCCIDENTE ESSENDO PRO RUSSIA CRIMINALE

ECCO CHI SONO I TRADITORI DELL’OCCIDENTE CHE VANNO DENUNCIATI E PERSEGUITI MORALMENTE IN QUANTO VERI FIANCHEGGIATORI DEL CRIMINALE PUTIN.

UNO DI QUESTI E’ SICURAMENTE IL DR. TONI CAPUOZZO CHE IERI SERA, DURANTE LA TRASMISSIONE ITALIA SERA RETE 4 MEDIASET, HA MANIFESTATO TUTTA LA SUA CAPACITA’ DI PRODURRE NOTIZIE FALSE E TENDENZIOSE PRO RUSSIA CRIMINALE.

INFATTI, IERI SERA , IL PSEUDO GIORNALISTA, PER MENO DI UN ONESTO E SEMPLICE “GIORNALAIO” DA STRAPAZZO, PARTECIPAVA ASSIEME AD ALTRI SOGGETTI PUBBLICI FRA CUI DUE PARLAMENTARI, ALLA TRASMISSIONE ITALIA SERA.

AD UN CERTO MOMENTO , EGLI, PRIMA DI ABBANDONARE DETTA PUNTATA, PER PRESUNTI PRECEDENTI IMPEGNI, S’E’ PERMESSO DI LANCIARE PRO RUSSIA CRIMINALE LA VOLGARE E VERGOGNOSA FAKE NEWS, PROPAGANDANDO LA NOTIZIA PROVENIENTE NELLA STESSA GIORNATA DI IERI DALLA RUSSIA CRIMINALE, SECONDO CUI L’AUSTRIA AVREBBE SOTTOSTATO AL RICATTO DI PAGAMENTO DEL GAS RUSSO IN RUBLI, COME PRETESO DA TALE ENTITA’ DELINQUENZIALE.

QUESTA NOTIZIA, COME SI RIPORTA QUI SOTTO, E’ DEL TUTTO PRIVA DI FONDAMENTO E FALSA IN QUANTO LA STESSA, IN PARI DATA, VENIVA SMENTITA SECCAMENTE MEDIANTE UN APPOSITO E CHIARISSIMO TWEET SU TWITTER DA UN ALTISSIMO ESPONENTE DEL GOVERNO AUSTRIACO CON IL QUALE SI RIBADIVA CHE L’AUSTRIA AVREBBE CONTINUATO A PAGARE IL GAS RUSSO IN EURO O DOLLARI, IN LINEA PERFETTA CON LE DECISIONI ASSUNTE IN SEDE EUROPEA.

TALE SMENTITA VENIVA RIPRESA E DIFFUSA CORRETTAMENTE DAL DR. ENRICO MENTANA DURANTE IL SUO SPECIALE POMERIDIANO DI IERI CHE TUTTI , SE SI VUOLE, PUO’ RIVEDERE TRAMITE WEB.

QUELLO CHE MI HA FATTO RIMANERE BASITO E PERPLESSO E’ IL FATTO CHE DOPO TALE BUFALA CLAMOROSA DIFFUSA URBI ET ORBI DAL DR. TONI CAPUOZZO CHIARAMENTE PRO RUSSIA CRIMINALE, NESSUNO DEI PRESENTI ALLA TRASMISSIONE CITATA DELLA SIG.RA BARBARA PALOMBELLI AVEVA IL CORAGGIO CIVILE DI CONTESTARLA FACENDO CONOSCERE LA VERITA’ SUL PUNTO AUSTRIA, SEBBENE, CON MOLTISSIMA PROBABILITA’ NE FOSSERO A CONOSCENZA ANCHE LORO.

SE LO AVESSERO FATTO, COME LO HA FATTO IERI POMERIGGIO DURANTE IL SUO SPECIALE SULL’UCRAINA IL DR. MENTANA SU LA7, AVREBBERO CONCORSO A SMONTARE IL TENTATIVO SUBDOLO E FALSO DELLA RUSSIA CRIMINALE DI CREARE CONFUSIONE E DIVISIONE AL’INTERNO DELLA EU, A BENEFICIO DEGLI INTENTI DELINQUENZIALI DEL PUTIN.

COMUNQUE, ANCHE PER TALE MOTIVO , RITENENDO IL DR. TONI CAPUOZZO GIORNALISTA POCO CREDIBILE ED AFFIDABILE, EVITERO’ SICURAMENTE DI ACQUISTARE IL SUO ULTIMO LIBRO INTITOLATO: BALCANI.

ECCO LA NOTIZIA DEL FALSO “SCOOP” FATTO IERI SERA DAL DR. TONI CAPUOZZO:

MONDO Austria • Fake news • Gas • Politiche energetiche • Propaganda • Russia • Vienna

27 Aprile 2022 - 10:48

l tweet del cancelliere Nehammer e la precisazione della ministra dell’Energia: «Continueremo i pagamenti in euro, in conformità con le sanzioni»

La Russia continua a fornire gas naturale all’Austria senza restrizioni anche dopo lo stop per Polonia e Bulgaria e Vienna continuerà a pagare in euro. E’ questo quanto annunciato oggi, 27 aprile, dalla ministra dell’Energia austriaca Leonore Gewessler (Verdi). La precisazione si è resa necessaria dopo che l’agenzia di stampa russa Tass aveva parlato in mattinata del pagamento in rubli da parte di Vienna. Il meccanismo rimarrà invece lo stesso, cioè quello che prevede il regolamento dei conti con Gazprombank che poi convertirà la valuta in rubli. L’agenzia russa Ria Novosti ha fatto sapere che la società energetica austriaca Omv sta negoziando i termini di pagamento, e che Vienna non esclude la possibilità di aprire un conto con Gazprombank. Lo stesso Vladimir Putin vuole spingere i Paesi occidentali ad avviare le transizioni attraverso quella banca, braccio finanziario del colosso del gas Gazprom, che si occuperà di convertire gli euro in rubli.

Alla domanda se ci fossero segnali di un arresto delle consegne di gas per l’Austria, la ministra ha detto: «No, non abbiamo questi segnali», precisando che il gruppo energetico austriaco Omv continuerà i pagamenti «in conformità con le sanzioni tramite euro». Gewessler ha anche sottolineato la necessità di svincolare il paese dalla dipendenza energetica: «Vladimir Putin fa la guerra anche con le forniture energetiche e tutto deve essere fatto in questo Paese (l’Austria, ndr) per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo il più rapidamente possibile». Nel frattempo su Twitter il primo ministro austriaco Nehammer ha bollato il pagamento in rubli come «fake news della propaganda russa».