Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2023 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

Southdeiralaura.felixWillyeVengoDaLontanovlrnplpollock10Baloor84Caino2007dglg1b9ippigalippialdettorejac.pictuso.angeloArianna1921david.1960mbmanagement
 

Ultimi commenti

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 23/08/2023

ITALIA.Č morto Toto Cutugno, l'italiano vero amato in Italia e all'estero .AGOSTO 2023

Post n°1163 pubblicato il 23 Agosto 2023 da Caino2007dgl

ATTO DI MERITO VERO E SINCERO:

ONORE E MERITO CIVILE E CULTURALE IN NOME DEL NOSTRO GRANDISSIMO
CANTAUTORE TOTO’ CUTUGNO CHE HA DATO FAMA E LUSTRO ALLA NOSTRA NAZIONE, A DIFFERENZA DI QUANTO FATTO , FINORA, DAGLI AMBIGUI E SCIAGURATI SOGGETTI DI SINISTRA O PSEUDO SINISTRA ITALIANA CHE SI SONO PERMESSI ANCHE DI ATTACCARE, ILLEGITTIMAMENTE, ED IN MODO ANTICOSTITUZIONALE IL LIBRO: IL MONDO AL
CONTRARIO SCRITTO LIBERAMENTE E DEMOCRATICAMENTE DAL GEN. VANNUCCI
NEL RISPETTO DEL SUO REGOLAMENTO DISCIPLINARE MILITARE E, SOPRATTUTTO
DI QUELLO PREVISTO TASSATIVAMENTE DAL COMBINATO DISPOSTO DEGLI
ARTT. 3-21 – 54 E 97 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE QUASI MAI ACCETTATA E
RISPETTATA PROPRIO DALLA STESSA MALEDETTA SINISTRA.

È morto Toto Cutugno, "l'italiano vero" amato in Italia e all'estero
Aveva 80 anni, il cantante era da tempo malato
ROMA, 22 agosto 2023, 21:24
Redazione ANSA

Toto Cutugno, nato il 7 luglio 1943 e scomparso oggi 22 agosto all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato per l'aggravarsi di una lunga malattia, è stato uno dei cantanti più amati in Italia e simbolo della melodia italiana all'estero grazie soprattutto a L'Italiano, diventato nel tempo una specie di inno nazionale.
Quindici partecipazioni al festival di Sanremo all'attivo (con una storica performance nel 1990 in coppia con Ray Charles), autore di hit amatissime anche all'estero, da L'Italiano a Il tempo se ne va, La mia musica, Solo noi, per citarne solo alcune, Cutugno è stato un vero uomo di spettacolo, capace di passare con estrema disinvoltura dal cantautorato alla conduzione televisiva (nel 1987 fu alla guida di una fortunata edizione di 'Domenica In').
Toscano ma cresciuto in Liguria, non ancora ventenne fonda un gruppo, Toto e i Tati, proponendo live i suoi brani. Il 1975 è l'anno del grande successo in Francia, dove Joe Dassin incide la sua L'ete' Indien, che diventa una hit internazionale. Da li' le richieste si moltiplicano: Toto scrive canzoni per Mireille Mathieu, Dalida, Johnny Hallyday, Michel Sardou, Claude Francois, Herve' Vilard. In Italia compone per Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti, Ornella Vanoni. Il debutto al festival di Sanremo è nel 1976: sul palco dell'Ariston sale con il suo gruppo, gli Albatros, con 'Volo AZ 504'. Arriva terzo. Poco dopo arriva 'Nel cuore nei sensi', con cui partecipa al Festivalbar e che balza ai vertici delle classifiche nella versione francese incisa da Gerard Lenorman. L'anno dopo gli Albatros tornano a Sanremo con un'altra canzone di Toto, Gran Premio. Una svolta importante poi nel '78 con 'Donna donna mia'. Sigla del programma 'Scommettiamo' condotto da Mike Bongiorno, raggiunge i vertici della hit parade.
Un periodo fertile per Cutugno, che scrive anche la prima canzone per il grande Adriano Celentano, Soli. Una canzone che per mesi resterà al primo posto in classifica. Per l'album di debutto, 'Voglio l'anima', bisognera' attendere il 1979. I brani saranno successivamente incisi da vari artisti, italiani e stranieri, e la title-track diventa sigla del programma tv francese 'Saranno famosi', restando per settimane ai vertici della hit parade. Ma sono tanti i successi del Toto nazionale: Solo noi viene lanciato a Sanremo nel 1980 e vince: la sua unica vittoria in 15 festival. Nello stesso anno firma tutte le canzoni del disco Il tempo se ne va per Adriano Celentano.
Dopo la pubblicazione di La mia musica, del 1981, nel 1983 con il suo brano-simbolo, L'Italiano arriva solo quinto ma la canzone vende milioni di dischi e lo rende famoso nel mondo, Israele, Iran e Corea compresi. All'Ariston (è quasi leggenda la sua fama di 'eterno secondo') tornerà tante altre volte, come interprete, autore e superospite, mai in modo scontato: nel 2010, dopo un periodo difficile per motivi di salute, arriva a Sanremo con Belen Rodriguez, con la quale canta Aeroplani.
Nel 2012 invitato da Fabio Fazio, esegue L'Italiano con il coro dell'Armata rossa. Il suo legame con il festival è talmente forte che nel 2005 per parteciparvi rinuncia all'Olympia di Parigi. E, tra un festival e l'altro, Toto gira il mondo, non sta mai fermo sempre fedele al suo slogan: ''Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano''.
Nel 2018 per un malore è costretto ad annullare concerti in Belgio. Nello stesso anno ha la soddisfazione di cantare per la seconda volta nella lunga carriera all'Olympia di Parigi e Le Monde dedica per l'occasione una pagina all'italiano vero. Nel 2019 scoppia un caso Ucraina: un gruppo di deputati ucraini con una lettera chiese di precludere per presunte posizioni filorusse l'ingresso a Toto Cutugno che aveva un concerto a Kiev sold out da tempo. Lui replicò di essere "sorpreso e preoccupato", dichiarandosi sempre distante dalla politica: "Io sono apolitico". La vicenda poi si sgonfia e lui riesce a cantare davanti ad un pubblico entusiasta. Nel 2021 fu felice di passare il testimone ai Maneskin a Eurovision: fu lui infatti il vincitore del concorso europeo nel 1990. Popolarissimo sia a Mosca che Kiev a guerra iniziata nel 2022 dichiarò: "sogno bambini russi e ucraini insieme".
I funerali di Toto Cutugno si terranno giovedì 24 agosto alle ore 11 alla Basilica Parrocchia dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne 56 a Milano. A comunicare la notizia del funerale di Toto Cutugno all'ANSA è il manager Danilo Mancuso assieme alla famiglia dell'artista.
Da Meloni al premier albanese Edi Rama, l'omaggio a Cutugno
"Ciao a Toto Cutugno, un Italiano vero". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, pubblicando una foto del cantautore. "Eri un grande, Italiano vero, dovevamo vederci quest'estate a Valona ma Dio ha deciso farti riposare in pace, mentre a noi rimangono le tue canzoni registrate per sempre nel cuore di tantissimi albanesi. Grazie di tutto Toto Cutugno, è stato un privilegio vivere contemporaneamente con un mito come te". Lo scrive in italiano il premier albanese Edi Rama. "Ci lascia un grandissimo: con la sua L'Italiano, ha saputo far cantare milioni di persone, portando la musica italiana in tutto il mondo. Buon viaggio, Toto Cutugno", così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini.
"Il mondo della musica perde un interprete popolare e importante. Un artista, con l'orgoglio di essere italiano, apprezzato anche all'estero, i cui successi sono stati la colonna sonora di un'epoca. Dimostrò il suo talento anche come autore. Sono vicino alla famiglia e alle persone a lui più care in questo momento doloroso", dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Anche Le Monde celebra Toto Cutugno, cantante celebre anche in Francia. La sua canzone " Un italiano vero" scrive su Twitter Le Monde, fu seconda nella hit parade. Una canzone che ha avuto enorme successo anche in Israele, Iran e Corea del Sud. Il quotidiano ricorda che il video della canzone fu girato sugli Champs Elysee a Parigi e conteneva "una serie di clichè caricaturali sull'Italia e gli italiani. Le Monde ricorda infine come Cutugno abbia scritto per molti cantanti francesi da Michel Sardou a Mirelle Mathieu, Joe Dassin, Sheila e Johnny Hallyday.
Il saluto dei colleghi, da Pausini a Pupo, il dolore di Baudo
"Toto, amico caro ed amato. Compagno di innumerevoli ed indimenticabili momenti di spettacolo e di vita, ti auguro buon viaggio. Mi mancherai". Così Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, saluta l'artista amico con cui condivise il podio di Sanremo nel 1980 quando Toto Cutugno vince con Solo noi e lui arrivò terzo con Su di noi.
"Un doveroso omaggio a Toto Cutugno. Un Artista davvero rappresentativo per il nostro Paese. Ed era frequente condividere gli stessi palchi in tutta Europa. Fai un Buon Viaggio...". Così Angelo Branduardi su Facebook.
"Toto Cutugno era un artista, un uomo e un italiano buono e gentile. Ho molti ricordi legati a lui e sono sinceramente dispiaciuta per la sua scomparsa. Un abbraccio alla sua famiglia e ai suoi fan di tutto il mondo", scrive Laura Pausini.
"Sono addolorato, Toto Cutugno era una persona buona. Una perdita troppo grande per me, sono addolorato. Una grande perdita per tutti gli italiani e per chi ama la musica. Sembrava scontroso, invece era chiuso perché era malinconico e non triste", dice Pippo Baudo. "A quel Sanremo del 1983 capii subito che l'italiano sarebbe diventato un successo internazionale", conclude Baudo.
"Toto Cutugno, un italiano vero, se n'è andato… Autore e interprete della grande tradizione italiana. Ha scritto una delle canzoni italiane più famose del mondo, L'Italiano. Ci conoscevamo da sempre. Ciao Toto, la tua musica sale in cielo". Gianni Morandi, su Facebook, ricorda il collega.
"Ciao Toto, amico di una vita. Vivevi per la tua musica, per il tuo pubblico e per noi ci sarai sempre", il saluto dei Ricchi e Poveri.
"Una grande cultura musicale, apprezzato in tutto il mondo e spesso sottovalutato dall'intelligencija radical-chic nostrana. Un gran signore. In questo tempo di improvvisati ricordiamo chi faceva musica 'leggera' con classe, cuore e grande preparazione tecnica", ricorda il cantautore Enrico Ruggeri.
Orietta Berti scrive: "Con Toto ci siamo incontrati tantissime volte già dagli anni Settanta. Nei Festival di Sanremo e nei programmi televisivi. Ricordo con affetto una trasmissione, Piacere Rai Uno, che Toto conduceva e nella tappa di Ferrara dove andai ospite ricordo il suo grande spirito di accoglienza e la sua gentilezza. Le ultime volte ci siamo visti in Canada dove eravamo in Tournée insieme a Toronto e poi a Domenica In dove ci siamo salutati nei camerini. Non dimenticherò mai la divertente esperienza televisiva nel programma Ora o mai più, dove con Toto e tanti altri colleghi abbiamo condiviso il tavolo dei coach e abbiamo ricordato tanti aneddoti delle nostre carriere. Quando uscì il suo brano L' Italiano, ricordo che ci incrociammo anche in Belgio per delle promozioni tv. È un giorno triste. Sono vicina ai famigliari e porgo loro le mie condoglianze ".
DA PARTE MIA DICO CHE RINGRAZIO IL SIG, CUTUGNO , COME UOMO E COME ARTISTA , PER AVERMI DATO FORTISSIME EMOZIONI DI VITA CON LE SUE BELLISSIME CANZONI, NESSUNA ESCLUSA, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLA DEL PATRIOTA : L’ ITALIANO, CHE MI HA PERMESSO ASSIEME AD ALTRI MILIONI DI CONNAZIONALI , IN ITALIA ED ALL’ESTERO, DI ESSERE FIERI DI ESSERE CITTADINI E CITTADINE ITALIANE, ANCHE SE SPESSO GOVERNATI DA SOGGETTI POLITICI COME QUELLI DI SINISTRA ED OGGI ANCHE DEGLI SCIAGURATI ED IMBELLI DEL M5S, CHE NON SEMPRE HANNO COMPRESO IL VERO SIGNIFICATO DEL TERMINE “PATRIOTA” CHE NEGLI USA E’ FATTO PERSONALE MAGNIFICATO ONORATO ED AMMIRATO DA TUTTI GLI AMERICANI, IN QUANTO FONTE DI ORGOGLIO VERO E SERIO CHE ESSI PROVANO VERSO LA LORO FEDERAZIONE.
GRAZIE SIG. TOTO’ PER QUANTO FATTO PER RISVEGLIARE SOPRATTUTTO IN NOI LO SPIRITO FIERO E FORTE DELL NOSTRA VIVIFICANTE E POSITIVA ITALIANITA’, SENZA LA QUALE SAREMMO UNA NAZIONE QUALSIASI IN MEZZO AD ALTRE ALTRE NAZIONI SICURAMENTE EVOLUTE MA CERTAMENTE “INFERIORI”” COME STORIA AD OGNI LIVELLO E VITA CULTURALE VIVACISSIMA DA EMULARE SICURAMENTE ,COME QUELLA, PER ESEMPIO, ESPRESSA PER SECOLI, GIA’ DAGLI ANTICHI NOSTRI INTELLIGENTI E FORTI ANTICHI ROMANI IN POI E LE CUI PROVE OGGETTIVE SONO ANCORA FRA NOI E CON NOI.
RIPOSA IN PACE
Cuneo ,li 23.08.2023
Rinaldo e Famiglia

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ANNO 2023: IL TRASPORTO MARINO ED IL RITORNO ALL'USO FAVOREVOLE DEL SISTEMA CON VELE ANCHE SE SPECIALI.

Post n°1162 pubblicato il 23 Agosto 2023 da Caino2007dgl

 

“”NOVITA’ “” ECCELLENTE CHE DIMOSTRA CHE LE VECCHIE “VELE” PER NAVIGARE, ANCHE SE SPECIALI , POTREBBERO DIVENTARE SERIAMENTE , LO STRUMENTO FAVOREVOLE PER IL NOSTRO AMBIENTE E CLIMA, IN QUANTO E’ A ZERO CO2.ECCONE LA PROVA OGGETTIVA CHE MI AUGURO VENGA EMULATO DA ALTRE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI COMPAGNIE NAVALI.Il mercantile che utilizza le vele per risparmiare carburante ed emissioni di CO2

di Luca Fraioli

 

 

 

"Issate le vele". Frase d'altri tempi, che però è stata pronunciata anche poche ore fa dal ponte di comando di un modernissimo mercantile battente bandiera di Singapore: la Pyxis Ocean è salpata dal porto di Shangai alla volta del Brasile, e appena al largo delle coste cinesi ha innalzato se sue due vele hi-tech, alte 37 metri e mezzo e con una larghezza massima di 20 metri. La nave-cargo, di proprietà della Mitsubishi e noleggiata dal colosso alimentare Cragill (multinazionale statunitense specializzata in cereali, semi, mangimi...), inaugura con questo viaggio intercontinentale una nuova per la navigazione commerciale: il ritorno del vento come sistema di propulsione. Sulle vele spicca anche la bandiera a 12 stelle dell'Unione europea: il progetto (denominato WindWings) è stato co-finanziato dalla Ue, nell'ambito del programma Horizon 2020.

Tra i sistemi di trasporto, le grandi navi sono forse (insieme agli aerei di linea) i mezzi più difficili da decarbonizzare. Si sperimentano l'ammoniaca e l'idrogeno come combustibili del futuro. E si fa fatica a prendere impegni di tagli alle emissioni, senza rischiare di compromettere il traffico di merci sui mari di tutto il globo. Attualmente le navi mercantili rappresentano il 2,1% delle emissioni totali. Nel giugno scorso il vertice di Parigi su finanza e clima ha fallito, per l'opposizione di Cina e Stati Uniti, nel trovare un accordo sulla tassazione delle emissioni di gas serra prodotte dalle spedizioni internazionali. Pochi giorni dopo, al summit delle Nazioni Unite sulla navigazione internazionale, gli armatori hanno preso l'impegno di centrare l'obiettivo "net zero" entro il 2050. Come farlo, però, resta ancora un mistero.

 

In attesa che si sviluppino nuovi combustibili e tecnologie green, Mitsubishi e Cargill provano a ridurre l'impatto delle vecchie sale macchine rispolverando le gloriose vele, naturalmente in versione XXI secolo. I materiali sono gli stessi utilizzati per costruire le pale eoliche, quando non sono issate giacciono sul ponte della nave. E una volta dispiegate riescono a catturare così tanto vento da ridurre del 30% le emissioni di CO2 del vascello. Perché permettono di bruciare molto meno carburante fossile nei motori. Secondo i fautori dei velieri del futuro sarà proprio questo, il risparmio di gasolio e dunque di denaro, a decretare il successo della tecnologia sperimentata per la prima volta su una tratta transoceanica dalla Pyxis Ocean: "Con quattro di queste vele una grande nave consuma ogni giorno 6 tonnellate di carburante in meno". Un bel guadagno per gli armatori, oltre che per il Pianeta. Inoltre le vele hi-tech possono essere installate anche su navi già in funzione: la Pyxis Ocean, per esempio, è stata varata nel 2017. "Dopo oltre 100 anni si è riscoperto il vento, ed è una buona notizia", commenta Nicola Armaroli, chimico del Cnr e in un recente passato consulente sulla decarbonizzazione dei trasporti del governo Draghi. "Quando qualche anno fa i combustibili fossili erano a basso costo, si considera una scocciatura issare queste immense strutture sui ponti dei mercantili. Ora con il caro-petrolio ci si sta ripensando". L'altro punto di svolta è il giro di vite su inquinamento ed emissioni: "In passato le sostanze sputate fuori dai camini delle nave in acque internazionali erano figlie di nessuno", spiega Armaroli. "Ora c'è molta più attenzione e gli armatori cercano soluzioni alternative"

 

La rivoluzione a vela non ha pero ancora contagiato la marina mercantile mondiale: su 110mila navi in circolazione e in fase di costruzione, sono solo 100 quelle che prevedono la possibilità di propulsione eolica. Anche perché non tutti i problemi sono risolti, a cominciare dall'ingombro delle vele nelle fasi di carico e scarico. "Il parco navi in circolazione è molto vecchio, e pur non essendo un ingegnere, immagino che non sia semplice installare le vele hi-tech, su imbarcazioni concepite venti o trenta anni fa", commenta Armaroli. E per il futuro? "La decarbonizzazione della marina mercantile è una delle sfide più difficili", ammette il chimico. "Si pensa al metanolo, che però ha una densità energetica che è la metà di quella del gasolio. O all'ammoniaca. O ai combustibili sintetici, che sono però di là da venire. L'idrogeno, infine ha problemi di volumi enormi allo stato gassoso, e se lo si vuole liquefare bisogna raffreddarlo a 250 gradi sotto zero, con costi energetici colossali. Forse oltre a immaginare soluzioni tecnologiche, occorrerebbe ripensare anche la delocalizzazione delle produzioni che ha fatto esplodere il numero delle navi in circolazione".

E' probabile che gli sguardi di chi conta nel settore siano tutti puntati sulla Pyxis Ocean e sulla sua traversata, che dovrebbe durare sei settimane... ma naturalmente dipenderà anche dai venti. Se una volta attraccata nel porto di Paranagua a metà settembre, i risparmi previsti (di carburante, denaro e CO2) saranno confermati, molti potrebbero decidere di tornare a issare le vele sui loro mercantili.

 

 

DAL SITO WEB:

 

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/08/21/news/mercantile_vela_emissioni-411843757/?utm_source=pocket-newtab-it-it

 

 

Il mercantile che utilizza le vele per risparmiare carburante ed emissioni di CO2

la Pyxis Ocean è salpata dal porto di Shangai alla volta del Brasile. Le sue vele possono far risparmiare il 30% delle emissioni di anidride carbonica

 

 

MI DOMANDO SOLO PERCHE’ , FINORA, I COSTRUTTORI DI NAVI , NON CI AVESSERO MAI PENSATO DI RIPRISTINARE L’UTILIZZO POSITIVO DELLE VELE PER SPINGERE I LORO “VASCELLI” DI QUALSIASI TIPO, SPECIALMENTE QUANDO SI TRATTA DI NAVI DI GRANDI DIMENSIONI CHE PER MUOVERSI, OOVVIAMENTE, CONSUMANO MOLTO CARBURANTE PRODUCENDO DI CONSEGUENZA MOLTO CO2 ?

 

TEMO CHE ALLA MIA DOMANDA NESSUNA SAPRA’ DARMI UNA RISPOSTA ONOREVOLE ED ESAUSTIVA.

 

PRENDIAMO, QUINDI , ATTO DI QUESTA SPLENDIDA REALTA’ INNOVATIVA CHE, NE SONO CERTO , CONSENTIRA’ DI RIDURRE NEI CIELI MARINI DEL MONDO , L’INQUINAMENTO FINORA PRODOTTO DALLE NAVI A SPINTA CON MOTORI DIESEL FORTEMENTE INQUINANTI, ANCHE SE MODERNI E TECNOLOGICAMENTE AVANZATI.

 

Cuneo ,li 23.08.2023

 

Rinaldo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963