L'ANTICUOCA

SMETTO QUANDO VOGLIO

Creato da virginiagrey il 02/12/2008

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I films in cucina: Un tocco di zenzero

Post n°1100 pubblicato il 24 Novembre 2009 da kimberlynn
 

 

Questo film è un viaggio della memoria, affettiva e sensoriale e racconta  la storia di Fanis, (George Corraface) un ragazzo che trascorre i primi anni di vita ad Istanbul, ma che poi è costretto a trasferirsi ad Atene a causa delle tensioni politiche tra Grecia e Turchia all’inizio degli anni ‘60.
La sua famiglia è di origine greca, il nonno Vassilis, (Tassos Bandis)
cui il ragazzo è particolarmente legato, decide di rimanere nella capitale turca perché proprietario di una piccola bottega di spezie.

 

 

Gli anni passano e Fanis cresce aspettando una visita del nonno e della sua amica d’infanzia  Saime, dedicandosi  in modo ossessivo alla cucina, con grande disappunto della famiglia e delle autorità scolastiche.
Diventa inoltre professore di astrofisica, ma nel suo cuore nutre sempre la speranza di rivedere il nonno e Saime e di poter cucinare un giorno per loro.
Finalmente arriva la notizia che suo nonno sta per raggiungerlo ad Atene.
Purtroppo  Vassilis non lascerà mai più Istanbul a causa di un ricovero in ospedale; sarà Fanis a raggiungere l'anziano al suo capezzale e dopo 35 anni ritroverà i ricordi del passato grazie anche a Saime.

 

 

Con dolce nostalgia Fanis ricorda i momenti più felici trascorsi accanto all'adorato nonno che, oltre a tramandargli i segreti della cucina greca, gli insegna i principi dell'astronomia in un modo affascinante dove le spezie assumono un ruolo ben definito:
"Il pepe... è piccante e brucia, proprio come il sole."
Gli descrive anche gli effetti delle spezie sull'animo umano:
"Il sale… va aggiunto nelle dosi necessarie per insaporire la vita di ognuno.

La cannella… è dolce amara, proprio come una donna.
La vita, come il cibo, richiede sale…
Sapori dolci e speziati possono essere mescolati in diverse maniere:
 combinati assumono sfumature particolari impossibili da trovare se usati da soli."
Il cibo e la cucina sono il veicolo tramite il quale raccontare l'amore di una gente per la propria terra, per i propri valori.

 


Partendo da questi insegnamenti, Fanis un giorno ha la brillante idea di aggiungere un bel pezzo di zenzero nelle keftedes, le classiche polpette di carne greche, suscitando le ire del padre e un bel putiferio in famiglia.
Vi consiglio di vedere questo film a stomaco pieno, perché ci sono piatti troppo invitanti!

 

Le polpette di Fanis

 

 Foto: ellysaysopa.vox.com

 

 

Ingredienti per 4 persone

la mollica di una michetta, intrisa nel latte tiepido e ben strizzata
500 g di carne tritata
1 cucchiaio di menta tritata
1 cipolla piccola tritata
1 spicchio di aglio tritato
1 cucchiaino di origano
1 cucchiaio aceto di vino bianco
1 uovo
1 pizzico di noce moscata
1 buon pizzico di zenzero
sale e pepe q.b.
farina q.b.
olio di oliva per friggere

Procedimento

Mescolate bene la carne tritata con il resto degli ingredienti.
Formate delle polpette tonde e non molto grandi che passerete nel pane grattato. In una padella abbastanza
grande riscaldate l'olio e fate cuocere la carne a fuoco non troppo forte girando un paio di volte. Quando sono belle dorate, adagiatele su della carta assorbente in modo di togliere l'unto in eccesso.
Sono ottime mangiate fredde accompagnata dallo tzatziki (salsa a base di yogurt, cetriolo, aglio e aneto) .


Ricetta da  "Mangiare bene"

 

 
 
 
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