L'ANTICUOCA

LA TERESINA

Ieri sono andata all'Istituto: lo avevo promesso agli Ospiti.

E' strana la sensazione che ho ricevuta: di estraneità. Non mi sono sentita un'estranea, giacché nonnetti, colleghi e persino il capo sono stati contenti di vedermi; semplicemente, non ho sentito mio quel luogo.

Mi chiedo cosa stia capitando dentro di me: quel posto ha sempre rappresentato buona parte della mia vita, e almeno 3/4 delle mie energie sono state spese lì.

Oggi devo tornarvi, per accordi sindacali. Vediamo...

Qui, in casa, procede tra alti e bassi: la 'nonna' un giorno è disponibnile, un altro è malinconica; una volta si veste da sola, e l'altro confonde gli indumenti.

Io sono nervosa, lo ammetto. Non è facile l'adattamento, non perché, come avrete capito benissimo, avverta la mancanza del lavoro, ma perché mi sento fagocitata dalle incombenze familiari. Infatti, i dolori della fibro sono aumentati, ed ora tossisco per un nonnulla. Sarà certamente la polvere che sto smuovendo per le pulizie che avevo trascurate, ma sento che la mia tosse stizzosa è un'espressione della mia rabbia. Perché non ammetterlo? E' così, ed io lascio che sia.
La pentola a pressione deve sfiatare, lo si fa anche con i termosifoni (scoperta dell'altro giorno: sono proooprio diversamente casalinga!!), perché non dovrei permetterlo anche, anzi soprattutto, a me stessa?

Alla prossima, buona giornata a tutti.

E voi come  sbollite il vostro vapore?