Canto alla lunaChe fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? (G. Leopardi) |
Grazie a
sono strafusa
e
G.attonero
NOTTE D'AMORE
Gli occhi chiusi,
un sorriso dolce dipinto
sulle labbra umide,
il corpo voluttuoso
ancora palpitante
abbandonato
sulle candide lenzuola.
Ricordo di una notte d'amore
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SOGNI
"I veri sognatori sono molto profondi
e amanti del divertimento...
cuori contenti,
eppure mai soddisfatti,
maturi, ma ancora desiderosi di crescere".
("Il guardiano del faro" di S. Bambarén)
Post n°187 pubblicato il 26 Marzo 2021 da panteradicuori
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Post n°186 pubblicato il 22 Novembre 2020 da panteradicuori
Non facile usare bene la punteggiatura: virgole, punti e virgola, punti di vario tipo... Il problema non è solo sulla carta, ma anche nella vita! Sì, perchè la pun- teggiatura segna anche ogni momento delle nostre vite e la cosa più com- plessa è mettere i punti e andare a capo. A questo riguardo io ho delle grandi difficoltà, i punti non sono la mia spe- cialità, non i punti a capo. In realtà sono una specialista dei puntini di so- spensione con i quali dò seconde, anche terze possibilità quando invece dovrei solo trovare il coraggio di chiudere definitivamente mettendo un bel punto. E a capo. Ma a cosa è dovuta questa indecisione? Vorrei proprio saperlo, perchè dare opportunità di recupero, passatemi il termine, non dev'essere azione scon- tata, in qualche modo bisogna meritarsela. Ecco, forse è proprio questa ca- pacità di capire se l'altra persona è veramente dispiaciuta o se ne sta appro- fittando che mi manca o di cui sono insufficientemente dotata. O forse è solo un livello di autostima ballerino che a volte scende al di sotto di un valore accettabile per una buona autoconservazione. Mah, chi può dirlo? Dovrò cercare di applicare le mie conoscenze sulla pun- teggiatura grammaticale alla mia vita. In fondo in grammatica sono sempre stata brava!
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Post n°185 pubblicato il 15 Novembre 2020 da panteradicuori
Scende la sera e la malinconia offusca la mente. La consapevolezza della solitudine, il vuoto nel letto troppo grande, il desiderio di non pensare, di vuotare la testa... La voglia di scappare lontano, sparire tra le onde del mare o forse tra le nuvole in cielo, lasciarsi andare e seguire l'istinto ancora una volta con la speranza di vivere nuove sensazioni che sazino l'anima e la mente... E gridare tra le lacrime un dolore che non si attenua se non cullato da for- ti braccia che tramettono un messaggio consolatorio, "Io sono qui, conta su di me!" E la speranza che dopo ogni burrasca torni la calma e il cuore riprenda len- tamente a battere per un nuovo sogno. ...e niente è più come prima...
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Post n°184 pubblicato il 02 Novembre 2020 da panteradicuori
Il sogno l'aveva turbata a tal punto che non si era ancora alzata dal letto. Molto strano, Angie non ricordava mai i sogni, o almeno ne ricordava solo pezzi senza un filo logico. Invece questa mattina si era svegliata con il ri- cordo dettagliato di quello che aveva sognato ed era un po' imbarazzata. Sognare di fare sesso non era poi così strano, ma sognare di farlo con Riccardo e in quel modo la destabilizzava. Non aveva mai creduto che lui l'avesse colpita al punto da renderlo il protagonista delle sue fantasie, non pensava mai a lui, tanto meno come compagno di giochi. Erano colleghi, lui era simpatico, ma non certo un tipo intrigante. Eppure nel suo sogno era lui, ma allo stesso tempo non era lui: risultava così sensuale e sexy, mentre nella realtà lo si sarebbe considerato un uomo banale che non su- scitava particolari istinti selvaggi e tanto meno fantasie inconfessabili. A ripensarci Angie non riusciva a crederci. Cosa ci faceva lui nel suo so- gno? perchè proprio lui? Forse proprio perchè nella vita reale lui appariva così innocuo e inoffensivo, nel sogno diventava deciso e sicuro di sè, un uomo a cui lei non riusciva a dire di no, qualcuno che in qualche modo non le chiedeva il permesso, per- chè aveva capito che lei si sarebbe sentita più libera se non avesse dovuto scegliere. E così Angie sentiva ancora sulla pelle il tocco leggero delle mani di Riccardo che accarezzavano la sua schiena e all'improvviso la giravano e la mettevano schiena al muro con un sorriso sfacciato che ancora la faceva fremere. Angie faticava ancora a respirare regolarmente, il ricordo di ogni gesto, ogni reazione, ogni respiro condiviso le annebbiava la mente e la spossava come se tutto fosse realmente accaduto poco prima. Finalmente riprese il controllo e si alzò per dirigersi alla doccia. Eh sì, meglio farsi una bella doccia e affrontare la nuova giornata... |
Post n°183 pubblicato il 01 Novembre 2020 da panteradicuori
"Cercami, non quando ti senti solo. Cercami quando hai tutto e non ti manca niente. Niente tranne me". Eh già, proprio così, questo è quello che ho sempre voluto e tuttora mi auguro - pensava Sara - essere desiderata da chi non ha bisogno di nulla, da chi si sente incompleto solo perchè gli manco io. La mancanza a volte può diventare dolore fisico quando viene identificata con qualcuno a cui teniamo così tanto che quando non è con noi ci sentia- mo menomati. Di fronte alla sua tisana, Sara rimuginava. Si era imbattuta in quei pochi versi che l'avevano colpita perchè li aveva sentiti suoi. Forse perchè per lei era proprio così, ma non sapeva se fosse la stessa cosa per Luca, sempre ri- servato e criptico. Stavano bene insieme, ma lei non era sicura che Luca la desiderasse così tanto. Certo, lei era "eccessiva" in tutto, non aveva mezze misure, soprattutto per quello che riguardava i sentimenti, e si aspettava lo stesso atteggiamento dal suo lui. Ma si rendeva conto che come al solito stava usando troppo la testa e forse un po' più di leggerezza non avrebbe fatto male a tutti e due... Meno testa e più cuore.
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