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Un Poliziotto da Happy Hour - La recensione da yahoo

Post n°6757 pubblicato il 06 Novembre 2011 da Ladridicinema
 

Solo su Yahoo!

Non ce la facciamo a resistere anche solo una riga di più e ve lo dobbiamo dire: se il codice penale delnostro paese prevedesse una pena per i danni inferti ai film attraverso le moleste traduzioni dei titoli, il responsabile della trasformazione di "The Guard" (letteralmente: La Guardia) nel terrificante "Un Poliziotto da Happy Hour" andrebbe condannato all'ergastolo. Soprattutto perché l'ottimo film diJohn Michael McDonagh — una commedia noir intelligente, intrigante e di un realismo crudo perfetto per far risaltare il protagonista Brendan Gleeson — non ha nulla a che fare con happy hour, né con risate alla Eddie Murphy, né con demenziali situazioni alla Fratelli Farrelly.

GUARDA IL TRAILER:

Un poliziotto da happy hour, trailerTrailer del film Un poliziotto da happy hour



Un titolo italiano di questo tipo ha l'inquietante potere (che speriamo non si avveri) di affondare un film e una storia che, innanzitutto, ci dicono una cosa: a casa McDonagh, nella verde terra d'Irlanda, si hanno buone idee e si sa produrre un buon cinema. Sì perché il regista e sceneggiatore di "Un Poliziotto da Happy Hour" (6 milioni di dollari l'esiguo budegt) è fratello di Martin McDonagh, a sua volta regista e sceneggiatore di "In Bruges — La Coscienza dell'Assassino", altra storia noir ambientata nella bellissima città belga, protagonisti due irlandesi d'eccezione, lo stesso Brendan Gleeson e il "divo" Colin Farrell.

Anche in quel caso, atmosfere di crudo realismo, uso impeccabile e sobrio dell'ironia, qualche concessione a una comicità di situazione disinnescata in men che non si dica da scene di dramma o violenza. Insomma, la stessa ricetta che l'esordiente John Michael McDonagh maneggia con abilità. Ripetendo, tra l'altro, un "caso di coscienza" e di "redenzione": se in "In Bruges" Gleeson era un criminale, qui è Gerry Boyle, un poliziotto locale della costa occidentale irlandese, beone, frequentatore di prostitute, razzista (verso chiunque non sia irlandese) e, se ne ha l'occasione, disposto anche ad assaggiarsi qualche pasticca di acido sequestrata a qualche spacciatore. Un tipo difficile da decifrare, sempre protetto da uno scudo di cinismo e di ironia "politicamente scorretta", ritrovatosi al centro di un'indagine sul traffico di cocaina nella zona. Quando dall'altra parte dell'oceano giunge l'agente FBI Wendell Everett (Don Cheadle), americano e per di più di pelle nera, le scintille tra i due ci mettono poco a scoccare. Ma il destino vuole che l'americano e l'irlandese lavorino in squadra, per incastrare i trafficanti. E che le scelte difficili, da uomini veri, li inducano a guardarsi negli occhi. E comprendersi. Il tutto, ben intenso, senza una stilla di retorica o "plastificazione" cine-commerciale. "The Guard" (preferiamo chiamarlo così) ha conquistato favori alSundance Festival e anche al Festival di Berlino scorsi: ci auguriamo che qui in Italia si scrolli quell'happy hour dalla divisa.

Ferruccio Gattuso

Un Poliziotto da Happy Hour
Regia: John Michael McDonagh
Cast: Brendan Gleeson, Don Chedale, Liam Cunningham
Distribuzione: Eagle Pictures
Uscita nelle sale: 21 ottobre

 
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