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Blue Jasmine
Post n°10785 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da Ladridicinema
Tag: recensioni Woody Allen con Blue Jasmine ci parla della crisi attuale della società americana, non solo economica, ma anche e sopratutto etica e morale. Lo fa attraverso una stupenda commedia tragicomica con sorprendenti tinte drammatiche che in qualche modo sembrano delineare una sfiducia abbastanza evidente per il presente, da parte del regista americano verso una società egoista, ipocrita, menefreghista e senza valori. E' la storia di Jasmine, reginetta mondana di New York, sposata al filantropo Hal, uomo d'affari che la viziava e lusingava. Ma Hal era anche un truffatore e un infedele. La fine del loro matrimonio, dopo l'arresto e il successivo suicidio di Hal, ha portato Jasmine alla bancarotta e all'esaurimento nervoso. Sola e in balìa degli antidepressivi, la donna si trasferisce a San Francisco per vivere con la sorella Ginger, mai considerata; che spinge ad essere più ambiziosa in amore, scatenando la reazione del fidanzato di lei, Chili. Quest'ultimo, da poco subentrato al fallimento del precedente matrimonio di Ginger, viene da subito mal visto da Jasmine, che lo considera un "perdente": più in generale, la donna dimostra di mal sopportare il nuovo contesto in cui si trova a vivere, così distante dalle sue abitudini. Il film riesce in pieno nel suo obiettivo, lasciando una sorta di amaro in bocca, grazie ad una magistrale, da oscar; interpretazione di Cate Blanchett, nei panni di un'anti-eroina contemporanea, che pretende di avere tutto, quasi per diritto divino, senza sapere fare nulla sè non lamentarsi e disprezzare le persone, solamente perché non hanno soldi o semplicemente perché fanno lavori umili. Una donna, metafora della società occidentale di oggi, che ha girato la testa dall'altra parte troppo spesso, giustificandosi con la tanta beneficenza che faceva, come se questo potesse bastare ad eliminare i propri peccati. La Jasmine di Cate Blanchett è una donna fragile, piena di nevrosi e di vizi; creatrice e poi vittima del sistema e dell'ambiente economico, morale ed etico che gli è crollato sotto i piedi. Eccezionale la capacità del regista americano di giocare con i particolari di tutti i suoi personaggi, da Alec Baldwin (Hal) a Sally Hawkins (Ginger) fino a Bobby Carnevale, nei panni Chili. Tutto ciò a dimostrazione ancora di una volta dell'importanza che Allen da ai suoi attori. La grande capacità di Allen sta nella lucidità dimostrata nel raccontare questo mondo senza estremizzazioni o criticità troppo negativa. Il personaggio di Hal stesso, è raccontato in maniera bonaria, quasi come se fosse inevitabile il suo comportamento. Come se non avesse altri modi di poter vivere. C'è quindi una condanna dell'ambiente in cui si sviluppa il tutto, oltre e più che delle persone. La stessa Jasmine a contatto con quel contesto sociale, pur se educata diversamente, finisce per essere contaminata a sua volta e finisce per contaminare tutte le persone che stanno intorno compresa sua sorella Ginger, come a dimostrare che nemmeno un ambiente più umile e genuino può essere salvo dalla fascinazione del denaro e del vuoto. A livello narrativo sicuramente sta una delle forze del film; ricco di salti temporali da un tempo all'altro, per raccontarci nei minimi dettagli i diversi aspetti del carattere della donna e di come si è arrivati alla situazione attuale. Vediamo le motivazioni della sua nevrosi, la sua capacità di sfruttare gli altri e il suo egoismo meschino. Negli Usa il film ha ricevuto tante lodi e da molti è considerato il film migliore del tardo periodo di Allen. Sicuramente dopo il flop di Rome whith love, finalmente si rivede il miglior Woody Allen, che ci racconta a suo modo la crisi lasciando come detto prima una sorta di amaro in bocca. Voto finale: 5/5 Blue Jasmine: TRAMA DEL FILM BLUE JASMINE: Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con un ricco uomo d'affari Hal (Alec Baldwin), Jasmine (Cate Blanchett) una donna elegante e mondana newyorchese, decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger (Sally Hawkins) a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita. Jasmine arriva a San Francisco in uno stato psicologico molto fragile, la sua mente è annebbiata dall’effetto dei cocktail di farmaci antidepressivi. Sebbene sia ancora in grado di mantenere il suo portamento prettamente aristocratico, in verità lo stato emotivo di Jasmine è precario e totalmente instabile, tanto da non poter neanche essere in grado di badare a sé stessa. Mal sopporta Chili (Bobby Cannavale), il fidanzato di Ginger che considera un "perdente", né il suo ex marito Augie (Andrew Dice Clay). Ginger, seppur riconoscendo, ma non comprendendo appieno l’instabilità psicologica della sorella, le suggerisce di intraprendere la carriera di arredatrice d’interni, un impiego che intuitivamente potrebbe essere alla sua altezza. Nel frattempo, Jasmine accetta malvolentieri un lavoro come receptionist in uno studio dentistico, dove attira le attenzioni indesiderate del suo capo, il dottor Flicker (Michael Stuhlbarg).
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45