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Il web compie 25 anni: ecco 10 cose che non sapete da media.rai.it

Post n°11289 pubblicato il 18 Marzo 2014 da Ladridicinema
 

 Il web compie 25 anni: ecco 10 cose che non sapete

 

Il 12 marzo 1989 Tim Berners-Lee presentava al Cern l’idea che avrebbe rivoluzionato le nostre vite: ovvero il World Wide Web. A Natale dell’anno dopo rese pubblico il codice che ne stava alla base e da allora il suo sviluppo è stato inarrestabile. In 25 anni sono successe e cambiate moltissime cose.

Negli anni, il web è diventato parte integrante delle nostre vite, eppure molte delle cose che lo riguardano le ignoriamo. Il Guardian ne ha messe assieme 25, ne abbiamo selezionato 10 che sicuramente non conoscete, e che vale invece la pena.

1 Il web non è Internet

Anche se molti ancora confondono le due cose, è bene chiarirlo: il web non è Internet. E’ solo una parte di esso, come lo sono Google oFacebook. Internet è la rete delle reti, collegate tra loro. Il World Wide Web è, come dice Wikipedia, “un servizio di Internet che permette di navigare ed usufruire di un insieme vastissimo di contenuti (multimediali e non) collegati tra loro attraverso legami (link), e di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di Internet”.

Berners-Lee non ha guadagnato un centesimo

Nonostante avesse potuto commercializzarla, e convincere il Cern a farlo, Berners-Lee ha preferito che il web fosse una risorsa libera e totalmente gratuita.

3 Il suo capo non gli prestò molta fiducia

Berners-Lee lavorava al Cern, e il suo superiore commentò come “vaga ma interessante” la sua idea. Aveva torto.

4 Il web che vediamo è solo la punta dell’Iceberg

Il web è sterminato. Nessuno sa quanto grande sia. E quante pagine ci siano. E quante di esse non sono raggiungibili con link, e che sono accessibili solo con password. Molti esperti parlano di 2,3 miliardi di pagine “nascoste” sul web.

5 I link sono nati prima del web

Il web è interamente basato sull’idea dell’ipertesto – documenti che rimandano ad altri documenti. E’ stato Ted Nelson nel 1963 a inventare gli iperlink. Ma i suoi ipertesti funsionavano solo all’interno dello stesso computer. L’idea di Berners-Lee fu quella di usare Internet per lineare documenti che si trovassero ovunque. 6 WWW è un acronimo linguisticamente unico

Lo scrittore di fantascienza, Douglas Adams (Guida galattica per autostoppisti), ne è convinto: l’insieme delle tre WWW è unico, ci si mette più tempo a pronunciarlo che a capire cosa rappresenti.

7 Il web è dominato dalle Corporation

Nonostante ognuno possa lanciare il proprio sito web, i primi 100 websites sono di proprietà di alcune grandi corporation, che hanno un unico obiettivo: provare a “diventare il web”. Questo è quello che stanno provando a fare Google, ad esempio, o Facebook. Provare a dare una serie di servizi di navigazione che non facciano uscire gli utenti dalle proprie pagine.

8 Dal web 1.0 al web 4.0

Il web ha vissuto le sue “ere”. Il Web 1.0 era composto da una serie di pagine con cui si poteva fare solo una cosa: leggerle. E così è rimasto fino ai tardi anni Novanta. Il Web 2.0 è il web alimentato dagli stessi internauti attraverso contenuti generati dagli utenti (dai blog ai social). Ora siamo agli inizi del web 3.0: ovvero di una serie di applicazioni che “capiscono” i contenuti di una pagina, i milioni di dati che ogni giorno vengono pubblicati.

9 web ha battuto tv e radio

In termini di sviluppo e successo, un termine di misura è il raggiungimento di 50 milioni di utilizzatori. La radio ci ha messo 38 anni; la televisione 13. Il web 4. 10 Una questione di secondi

Sulla maggior parte delle pagine stiamo meno di un minuto. I primi 10 secondi sono i più critici: è in quella frazione che decidiamo se restare o cliccare su altro. Se superiamo i 20 secondi le probabilità diminuisco. Dai 30 in poi finiremo quello che abbiamo iniziato a leggere.

10 Una questione di secondi

Sulla maggior parte delle pagine stiamo meno di un minuto. I primi 10 secondi sono i più critici: è in quella frazione che decidiamo se restare o cliccare su altro. Se superiamo i 20 secondi le probabilità diminuisco. Dai 30 in poi finiremo quello che abbiamo iniziato a leggere.

 
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