Tag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
Monicelli, senza cultura in Italia...Area personale- Login
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. I miei Blog AmiciCerca in questo Blogtutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata. I miei link preferiti - renato zero blog - best movie - casa del cinema - filmup - trova cinema - programmazione sale roma - festival roma - Festival di Torino - Paolo Barnard - Mostra del cinema di Venezia - Festival di Berlino - antiiplomatico - l'intellettuale dissidente - articolo 21 - cinecittà news - cinematografo - potere al popolo - la riscossa - Partito comunista MenuUltimi commentiContatta l'autore
Citazioni nei Blog Amici: 28 FILM PREFERITI
Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere TagTag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
|
The president's staff da badmovie
Post n°12846 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da Ladridicinema
Tag: recensioni “Perché ci vogliono uccidere?” Difficile dare una risposta semplice ed esaustiva a un bambino di cinque anni che fa una domanda del genere. Ancora più difficile se a farla è tuo nipote, in fuga come te dai rivoltosi che hanno rovesciato il regime dittatoriale da te guidato per decenni. La storia che si propone di raccontare The President, film d’apertura della sezione Orizzonti del 71esimo Festival di Venezia, è facile da riassumere: in un paese caucasico non meglio identificato, il sanguinario presidente Dachi vede crollare il proprio regime. Messa in salvo la famiglia e non rassegnatosi all’ormai imminente fine, decide di restare nel paese assieme al nipotino di cinque anni, che porta il suo nome ma differisce da lui in tutto e per tutto. La fuga per la sopravvivenza porterà entrambi a intraprendere un percorso sempre più impervio, al termine del quale intuiamo esserci solo la morte o la salvezza. E gli spettatori alternano momenti di rancore nei confronti del mostro implacabile dipinto dai rivoluzionari e un sincero moto di solidarietà per il vecchio in fuga, che fa di tutto per proteggere il nipotino. Tanto più che il manicheismo iniziale viene smentito in breve dalle atrocità compiute a loro volta dai rivoltosi, che si dimostrano all’altezza del loro predecessore, perché la violenza genera sempre altra violenza. The President non è un film impeccabile, sia chiaro: si lascia spesso andare a soluzioni narrative convenzionali, impregnando la seconda parte del film di sentimentalismo non sempre all’altezza della parabola che si propone di raccontare. Eppure, al di là delle sbavature dovute indubbiamente all’intenso coinvolgimento emotivo del regista Mohsen Makhmalbaf nel raccontare una vicenda che è emblematica della situazione di tanti paesi vessati da un regime oscurantista – tra cui l’Iran, non si può negare l’efficacia del duo di protagonisti: se Misha Gomiashvili riesce a costruire l’appassionato e appassionante ritratto di un ex Dio caduto nell’inferno che egli stesso aveva creato per il suo popolo, il giovanissimo Dachi Orvelashvili ne è un tenero contraltare di innocenza e lealtà incrollabile, sebbene messo costantemente di fronte agli orrori scaturiti dalla dittatura del nonno. Così, attraverso gli occhi del piccolo Dachi, che nell’ex dittatore vede solo il burbero nonno che si lascia andare via via sempre a momenti di tenerezza sempre più autentici, anche il pubblico ha la possibilità di cambiare prospettiva. Per concludere, il valore di un film come The President sta soprattutto nel coraggio del proprio messaggio finale: messaggio che potrebbe sembrare buonista, ma che assume una statura che riecheggia quella del Pianista polanskiano, che seppellisce il rancore per rimboccarsi le maniche e seminare il germe del perdono e della speranza.
|
Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45