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Veloce come il vento

Post n°13153 pubblicato il 01 Maggio 2016 da Ladridicinema
 

Dire che il cinema italiano sia rinato quest'anno mi sembra riduttivo e irrispettoso, visto che sono anni che c'è stata questa rinascita, ma sicuramente va detto che ill cinema italiano dopo tanti anni ha deciso sicuramente di rinnovarsi, con nuovi autori e cambiando in qualche modo stile e storie e riscoprendo i regionalismi sempre all'interno di un mondo ormai globale. Così a perfetti sconosiuti e Lo chiamavano Jeeg Robot, va aggiunto anche Veloce come il vento.

Il film Matteo Rovere, rientra in questo contesto proponendo un'apertura a un genere diverso non molto presente nel cinema italiano, fatto però in maniera realistica perchè le macchine che sfrecciano, lo fanno per davvero. Veloce come il vento è un film che ha fatto dell’italianità la propria forza, ed ha dalla sua l'ottima interpretazione di quelli che molti già hanno definito la Jennifer Lawrence italiana, Matilda De Angelis.

Il film trae lo spunto di partenza dai racconti di Antonio Dentini, detto Tonino, su quanto accaduto al pilota di rally Carlo Capone, un campione degli Anni 80 dal carattere ribelle che è poi caduto nel tunnel della tossicodipendenza.

Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna con il fratellino Nico. Sua madre è scappata, suo fratello maggiore Loris è un tossico. Quando anche il padre,che aveva scommesso su di lei come futura campionessa di Gran Turismo usando come garanzia la cascina, la lascia sola, Giulia si trova a gestire il tutto e soprattutto l'eredità del padre, quella vera, ovvero la velocità che scorre nel sangue sia suo che del fratello Loris, che deciderà di allenarla per salvare la cascina.

Veloce come il vento propone un insieme di adrenaliniche sequenze d'azione ad alta velocità, ambientate non solo sui circuiti delle gare, ma anche in centri abitati, e analisi emotiva dei protagonisti, mostrati con problemi privati e pubblici da superare mentre tutto sembra muoversi ad altissima velocità, dentro e fuori dall'abitacolo.

I piloti come detto prima corrono per davvero, e questo è un tocco di realismo; rispetto alle computerizzazioni presenti nei film americani. Matteo Rovere ha voluto girare Veloce come il vento limitando il più possibile gli effetti speciali, seguendo come esempio il modo europeo di girare film action; con un sonoro realistico al massimo; merito di oltre 40 ore di materiale audio.

Forse solo il finale e la colonna sonora "americanizzano" un pò il tutto, ma per il resto finalmente assistiamo a storie diverse....

A sostenere la narrazione le interpretazioni di Stefano Accorsi e come detto primo della giovane Matilda De Angelis che hanno interpretato in maniera eccellente due personaggi dalle mille sfaccettature.

Voto finale: 4/5

Veloce come il vento

Poster

In Veloce come il vento, la passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.


 
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