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Bohemian Rhapsody

Post n°14771 pubblicato il 05 Dicembre 2018 da Ladridicinema
 

Bohemian Rhapsody è un film di genere biografico, drammatico, musicale del 2018, diretto da Dexter Fletcher, Bryan Singer, con Rami Malek e Mike Myers. Uscita al cinema il 29 novembre 2018. Durata 106 minuti. Distribuito da 20th Century Fox.

Poster

Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, è una coinvolgente celebrazione dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo.
Il film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche canzoni e il suo sound rivoluzionario, la sua crisi quasi fatale, man mano che lo stile di vita vita di Mercury andava fuori controllo, e la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury, afflitto da una gravissima malattia, condusse la band in una delle performance più grandiose della storia del rock.
Facendo questo, il film cementa l'eredità di una band che è sempre stata più di una famiglia e che continua ancora oggi a ispirare gli outsider, i sognatori e gli appassionati di musica.
Oltre a Rami Malek nei panni di Freddie Mercury, il film vede nel suo cast Lucy Boynton, nel ruolo di Mary Austin, grande amore di Freddie, Gwilym Lee nei panni di Brian May, chitarrista dei Queen, Ben Hardy in quelli del batterista Roger TaylorJoe Mazzello interpreta il bassista John Deacy DeaconAidan Gillen è invece John Reid, primo manager del gruppo, Aaron McCusker ha il ruolo di Jim Hutton, a lungo il ragazzo di Mercury e Mike Myers nei panni di Ray Foster della casa discografica EMI.

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Voce off: Devi rallentare, Fred!

Voce off: Fallirai se fingerai di essere qualcuno che non sei!

Voce off: Nessuno si ricorderà più dei Queen!

Brian May (Gwilym Lee): Dovevamo metterci in tiro, Fred? Sembri una lucertola incazzata!
Freddie Mercury (Rami Malek): Io voglio fare colpo, tesoro!

John Reid (Aidan Gillen): Su, ditemi, cos'hanno i Queen di diverso da tutte le altre aspiranti rockstar che incontro?
Freddie Mercury: Glielo dico io cos'abbiamo...siamo quattro emarginati, male assortiti, che suonano per altri emarginati...i reietti in fondo alla stanza che sono piuttosto certi di non potersi integrare, noi apparteniamo a loro

Bomi Bulsara (Ace Bhatti): Adesso anche il cognome non ti sta più bene?
Freddie Mercury: L'ho cambiato legalmente, non guardo indietro!

Brian May: Serve un po' di sperimentazione!

Kenny Everett (Dickie Beau): Io ho pagato per questo disco e mi spetta l'ultima parola!

Brian May: Non vogliamo creare sempre le stesse canzoni!
Freddie Mercury: No, possiamo fare di meglio!

Giornalista: Freddie, può dirci qualcosa sui pettegolezzi riguardanti la sua sessualità?

Voce off: Insomma, i Queen quanto possono durare ancora?!

Roger Taylor (Ben Hardy): Non prendi decisioni per la band!

Voce off: Avrai una vita davvero difficile!

Freddie Mercury: Siamo una famiglia! Tu credi in me e io in te, è la cosa più importante!

Voce off: Noi faremo delle cose straordinarie!

Voce off: Siamo tutti leggende!

Voce off: Qualcosa in cui la gente troverà un senso di appartenenza!

 

 

Vita, carriera di Freddie Mercury

Sono tante le ragioni per cui ancora oggi Freddie Mercury continua ad essere considerato uno dei pilastri della storia della musica.
Nato a Zanzibar nel 1946Farrokh Bulsara - questo il suo vero nome - iniziò a suonare il pianoforte a sette anni e a tredici entrò nella sua prima band, The Hectics, iniziando a farsi chiamare Freddie.
Passando da Zanzibar a Mumbai, per poi approdare in Inghilterra nel 1964, si laureò in arte e contemporaneamente continuò ad esibirsi con diversi gruppi, prima di formare nel 1970, insieme agli amici Brian May, Roger Taylor e John Deacon, quella che sarebbe poi diventata una delle più importanti rock band del secolo scorso.
Per loro scelse il nome Queen, perché suonava "molto regale e superbo, un nome forte, universale e immediato", e disegnò quello che sarebbe poi diventato il celebre logo del gruppo: una combinazione dei segni zodiacali dei quattro componenti, due leoni (Deacon e Taylor), un granchio per rappresentare il Cancro (May) e due fate per la Vergine (Mercury).
Già da quel logo così altisonante si poteva presagire il loro futuro, ma fu la voce e lo stile di Mercury a sancire definitivamente la fama del gruppo. Aveva un range vocale impressionante che superava le quattro ottave, un'invidiabile talento compositivo e sul palco sapeva muoversi con ipnotica naturalezza. Tanti suoi colleghi lo hanno lodato negli anni, come ad esempio David Bowie, che durante il celebre Freddie Mercury Tribute Concert, tenutosi al Wembley Stadium di Londra nel 1992, disse: "Di tutti i più teatrali performer rock, Freddie è quello che è andato più lontano... ha superato il limite. Lo vidi solo una volta in concerto, ma come si dice, lui sapeva davvero tenere il pubblico sul palmo della mano”.
Roger Daltrey degli Who, lo ha invece definito: "il più virtuoso musicista rock 'n roll di tutti i tempi, capace di cantare in qualsiasi modo, cambiando stile di strofa in strofa con una semplicità unica".
Le canzoni dei Queen, infatti, non si possono racchiudere in un solo genere: sono una mistura ben equilibrata tra elementi della disco, di progressive rock, di gospel, e persino di metal. Nel corso della loro lunga e prosperosa carriera, hanno pubblicato delle hit ormai di culto come "Bohemian Rhapsody", "We Are The Champions", "We Will Rock You" e "Another One Bites The Dust", esibendosi in ben 700 concerti in giro per il mondo, suonando per primi negli stadi del Sud America ed entrando nel guinness dei primati per la quantità di persone presenti al Morumbi Stadium di Sao Paulo nel 1981.
Purtroppo, però, il virus dell'AIDS ci ha portato via Mercury a soli 45 anni di età. Dopo una lunga battaglia con la malattia, il leggendario cantante si è spento nella notte del 24 Novembre 1991. Il video di "These Are The Days Of Our Lives", registrato a maggio del 1991, rappresenta la sua ultima apparizione di fronte ad una telecamera.
Non fu mai pubblicato prima del suo decesso, perché Mercury non voleva che la gente e i media capissero quanto fossero precarie le sue condizioni.
Fu girato in bianco e nero, proprio per evitare che si vedessero i segni dell'AIDS sulla sua pelle. Durante le sessioni di registrazione dell'album da cui è tratto il brano, "Innuendo", Mercury si dimostrò come sempre felice e desideroso di cantare, come ha raccontato Brian May: "Mi diceva 'scrivine altre, scrivimi delle tracce. Voglio cantarle, così quando non ci sarò più, tu le finirai'". "Mother Love" fu l'ultima canzone che registrò nella sua vita, una canzone che esprimeva tutto il suo desiderio di amore, di pace e di quiete.

 


 
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