Creato da: Ladridicinema il 15/05/2007
Blog di cinema, cultura e comunicazione

sito   

 

Monicelli, senza cultura in Italia...

 
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

tutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata.
Ladridicinema

 
 

Ultimi commenti

Contatta l'autore

Nickname: Ladridicinema
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 40
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

FILM PREFERITI

Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere

 

Ultime visite al Blog

vento_acquaalex.18trancoacer.250AVV_PORFIRIORUBIROSATEMPESTA_NELLA_MENTESense.8cassetta2surfinia60monellaccio19iltuocognatino1mario_fiyprefazione09LiledeLumiLMiele.Speziato0Ladridicinema
 

Tag

 
 

classifica 

 

 

 
« Internazionalismo e lott...Internazionalismo e lott... »

Internazionalismo e lotta ideologica per l'affermazione di una via rivoluzionaria da marxxii 2a parte

Post n°15463 pubblicato il 13 Novembre 2019 da Ladridicinema
 
Tag: STORIA

La creazione delle repubbliche sovietiche nel 1919 in Ungheria e in Baviera (Germania), hanno segnato il momento culminante dei movimenti rivoluzionari in Europa in conseguenza della Rivoluzione russa, sebbene siano state sconfitte.

La Grande Rivoluzione Socialista Sovietica ha creato condizioni propizie all'apparizione dell'Internazionale Comunista, la Terza Internazionale, dopo la bancarotta della Seconda Internazionale, provocata da un gretto nazionalismo, dalla collaborazione di classe e dall'opportunismo di destra. Questa rivoluzione ha esercitato grande influenza nel movimento operaio, nell'espansione e nel compattamento di gruppi di sinistra e nella sua separazione dall'influenza socialdemocratica. Come partito al potere, spetta al partito di Lenin, l'iniziativa di riunire nell'ambito della nuova organizzazione internazionale le forze di sinistra, comuniste, rivoluzionarie, separate dalle forze centriste e opportuniste di destra. La creazione della Terza Internazionale nel 1919 è stato un evento di grande rilievo per il movimento operaio internazionale. Il suo merito è stato di avere assimilato in tempo i frutti della lotta rivoluzionaria del proletariato russo, come base per il percorso che si apriva nella lotta per il socialismo su scala mondiale.

Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale e durante il conflitto, la maggioranza dei dirigenti della Seconda Internazionale aveva tradito la classe operaia. Invece di seguire la politica dell'unità internazionalista dei lavoratori contro la borghesia, si sono trasformati in propagandisti della conciliazione di classe e sostenitori dello spargimento di sangue dei lavoratori dei paesi belligeranti a favore degli interessi della borghesia. I partiti della Seconda Internazionale sono caduti in posizioni riformiste e social-scioviniste. Di conseguenza, la Seconda Internazionale ha fatto bancarotta. In queste circostanze storiche è stata lanciata la sfida a rompere con i partiti socialdemocratici e a spezzare i legami con l'opportunismo di destra, come qualcosa di indispensabile a proseguire il corso della lotta politica di classe.

Nel contesto della preparazione della guerra, in cui erano affannosamente impegnate le borghesie dei paesi imperialisti, con la complicità di settori della socialdemocrazia, il Partito Bolscevico ha lanciato la parola d'ordine di trasformare la guerra imperialista in guerra civile. Nel quadro di questa lotta, sono sorti gruppi di sinistra e rivoluzionari in seno ai partiti socialdemocratici. Lenin ha apprezzato l'emergere di questi gruppi e ha dedicato a loro attenzione, partecipando alla Conferenza internazionale dei socialisti a Zimmerwald (1915), dove li ha aiutati a combattere gli opportunisti e a rompere con costoro nei campi ideologico, politico e organizzativo. Questa iniziativa ha rappresentato un passo importante verso la creazione della Terza Internazionale Comunista e il ristabilimento dell'unità rivoluzionaria del proletariato internazionale.

In questo processo, la sinistra si è separata organizzativamente dagli opportunisti. Di conseguenza, è cresciuto il numero dei partiti di sinistra e su tale base sono stati creati partiti comunisti in molti paesi. All'inizio del 1919, i rappresentanti di questi partiti, riuniti a Pietrogrado, decisero di convocare il congresso internazionalista. Le condizioni per la partecipazione erano: primo, i partiti e le organizzazioni si sarebbero dovute collocare alla direzione della lotta rivoluzionaria del proletariato per il rovesciamento dal potere della borghesia; secondo, sostenere la Rivoluzione d'Ottobre e il potere sovietico in Russia.

Il primo Congresso della Terza Internazionale Comunista si svolse a Mosca il 2 marzo 1919, con la partecipazione di delegati di 30 paesi, tra i quali, per la prima volta, rappresentanti del proletariato di paesi coloniali e dipendenti. Il Congresso approvò la creazione della Terza Internazionale come centro del movimento comunista internazionale.

Tra i temi in discussione, il carattere dello Stato, opponendosi nel dibattito concetti come democrazia borghese e dittatura del proletariato. Il riferimento era il rapporto di Lenin “Sulla democrazia borghese e la dittatura del proletariato”. Lenin sostenne che la rivoluzione è la legge generale delle trasformazioni sociali e politiche, a cui aspira il proletariato e che per costruire conseguentemente il socialismo è necessario rovesciare lo Stato borghese, sostituendolo con il potere politico dei lavoratori. Egli sottolineava che gli opportunisti di destra, insorgendo contro i metodi rivoluzionari e lottando per la “democrazia pura” e predicando il passaggio al socialismo attraverso il parlamento borghese, cercavano di evitare l'abbattimento del regime capitalistico.

L'Internazionale Comunista negli anni dell'impeto rivoluzionario (1920-1923)

La creazione dei partiti comunisti ha rivestito grande importanza. Partiti di classe ideologicamente e teoricamente consistenti, bene orientati politicamente, legati alle masse, rappresentano un fattore decisivo nella rivoluzione politico-sociale, in presenza di condizioni oggettive favorevoli. Nel periodo immediatamente successivo alla vittoria della rivoluzione socialista sovietica, i partiti comunisti sono stati creati come organizzazioni rivoluzionarie, protagoniste della lotta ideologica contro la corrente opportunista di destra, il nemico ideologico principale da combattere.

Lenin non ha lasciato neppure da parte la lotta contro l'opportunismo “di sinistra”, che si è manifestato nei partiti comunisti della Germania e dell'Inghilterra, scrivendo anche a proposito l'opera “Estremismo, malattia infantile del comunismo”. I “sinistri” non comprendevano la necessità di combinare la lotta legale e l'utilizzo di diverse forme di legame del partito con le masse. L'opportunismo “di sinistra” costituiva un pericolo perché conduceva all'allontanamento del partito dalle masse.

Il secondo congresso dell'Internazionale Comunista ha sottolineato l'importanza dell'alleanza tra operai e contadini e l'insieme delle masse oppresse. Il congresso ha indirizzato i partiti comunisti a legarsi strettamente alle masse lavoratrici, a dirigere le organizzazioni popolari e a lanciarsi nella lotta ideologica, politica e organizzativa.

Un documento importantissimo approvato dal secondo congresso è quello relativo alle condizioni per l'accettazione nell'Internazionale Comunista, che sono passate alla storia come le 21 condizioni leniniste. L'obiettivo del movimento comunista internazionale, con l'approvazione di tali condizioni, era quello di creare una barriera alla penetrazione dell'opportunismo nei partiti comunisti e nella Terza Internazionale.

Lenin riteneva che “senza combattere l'opportunismo, non si può combattere l'imperialismo”. Considerava l'opportunismo come base di appoggio al capitalismo, una corrente controrivoluzionaria, antisocialista, anti-internazionalista.

L'Internazionale Comunista negli anni 1921-1924

Negli anni 1921-1924 ebbe inizio la prima crisi economica del dopoguerra. Con l'aiuto dei dirigenti socialdemocratici la borghesia fece di tutto per dividere, minare e reprimere il movimento operaio rivoluzionario. I dirigenti di questi partiti crearono nuove organizzazioni come la “Internazionale 2,5”, intervennero contro gli scioperi ed espulsero i comunisti dai sindacati. In tali condizioni era necessario che i partiti comunisti elaborassero ulteriormente la loro linea tattica. Fu a questo scopo che si convocò il terzo congresso dell'Internazionale Comunista, nel 1921, con la parola d'ordine sulla lotta di massa. Il compito dei comunisti era organizzare, dalla base, il fronte unico dei lavoratori nella lotta, per assicurare la realizzazione delle richieste antimperialiste e democratiche. I partiti comunisti diressero le manifestazioni del 1° maggio 1922, in cui le richieste economiche erano collegate alle parole d'ordine politiche per la democrazia e il riconoscimento della Russia Sovietica. A causa del tradimento dei socialdemocratici, la borghesia dell'Europa Occidentale riuscì ad impedire l'unità della classe operaia, togliendole i pochi diritti democratici che aveva conquistato dopo la guerra. In Ungheria, Polonia, Austria e Bulgaria crebbe il pericolo del fascismo, mentre in Italia il regime fascista veniva instaurato nel 1922.

Anche il 4° congresso dell'Internazionale Comunista sottolineò che per combattere la minaccia fascista era indispensabile rafforzare i legami dei partiti comunisti con le masse. Nell'analizzare la questione del movimento rivoluzionario nei paesi coloniali e dipendenti, il congresso rilevò la necessità di creare un fronte unito con tutte le forze antimperialiste, notando che il proletariato sarebbe dovuto stare alla guida di questo fronte, come la classe più interessata di qualsiasi altra a portare a compimento la rivoluzione democratica e antimperialista. Avrebbe svolto tale ruolo per mezzo del suo partito, che avrebbe dovuto sempre mantenere la propria indipendenza organizzativa e politica nell'ambito del fronte unito antimperialista.

Nel 1923, per schiacciare il movimento rivoluzionario, la reazione polacca e quella bulgara instaurarono la dittatura fascista. La borghesia tedesca represse il movimento rivoluzionario con l'aiuto dei socialdemocratici. Schiacciando il movimento rivoluzionario degli anni 1920-1923, la borghesia rafforzò il suo dominio nei principali paesi capitalisti del mondo.

Questo rafforzamento segnò l'inizio della stabilizzazione temporanea e parziale del capitalismo e influenzò il manifestarsi di posizioni opportuniste di destra in seno ai partiti comunisti, con la negazione della possibilità di una nuova marea rivoluzionaria, mentre i “sinistri” negavano il  rilusso temporaneo di questa marea.

Dopo il 5° congresso dell'Internazionale Comunista, ci fu una dura lotta in diversi partiti comunisti tra queste due ali, che sfociò nell'esclusione degli elementi opportunisti che avevano ricoperto importanti ruoli negli organi di direzione.

I partiti comunisti, ancora nella fase iniziale della loro esistenza, non avevano accumulato sufficiente forza per affrontare la borghesia e l'imperialismo, né una sufficiente maturazione politica, ideologica e organizzativa. Si stava vivendo una fase iniziale dell'evoluzione e della maturazione di questi partiti per diventare partiti comunisti di tipo nuovo, di avanguardia, rivoluzionari e di massa.

La vittoria della rivoluzione sovietica nel 1917 ha segnato una profonda svolta nella storia delle lotte di emancipazione dei popoli, nella lotta della classe operaia internazionale e ha posto nuove questioni teoriche e pratiche, metodologiche e organizzative, nuove sfide all'organizzazione della lotta della classe operaia in tutto il mondo. E' in tale prospettiva che devono essere inquadrati l'esistenza e lo sviluppo della Terza Internazionale nel contesto dell'epoca immediatamente posteriore al trionfo della Rivoluzione socialista in Russia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963