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Quarta serata festival di SanRemo

Post n°15599 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

 

22.35: Pezzo sulle contraddizioni della guerra, contaminazione pseudo classica con pianoforte nel ritornello e basso albertino

22.33: RANCORE

Nome vero Tarek Iurcich, nato a Roma il 19 luglio 1989, Rancore è alla prima partecipazione a Sanremo anche se proprio a Sanremo devo il suo primo, vero momento di celebrità, lo scorso anno quando salì sul palco dell’Ariston per affiancare Daniele Silvestri (che lo ha ospitato anche nel suo Tour nei Palasport italiani) per il brano “Argentovivo”. “Il rapper ermetico”, come lui stesso si definisce per la profondità dei suoi testi che tanto piacciono alla critica, prova a fare un ulteriore salto di qualità e a spiccare il volo con “Eden”. Per approfondire sul suo presente Spotify indica l’ascolto di “Sangue di drago”, già a quota 5 milioni di streaming.

Discografia

Album in studio

2006 – Segui me

2011 – Elettrico (con DJ Myke)

2012 – Silenzio (con DJ Myke)

2018 – Musica per bambini

Raccolte

2011 – Exclusives

Il significato di “Eden” di Rancore

Dentro l’Eden di Rancore c’è molto simbolismo. A partire dalla mela, quella morsa da Eva, simbolo totale con il quale descrivere la nostra realtà. Quella in qui il rapper romano si muove, composta di immagini, miti e che vengono raccontati dalle note dell’Ariston. Adamo ed Eva ma nei giorni nostri. Quella mela è tutto, un frutto proibito ma anche New York. Passando per il frutto che portò all’illuminazione di Isaac Newton.

22.31: Si balla all’Ariston su uno dei grandi successi del momento. Energia e sensualità per la star britannica di origine albanese

22.28: E’ il momento di Dua Lipa. L’ospite internazionale con Don’t Start Now

22.21: Antonella Clerici enuncia le regole del Festival di Sanremo dopo Amadeus, prendendolo in giro

22.18: Antonella Clerici fa il suo ritorno sul palco dell’Ariston, abito classico alla Clerici, tanto, pure troppo…

22.17: Il duetto Fiorello-Tiziano Ferro si chiude con un bacio appassionato e con Fiorello che saluta Victor, compagno di Ferro, che tradisce una grande vergogna

22.15: Tiziano Ferro e Fiorello assieme con Amadeus sul palco e racconta di avere vinto un’autoradio cantando Finalmente tu di Fiorello. Si può dire che la polemica è chiusa

22.14: L’ovazione dell’Ariston anche per Tiziano Ferro

22.13: Si lascia andare Tiziano… grande emozione anche per lui

22.10: Non ci pare abbia stonato stasera… adesso Ti scatterò una foto

22.07: C’è Tiziano Ferro con L’ultima notte al mondo, Ti scatterò una foto e L’amore è una cosa semplice

22.04: Arrangiamento un po’ retrò ma l’intensità c’è. Il pezzo comunque è intenso, il testo è dolcissimo, una poesia rivolta alla figlia, alla paura dell’abbandono

22.03: Quasi impressionante la somiglianza con il padre Enzo

22.02: PAOLO JANNACCI

Nato a Milano, 5 settembre 1972, è figlio di un’icona della musica italiana, Enzo Jannacci. Per Paolo Jannacci, jazzista che non ha nelle doti canore il suo punto forte, si tratta di un esordio sul palco dell’Ariston. Il brano con cui proverà a non soccombere all’inevitabile confronto con il padre si intitola “Vorrei parlarti adesso”. Su Spotify il suo miglior risultato lo detiene il brano “Canterò” con soli 5 mila streaming. Suona jazz attivamente con il suo trio (Marco Ricci e Stefano Bagnoli), con i suoi duo: (1 con Daniele Moretto alla tromba e flicorno) (2 con Luca Meneghello alla chitarra acustica ed elettrica) e con il suo quartetto: (Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Daniele Moretto), e “In Concerto Con Enzo” (esecuzione di brani jazz e canzoni del padre). Non ha dischi suoi all’attivo.

Il significato di “Voglio parlarti adesso” di Paolo Jannacci
Le parole di un bambino-uomo (“Che sono nato adesso amore mio”) che ammette la propria difficoltà a gestire la paura. Quella dei giorni nostri (“Là fuori c’è la guerra e dormi”) e quella di sempre, di un uomo che vuole uscire fuori da quel malesse fatto, spesso, di incomunicabilità. E allora parlarsi adesso è meglio, è giusto (“Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me”) in un carpe diem musicale portato in scena dal musicista, colto, del Festival di Sanremo. La sua storia, e quella di suo papà, oggi vengono regalati al grande pubblico.

22.00: Si riparte con Fiorello e Amadeus sul palco per presentare la prima canzone in gara. Abbiamo utilizzato i pezzi usciti su Il Messaggero per raccontarvi le canzoni in gara

21.53: Un successo meritato per Leo Gassmann, vocalmente bravo, dotato. La strofa è piuttosto evanescente, nell’inciso esce bene. Il brano è orecchiabile e radiofonico

21.52: La vittoria nella categoria Giovani con il 52.5% va a LEO GASSMANN

21.51: Il presidente della Regione Liguria Toti premierà il vincitore della categoria Giovani

21.50: Il premio Lucio Dalla va a Tecla

21.49: Il premio critica nuove proposte va a Eugenio in via di Gioia

21.48: Ovazione dell’Ariston per Fiorello, è il momento della proclamazione della categoria Giovani

21.46: Ora l’esercizio musicale di Fiorello, mentre c’è lo stop del televoto: Montagne verdi di Marcella su musica di Generale di Francesco de Gregori

21.45: Amadeus sta cercando di baciare Fiorello

21.41: C’è complicità tra Fiorello ed Amadeus sul palco, nonostante le polemiche di ieri con Tiziano Ferro

21.39: Ancora il travestimento da Maria De Filippi per Fiorello ma stavolta è in smoking. “Assomiglio a Caniggia”

21.38: La presa in giro di Milly Carlucci e del Cantante Mascherato, programma un filo trash di Raiuno

21.37: Si riparte e c’è Fiorello che balla con un mega mascherone da coniglio

21.30: C’è Fiorello, ma si va in pubblicità

21.29: In onda i due spezzoni delle canzoni finalista. Tra 15′ sarà chiuso il televoto

21.27: Subito la finale tra Tecla e Gassmann, aperto il televoto

21,25; Con il 50.1% va in finale Leo Gassmann

21.23: Chi sarà il secondo finalista?

21.21: C’è un po’ di Tha Supreme in Fasma, il modello è Post Malone, l’intro del pezzo richiama Hold back the river di James Baj

21.19: Chi è Fasma
All’anagrafe Fasma è in realtà Tiberio Fazioli, nato a Roma nel 1996, ha quindi 23 anni, ma è appassionato di musica da sempre, quando aveva tredici anni si è cimentato nella scrittura, un modo descrivere il mondo che lo circonda e le storie di vita di una città difficile e affascinante come quella in cui è cresciuto. Dai suoi testi si evince che le sue ispirazioni si rifanno al rap classico di Eminem, senza disdegnare gli artisti contemporanei come XXXTentacion e Post Malone. Quando è ancora giovanissimo, a soli 20 anni è il fondatore della crew WFK insieme al produttore Luigi Zammarano, in arte GG, che sarà cui anche al Festival suonando il pianoforte. Membro della crew è anche il manager Tommy, un trio che collabora ormai già da tre anni, precisamente dal 2016. Nel 2017 escono i primi singoli: Marylin M. che ha guadagnato il disco d’oro, oltre che milioni di visualizzazioni e ascolti sulle piattaforme streaming musicali, seguito da altri due singoli Lady D e Monnalisa. Il 2 novembre 2018 viene pubblicato il primo album di Fasma, dal titolo Moriresti per vivere con me, con il quale viene confermato il successo degli inizi.

PER SENTIRMI VIVO – Fasma

Non ti voglio più scrivere
dirti come vivere
per non farti piangere
ho fatto l’impossibile
pensi non sia fragile
pensi sia incredibile
perchè non scendon lacrime
quando scendono a te

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

E per questo ti scrivo
oggi non mi parli perchè infondo ti uccido
perchè infondo mi uccidi
perchè infondo mi uccidi
siamo uguali opposti con i cuori divisi
oggi dove sei non lo so
ieri eri tutto ciò che avevo io
oggi chi sei non lo so
abbiamo detto basta senza dirci addio

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

 

21.18: Un finale alla “Re Leone” stile Hakuna Matata per Leo (Leone?) Gassmann

21.16: E’ orecchiabile il pezzo di Gassmann, arrangiamento di livello dice il maestro Gabriele Bertozzi, ospite qui nel gruppo di ascolto. Confermiamo la somiglianza con La notte di Arisa

21.14: Chi è Leo Gassman
Vent’anni e una grande passione per la musica, talmente forte da partecipare alle selezioni di X Factor senza dirlo a nessuno. È così che abbiamo sentito parlare per la prima volta di Leo Gassmann, che si è presentato alle audizioni per la dodicesima edizione del talent condotto da Alessandro Cattelan, dichiarando che per pudore non ha rivelato questo suo desiderio, nonostante il padre non gli abbia mai impedito di seguire i sui sogni. Eppure la passione per la musica è nata fin da bambino, quando sua madre, Sabrina Knaflitz, all’età di sei anni lo ha convinto, avendo percepito in lui del talento, a tentare i provini per entrare al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma.

VAI BENE COSI’ – Leo Gassmann

Solo tu sai quanto fa male sentirsi
l’ultimo in una finale di artisti
crollare così tante volte
per poi svegliarsi di notte
svegliarsi in un mare di lacrime
abitato dalla peggiore delle anime
che ti ricordano quante volte
ti sei già svegliato

Ma tu sei così
e non ti devi arrabbiare
per ciò che non sai fare
per ciò che non sai dare
perchè per me tu
lo sai
vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Solo tu sai quanto fa male arrivare
così in alto per poi scivolare
crollare così tante volte per poi
svegliarsi di notte
svegliarsi per le mille domande
alle quali risposta non hai
che portano solo più in basso
ogni tuo singolo passo

Ma tu sei così
e non ti devi arrabbiare
per ciò che non sai fare
per ciò che non sai dare
perchè per me tu
lo sai
vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Che la vita là fuori
non è sempre a colori
ma una cosa è certa
non le importa dei tuoi errori
e crollare fa male
ma ritorna a sognare
che un artista è un bambino
che non vuole mollare
non bisogna affogare
in ciò che non sai fare
che vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
ma sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Che la vita la fuori
non è sempre a colori
ma una cosa è certa
non le importa dei tuoi errori

21.14: Ora la seconda semifinale dei Giovani: Leo Gassman contro Fasma

21.12: Con il 55% delle preferenze sarà Tecla la finalista della gara dei Giovani

21.10: E’ il momento del primo verdetto. Chi sarà la prima finalista?

21.04: In realtà il suo è un nome d’arte, all’anagrafe Marco Sentieri è conosciuto come Pasquale Mennillo, nato a Caserta 34 anni fa e già conosciuto negli ambienti musicali italiani e stranieri. La passione per la musica è nata in età adolescenziale, infatti a 16 anni si è trasferito a Roma per potersi dedicare unicamente alla musica, e per un certo periodo si è esibito al fianco di un gruppo noto nella Capitale, i Quarto Senso, con i quali ha partecipato anche a Sanremo Giovani Rock. I suoi gusti musicale spaziano dalla musica rap, al rock fino alla più diffusa musica pop e nel corso della sua lunga gavetta ha avuto l’opportunità di esibirsi con personalità già affermate nel panorama musicale italiano, come Clementino, Rocco Hunt e i Gemelli Diversi. Il suo trampolino di lancio, strano a dirsi, è stata la Romania. Lì, infatti, ha partecipato a due Festival importanti che gli hanno consentito di essere conosciuto e apprezzato e arrivare alla anche alle selezioni dei bootcamp di X Factor. Da qualche anno è tornato in Italia, a Napoli, dove attualmente vive con la sua famiglia: sua moglie e due bellissimi bambini, la piccola Gaia e Umberto nato la scorsa estate.

BILLY BLU – Marco Sentieri
E’ stato Billy, già
proprio Billy
non è incredibile?
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
dico sul serio

Magro come un chiodo
occhiali spessi un dito
sopra occhiaie da malato
di un bluastro scolorito
fragile dimesso timido educato
era il più bravo della classe
perciò l’hai sempre odiato
con lui facevi il bullo
perchè tu nato nell’oro
gli scaricavi addosso
l’invidia del somaro

E lo chiamavi Billy Blu
pupazzetto animale
e gli sputavi tra i quaderni
lo spingevi per le scale
lui cadeva e tu ridevi
come ride un deficiente
si rialzava e sorrideva
ma non diceva niente
perchè lui era più forte
dei tuoi muscoli di cera
e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera
sì perchè

E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
Billy Blu, ma

Ma la vita è un giustiziere
tutti i bulli adolescenti
poi diventano quegli uomini
dai mille fallimenti
e tu fallito e solo
appena uscito da galera
volevi liberarti da te stesso l’altra sera
e hai bevuto e hai camminato fino all’alba
lungo il fiume senza ne meta ne pace
poi sei salito su quel ponte
un bel segno della croce
ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce
“hey, ti ricordi di me”
così ti sei voltato
la luce della luna illuminava uno magro
ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso
e ti ha detto “ti aiuto”
Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu
“e dai abbracciami”
E così è stato Billy a salvarti la pelle
quel ragazzo magro magro
che ti stava sulle palle
no ma quale odio
non ho nessun rancore
eri tu quello più debole
tu dentro stavi male
perciò venivi a scuola e scaricavi sul mio banco
veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco
ma adesso l’hai capito
lo vedo dal tuo viso
la forza del più forte
è rinchiusa in un sorriso

“ti ricordi di me”
io sono solo uno
dei tanti Billy Blu
quelle vittime di un bullo
che ogni giorno li tormenta
ma bulli non si nasce, no
lo si diventa
quando hai una famiglia distratta e disattenta

E allora come hai pianto,
hai pianto e hai chiesto scusa
poi siete andati al mare
due birre e una gazosa
e finalmente hai vomitato
i fantasmi dell’infanzia
tuo padre che non c’era
tua madre piena d’ansia
che ti dava sempre ragione
anche quando avevi torto
tutti i tuoi casini
sono il frutto di quell’orto
non hanno mai capito che per non farti del male
servivano carezze si, ma all’occasione
due schiaffi d’amore

21.03: E’ il momento di Marco sentire con la sua Billy Blù

20.58: TECLA
Nata a Varese il 13 gennaio del 2004, Tecla Insolia è una delle più giovani partecipanti della competizione canora di Rai1. Pur essendo nata in Lombardia, gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza, Tecla l’ha trascorsa in provincia di Livorno, precisamente a Piombino dove si è trasferita insieme ai suoi fratelli più piccoli Gioele e Santiago, dopo che i genitori hanno dovuto cambiare città per questioni di carattere lavorativo. La passione per il canto nasce fin da bambina tanto che Tecla, assecondata dai genitori, ha iniziato a seguire delle lezioni di recitazione e di canto. Non è però la prima volta che la giovanissima cantante si rapporta con il mondo della tv, infatti poco più che una bambina ha partecipato a Pequeños Gigantes, il talent show per bambini, condotto da Belen Rodriguez, su Canale 5. Oltre a questa partecipazione, può vantare nella sua carriera, ancora agli albori, anche un piccolo ruolo nella fiction Rai, L’Allieva, con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.

8 MARZO – Tecla

In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza

Siamo petali di vita che hanno fatto
un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
La verità
siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente

Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza

Siamo petali di vita
che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque
dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato

Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno ci calpesta

20.57: Inizia la gara dei giovani con Tecla

20.55: Amadeus comunica la classifica provvisoria dopo le prime tre serate: 1) Gabbani, 2) Vibrazioni, 3) Pelù, 4) Tosca, 5) Pinguini Tattici Nucleari, 6) Diodato, 7) Elodie, 8) Masini, 9) Grandi, 10) Zarrillo, 11) Levante, 12) Anastasio, 13) Urso, 14), Gualazzi, 15) Jannacci, 16) Nigiotti, 17) Angi, 18) Lauro, 19) Pavone, 20) Rancore, 21) Riki, 22) Lamborghini, 23) Junior Cally, 24) Bugo e Morgan

20.53: E’ Amadeus sul palco dell’Ariston in giacca grigio argentato

20.52: Inizia la quarta serata del Festival

20.48: Si partirà con la gara dei giovani. Queste le semifinali: Leo Gassmann contro Fasma nella prima, e a seguire Tecla contro Marco Sentieri.

20.45 Questi i giovani in gara: Fasma, Marco Sentieri, Tecla Insolia e Leo Gassmann. Questi invece i big in gara: Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Tosca – Ho amato tutto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Piero Pelù – Gigante. Elodie – Andromeda. Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Marco Masini – Il confronto. Levante – Tikibombom. Achille Lauro – Me ne frego. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Raphael Gualazzi – Carioca. Giordana Angi – Come mia madre. Diodato – Fai rumore. Anastasio – Rosso di rabbia. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Irene Grandi – Finalmente io. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie.

20.40 Il conduttore del festival (che rischia di essere il più visto degli ultimi 20 anni), Amadeus sarà affiancato alla presentazione dalla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello e dalla presentatrice Tv, già a Sanremo nelle vesti di conduttrice nel 2010, Antonella Clerici, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), Gianna Nannini e Coez (assieme sul palco), Tony Renis, Johnny Dorelli, il rapper Ghali e la popstar Dua Lipa.

20.30 Esaurite le prime tre serate con le esibizioni dei 24 Big e degli 8 giovani (con le quattro eliminazioni), oggi sul palco dell’Ariston si assegna il primo premio della edizione 2020, quello della categoria Giovani con le semifinali e la finale a scontro diretto fra i 4 concorrenti rimasti in gara. In programma anche l’esibizione dei 24 big in gara cheriproporranno per la seconda volta il loro brano inedito sul palco dell’Ariston. Questa è la serata in cui a decidere la classifica sarà la Giuria della Sala Stampa Tv Radio e Web, composta dai giornalisti accreditati presso la sala stampa del Festival (quotidiani, stampa periodica, web, radio e televisioni private), che voterà attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi, dalla sala Roof del Teatro Ariston. I voti della Giuria della Sala Stampa andranno ad aggiungersi a quelli delle tre sere precedenti.

 
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