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« Scaletta finale SanRemo2020FINALE SANREMO 2020 (2A PARTE) »

FINALE SANREMO 2020

Post n°15605 pubblicato il 09 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

 

22.44 Ci sono Sabrina Salerno e Diletta Leotta con Amadeus sul palco per presentare l’ottavo cantante in gara

22.37: Inizia il medley con “Non me lo so spiegare”, prosegue “Ed ero contentissimo”

22.34: Il ringraziamento di Amadeus per Tiziano Ferro

22.31: Attacca “Alla mia età” Tiziano Ferro, una delle sue canzoni più profonde

22.30: Tiziano Ferro è sul palco dell’Ariston.- E’ molto felice, monologo per lui

22.20: Sul palco c’è Leo Gassmann che canta il pezzo che si è aggiudicato la vittoria nella Categoria Giovani, “Vai bene così”

22.18: Arriva fragoroso l’applauso dell’Ariston per Marco Masini

22.16: Meno sgarbato rispetto alle serate precedenti. Stasera non ci ha fatto fare il salto sulla sedia nel ritornello Masini

22.14: Marco Masini – “Il confronto”

MARCO MASINI

Marco Masini, nato a Firenze il 18 settembre 1964, è uno dei due cantanti che il Festival lo ha già vinto in entrambe le sezioni: tra i giovani nel 1990 con “Disperato” e nel 2004 con “L’uomo volante” nella categoria big. In mezzo tante hit di grande successo e un percorso non di granmde continuità ma di ottimo livello. Per il suo nono Festival Masini si è affidato alla coppia d’autori Federica Camba e Daniele Coro. Con 8 milioni di streaming su Spotify la carriera di Masini è ferma alla “Bella Stronza” degli anni ’90. Ultimo disco d’oro raggiunto o “Il confronto” – questo il titolo del nuovo brano sanremese – aggiornerà il successo?

Discografia

Album

1990 – Marco Masini

1991 – Malinconoia

1993 – T’innamorerai

1995 – Il cielo della vergine

1998 – Scimmie

2000 – Raccontami di te

2001 – Uscita di sicurezza

2005 – Il giardino delle api

2009 – L’Italia… e altre storie

2011 – Niente d’importante

2017 – Spostato di un secondo

Non c’è cosa più difficile nella vita che guardarsi allo specchio e dirsi la verità. “Il confronto”, la canzone che porta Marco Masini a Sanremo 2020, è proprio questo: il momento in cui si mette un punto nel racconto della propria vita per rileggere la propria autobiografia da capo e trovare i refusi, i passaggi che potevano essere scritti meglio, le cose che non funzionano.

Qui si racconta la storia di un uomo di 55 anni che non è diventato padre, si parla della sua grande passione per il calcio e della sua profonda dedizione per la musica che l’ha portato lontano da casa. «E sei stato importante e in lampo nessuno» canta, parlando probabilmente di un amore finito ma anche degli alti e i bassi della carriera, del desiderio di ricominciare e “cambiare faccia”.

Un brano molto personale: è una confessione senza filtri dove non c’è spazio per generalizzare, per un messaggio che parli di tutti. Marco ha deciso di affidare a questa canzone tutto se stesso, con un fuoco particolare sui fallimenti in amore, sulle delusioni date e ricevute. «Sai che adesso mi è chiaro, mi son dato il permesso / di parlarti davvero e accettare me stesso» canta, consapevole che è proprio dalla verità che si parte per capirsi, volersi bene e andare avanti.

22.11: E’ il momento di Sabrina Salerno. Giacca camicia e pantalone colore nero, giacca tempestata di paillettes

22.08: E’ un pezzo che, pur senza assomigliarci, potrebbe essere la nuova “L’essenziale” di Mengoni. Canzone predestinata. Ovazione meravigliosa dell’Ariston

22.06: Diodato tecnicamente è ineccepibile. Per Roberto Costa ha un timbro sottile, unica cosa che forse si può discutere dell’esibizione di Diodato che comunque è in testa meritatamente

22.05: Diodato – “Fai rumore”

DIODATO

Nato ad Aosta, è di origine pugliese, in particolare di Taranto, città dove è cresciuto, e romano d’adozione: cittadino d’Italia Antonio Diodato, per tutti Diodato, nato il 30 agosto 1981. E’ al suo 3° Sanremo, dopo l’esordio nella categoria “Nuove Proposte” del 2014 con “Babilonia”, pezzo apprezzato pubblicamente anche da Mina, e dopo “Adesso”, il suo brano di maggior successo con quasi 3 milioni di streaming su Spotify. Il suo ultimo singolo “Che vita meravigliosa” fa da colonna sonora al film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna” ed è un grande successo, on air proprio in questi giorni sulle più importanti radio nazionali.

Discografia

Album

2013 – E forse sono pazzo

2014 – A ritrovar bellezza

2017 – Cosa siamo diventati

Noi uomini siamo animali molto speciali, ma la nostra natura ci ricorda quanto siamo in fondo normali e anche un po’ prevedibili. Nel brano di Diodato “Fai rumore“ (la sua canzone di Sanremo 2020) l’udito è protagonista. Se una storia d’amore è una festa per i sensi, la fine di un rapporto è una stanza fatta di silenzi insopportabili interrotti da rumori familiari.

Ogni rumore può diventare un’assonanza che ci ricorda chi abbiamo amato, tracce incise nella nostra memoria che ci riportano dove non dovremmo stare. Sembra inevitabile in quei momenti far dominare la ragione e sembra impossibile non farsi male.

Il corpo, come qualsiasi altro oggetto in questo mondo, è uno strumento che crea suoni anche senza l’uso della voce e questi suoni sono come un richiamo delle sirene: fascino e pericolo convivono nello stesso attimo.

Il brano si chiude con le parole «E non ne voglio fare a meno oramai / Di quel bellissimo rumore che fai». Se tutti dicono che è meglio chiudere per bene una porta per poter andare avanti nella vita, c’è un momento inevitabile: quello in cui non siamo pronti a voltare pagina, accettando che sarà così per un po’. Il sapore è amaro, ma è una medicina necessaria per capire che non c’è futuro se ci facciamo trascinare dai ricordi del passato. Nel frattempo però, lasciami qui ad ascoltare.

22.04: Ora uno dei grandi favoriti, primo in classifica dopo 4 serate

22.01: Camminata in platea per Alberto Urso che sta sicuramente cantando meglio delle altre sere. Qualche problema sull’acuto finale

21.58: Alberto Urso – “Il sole ad est” –

ALBERTO URSO

La voce e il “bel canto” sono le armi di Alberto Urso, nato a Messina il 23 luglio 1997, cantante, tenore e polistrumentista italiano, vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Proprio come “Il volo” che a Sanremo ha trionfato ed è salito sul podio un anno fa, Urso è stato lanciato da Antonella Clerici nella trasmissione “Ti lascio una canzone”, Il 10 maggio 2019 ha pubblicato il suo primo album in studio Solo, che è stato certificato disco d’oro e che è rimasto in prima posizione nella classifica FIMI italiana per due settimane consecutive. “Il sole ad est” è il titolo del suo ultimo album e anche del brano selezionato da Amadeus e scritto da due altri protagonisti de filippiani, Piero Romitelli e Gerardo Pulli. “Indispensabile” con oltre 2 milioni ascolti è il suo brano più ascoltato su Spotify.

Album in studio

2019 – Solo

2019 – Il sole ad est –

2019 – Il Sole ad Est (Sanremo Edition) – uscirà il 7 febbraio

Alberto Urso porta a Sanremo 2020 una canzone d’amore a tutti gli effetti, ma non parla in modo specifico di una relazione sentimentale. Infatti, è il racconto di un legame fortissimo tra un uomo e la terraferma (metafora dell’amore, probabilmente). Alberto usa l’immagine del viaggio, dell’allontanamento via mare e della distanza che si crea in questo modo con i propri legami.

Nella rotta che porta Alberto in giro per il mondo, la persona amata diventa un faro (può essere anche un parente caro o un luogo come la sua terra, la Sicilia) e rimane un motivo costante per tornare sempre a casa. «Le luci di casa mi sembrano stelle / Su terre che han voci materne / Nel mio scomparire / Se ne vanno a dormire / Per te». L’immagine evocata è quella di un porto sicuro visto da lontano.

Tutte le forme di amore si riassumono in questo brano con la visione del sole quando sorge. È lontanissimo quel sole, ma da qualsiasi distanza e, a dispetto di ogni nuvola o intemperia, non si può non percepire la sua luce e il suo calore che attrae e ristora.

IL SOLE AD EST – Alberto Urso

Di P. Romitelli – G. Pulli

Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Giamaica/Impatto – Milano – Bologna

21.51: Torna sul palco dell’Ariston Diletta Leotta. Abito corto con strascico per la giornalista, tempestato di Swarowski

21.49: Vestito grigio lungo, con scollatura all’americana per Irene Grandi

21.47: E’ un classico pezzo “alla Vasco Rossi”: C’è una piccola somiglianza con “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri

21.45: Irene Grandi – “Finalmente io” –

IRENE GRANDI

Irene Grandi è nata a (Firenze il 6 dicembre 1969. L’ultimo successo radiofonico e discografico di Irene Grandi risale proprio alla sua ultima partecipazione al Festival nel 2010 con “La cometa di Halley”, brano firmato Francesco Bianconi con cui ha vinto il disco d’oro. Ora per il suo quinto Festival rispolvera la carta Vasco Rossi, che nel 2000 con “La tua ragazza sempre” le aveva regalato il secondo posto alle spalle di Sentimento, premiato dalla giuria di qualità capitanata da Mike Bongiorno. Prova a risalire la china dopo un periodo buio della carriera (impalpabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015, con il brano “Un vento senza nome”), per rilanciare l’ennesima raccolta “Grandissimo” con “Finalmente tu”. Spotify indica come sua hit più ascoltata “Se mi vuoi” (più di 3 milioni e mezzo di streaming) in duetto con la voce sempre viva di Pino Daniele ma sono tantissime le sue hit indimenticabili.

Discografia

Album in studio

1994 – Irene Grandi

1995 – In vacanza da una vita

1997 – Per fortuna purtroppo

1999 – Verde rosso e blu

2003 – Prima di partire

2005 – Indelebile

2008 – Canzoni per Natale

2010 – Alle porte del sogno

2012 – Irene Grandi & Stefano Bollani

2015 – Un vento senza nome

2018 – Lungoviaggio

2019 – Grandissimo

Live

2004 – Irene Grandi live ’03

Raccolte

1998 – Irene Grandi (1998) – per il mercato latino

2001 – Irek

2007 – Irenegrandi.hits

2012 – Tutto Irene – Cose da Grandi

Nella vita bisogna volersi bene, prendere atto dei propri limiti e ricordarsi che non si può essere perfetti, anche nelle relazioni. Irene Grandi a Sanremo 2020 canta le parole di Vasco Rossi con la sua “Finalmente io”, un inno al “prendimi così come sono” senza compromessi, senza fare troppe storie.

Non è una dedica d’amore, non è una preghiera alla persona amata, ma la carta di identità di un’artista che mette al centro, anzi davanti a ogni cosa, se stessa e la musica. Perché cantare fa star bene, perché la musica è vitale, perché è l’unica cosa che conta se hai questa passione nelle ossa. Tutto il resto è ribellione, tutto il resto è sacrificabile: una relazione, l’intimità, tutto è secondario.

L’unico sentimento inesauribile per Irene Grandi è l’amore per la libertà. La libertà personale, a volte, richiede un po’ di sano menefreghismo. «Io son fatta così» dice: prendere o lasciare.

21.44: Applausi per Fiorello e Amadeus

21.41: “Un mondo d’amore” di Gianni Morandi per il nuovo duetto gli “Amarello!: Amadeus e Fiorello

21.38: Parrucca da Maria De Filippi per Amadeus. Per Fiorello è Montezemolo ossigenato, per noi assomiglia a Tom Peaty

21.37: La standing ovation chiamata da Fiorello per Amadeus

21.35: Fiorello racconta il delirio delle serate del Festival. “Il figlio di Amadeus all’inizio del Festival aveva 8 anni, adesso ne ha 11”

21.34: Fiorello sale sul palco ballando e si prende gli applausi dell’Ariston

21.33: Rientra il collegamento con Fiorello in platea

21.27: Non particolarmente originale il pezzo di Nigiotti, che comunque trasmette energia e il pezzo ha qualcosa che resta in mente

21.24: Enrico Nigiotti – “Baciami adesso” –

Enrico Nigiotti nato a Livorno l’11 giugno 1987, ci riprova dopo la presenza a Sanremo un anno fa con “Nonno Hollywood”. Pur avendo partecipato sia ad Amici (prima) sia ad X Factor (poi), è anche passato dalla categoria “Nuove Proposte” del Festival 2015 con “Qualcosa da decidere”. Ora ci riprova con “Baciami adesso”, titolo che omaggia il successo di Mietta risalente all’ultimo indimenticato Sanremo di Pippo Baudo (2008). Il suo brano che per ora ha avuto più successo su Spotify è “L’amore è” (doppio platino), con quasi 20 milioni di streaming.

Discografia

Album

2010 – Enrico Nigiotti

2015 – Qualcosa da decidere

2018 – Cenerentola

2020 – Nigio

EP

2017 – L’amore è

Dobbiamo essere per forza nemici o possiamo considerarci magari due amanti in difficoltà? L’amore in crisi raccontato da Enrico Nigiotti nella sua “Baciami adesso” (canzone di Sanremo 2020) fa un semplice invito: quello di baciarsi prima di ogni cosa, chiede a tutti e a tutte di “mantenere il bacio” come racconta, per esempio, l’illustre psicologo Massimo Recalcati.

Perché? Solo mantenendo il bacio, la rabbia e l’irrisolto trovano la loro soluzione. Senza bacio, non c’è amore. In questa dichiarazione di intenti, Nigiotti dice alla sua compagna di vita tutto quello che pensa di lei in sintetiche dichiarazioni d’amore. «Sei in ogni volta che non penso e penso a te» / «Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine». L’invito è anche a fare in fretta, a non perdersi nel tempo che passa. “Poi fa buio presto” canta, ricordando che basta poco, basta un giorno, per perderci di vista.

Sarebbe davvero un peccato non riconoscersi più per mancanza di contatto. Con le labbra, con l’anima.

BACIAMI ADESSO – Enrico Nigiotti

di E. Nigiotti

Ed. BMG Rights Management (Italy)/

Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Impatto

Milano – Bologna

21.23: Amadeus consegna le chiavi dell’Ariston a Mara Venier che domani presenterà Domenica In a Sanremo

21.21: Il dialogo inizia ricordando lo stunt man che è caduto ieri fingendo di essere Ghali

21.20: Arriva Mara Venier ad animare il palco dell’Ariston

21.19: Ovazione per Elodie che trascina. Un brano che ascolteremo per tanto tempo

21.18: Abito lungo di Versace per Elodie con il solito scollo profondo a cuore mozzafiato e i soliti grandi orecchini

21.16: Arrangiamento moderno e coraggioso secondo Roberto Costa per il pezzo di Elodie, scritto da Mahmood. La prima parte senza la batteria è geniale

21.15: Elodie – “Andromeda”

Elodie Di Patrizi, in arte Elodie, è nata a Roma il 3 maggio 1990. Si è classificata seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Il successo è arrivato con dei singoli estivi di successo, in modalità duetto. L’ultimo con Marracash (“Margarita”) ha totalizzato 35 milioni di streaming Spotify, conquistando il doppio disco di platino. Per il primo Sanremo si giocò il pezzo firmato anche da Emma, “Tutta colpa mia”, per il secondo può contare sull’accoppiata del momento: Mahmood e Dardust, vincitori uscenti di Sanremo 2019 con “Soldi”. Elodie-Mahmood-Dardust è un trio che promette scintille. Titolo del brano: “Andromeda”.

Discografia

Album

2016 – Un’altra vita

2017 – Tutta colpa mia

2020 – This Is Elodie

Per parlare del brano che Elodie porta a Sanremo 2020 bisogna definire subito una cosa importante. Andromeda è una costellazione con una particolare connessione alla mitologia. Viene infatti raffigurata come una donna legata a delle catene.

In sintesi la mamma di Andromeda, Cassiopea, sosteneva di essere più bella delle ninfee marine. Questo affronto fu punito e le conseguenze le pagò anche la figlia (Andromeda, per l’appunto), incatenata agli scogli. Da qui, l’immagine mitologica.

Mahmood, che scrive il testo del brano, fa spesso riferimenti alla mitologia, ma anche alla cultura geek (chi è appassionato di giochi, videogiochi, fumetti e simili in modo quasi esclusivo, ricordando spesso nell’abbigliamento quella passione). Il riferimento potrebbe essere legato anche ai “Cavalieri dello Zodiaco”, cartone giapponese che aveva tra i suoi più affascinanti protagonisti proprio Andromeda.

Nel brano, Elodie canta di una relazione con un uomo più adulto ma nonostante questo piuttosto immaturo. La donna del brano sta rifiutando un rapporto illusorio con la persona sbagliata.

Nel brano si parla di un pezzo famoso di Nina Simone, una “solita” canzone ascoltata centomila volte. Potrebbe trattarsi di “Feeling Good”, uno dei cavalli di battaglia di Elodie nella sua edizione di “Amici” da alunna (arrivò seconda, ricordate?). È noto che i brani da preparare per le esibizioni, in particolar modo le cover, vengano ascoltate senza sosta da chi le dovrà ricantare.

Forse questa è un’immagine che viene proprio dal talent di Canale 5.

ANDROMEDA – Elodie

di A. Mahmoud – D. Faini

Ed. Universal Music Publishing Ricordi – Milano

21.12: Il pezzo è un groove, tecnicamente impeccabile, il pezzo al terzo ascolto non decolla particolarmente. Zarrillo è comunque bravissimo

21.09: Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango”

Altro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Nato a Roma, 13 giugno 1957, ha vinto nel 1987 il festival nella sezione Giovani con la indimenticabile “La notte dei pensieri”. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”?

Discografia

Album in studio

1982 – Sarabanda

1988 – Soltanto amici

1992 – Adesso

1994 – Come uomo tra gli uomini

1996 – L’elefante e la farfalla

2001 – Il vincitore non c’è

2003 – Liberosentire

2006 – L’alfabeto degli amanti

2011 – Unici al mondo

2017 – Vivere e rinascere

Album dal vivo

2002 – Le occasioni dell’amore

2009 – Michele Zarrillo Live – Roma

Raccolte

1997 – L’amore vuole amore

1998 – Una rosa blu

2008 – Nel tempo e nell’amore

2011 – Le mie canzoni

Album tributo

2017 – Passioni

“Nell’estasi o nel fango” di Michele Zarrillo (la sua canzone di Sanremo 2020) è un brano fatto di poche parole esplicite ma tante ispirazioni scaturite da un pensiero semplice: l’uomo ha bisogno di portare se stesso verso una maggiore consapevolezza del mondo.

Il cantautore ha bisogno di contatto, di un confronto con la realtà, nel bene e nel male vuole reagire rimanendo in piedi. Questo è possibile solo modificando un po’ il proprio modo di vivere: nell’esprimere le proprie idee (rispetto al tema dell’ecologia ad esempio). Un processo che richiede di non limitarsi alle parole, ma di puntare sui fatti. «Non mi importa / Quanta forza servirà / Faccio un respiro più profondo / Sono pronto / A rischiare un po’ di più, un po’ di più».

Viviamo in un periodo storico in cui si vive alla giornata, senza mettersi troppo in gioco, senza sporcarsi davvero le mani. La fame di realtà e di altruismo è raccontata qui con delicatezza e senza pretendere niente da nessuno. Un messaggio che non vuole risultare retorico, ma che esprime un’urgenza reale.

NELL’ESTASI O NEL FANGO – Michele Zarrillo

di V. Parisse – M. Zarrillo

Ed. Starpoint International/Gli Assolati Vetri – Roma

21.07: Amadeus spiega i meccanismi del Televoto

21.06: La classifica provvisoria: 23) Junior Cally, 22) Riki, 21) Elettra Lamborghini, 20) Enrico Nigiotti, 19) Giordana Angi, 18) Alberto Urso, 17) Michele Zarrillo, 16) Rita Pavone, 15) Marco Masini, 14) Paolo Jannacci, 13) Levante, 12) Raphael Gualazzo, 11) Achille Laiuro, 10) Anastasio, 9) Rancore, 8) Irene Grandi, 7) Elodie, 6) Tosca, 5) Piero Pelù, 4) Pinguini Tattici Nucleari, 3) Le Vibrazioni, 2) Francesco Gabbani, 1) Diodato

 

21.01: Amadeus saluta Cristiana Capotondi con il pallone da calcio in mano

20.58: Giacca decorata nera per Amadeus che presenta la presidente del calcio femminile italiano Cristiana Capotondi

20.57: Si parte con l’inno di Mameli suonato dalla banda dei Carabinieri

20.55: La banda dei Carabinieri attornia Amadeus per l’apertura della serata finale del Festival

20.54: Al termine della puntata di oggi sapremo anche chi rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest

20.48: Tra pochi minuti scatta il Festival di Sanremo

20.45: Il gruppo d’ascolto che vi racconterà il Festival è pronto. Qui con noi ROBERTO COSTA, produttore di Lucia Dalla e Ljuca Carboni, che il Festival lo ha vinto da produttore con Portami a Ballare di Lucva Barbarossa, Marcello Romeo, musicista e compositore, Ruggero Ricci, cantante e vocal coach, Claudio Bolognesi e Margherita Ventura, giornalisti di OA Sport e OA Plus. Buona serata

20.40 Il conduttore del festival (che sta battendo tutti i record di ascolto degli ultimi 20 anni), Amadeus sarà affiancato alla presentazione dalla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello, alla seconda serata di conduzione come Sabrina Salerno e Diletta Leotta, mentre sarà al debutto in questo ruolo la “regina della domenica” Mara Venier. Gli ospiti annunciati al momento sono il cast del film “La Mia Banda Suona Il Pop” di Fausto Brizzi: Christian De Sica, Diego Abatantuono, Massimo Ghini, Paolo Rossi e Donatella Finocchiaro, Biagio Antonacci, Cristiana Capotondi, Vittorio Grigolo, i Gente de Zona, Edoardo Pesce e Ivan Cottini (ballerino con la Sla).

20.30 Esaurite le prime quattro serate con la proclamazione ieri del vincitore della categoria Giovani, oggi sul palco dell’Ariston si assegna premio più ambito della edizione 2020, quello della categoria Big: i 23 artisti in gara (Bugo e Morgan non ci saranno perché squalificati) riproporranno per la terza volta il loro brano (che ormai sta girando da qualche giorno sulle radio nazionali e dunque inizia ad essere familiare all’ascolto) sul palco dell’Ariston. In questa serata, al termine della quale verrà decretato il vincitore, tornano in scena la Giuria Demoscopica e quella della Sala Stampa e Tv. Ci sarà, per la prima volta nell’edizione 2020, la cosiddetta “Votazione Mista” con Televoto, Giuria Demoscopica e Giuria Sala Stampa che rispettivamente avranno un peso sul risultato finale del 34%, 33% e 33%. Il televoto risulta dunque importante, ma non decisivo. I voti di questa sera andranno ad aggiungersi a quelli delle quattro sere precedenti per formare la classifica finale del Festival. Nel corso della serata verranno inoltre assegnati i seguenti riconoscimenti: Premi della Critica, Premio al Miglior Testo e Premio alla Migliore Composizione Musicale.

 
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