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Il cantastorie Guccini è in arrivo con Sorrisi

Post n°2236 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da Ladridicinema
 
Tag: musica

 






























La discografia integrale del cantautore emiliano sbarca per la prima volta nelle edicole a partire dal 16 febbraio. Diciassette album per rivivere gli ultimi quarant'anni di storia italiana attraverso brani come «Dio è morto», «Il vecchio e il bambino», «La locomotiva» e «Cirano»
10/2/2009

di Alex Adami


Insegnante, cronista di «nera», creatore di jingle pubblicitari, compositore di canzoni per bambini, fumettista, attore in commedia di cassetta, traduttore, romanziere (giallista e non). Francesco Guccini nella vita è stato tutto questo e molto altro (ha preso pure un voto alle ultime elezioni del Presidente della Repubblica e un ricercatore ha dato il suo nome a una farfalla). Ma, quasi incidentalmente, Guccini negli ultimi 42 anni è stato soprattutto un cantautore. E ora, per la prima volta, tutti i suoi album arrivano in edicola con Sorrisi. 16 capolavori più il live «Quasi come Dumas» compongono la raccolta che parte il 16 febbraio per concludersi l'8 giugno.
Si tratta a tutti gli effetti di un evento. E non deve stupire il fatto che Guccini, considerato (a torto) il più politico tra i grandi cantautori che mossero i primi passi negli Anni 60, arriviproprio con un giornale «pop» come Sorrisi. Basta andare a un suo concerto per rendersi conto che la sua musica ha toccato profondamente tre diverse generazioni. Basta fare un giro sul web per scoprire quanti blog gli sono stati dedicati da ragazzi «under 20» (che, in molti casi, si sono filmati intenti a eseguire le sue canzoni alla chitarra con occhi sognanti).
Guccini stesso, forse, non sa spiegarsi una popolarità così ampia. Del resto, a differenza di certi suoi colleghi, lui non ha mai cercato di accattivarsi le simpatie del pubblico più giovane. Nel 1977 un noto settimanale popolare gli dedicò una copertina. Il testo strillava: «Il padre che tutti i giovanissimi vorrebbero». Lui ci rimase male e dichiarò: «Scrivo canzoni per trenenni, non capisco come i ragazzi del liceo possano trovare affinità con ciò che dico».
La storia lo ha sempre smentito. Forse perché, al di là delle canzoni simbolo come «Dio è morto», «La locomotiva» o «Eskimo», Guccini più che di politica parla di sé, dei suoi dubbi e dell'Italia che cambiava intorno. Come, a loro modo, fanno Vasco Rossi e Ligabue. Quando poi ha dedicato una canzone all'allora giovane figlia Teresa, non si è perso in versi lacrimevoli o sever insegnamenti. «Presto ti accorgerai com'è facile farsi un inutile software di scienza/e vedrai che confuso problema è adoperare la propria esperienza» cantava in «Culodritto» dell'87. «Vola tu, dove io vorrei volare/verso un mondo dove ancora tutto è da fare/e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare». In fondo è vero: chi non vorrebeb un padre come Guccini?








Tutti i suoi capolavori, da «Folk Beat n.1» a «Ritratti»
Con la seconda uscita il cofanetto, con la terza e la quarta i testi
La raccolta di tutti gli album di Francesco Guccini inizierà con il prossimo numero di Sorrisi in edicola dal 16 febbraio: il primo è «Folk Beat n.1» al prezzo speciale di 4,99 euro, incluso il giornale. Le uscite sucessive, invece, costeranno 9,90 euro. Nell'ordine arriveranno «Due anni dopo» (23/2) con il cofanetto in regalo; «L'Isola non trovata» (2/3) e «Radici» (9/3) con in omaggio i due volumetti di testi; «Opera Buffa» (16/3); «Stanze di vita quotidiana» (23/3); «Via Paolo Fabbri, 43» (30/3); «Amerigo» (6/4); «Metropolis» (13/4); «Guccini» (20/4); «Signora Bovary» (27/4); «Quasi come Dumas» (4/5); «Quello che non» (11/5); «Parnassius Guccinii» (18/5); «D'amore, di morte e di altre sciocchezze» (25/5); «Stagioni» (1°/6) e, per concludere, «Ritratti» (8/6), del 2004, l'ultimo album del cantautore. Non per molto: Guccini sta lavorando a un nuovo disco. Alcune delle canzoni ce ne faranno parte sono già state ascoltate nell'ultimo tour.

 
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