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Messaggi del 28/02/2014

 

Musica: Raphael Gualazzi da Sanremo al Canada da libero

Post n°11212 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: musica, news

Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Terminato con successo il Festival di Sanremo insieme a The Bloody Beetroots, Raphael Gualazzi è pronto per un nuovo palcoscenico internazionale. Mentre il brano 'Liberi o no' continua a dominare l'airplay radiofonico, l'artista Sugar venerdì 28 febbraio si esibirà in Canada, nel corso del prestigioso "Montréal en Lumière", uno dei più grandi festival invernali di tutto il mondo. Il concerto si terrà a "l'Astral", location storica della musica jazz mondiale.

Il "Montréal en Lumière", che attira ogni anno oltre 900.000 persone, presenta in undici giorni un programma ricco ed eclettico che accoglie star internazionali ed artisti emergenti, dando spazio a tutti gli aspetti della cultura, dalla musica alle arti, dal teatro alla danza. Gualazzi in questi giorni a Montréal sarà ospite anche di alcune delle più importanti televisioni canadesi, tra queste Global Montréal e la CBC, mentre il 18 aprile il suo album Happy Mistake, sarà pubblicato anche in Germania, Austria, Svizzera e Olanda.

 
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Arisa: "Se Vedo Te" è il nuovo album 2014, ecco la tracklist da excite

Post n°11211 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

Arisa ha pubblicato la tracklist ufficiale del suo nuovo album “Se Vedo Te”, la notizia è arrivata direttamente dalla sua bacheca facebook. “Se Vedo Te” uscirà il 20 febbraio e conterrà anche la canzoni in gara a Sanremo 2014: “Lentamente” e “Controvento”. I due brani sono stati scritti il primo in collaborazione con Cristina Donà e Saverio Lanza, mentre il secondo porta la firma di Giuseppe Anastasi. Già dai titoli presenti nel nuovo lavoro, si intuisce che Arisa parlerà ancora di amore, di rinascita e di sentimenti profondi, come caratteristico della sua carriera musicale.

 

Tracklist di Se Vedo Te:

  • 1. L'ultima volta
  • 2. Chissà cosa diresti
  • 3. La cosa più importante
  • 4. Se vedo te
  • 5. Lentamente (Il primo che passa)
  • 6. Quante parole che non dici
  • 7. Sinceramente
  • 8. Dici che non mi trovi mai
  • 9. Dimmi se adesso mi vedi
  • 10. Controvento
  • 11. Stai bene su di me

 
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Sanremo: Cristiano pubblica "Come in cielo cosi' in guerra" da agi

Post n°11210 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

Sanremo Cristiano pubblica  Come in cielo cosi  in guerra

16:53 14 FEB 2014

 

(AGI) - Roma, 13 feb. - In occasione del 64mo Festival di Sanremo, dove sara' in gara nella categoria Campioni, Cristiano De Andre' pubblica "Come in cielo cosi' in guerra (Special Edition)", riedizione dell'ultimo album di inediti "Come in cielo cosi' in guerra" (uscito nella primavera del 2013), contenente anche i due brani "Invisibili" (brano scritto da Cristiano De Andre' e Fabio Ferraboschi) e "Il cielo e' vuoto" (brano scritto da Diego Mancino e Dario Faini con la collaborazione di Cristiano De Andre') che saranno proposti al Festival. I due brani sono stati prodotti da Davide Rossi (Coldplay, Goldfrapp), che ne ha curato anche l'arrangiamento degli archi. Uscito a 12 anni di distanza da "Scaramante" e dopo lo straordinario successo di "De Andre' canta De Andre' vol. 1 & 2", "Come in cielo cosi' in guerra" e' caratterizzato da un grande lavoro di ricerca, sia sulle parole, sia sui suoni.
  Per inciderlo Cristiano e' volato fino in California, a Berkeley, dove ha registrato nei mitici Fantasy Studios affidando la produzione e gli arrangiamenti a Corrado Rustici, il quale ha arricchito con maestria le canzoni di profumi world e sonorita' avvolgenti che valorizzano testi carichi di significati e pathos. Si e' avvalso della collaborazione di un team di musicisti ben rodato: bassista e batterista, Kaveh Rastegar e Michael Urbano, che ormai godono di una discreta popolarita' anche in Italia per essere la sezione ritmica di Ligabue; mentre il pianista e' un session man di chiara fama gia' a fianco di personaggi del calibro di Sting, Stevie Wonder, Elton John e la compianta Whitney Houston. Cristiano ha suonato violino, bouzouki e chitarra acustica. Le canzoni che compongono "Come in cielo cosi' in guerra" (gli inediti piu' la versione italiana di "Le vent nous portera" dei Noir Desir) sono dirette e immediate e colpiscono fin dal primo ascolto. Ma ad ogni ascolto successivo si scopre un particolare inedito, una sfumatura, un suono che la prima volta era sfuggito. Il titolo del disco e' un modo per dire basta alle troppe deformazioni che caratterizzano la nostra societa'. Basta alle caste, ai disonesti, a un certo tipo di politica corrotta, alle storture della globalizzazione. Cristiano parla della difficolta' del vivere: della sua, raccontandoci i suoi tormenti interiori con ampi squarci autobiografici, e piu' in generale allargando la visuale a quanto sta succedendo nella societa' che ci circonda. Quello svolto da Cristiano e' un lavoro artigianale, nel senso piu' nobile del termine. Ed e' un lavoro di gruppo: ogni canzone e' scritta da due o piu' teste, quasi a comporre un puzzle incastrando una parola dopo l'altra, nota su nota.
  Cristiano in passato ha dovuto pagare lo scotto di essere figlio di un mito. Con quest'album dimostra di essere uno dei nostri migliori autori. E' un polistrumentista dotato di grandi qualita', oltre che un interprete sensibile. (AGI) .

 
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Secondo Rubino da Rockol

Post n°11209 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

di Mattia Marzi

Renzo Rubino è stato la vera sorpresa della sessantaquattresima edizione del Festival di Sanremo, dove è tornato (stavolta tra i "big") dopo il successo riscosso lo scorso anno tra le Nuove Proposte con il brano "Il postino (Amami uomo)". Una partecipazione, quella di Rubino, che già dal giorno dell'annuncio dei cantanti in gara aveva suscitato diverse polemiche legate al suo inserimento tra i quattordici Campioni della competizione ("Può essere considerato un 'big' a tutti gli effetti?", ci si chiedeva); poco dopo l'annuncio, poi, è arrivata quella tanto chiacchierata ospitata all'Edicola Fiore e quello scherzo ben riuscito che ha fatto esplodere un falso allarme (chi non avesse seguito la vicenda è invitato a leggere questo articolo). Sul palco dell'Ariston, Renzo ha presentato i brani "Ora" (con il quale ha conquistato il terzo posto nella classifica finale) e "Per sempre e poi basta" (premiato dall'orchestra per il miglior arrangiamento), entrambi contenuti all'interno del suo nuovo album di inediti dal titolo "Secondo Rubino". Il disco, terzo lavoro in studio del cantautore di origini pugliesi, ha raggiunto il mercato a quasi un anno di distanza dalla pubblicazione del precedente "Poppins", è stato registrato presso gli studi Isola degli Artisti di Aprilia (Latina) e contiene undici brani tutti firmati (e per quanto riguarda la musica e per quanto riguarda i testi) da Renzo Rubino stesso e Andrea Rodini (che veste anche i panni di produttore).
"Secondo Rubino" è un disco che conferma le buone impressioni che ci eravamo fatti di Renzo con "Poppins" e per certi versi sembra rappresentare proprio una naturale conseguenza di quest'ultimo; il disco può essere idealmente suddiviso in due parti, esattamente come suggerisce la copertina (in cui Rubino vi è raffigurato a mezzobusto in posizione frontale): da un lato c'è un cantautore più serioso, dall'altro un artista bizzarro, estroso ed ironico. Le due anime di Renzo, per intenderci, che tuttavia non sembrano respingersi ma piuttosto paiono convivere. Così, nel disco è forte la presenza di brani in cui l'ironia pervade sia i testi che la musica, come nel caso della stessa "Ora", ed altri invece in cui predominano atmosfere più composte, come nel caso di "Monotono". Tutte le canzoni contenute all'interno di "Secondo Rubino" vantano arrangiamenti davvero raffinati, caratterizzati da una varietà di stili che spaziano da suggestioni classiche (quasi liriche, si potrebbe dire) al synth pop anni Ottanta di "Sottovuoto" (le cui sonorità ricordano un po' qualche produzione del "periodo d'oro" di Ivan Cattaneo), passando per il pop semplice e catchy (ma non banale) di "Mio" e per l'elettronica (anche piuttosto marcata) di "Non mi sopporto" (registrata con strumenti quali il sintetizzatore Moog, una drum machine, un novapad e uno space echo - con il suo ritmo sostenuto e trascinante è il vero gioiello del disco, o perlomeno la traccia più interessante).

 
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Restaurato La Grande Illusione da Ansa

Post n°11208 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 
Tag: news

Uscito nel 1937, era 'nemico cinematografico n.1' del nazismo26 febbraio, 16:57
Restaurato La Grande Illusione(ANSA) - BOLOGNA, 26 FEB - "Ho realizzato La grande illusione perché sono pacifista". Lo spiegò il regista Jean Renoir nel 1937 e bastò a Goebbels per farne il 'nemico cinematografico n.

1' del nazismo, boicottato per decenni.

Il film, con Jean Gabin ed Erich von Stroheim, torna nelle sale dal 3 marzo nel restauro del laboratorio della Cineteca di Bologna, in francese con sottotitoli italiani. E' il nuovo titolo del progetto 'Il Cinema Ritrovato' che porta in prima visione i classici restaurati.

 
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OSCAR: I PRONOSTICI DI FILM.IT

Post n°11207 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

 

OSCAR: I PRONOSTICI DI FILM.IT
Vincitori e vinti. Chi con ogni probabilità trionferà alla notte delle stelle, chi tornerà a bocca asciutta e chi meriterebbe veramente di vincere
26.02.2014 - Autore: P. F.
Per sviscerare la natura dell'appuntamento annuale con la lunga notte degli Oscar, bisogna porsi un quesito importante. La premiazione sarà caratterizzata da sorprese e colpi di scena o tutto si svolgerà in maniera prevedibile? Perché spesso non c'è nemmeno spazio per la competizione; spesso tutto va come deve andare. A volte non è nemmeno una questione di talento, piuttosto si tratta di timingdell'Academy, che decide se è l'ora di premiare un determinato autore, se è troppo presto o se è troppo tardi e quindi è meglio farlo subito e basta (il caso più eclatante è lo Scorsese trionfatore solo una volta con The Departed, forse uno dei suoi lavori meno ispirati).

Quest'anno ci aspettiamo un'edizione con il pilota automatico: sulla carta poche sorprese e un gioco sicuro dell'Academy a prova di rischio. Perché con ogni probabilità (e a nostro malincuore) un film come The Wolf of Wall Street ne uscirà con le ossa rotte (non premieranno mai Scorsese & co. per il film più dissacrante sulla società americana contemporanea). Il momento di gloria sarà tutto per 12 anni schiavo.

Ecco dunque i nostri pronostici per quanto riguarda le categorie principali della ottantaseiesima Notte degli Oscar.

MIGLIOR FILM
I nominati:
American Hustle
Captain Phillips
Dallas Buyers Club
12 anni schiavo
Gravity
Lei
Nebraska
Philomena
The Wolf of Wall Street



Il favorito dell'Academy12 anni schiavo
Steve McQueen ha realizzato lo Schindler's List della tratta dei neri: forse non il suo lavoro migliore (noi non lo abbiamo amato particolarmente), però è uno di quei "filmoni" che puntano al cuore del grande pubblico e allo stesso tempo un'opera didattica monumentale.

Il favorito di Film.it: The Wolf of Wall Street
E' sempre un'esperienza elettrizzante quando si ha la fortuna di partecipare a un momento cinematografico da immortalare. Inchiodati per tre ore a vedere il nuovo Martin Scorsese si sente costantemente che il regista di Quei bravi ragazzi e Casinò sta spingendo in avanti con tutta la sua forza le barriere del cinema. Un film sul troppo, su come ci siamo strafatti di tutto e su come abbiamo tradito i nostri simili, i nostri amici, i nostri cari e naturalmente noi stessi.

MIGLIORE REGISTA
I nominati:
David O. Russell (American Hustle)
Alfonso Cuarón (Gravity)
Alexander Payne (Nebraska)
Steve McQueen (12 anni schiavo)
Martin Scorsese (The Wolf of Wall Street)



Il favorito dell'Academy e di Film.it: Alfonso Cuaron
Abbiamo definito il suo Gravity "un miracolo visivo". Il regista messicano è uno dei grandi autori odierni, folle e coraggioso, testardo e paziente (ha impiegato quattro anni a realizzare il suo film).

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
I nominati:
Christian Bale (American Hustle)
Bruce Dern (Nebraska)
Leonardo DiCaprio (The Wolf of Wall Street)
Chiwetel Ejiofor (12 anni schiavo)
Matthew McConaughey (Dallas Buyers Club)



Il favorito dell'Academy: Matthew McConaughey
L'ottima performance di McConaughey è quella perfetta per inchiodare qualsiasi membro dell'Academy. La parabola del suo Ron Woodroof di Dallas Buyers Club - inizialmente dato per spacciato a causa dell'AIDS, che poi però riesce a ritrovare la forza di vivere e rimettersi insieme - ricorda guarda caso quella dello stesso attore, il cui talento è rimasto intrappolato per anni al servizio di alcune tra le più inutili rom-com di sempre e che soltanto ora esplode. Una resurrezione, una di quelle che tanto piacciono a Hollywood.



Il favorito di Film.it: Ex Aequo - McConaughey e Leonardo DiCaprio
Per quanto pronti a celebrare il talento di McConaughey, crediamo che sia anche arrivato il momento di premiare Leonardo DiCaprio (alla sua quarta candidatura agli Oscar). In The Wolf of Wall Street l'attore abbandona i suoi personaggi drammaticamente legnosi e cupi per sfoderare tutta la sua simpatia nell'immortalare uno dei personaggi più negativi mai visti sullo schermo nel nuovo millennio. E' una contraddizione che DiCaprio ci offre in stato di grazia. Ecco un attore coraggioso, pronto a sfoderare la sua vulnerabilità e a divertirsi facendolo.

Nota: Gli Oscar riconoscono il pareggio tra due o più nominati. è già successo in passato in sei occasioni. Nel 1969 il caso più eclatante con la vittoria di Barbra Streisand e Katherine Hepburn migliori attrici per Funny Girl e Il leone d'inverno.

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
I nominati:
Amy Adams (American Hustle)
Cate Blanchett (Blue Jasmine)
Sandra Bullock (Gravity)
Judi Dench (Philomena)
Meryl Streep (I segreti di Osage County)



Il favorito dell'Academy e di Film.it: Cate Blanchett
Il film di Woody Allen è certamente uno dei più interessanti che il regista abbia realizzato negli ultimi anni. Non perché brilli di originalità o vanti una trama o dei dialoghi geniali. Si tratta di temi già ben scolpiti nella filmografia del regista. è merito della sua attrice se il film si eleva, grazie alla sua impeccabile incarnazione di una donna nevrotica: un personaggio autodistruttivo che si fa comunque strada nelle emozioni dello spettatore e avvolge chi sta a guardare. Per la Blanchett si tratterebbe del secondo Oscar dopo quello vinto come non protagonista per The Aviator (2005).

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
I nominati:
Barkhad Abdi (Captain Phillips)
Bradley Cooper (American Hustle)
Michael Fassbender (12 anni schiavo)
Jonah Hill (The Wolf of Wall Street)
Jared Leto (Dallas Buyers Club)



Il favorito dell'Academy: Jared Leto
L'attore con le gambe più belle dell'anno, come lui stesso ha dichiarato nell'intervista a Stile.it. Nei panni del transgender Rayon, Leto dà vita a un personaggio puro e tenero. Un lavoro eccellente che tiene testa a (se non addirittura supera) quello del protagonista McConaughey. Premiarlo vorrebbe anche dire dare un forte segno in favore della diversità. E forse l'Academy può farlo: in fondo è meglio tardi che mai.

Il favorito di Film.it: Michael Fassbender
Senza dubbio l'elemento migliore di 12 anni schiavo, un film molto classico che sai dove ti porterà mentre lo stai guardando. Quando, però, arriva Fassbender in scena, l'effetto di non-sorpresa si interrompe e veniamo affidati all'imprevedibilità. La scena al buio, in cui incrocia Chiwetel Ejiofor di notte, mette davvero angoscia.

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
I nominati:
Sally Hawkins (Blue Jasmine)
Jennifer Lawrence (American Hustle)
Lupita Nyong'o (12 anni schiavo)
Julia Roberts (I segreti di Osage County)
June Squibb (Nebraska)



Il favorito dell'Academy e di Film.it: Lupita Nyong'o
La semisconosciuta attrice ha già fatto incetta di premi nel percorso che porta alla notte delle stelle. Nei panni della schiava torturata nel film di McQueen si assicura di non farci dimenticare i suoi sguardi struggenti.

MIGLIOR FILM STRANIERO
I nominati:
The Broken Circle Breakdown (Belgio)
La grande bellezza (Italia)
Il sospetto (Danimarca)
The Missing Picture (Cambogia)
Omar (Palestina)



Il favorito dell'Academy e di Film.it: La grande bellezza di Paolo Sorrentino
Il film perfetto per riaccendere la passione per il cinema italiano a livello internazionale fino ad arrivare oltreoceano. Alcune battute, i tic attoriali di Servillo e i movimenti di macchina ipnotici rimangono nel cuore. Il suo rivale diretto è Il sospetto di Thomas Vinterberg. Un film sopravvalutato, furbo e manipolatorio. Un tema interessante sviluppato in modo provocatorio dall'ex socio Dogma di Lars Von Trier. Unica nota positiva del film la prova di Mads Mikkelsen.

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
I nominati:
American Hustle (Eric Warren Singer e David O. Russell)
Blue Jasmine (Woody Allen)
Dallas Buyers Club (Craig Borten & Melisa Wallack)
Her (Spike Jonze)
Nebraska (Bob Nelson)



Il favorito dell'Academy: American Hustle - David O. Russell
Nominato a dieci Oscar, American Hustle è un divertissement di due ore: se da una parte è un piacere vedere quello straordinario manipolo di attori divertiti e divertenti sul grande schermo, dall'altra è anche vero che la sceneggiatura ha subito profondi cambiamenti una volta battuto il ciak sul set, perché a Russell non interessa la trama, interessano i personaggi. Eppure questo premio potrebbe essere il contentino dell'Academy al film di Russell.

Il favorito di Film.it: Lei - Spike Jonze
Il film fenomeno di Spike Jonze che ci racconta un futuro molto prossimo e totalmente credibile in cui l'uomo e la macchina finiranno per innamorarsi, specialmente se quest'ultima ha la voce di Scarlett Johansson.

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE 
I nominati:
Before Midnight (Richard Linklater, Julie Delpy e Ethan Hawke)
Captain Phillips (Billy Ray)
Philomena (Steve Coogan e Jeff Pope)
12 anni schiavo (John Ridley)
The Wolf of Wall Street (Terence Winter)



Il favorito dell'Academy: 12 anni schiavo - John Ridley
Magari non farà l'en plein vincendo il premio come migliore attore protagonista o nella categoria migliore regista, ma il film di Steve McQueen, scritto da John Ridley, dovrebbe quantomeno portarsi a casa questa statuetta.

Il favorito di Film.it: Before Midnight - Ethan Hawke e Julie Delpy
La terza passeggiata di Hawke e Delpy nei panni di Jesse e Céline, forse la meno romantica e allo stesso tempo - paradossalmente - quella più incentrata sul vero amore. E dopo i quaranta, come ci dimostrano, c'è anche tempo per essere più leggeri e metterci dentro più humour. Il migliore della serie di Linklater. Non vincerà mai, per farlo dovrebbe battere il favorito 12 anni schiavo e Philomena, bellissimo crowd-pleaser con sceneggiatura a prova di bomba.

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
I nominati:
I Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Célestine
Frozen - Il regno del ghiaccio
Si alza il vento



Il favorito dell'Academy e di Film.it: Si alza il vento
Ovvero quello che sarà ufficialmente l'ultimo film di Hayao Miyazaki. Lo abbiamo visto a Venezia e lo abbiamo definito "l'opera più adulta nella filmografia del maestro giapponese". Miyazaki ha già vinto un Oscar nel 2003 con La città incantata.

 
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Una Rai libera, né renziana né anti renziana da articolo21

Post n°11206 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

raicavallo4

La Rai non deve essere né renziana, né anti renziana, le polemiche di queste ore riecheggiano parole e modi di altre stagioni non propriamente segnate dalla innovazione. Dal nuovo governo ci attendiamo invece una legge che ponga fine a vecchie e nuove subalternità, presentando una proposta capace di risolvere insieme il conflitto di interesse e le interferenze degli esecutivi e dei singoli partiti sulle nomine delle Autorità di garanzia del settore e del Consiglio di amministrazione della Rai.
Il servizio pubblico non ha bisogno di ribaltoni e ribaltini, ma di una legge che garantisca autonomia editoriale,certezza delle risorse, stabilitá industriale.

Ci auguriamo che tutte le forze politiche, anche quelle che non sostengono la maggioranza, vogliano depositare i loro progetti sul conflitto di interesse e sulla nuova fonte di nomina della Rai e chiedere l’immediata discussione nelle aule parlamentari.

 

27 febbraio 2014

 
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Nuovo album per Noemi, 'Made in London' da Ansa

Post n°11205 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da Ladridicinema
 

In uscita il 20 febbraio, registrato in Inghilterra05 febbraio, 14:46
Nuovo album per Noemi, 'Made in London'(ANSA) - MILANO, 5 FEB - S'intitola 'Made in London' il nuovo album di Noemi, in uscita il 20 febbraio. Per lavorare al nuovo prodotto, la cantante si è trasferita a Londra. L'album uscirà dopo la partecipazione dell'artista al Festival di Sanremo con i brani 'Bagnati dal sole' e 'Un uomo è un albero'. "Con questo album volevo segnare un cambiamento - racconta Noemi - realizzando un lavoro internazionale ma senza perdere la mia identità di artista italiana".

 
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