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Messaggi del 02/02/2018

 

The post

Post n°14247 pubblicato il 02 Febbraio 2018 da Ladridicinema
 

The Post è un film di genere drammatico, thriller del 2017, diretto da Steven Spielberg, con Tom Hanks e Meryl Streep. Uscita al cinema il 01 febbraio 2018. Durata 118 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster
TRAMA THE POST:

Nella storia americana ci sono stati momenti cruciali nei quali i comuni cittadini hanno dovuto decidere se mettere a rischio tutto - livello di vita, reputazione, status, perfino la libertà - per fare quello che credevano fosse giusto e necessario per proteggere la Costituzione e difendere la libertà del loro paese. 

Diretto da Steven Spielberg, il thriller politico The Post racconta la storia dietro alla pubblicazione dei "Quaderni del Pentagono", avvenuta agli inizi degli anni settanta sul Washington Post. L'occultamento dei documenti top secret sulle strategie e i rapporti del governo degli Stati Uniti con il Vietnam tra gli anni quaranta e sessanta innesca una battaglia senza precedenti in nome della trasparenza e della libertà di stampa. In particolare, la pubblicazione dei cosiddetti Pentagon Papers diviene manifesto della ferma e decisa rivendicazione del diritto di cronaca e della libertà di informazione da parte di due figure molte diverse ma accomunate dal coraggio e da una forte etica professionale: l'editrice del giornale Kay Graham (Meryl Streep), prima donna alla guida della prestigiosa testata, e il duro e testardo direttore del giornale Ben Bradlee (Tom Hanks). I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell'intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni. Nonostante i meschini tentativi del governo di contenere la fuga di informazioni riservate, i media diffondono la notizia schierandosi dalla parte dei cittadini. 

Oltre ai due protagonisti principali, il cast di The Post comprende Alison Brie, Carrie Coon, David Cross, Bruce Greenwood, Tracy Letts, Bob Odenkirk, Sarah Paulson, Jesse Plemons, Matthew Rhys, Michael Stuhlbarg, Bradley Whitford e Zach Woods.


The Post è il quinto film di Steven Spielberg che veda tra i protagonisti Tom Hanks, che diventa così l'attore che ha lavorato più volte con Steven in ruoli differenti, dopo Salvate il soldato Ryan, Prova a prendermi, The Terminal e Il ponte delle spie. C'è un altro primato: Meryl Streep invece non aveva incredibilmente mai recitato in un film dell'autore, se non come voce di Blue Mecha nella versione originale di A. I.. Le musiche di The Post sono a cura di John Williams, che per limiti d'età non cura più ogni colonna sonoraspielberghiana (il contemporaneo Ready Player One è stato infatti affidato alle cure musicali di Alan Silvestri). Un lento passaggio di consegne sta avvenendo anche in sede di montaggio, dove il fedelissimo Michael Kahn per la prima volta qui accredita al suo fianco Sarah Broshar, sua assistente da oltre dieci anni, per la precisione da 10 cose di noi del 2006. Mai messa in discussione invece la presenza ormai ultraventennale di Janusz Kaminski alla direzione della fotografia, l'unico della squadra Spielberg storica a essere più giovane dell'autore (classe 1959 contro classe 1946). The Post rappresenta il debutto della sceneggiatrice Liz Hannah, classe 1985: il suo copione era stata inserito nell'ufficiosa Black List hollywoodiana delle migliori sceneggiature non prodotte, finché Spielberg non l'ha raccolto. Josh Singer, premio Oscar per Il caso Spotlight, è stato comunque chiamato a integrare il lavoro di Liz.

Candidato a 2 Premi Oscar 2018: Miglior Film e Migliore attrice protagonista (Meryl Streep) 
Nonimation ai Golden Globes 2018 
Miglior film dell'anno secondo L'AFI (American Film Institute), il National Board of Review e New York Film Critics.

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale in Italiano di The Post

Ben Brandlee (Tom Hanks): Posso farti una domanda ipotetica? 
Kay Graham (Meryl Streep): Oh signore, non mi piacciono le domande ipotetiche 
Ben: Oh, non ti piacerà neanche quella vera! 
Kay: Ce li hai i documenti? 
Ben: Non ancora... 

Voce off: Questa falla nella sicurezza è devastante! Li hanno trafugati dal Pentagono, sono i documenti più riservati sulla guerra 

Ben: Il Times ha 7000 pagine che illustrano come la Casa Bianca abbia mentito sulla Guerra del Vietnam per trent'anni! 

Ben: Quanto hanno mentito?! Quei tempi devono finire 

Arthur Parsons (Fritz Beebe): Kay, li preoccupa che ci sia una donna al capo del giornale, che possa non avere fermezza per le decisioni difficili! 
Kay: Grazie Arthur per la tua franchezza! 

Hostess: Deve essere merce preziosa! 
Ben Bagdikian (Bob Odenkirk): Solo...segreti governativi! 

Murray Marder (Rick Holmes): Se li pubblichiamo, saremo alla Corte Suprema tra una settimana! 
Kay: Ovvero? 
Ben: Potremmo finire tutti in galera 

Tony Bradlee (Sarah Paulson): Prendere questa decisione, rischiare il suo patrimonio e l'azienda, che è stata tutta la sua vita...è un atto di grande coraggio! 

Murray Marder (Rick Holmes): Se il governo vince, il Washington Post non esisterà più! 

Ben: Se non li obblighiamo noi a darne conto, chi lo farà? 
Kay: Ma non li possiamo obbligare, se non abbiamo un giornale 

William Macomber (Cotter Smith): Nixon userà tutto il potere di un Presidente e se c'è un modo di distruggervi, quanto è vero Iddio lo troverà! 

Voce off: Che succede se non li pubblichiamo? Perderemo. Il paese perderà!

 

FOCUS SU THE POST:

Anche se The Post si concentra sulle pubblicazioni del Washington Post, fu il New York Times a cominciare nel 1971 la pubblicazione dei cosiddetti "Pentagon Papers", uno studio secretato del Pentagono sulla Guerra del Vietnam, dopo che l'ex-analista dell'esercito Daniel Ellsberg l'aveva di nascosto fotocopiato nel 1969. In buona sostanza dimostrava come le amministrazioni Kennedy e Johnson avessero nascosto all'opinione pubblica e al Congresso stesso il crescente coinvolgimento nella guerra e nella politica nella regione, tacendo anche la crescente certezza di non poterne uscirne vincitori. Nonostante Ellsberg avesse cercato in tutti i modi di portare alcuni suoi conoscenti senatori a discutere dei testi in sede istituzionale (dato che non sarebbero stati perseguibili, a differenza di lui), si decise poi a diffondere i testi su oltre 17 organi di stampa, tra i quali il Washington Post. 
Katharine Meyer Graham (1917-2001), al cinema appunto con il volto di Meryl Streep, era editrice del Post dal 1963, anno della morte del precedente editore, suo marito Philip Graham, morto suicida, che aveva a sua volta ricevuto l'incarico dal suocero, Eugene Meyer. La legava quindi al giornale una tradizione familiare, che non le rese comunque più semplice essere accettata, in particolar modo durante la pubblicazione dei Pentagon Papers. Successivamente tuttavia, sulla scia dell'evento storico che questa pubblicazione rappresentò, il Post e il New York Times furono coprotagonisti dell'onda anomala del Watergate, più o meno due anni dopo. Il personaggio interpretato da Hanks è invece Ben Bradlee(1921-2014), redattore capo dal 1968 al 1991, che in questa circostanza e nel Watergate sfidò il governo federale rifacendosi al Primo Emendamento della Costituzione. Fu lui durante il successivo Watergate a supervisionare il lavoro di Bob Woodward e Carl Bernstein, interpretati da Robert Redford e Dustin Hoffman in Tutti gli uomini del presidente (1976), dove Bradlee fu portato sullo schermo invece da Jason Robards. Segno di quanta maggiore attenzione ci sia oggi per i ruoli e i personaggi femminili, nel citato film il personaggio di Kay Graham non appariva affatto.


 
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Sono tornato

Post n°14246 pubblicato il 02 Febbraio 2018 da Ladridicinema
 

Sono tornato è un film di genere commedia del 2018, diretto da Luca Miniero, con Massimo Popolizio e Frank Matano. Uscita al cinema il 01 febbraio 2018. Durata 100 minuti. Distribuito da Vision Distribution.

Poster
TRAMA SONO TORNATO:

Sulla scorta del divertente Lui è tornato, film tedesco che immagina Hitler a spasso per la Berlino dei giorni nostri, l'italiano Sono tornato, diretto da Luca Miniero, vede uno smarrito Benito Mussolini (Massimo Popolizio) riapparire in piazza Vittorio, nella Roma dei giorni nostri, con la divisa sporca e il volto tumefatto. La guerra è finita, la sua Claretta non c'è più e tutto sembra cambiato. All'apparenza. Il duce non apprezza lo scenario multiculturale della piazza gremita, né comprende l'attaccamento morboso all'arnese "telefonino". Assorbiti dagli schermi e persuasi che si tratti dell'ennesima attrazione per turisti, i passanti continuano a ignorarlo finché, Andrea Canaletti (Frank Matano), un giovane documentarista con grandi aspirazioni ma pochi, pochissimi successi, guidato da necessità e fiuto di giornalista, credendolo un attore comico, non gli propone di diventare protagonista di un documentario. Per l'affabulatore Mussolini è l'occasione di riconquistare le masse. Tra i due comincia così una surreale convivenza: in giro per l'Italia, tra ospitate in tv e incontri con gli italiani dei giorni nostri, porta Mussolini a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, fino a diventare addirittura protagonista di un show televisivo. Il Duce si convincerà di poter riconquistare il paese. Un divertente esperimento storico in forma di comedy: i tempi sono cambiati, il "popolo" italiano non tanto.


La produzione di remake europei non è certo così abbondante come quella hollywoodiana, ma spesso regala curiosi progetti, come è sicuramente il caso di Sono tornatoLuca Miniero, infatti, ha ripreso uno dei casi dello scorso anno in Germania, Lui è tornato, sull'improvviso riapparire di Hitler per le strade di Berlino con una versione rielaborata per il nostro Paese. In questo caso è Benito Mussolini a essere catapultato nel pieno di un quartiere multietnico di Roma. In entrambi i casi le parti di finzione vengono mescolate con alcuni momenti, più numerosi nella versione originale, in cui la camera segue realmente il dittatore protagonista, abbigliato di tutto punto come negli anni d’oro, in giro per le città e le campagne, registrando soprattutto le reazioni della gente. La cosa inquietante è che non sono rare le braccia tese in risposta e i sorrisi, oltre che di stupore, anche di apprezzamento. L'idea originale è venuta allo scrittore e giornalista Timur Vernes, che nel 2012 esordì con un romanzo subito balzato in testa alle classifiche di vendita in Germania, dove ha venduto 2,3 milioni di copie, venendo poi tradotto in 41 lingue; in italiano è pubblicato da Bompiani. 

"Eravate un popolo di analfabeti, dopo 80 anni torno e vi ritrovo un popolo di analfabeti", dice Massimo Popolizio/Benito Mussolini nel film, mentre appare in un programma televisivo, presto conquistato dalla possibilità di averlo come ospite. C'è anche una sequenza in cui il finto Mussolini si presenta nella natia Predappio e in un circolo di un partito di estrema destra. Sono tornato è la scommessa maggiore della carriera di Luca Miniero, vista la tematica molto delicata e il tentativo di far ridere, e riflettere, muovendosi in terreno minato. In carriera ha diretto il grande successo Benvenuti al Sud, anch'esso un remake, e il sequel Benvenuti al Nord. Il suo esordio, e altri due film, li ha firmati insieme a Paolo Genovese, anche lui poi protagonista in solitario di una carriera ai primi posti del botteghino, come accaduto per il recente The Place. 

Massimo Popolizio è un attore di teatro, cinema e doppiatore in ruoli significativi come quello di Lord Voldemort nella saga di Harry Potter e Tom Cruise in Eyes Wide Shut. Ha già interpretato personaggi della nostra storia, come Giovanni Flacone in Era d’estate di Fiorella Infascelli e il politico democristiano Vittorio Sbardella ne Il divo di Paolo Sorrentino. 
Passando al resto del cast del film, nei panni dell'autore televisivo, aspirante documentarista d'autore, che lo riprende per caso mentre viene catapultato dal passato, Frank Matano, uno dei rari casi di youtuber diventato un protagonista della comicità televisiva e del cinema. Ha iniziato mettendo in rete degli scherzi telefonici, per poi partecipare ai programmi televisivi Le iene e Italia's got talent. L'esordio al cinema nel 2013 in Fuga di cervelli di Paolo Ruffini, seguito da Ma che bella sorpresa, al fianco di Claudio Bisio. Il 25 aprile 2018 sarà nelle sale il suo esordio alla scrittura per il cinema, Tonno spiaggiato, diretto dal suo collaboratore Matteo Martinez. La sceneggiatura del film, con il delicato adattamento della storia alla realtà italiana, è stata scritta, oltre che da Miniero stesso, dall'astro nascente Daniele Guaglianone, reduce dal successo degli script di Lo chiamavano Jeeg Robot, Indivisibili, L'ora legale e Benedetta follia.

 

Dal Trailer Ufficiale del Film Sono tornato

Mussolini (Massimo Popolizio): Il mio obiettivo è di viaggiare per l'Italia e di riconquistarla! 

Mussolini: Sareste d'accordo su una dittatura? 
Pizzaiolo: Ma una dittatura libera, però. Una dittatura non troppo dittatura 
Mussolini: Un partito solo? 
Pizzaiolo: Massimo due 

Andrea Canaletti (Frank Matano): "Benito.mussolini" occupato, ma "dux2018" è libero 
Mussolini: Io non sono "dux2018"... "superuomo", "camicia nera", "eccellenza", "lui"! 
Andrea: Preso! 
Mussolini: "Onore e rispetto" 
Francesca (Eleonora Belcamino): Vabbe, beato a lei, la fiction co' Gabriel Garko è presissimissimo! 
Mussolini: E che cazzo! 
Andrea: "Eccheccazzo" è libero! 

Alessandro Cattelan (se stesso): Progetti per il futuro? 
Mussolini: Fare l'impero. PAM! 

Andrea: Che razza di persona sei? 
Mussolini: Un vincente! 

Mussolini: Eravate un popolo di analfabeti, dopo ottanta anni torno e vi ritrovo un popolo di analfabeti 

Nonna Lea (Ariella Reggio): Quegli occhi...non si dimenticano! Anche allora la gente rideva, anche allora credevano fosse solo un comico...

 


 
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Il senso della bellezza

Post n°14245 pubblicato il 02 Febbraio 2018 da Ladridicinema
 

Il senso della bellezza è un film di genere documentario del 2017, diretto da Valerio Jalongo. Uscita al cinema il 01 febbraio 2018. Durata 75 minuti. Distribuito da Officine Ubu.

Poster

Quattro anni dopo la sensazionale scoperta del "Bosone di Higgs", il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. L'esperimento è insieme un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che possiamo immaginare. Così, l’infinitamente piccolo e la vastità dell'universo schiudono le porte di un territorio invisibile, dove gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti. Tra scienziati che hanno perso l'immagine della Natura, e artisti che hanno smarrito la tradizionale idea di bellezza, attraverso macchinari che assomigliano a opere d'arte e istallazioni artistiche che assomigliano ad esperimenti, emerge un ritratto di attività scientifiche e artistiche come indagine, come immaginazione, come autentico esercizio di libertà. Mentre il nuovo esperimento del CERN procede nella sua esplorazione della misteriosa energia che anima l'universo, scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d'ombra in cui scienza e arte, in modi diversi, inseguono verità e bellezza. Tra queste donne e questi uomini alcuni credono in dio, altri credono solo negli esperimenti e nel dubbio. Ma nella loro ricerca della verità, tutti loro sono in ascolto di un elusivo sesto, o settimo, senso... il senso della bellezza.


 
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