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Messaggi del 31/05/2018

 

Resina

Post n°14508 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Resina è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Renzo Carbonera, con Maria Roveran e Thierry Toscan. Uscita al cinema il 31 maggio 2018. Durata 90 minuti. Distribuito da Parthénos.

Poster

Un coro di uomini. Un direttore donna. Una famiglia e una piccola comunità che hanno bisogno di ritrovare il senso d’unione per affrontare la sfida del domani. La giovane violoncellista Maria è delusa dallo spietato mondo della musica. Ritorna al paesino di montagna delle sue origini, una piccola enclave isolata dove si parla ancora una lingua arcaica: il cimbro. Qui trova una situazione familiare complessa e una piccola comunità alle prese con i primi effetti del cambiamento climatico. Quasi per caso, o forse perché è impossibile non trovarsi all'unico bar della piazza, Maria entra in contatto con il glorioso coro polifonico maschile di cui faceva parte suo nonno. In realtà ora il tutto è in completo disarmo, affidato a una manciata di strampalati ubriaconi da bar, e Quirino è l'unico di loro a non volersi arrendere all'evidenza: sogna ancora di partecipare a un fantomatico concorso canoro, in grado di riportarli all'antico splendore. Per fare questo chiede aiuto a Maria, e lei accetta la sfida perché sotto sotto cerca un modo per riavvicinarsi al mondo della musica. Un caleidoscopio di personaggi tinge di ironia e ritmo il racconto di un piccolo mondo, alle prese con lo spauracchio del cambiamento climatico, e con la determinazione di Maria. Ne emerge la storia di una giovane donna in un mondo di uomini.



  • MONTAGGIOElena Cabria
  • MUSICHELuca Ciut
  • PRODUZIONE: Bruno Benetti e Stefania Benetti per OneArt s.r.l. In collaborazione con Rai Cinema

 
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Prigioniero della mia libertà

Post n°14507 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Prigioniero della mia libertà è un film di genere drammatico del 2016, diretto da Rosario Errico, con Jordi Molla e Martina Stella. Uscita al cinema il 31 maggio 2018. Durata 83 minuti. Distribuito da Immagine Corporation Production.

Poster

Alejandro Torres, giovane architetto, vive una vita tranquilla con la sua famiglia fino al giorno in cui viene ingiustamente arrestato. Traumatizzato dall'errore giudiziario e alla disperata ricerca della verità metterà in atto la sua rivalsa verso coloro che gli hanno sconvolto la vita. Sono i giorni che precedono le Festività natalizie, dopo l'incontro con un suo caro amico d'infanzia Alejandro viene accusato di tentata estorsione e minacce. Osvaldo, un suo amico di vecchia data emerso dalle nebbie del passato con la proposta di concorrere insieme ad una gara d’appalto per la costruzione di una scuola, lo ha truffato, riducendolo sul lastrico e poi, per sfuggire alle sue disperate richieste di indennizzo, lo ha denunciato. Un frettoloso P.M., distratto dagli impegni per le incombenti vacanze natalizie, e un'anziana G.I.P., ciecamente fiduciosa nell'operato di chi l'ha preceduta, conducono Alejandro in carcere, schedato e sbattuto in cella. Dopo trenta giorni Alejandro è rimesso in libertà. La sua vita è distrutta. La vergogna del dubbio altrui e la perdita di ogni certezza fanno di lui un uomo finito. Non valgono a scuoterlo l'affetto della famiglia e del fraterno socio in affari Andres, fino al giorno del processo, dieci mesi più tardi, quando invece di interessarsi al suo futuro si limita a studiare minuziosamente la sua rivalsa...



 
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Lazzaro felice

Post n°14506 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Lazzaro Felice è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Alice Rohrwacher, con Adriano Tardioli e Alba Rohrwacher. Uscita al cinema il 31 maggio 2018. Durata 125 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

Lazzaro (Adriano Tardiolo) è un giovane contadino. Non ha ancora vent’anni e sorride alla vita. Anzi, la sua bontà pura e spontanea lo fa a volte sembrare una persona stupida e ingenua, di cui è facile approfittare. Incapace di pensare male del prossimo, Lazzaro non può fare altro che credere negli esseri umani. 
È la sua bontà che lo spinge ad approcciarsi al mondo in modo aperto e sereno, un modo che gli uomini da sempre ignorano. 
Al suo fianco Tancredi (Luca Chikovani/Tommaso Ragno), giovanissimo anche lui ma viziato dalla sua immaginazione sconfinata. Lazzaro Felice, il film diretto da Alice Rohrwacher, è dunque la storia di un'amicizia. Un'amicizia che nasce vera e si imbatte in trame contorte, segreti e bugie. Un'amicizia luminosa e giovane. Un'amicizia formativa e indimenticabile per entrambi, che attraverserà intatta il tempo e supererà persino le conseguenze distruttive della fine di un "Grande Inganno". Finché una serie di vicissitudini porterà Lazzaro a varcare le soglie della città, tanto enorme quanto vuota, per cercare il suo caro Tancredi.

In concorso al Festival di Cannes 2018: Vincitore, ex aequo, del Premio per la migliore sceneggiatura (Alice Rohrwacher)

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Bambina: Vi chiamo perché è scomparso un ragazzo...una persona importante, un marchese

Lazzaro (Adriano Tardiolo): Lui è il Marchese Tancredi De Luna, è il padrone dell'Inviolata

Marchesa Alfonsina De Luna (Nicoletta Braschi): Gli esseri umani sono come bestie, animali. Liberarli vuol dire renderli consci della propria condizione di schiavitù

 


 
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La Truffa dei Logan

Post n°14505 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Logan Lucky

La Truffa dei Logan è un film di genere commedia, azione del 2017, diretto da Steven Soderbergh, con Channing Tatum e Adam Driver. Uscita al cinema il 31 maggio 2018. Durata 119 minuti. Distribuito da Lucky Red.

Poster

In La Truffa dei Logan, il film diretto da Steven Soderbergh, I fratelli Logan, Jimmy (Channing Tatum), un minatore disoccupato, divorziato e squattrinato del West Virginia, Clyde (Adam Driver), ex quarterback ora veterano della guerra in Iraq con una protesi al braccio, e la sorella Mellie (Riley Keough), una parrucchiera ossessionata dalle automobili, stremati da una maledizione che li ha condannati a un'eterna sfortuna, hanno in mente un elaborato piano per risollevare le finanze della famiglia : una rapina ai danni del Charlotte Motor Speedway durante la leggendaria gara di auto Coca-Cola 600 che si tiene in occasione del Memorial Day, niente meno che l'evento NASCAR più atteso e seguito dell'anno. 
Per riuscirci hanno bisogno dell’aiuto dell'esperto in esplosioni Joe Bang (Daniel Craig), che, per loro sfortuna, è stato incarcerato. Il loro primo obiettivo è quello di fare uscire Joe di prigione il tempo necessario al loro colpo, senza che le guardie se ne accorgano. E tutto sembra filare liscio. Ma, proprio quando credono di aver portato a termine la missione, si imbattono in una tenace e affascinante agente dell'FBI, Sarah Grayson (Hilary Swank), che inizia a indagare sulla scena del crimine e a sospettare di tutto e tutti, decisa a fare qualsiasi cosa per fermare e incastrare i colpevoli di quella che viene considerata la rapina più incredibile della storia della Carolina del Nord.


La cosa più interessante di questo film di Steven Soderbergh non è il fatto che sia una sorta di Ocean's Eleven ambientato nella provincia rurale americana. Quello che questo astuto filmmaker ha messo in piedi è una produzione che non ha precedenti. Perlomeno non ha precedenti considerando il fatto che il film possa serenamente essere un prodotto hollywoodiano e non un film indipendente con giovani e sconosciuti autori e attori che devono sudare sette camicie per far vedere ai festival la loro opera. Soderbergh non è l'ultimo arrivato, è uno stimato autore e regista che ha lavorato con i più grandi divi di Hollywood, ma è anche uno a cui piacciono le sfide e gli esperimenti. Con La Truffa dei Logan, il regista ha escogitato un modo per escludere le major hollywoodiane dal progetto trovando un sistema per autofinanziarsi. 

Soderbergh si è prima assicurato la presenza nel cast del film di attori di serie A come Channing TatumAdam Driver, Daniel CraigHilary Swank e Katie Holmes, poi è andato direttamente dai distributori stranieri, in Canada e in Europa, pre-vendendo i diritti per la distribuzione del suo film in quei paesi. Poi ha venduto anticipatamente i diritti post-theatrical, ossia per i passaggi televisivi, on-demand e in streaming successivi all'uscita nei cinema. Con la raccolta di queste pre-vendite è riuscito ad accumulare il denaro necessario per girare il film, poco meno di 30 milioni di dollari. Non esattamente un film low budget. 

Con questa operazione, il regista ha potuto avere dall'inizio alla fine, il controllo completo sulla sua opera, incluse le fasi abitualmente gestite dagli uffici marketing come la campagna promozionale, la realizzazione del trailer e il creatività legata al poster. Non avendo avuto le spese enormi che un grosso studio deve affrontare per un film di questo calibro, la soglia per considerare proficuo l'incasso del solo box office USA era più bassa, quindi quello che sarebbe normalmente stato un incasso mediocre, era in questo caso un buon successo. Senza gli attori dalla sua parte non ce l'avrebbe fatta e, grazie alla fiducia guadagnata sul campo con i film precedenti, uno come Channing Tatum non ha esitato a entrare nel progetto. Tatum aveva già recitato precedentemente per Soderbergh in tre film: Knockout, Effetti collaterali e Magic Mike. Agli altri attori è bastato il nome di Soderbergh per far parte di questo esperimento.

 

Dal Trailer Italiano Ufficiale del Film:

Clyde Logan (Adam Driver): Ti hanno licenziato?
Jimmy Logan (Channing Tatum): Mi hanno allontanato soltanto per problemi con l'assicurazione

Bobbie Jo Chapman (Katie Holmes): Ho l'affidamento esclusivo!
Jimmy Logan: Chiamerò un avvocato
Bobbie: E come lo paghi?

Max Chilblain (Seth MacFarlane): Lui è il barista con un braccio solo!
Jimmy Logan: Cerca di portare rispetto!

Clyde Logan: Ho visto una lista di cose da fare per una rapina...

Jimmy Logan: Circuito di Charlotte Motor...so come spostano i soldi durante la gara!

Voce off: L'unico uomo in grado di far saltare in aria il caveau di una banca si chiama Joe Bang

Joe Bang (Daniel Craig): Io sono...in-car-ce-ra-to

Mellie Logan (Riley Keough): La Coca-cola 600 è la corsa più importante dell'anno!

Sarah Grayson (Hilary Swank): Voglio sapere tutto su Jimmy Logan!

Jimmy Logan: Sapranno solo quello che dovranno sapere

Joe Bang: Sono 18 o sono 25? È una questione di scienza questa!

Joe Bang: Sto per togliermi i vestiti, quindi non sbirciare...ho detto "non sbirciare"!

Clyde Logan: Puoi ridarmi il braccio, per favore?!
Joe Bang: Qual è? Questo?

 


 
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Film nelle sale da oggi

Post n°14504 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

 
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Loro 2

Post n°14503 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Loro 2 completa e amplia il discorso che Paolo Sorrentino ha cominciato con Loro 1, ovvero il racconto del Berlusconi privato aggiunto al Berlusconi pubblico che conosciamo meglio, che si vanno a intrecciare fra di loro. Un tentativo di andare a guardare sotto la maschera del potere, restituendo un pò di umanità al capo. Il privato il regista napoletano ce lo racconta in maniera inedita, ovvero affrontando la paura della vecchiaia, la fine della sua capacità di essere "venditore", la fine del matrimonio con Veronica, la paura della morte. Quest'ultima è affrontata attraverso questa ansia di eterna giovinezza, raccontata con tenerezza e comprensione, evitando di fare satira o andarci giù con la critica. Il pubblico, invece torna alla risalta con lo scontro tra Servillo e Ricci, Silvio vs Veronica; rappresentazione del Berlusconi pubblico che tratta o vorrebbe trattare lo stato come ha fatto con le sue aziende, dall'altro il Berlusconi ambizioso che fa di tutto per piacere e avere consensi, convinto di aver sempre ragione e di aver salvato il paese, che vuole piacere e essere amato: “Ma te che cosa ti aspettavi? Di poter essere l’uomo più ricco del Paese, fare il premier, e che anche tutti ti amassero alla follia?”. “Sì: io mi aspettavo proprio questo”.

La sintesi dei due Berlusconi è la scena dei due Servillo. Una scena alquanto bizzarra, esaltante e straordinaria perchè sembra che Berlusconi si sia sdoppiato, ma l'altro è chiaramente Ennio Doris, fondatore di Mediolanum, a cui esprime la sua solitudine e la sua sofferenza per non essere più capace di fare dei progetti, con Ennio che prova a fargli capire che essendo venditori, sono loro a creare sogni e progetti e a far capire alla gente quello che vogliono, che poi è quello che vogliono loro. Una volta convinto, Berlusconi-Servillo per provare a se stesso di essere ancora lui e quindi iniziare a lavorare per tornare presidente del consiglio, telefona ad una casalinga e in poche battute la convince a comprare una cosa. Scena geniale grazie anche e soprattutto a Toni Servillo che appena che il monologo alza di tono, inizia a cambiare accento e a parlare con una forte cadenza napoletana, dimostrazione di come Berlusconi sia doppio. Questo è Loro 2, la doppiezza del personaggio Berlusconi, ma la psicologia con lui non esiste, non funziona e se la usi "non succede niente", perchè dietro alla maschera, c’è solo un’altra maschera, e poi un’altra e poi un’altra ancora.

Loro 2 completa Loro 1 ed è chiaro che una posizione alla fine Sorrentino la prende così come un giudizio, con le scene del terremoto aquilano, o comunque nel rapporto privato con Veronica. Gli errori, la doppiezza, il comportamento clownesco, le malefatte. Tutto viene a galla.

Se ne "Il divo", Sorrentino provò a dimistificare la figura di Andreotti, lasciando un personaggio ombroso, con Berlusconi distrugge il mito dell'uomo fatto da sè, con un uomo infelice che fa anche tristezza e semplicemente si rileva essere solamente il miglior venditore, che non si sa realmente come abbia iniziato. La decadenza di Silvio, del berlusconismo, di un paese che è stato innamorato di lui, come Veronica, che è la metafora del passato, di una donna che dice basta e che non la ce la fa, perchè non gli crede più.

 
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Colpo di scena: Babchenko è vivo da micidial.it

Post n°14502 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

La flash news è dedicata ai russofobi del pianeta, che nulla capiscono delle dinamiche eurasiatiche e che in massa hanno creduto alla messa in scena orchestrata in queste ore dai servizi segreti ucraini.

Arkady Babchenko è un giornalista e scrittore russo che si era trasferito in Ucraina dopo essere stato oggetto di minacce per le sue posizioni polemiche contro le operazioni di Mosca in Siria e Ucraina. Infelice che la Russia di Putin stia dando un contributo decisivo a liberare il medioriente dai signori della guerra e dai professionisti del terrore, Banchenko è niente di più e niente di meno uno che vuole accreditarsi in Occidente, dove coi libri farlocchi e le scenneggiate si pososno fare molti quattrini ed avere grande visibilità. Dai telegiornali di tutto il mondo ci è stato ieri raccontato di un attentato avvenuto in circostanze misteriose ai danni di questo rifugiato politico in pectore. E dove può andare a rifugiarsi un russo che lotta contro Putin? Ha due scelte: o si affoga di aperitivi in centro a Mosca tra un flashmob e l’altro, stile Navalny, o va a farsi ricompensare dai nazionalisti che governano in Ucraina dopo il colpo di Stato del 2014.

Se ci pensiamo, la notizia che Babchenko sia invece vivo e vegeto ha dell’incredibile: ci stanno prendendo per il culo. Non è che non lo sapevamo, eh? Ma ora le fake atlantiste stanno raggiungendo toni a dir poco grotteschi. E’ a molti chiaro che dopo il caso Skripal potesse succedere di tutto per screditare la Russia, ma che uno si fingesse morto per poi presentarsi in conferenza stampa come in un film di Tom Cruise ancora non lo avevamo  creduto possibile.

Perchè Babchenko si è prestato a questa buffonata?

Secondo le dichiarazioni riportate dai servizi di sicurezza ucraina, la messa in scena dell’assassinio era stata organizzata per smascherare agenti russi. La moglie aveva denunciato l’uccisione del marito, colpito alla schiena da 3 proiettili d’arma da fuoco.

Babchenko e lo Sbu ucraino avrebbero così scoperto che in Ucraina ci sono agenti russi. Speriamo che ora i servizi di intelligence non facciano finta di ammazzare anche me, perchè – tenetevi forte – vi svelo che ci sono agenti russi anche in Italia. Non solo: ci sono agenti dei servizi anche di Stati Uniti, Inghilterra, Israele e chissà quanti altri paesi, e pure noi abbiamo agenti italiani che fanno questo lavoro all’estero.  E’ un lavoro! Si chiama lavoro di intelligence. Che poi abbiano finto di ammazzarlo per impedire che lo ammazzino, come si legge nelle cronache di queste ore, fa pensare alla magia delle favole, e ci fa tornare tutti un po’ bambini.

A quel guascone di Babchenko, che non si sentiva al sicuro in Russia e che per poco non ammazzano in Ucraina, ricordiamo allora la favola di Esopo “al lupo, al lupo”:

In un villaggio viveva un pastorello che di notte doveva fare la guardia al gregge. Si annoiava e quindi, decise di fare una serie di scherzi: mentre le altre persone erano a dormire cominciò a gridare: “Al lupo, al lupo!” Così tutti si svegliarono e accorsero per aiutarlo. Ma il pastore burlone rivelò loro che era uno scherzo.

Questo scherzo continuò per parecchi giorni, fino ad una notte in cui un lupo venne veramente. Il pastore cominciò a gridare: “Al lupo, al lupo!”, ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo.

Così il lupo divorò sia il pastore che tutte le pecore.

 
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"Babchenko è vivo e lotta insieme alla propaganda NATO" da antidiplomatico

Post n°14501 pubblicato il 31 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Babchenko è vivo e lotta insieme alla propaganda NATO
 

Ma perché mai le autorità ucraine, dopo aver annunciato l’assassinio del giornalista e “dissidente russo” Arkady Babchenko - suscitando il solito coro mediatico contro “il mandante Putin” - ora lo presentano vivo in una conferenza stampa? Nessun giornale si direbbe domandarselo, dando per buona la “versione ufficiale” e cioè che l’annunciato omicidio era solo uno “stratagemma” dei servizi segreti ucraini per “sventare l'assassinio”. Non abbiamo idea di quale altra fantastica storia tireranno fuori le autorità ucraine per supportare una storia così strampalata. Ma siamo certi che su questa ennesima bufala ufficiale del governo di Kiev calerà il silenzio dei media.  Come quando, cinque anni fa,  Poroshenko in persona dalla TV di stato annunciò che il suo esercito aveva distrutto un convoglio russo che aveva invaso l’Ucraina.
 

Francesco Santoianni

 
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