Tag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
Monicelli, senza cultura in Italia...Area personale- Login
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. I miei Blog AmiciCerca in questo Blogtutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata. I miei link preferiti - renato zero blog - best movie - casa del cinema - filmup - trova cinema - programmazione sale roma - festival roma - Festival di Torino - Paolo Barnard - Mostra del cinema di Venezia - Festival di Berlino - antiiplomatico - l'intellettuale dissidente - articolo 21 - cinecittà news - cinematografo - potere al popolo - la riscossa - Partito comunista MenuUltimi commentiContatta l'autore
Citazioni nei Blog Amici: 28 FILM PREFERITI
Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere TagTag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
|
Messaggi del 08/02/2020
Post n°15604 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15603 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Esaurite le prime quattro serate con la proclamazione ieri del vincitore della categoria Giovani, oggi sul palco dell’Ariston si assegna premio più ambito della edizione 2020, quello della categoria Big: i 23 artisti in gara (Bugo e Morgan non ci saranno perché squalificati) riproporranno per la terza volta il loro brano (che ormai sta girando da qualche giorno sulle radio nazionali e dunque inizia ad essere familiare all’ascolto) sul palco dell’Ariston. In questa serata, al termine della quale verrà decretato il vincitore, tornano in scena la Giuria Demoscopica e quella della Sala Stampa e Tv. Ci sarà, per la prima volta nell’edizione 2020, la cosiddetta “Votazione Mista” con Televoto, Giuria Demoscopica e Giuria Sala Stampa che rispettivamente avranno un peso sul risultato finale del 34%, 33% e 33%. Il televoto risulta dunque importante, ma non decisivo. I voti di questa sera andranno ad aggiungersi a quelli delle quattro sere precedenti per formare la classifica finale del Festival. Nel corso della serata verranno inoltre assegnati i seguenti riconoscimenti: Premi della Critica, Premio al Miglior Testo e Premio alla Migliore Composizione Musicale.
Post n°15602 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
2.18: 23) Alberto Urso, 22) Riki, 21) Enrico Nigiotti, 20) Michele Zarrillo, 19) Giordana Angi, 18) Elettra Lamborghini, 17) Junior Cally, 16) Marco Masini, 15) Levante, 14) Rita Pavone, 13) Paolo Jannacci, 12) Raphael Gualazzi, 11) Anastasio, 10) Irene Grandi, 9) Achille Lauro, 8) Elodie, 7) Rancore, 6) Tosca, 5) Piero Pelù, 4) Le Vibrazioni, 3) Pinguini Tattici Nucleari, 2) Francesco Gabbani, 1) Diodato 2.17: E’ il momento della classifica dei voti della sala stampa: 2.16: Fiorello sale sul palco e augura buon anno 2.12: Alle 2.12 già abbiamo superato il record di durata di ieri e ci sta anche un intermezzo classico a mo’ di ninna nanna 2.11: Si è passati dal monologo di Rula Jebreal alla suonata di pianoforte di Francesca Sofia Novella che suona l’Ave Maria di Bach 2.09: “La gara finisce qui” dice Amadeus. “Mi dispiace molto perchè ritengo Bugo e Morgan due grandi artisti”. Non esibirsi oggi significa defezione e squalifca. Applausi del pubblico 2.06: C’è tutto Marco Masini, parte musicale molto bella. L’inizio del brano richiama il pop inglese attuale. Bella l’interpretazione del cantante fiorentino 2.05: MARCO MASINI Marco Masini, nato a Firenze il 18 settembre 1964, è uno dei due cantanti che il Festival lo ha già vinto in entrambe le sezioni: tra i giovani nel 1990 con “Disperato” e nel 2004 con “L’uomo volante” nella categoria big. In mezzo tante hit di grande successo e un percorso non di granmde continuità ma di ottimo livello. Per il suo nono Festival Masini si è affidato alla coppia d’autori Federica Camba e Daniele Coro. Con 8 milioni di streaming su Spotify la carriera di Masini è ferma alla “Bella Stronza” degli anni ’90. Ultimo disco d’oro raggiunto o “Il confronto” – questo il titolo del nuovo brano sanremese – aggiornerà il successo? Discografia Album 1990 – Marco Masini 1991 – Malinconoia 1993 – T’innamorerai 1995 – Il cielo della vergine 1998 – Scimmie 2000 – Raccontami di te 2001 – Uscita di sicurezza 2005 – Il giardino delle api 2009 – L’Italia… e altre storie 2011 – Niente d’importante 2017 – Spostato di un secondo Il significato di “Il confronto” Un uomo che si guarda allo specchio e che vuole parlare a se stesso, come se si confidasse a un fratello o ad un caro amico. Quest’uomo fa il bilancio della propria vita, rimproverandosi gli errori, le cadute, le incertezze, ma anche cercando di perdonarsi per tutto ciò che non è accaduto a causa del destino. In questo lungo dialogo con il proprio Sé, c’è posto per tutte le cose giuste e oneste che sono state fatte nel corso del tempo. La vita di quest’uomo che si parla e che si ascolta è stata lunga, e adesso, saggio ma ancora sognatore, è lui a dover guardare avanti, districandosi da tutte le emozioni che rimbalzano impazzite “come un flipper” che son ben descritte nei versi. 2.02: E’ un reggaeton tutto sommato ascoltabile, sicuramente ballabile, purtroppo la voce di Elettra non spicca 2.01: Scollatura generosa per Elettra Lamborghini che si prfesenta con un abito stile gitano, color salmone. Non bellissimo ma coerente con il suo stile e il suo pazzo latin 2.00: ELETTRA LAMBORGHINI La ricca ereditiera, nipote di Ferruccio Lamborghini fondatore dell’omonima casa automobilistica, nata a Bologna il 17 maggio 1994, è stata recentemente coach a The Voice of Italy. Nel 2017 ha partecipato al programma spagnolo Gran Hermano Vip e poi in Inghilterra al Geordie Shore. A settembre dello stesso anno ha collaborato con Gué Pequeno e Sfera Ebbasta nel singolo Lamborghini RMX, partecipando quindi l’anno seguente ai Wind Music Awards 2018. Si è ritagliata un suo spazio nella Latino Trap grazie al successo di “Pem pem”, brano con 66 milioni di streaming su Spotify e certificato doppio disco di platino. Discografia Album 2019 – Twerking Queen Il significato di “Musica (e il resto scompare)” Elettra Lamborghini sale per la prima volta sul palco dell’Ariston e porta con sé il suo tutto il background latino-americano e reaggaeton, testimoniato dall’utilizzo di frasi in lingua spagnola come «Esta es la historia de un amor». “Musica (e il resto scompare)” perla di un amore finito male, «E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella” Io non ho mai smesso di sorridere», esorcizzato dall’inconfondibile stile della Lamborghini. Non solo festa, Elettra mette a nudo un lato di sé fin qui mai mostrato al pubblico. 1.58: Nigiotti è un bravo interprete, non c’è dubbio ma il brano non decolla. Inciso che non resta nella mente, anche qui si pesca a piene mani dagli anni ’90. Si salva con un assolo di chitarra che è sparito da quasi tutti pezzi. E’ sicuramente un pezzo originale 1.56: ENRICO NIGIOTTI Enrico Nigiotti nato a Livorno l’11 giugno 1987, ci riprova dopo la presenza a Sanremo un anno fa con “Nonno Hollywood”. Pur avendo partecipato sia ad Amici (prima) sia ad X Factor (poi), è anche passato dalla categoria “Nuove Proposte” del Festival 2015 con “Qualcosa da decidere”. Ora ci riprova con “Baciami adesso”, titolo che omaggia il successo di Mietta risalente all’ultimo indimenticato Sanremo di Pippo Baudo (2008). Il suo brano che per ora ha avuto più successo su Spotify è “L’amore è” (doppio platino), con quasi 20 milioni di streaming. Discografia Album 2010 – Enrico Nigiotti 2015 – Qualcosa da decidere 2018 – Cenerentola 2020 – Nigio EP 2017 – L’amore è Il significato di “Baciami adesso” di Enrico Nigiotti Dopo Nonno Hollywood, brano presentato a Sanremo 2019, Enrico Nigiotti torna sul palco dell’Ariston parlando d’amore. Non quello di sangue con la famiglia, stavolta è una relazione con una donna a uscire dalle note dell’artista toscano. Una crisi relazionale, un rapporto incrinato, complicazioni risolvibili con un bacio. La chimica che supera le parole, in una storia d’amore che corre contro il tempo (“Che poi fa buio presto”). Nel testo di “Baciami adesso” c’è la voglia di amarsi senza nascondere le proprie colpe (“Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine”). Resistere di fronte alle difficoltà, ai richiami di una società sempre più affollata da sconosciuti (“Fermarmi qui, in mezzo a tutta questa gente”). 1.55: Se Bugo e Morgan non rientreranno sul palco saranno squalificati 1.52: Imprecisa, un po’ sguaiata. Un pezzo non proprio centrato per quello che è oggi Rita Pavone. Tutto eccessivo… 1.50: RITA PAVONE Ultima arrivata, è il colpo di scena di Amadeus per i 70 anni di Festival. Lei di anni ne ha 5 in più, essendo nata a Torino il 23 agosto 1945 ma la grinta è quella di sempre. A Sanremo non ha mai avuto fortuna, nonostante un inizio carriera con milioni di dischi venduti anche nel Regno Unito, in Giappone, Francia, Germania, Stati Uniti e Sud America. Gli anni ’60 sono stati i suoi anni d’oro, poi il debutto a Sanremo nel ’69 con “Zucchero” senza particolari successi. “Niente (Resilienza 74)” è il brano con cui ritorna a mettersi in discussione sul palco dell’Ariston per la quarta volta, dopo aver ritirato nel Sanremo 2017 il Premio alla Carriera. Su Spotify i 2 milioni di streaming sono per “Datemi un martello” e “Il ballo del mattone”, veri must della musica italiana. Discografia Album 1963: Rita Pavone (RCA Italiana, PML 10350) 1964: Non è facile avere 18 anni (RCA Italiana, PML 10360) 1965: Gian Burrasca (RCA Italiana, PML 10380) – colonna sonora 1965: Stasera Rita (RCA Italiana, PML 10404) 1966: La “Vostra„ Rita (RCA Italiana, serie Special, S 10) 1966: È nata una stella (RCA Italiana, serie Special, S 20) 1967: Ci vuole poco… (RCA Italiana, serie Special, S 24) 1967: Little Rita nel West (RCA Italiana, PML 10427) – colonna sonora 1968: Viaggio a Ritaland (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1001) 1969: Rita Pavone presenta Pierino e il lupo/Storia di Babar l’elefantino (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1002) – Audiolibro, fiaba sonora 1969: Rita (Dischi Ricordi, SMRL 6067) 1970: Gli italiani vogliono cantare (RCA Italiana, PSL 10489) – colonna sonora 1971: Ciao Rita (RCA Italiana, LP8S 21166) – (stampato solo su formato Musicassetta e Stereo 8 e ristampato in vinile in edizione limitata nel 2011 con codice PSL 21166) 1975: Rita per tutti (RCA Italiana, TPL1 1164) – album di cover 1977: Rita ed io (RCA Italiana, PL 31201) 1979: Rita e l’anonima ragazzi (RCA Italiana, PL 31439) 1979: R. P. ’80 (RCA Italiana, PL 31488) 1985: Dimensione donna (Ros Record, RRLP 1172) 1989: Gemma e le altre (“21” Compagnia Generale Dello Spettacolo, RP 30) 1993: Rita is magic (Discomagic Records, CD/809) – Album live 1997: Nonsolonostalgia (Joker, CD 22153) – Raccolta di nuove registrazioni e remix 2013: Masters (doppio CD) (Sony Music) – album di cover Il significato di “Niente (Resilienza 74)” di Rita Pavone Rita Pavone va alscolta, sempre. Soprattutto in questa edizione numero 70 del Festival di Sanremo. Lei che ha scritto note importanti sul pentagramma del nostro Paese, dice la sua dal palco dell’Ariston. Partendo da un numero, 74, che è la sua età e l’anno di nasciata dell’autore della canzone, Giorgio Merk. Difficile resistere nell’epoca dei reality (“Meglio cadere sopra un’isola o un reality che qualche stronzo voterà”) ma nonostante la sofferenza, la donna che canta (e l’artista) non si piega di fronte alle difficoltà. Un’eroina dei nostri giorni insomma. 1.47: Morgan ha cambiato il testo dicendo: Vergognati della tua arroganza, abbi rispetto di questo palco e ringrazia chi ti ci ha portato 1.46: C’è stato un litigio sul palco 1.43: Incredibile! Bugo è scappato dal palco 1.42: BUGO & MORGAN Morgan, vero nome Marco Castoldi è nato a Milano il 23 dicembre 1972: cantautore, polistrumentista, compositore, scrittore e personaggio televisivo italiano, fondatore dei Bluvertigo. Altrove, sua composizione, è stata considerata la migliore canzone italiana del millennio dalla rivista musicale Rolling Stone, da solista ha vinto per due volte la Targa Tenco e il Premio Lunezia. Grazie alla sua partecipazione al talent show X Factor Italia, è entrato nel Guinness dei primati per essere stato il giudice che ha vinto il maggior numero di talent nel mondo. E’ alla quarta partecipazione in gara a Sanremo, la prima da solista, dopo la tripla esperienza con i Bluvertigo, 1994 tra i giovani, 1995 nei big e poi da solista con “Semplicemente”, il brano passato inosservato a Sanremo 2016, sempre in modalità Bluvertigo. Lo scorso anno accompagnò Achille Lauro sul palco nella serata dei duetti. Discografia Solista Album 2003 – Canzoni dell’appartamento 2005 – Non al denaro non all’amore nè al cielo 2007 – Da A ad A 2009 – Italian Songbook: Volume 1 2012 – Italian Songbook: Volume 2 Colonne sonore 2004 – Il suono della vanità Raccolte 2008 – È successo a Morgan 2010 – Morganicomio – Morgan al suo meglio 2014 – Destini Cattivi Morgan ci riprova in coppia con un rapper, Bugo, pseudonimo di Cristian Bugatti, nato a Rho il 2 agosto 1973, è un cantautore, artista e attore italiano. Dall’inizio della sua carriera (dal 2000) ha pubblicato 9 album. è al suo esordio sanremese. Nel 2012 il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo in un articolo sulla musica italiana attuale. Nel 2015 la rivista Rolling Stone lo inserisce tra le 100 facce della musica italiana. Il brano a suo nome più ascoltato su Spotify è “Mi rompo i coglioni” (quasi 250 mila ascolti). 1.39: L’atmosfera c’è tutta nel pezzo di Levante, atmosfera a metà fra l’orientaleggiante e il mediterraneo. Arrangiamento originale. Non perfetta l’interpretazione della cantante siciliana 1.38: Levante: “Tikibombom” LEVANTE Non è mancata la polemicuccia di avvicinamento a Sanremo sulle quota rosa con tanto di scambio di vedute con la scrittrice Michela Murgia. Levante è lo pseudonimo di Claudia Lagona, nata a Caltagirone il 23 maggio 1987. Su Spotify il suo maggior successo (con 9 milioni di ascolti certificati disco di platino) è “Pezzo di me” e lo condivide con un uomo di nome Max Gazzè. Vorrà dire che come donna Il quadruplo disco di platino per “Assenzio” lo deve anche a J-Ax, Fedez e Stash. Si presenta a Sanremo da cantautrice con “Tikibombom”. Discografia Album in studio 2014 – Manuale distruzione 2015 – Abbi cura di te 2017 – Nel caos di stanze stupefacenti 2019 – Magmamemoria Album live 2017 – Nel caos di stanze stupefacenti (repack edition) 2020 – Magmamemoria XXMM (repack edition) Il significato di “Tikibombom” “Tikibombom” è una parola che danza sul ritmo d’una musica tipica da sabato sera, in contrapposizione alla quale si scontra la bellezza passionale e intensa del tango. Il brano sembra muoversi dalle viscere dell’essere umano per accarezzare tutti gli “animali stanchi” d’essere gli strani, i diversi. A queste creature, assorte, misteriose, Levante non dice il consolatorio e banale “non sei solo”, ma piuttosto un necessario “ce la farai anche se sei da solo”. È così che l’artista prova a dare forza all’individuo per essere “vento” e non “bandiera”, cioè, semplicemente, per riuscire a determinare con le proprie forze il suo destino verso un mondo nuovo e più accogliente. 1.36: Pezzo banalotto, voce sforzata. Non convince Urso. Peccato… Sarà per la prossima volta… 1.34: cit. C’è Il Volo e Urso è il “Volevo”
Post n°15601 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
1.33: ALBERTO URSO La voce e il “bel canto” sono le armi di Alberto Urso, nato a Messina il 23 luglio 1997, cantante, tenore e polistrumentista italiano, vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Proprio come “Il volo” che a Sanremo ha trionfato ed è salito sul podio un anno fa, Urso è stato lanciato da Antonella Clerici nella trasmissione “Ti lascio una canzone”, Il 10 maggio 2019 ha pubblicato il suo primo album in studio Solo, che è stato certificato disco d’oro e che è rimasto in prima posizione nella classifica FIMI italiana per due settimane consecutive. “Il sole ad est” è il titolo del suo ultimo album e anche del brano selezionato da Amadeus e scritto da due altri protagonisti de filippiani, Piero Romitelli e Gerardo Pulli. “Indispensabile” con oltre 2 milioni ascolti è il suo brano più ascoltato su Spotify. Album in studio 2019 – Solo 2019 – Il sole ad est – 2019 – Il Sole ad Est (Sanremo Edition) – uscirà il 7 febbraio Il significato di “Il sole ad est” di Alberto Urso Alberto Urso rappresenta il futuro vestito con la tradizione italiana. E dunque a Sanremo 2020 il cantante porta l’amore, al 100%, sulle note della sua “Il sole ad est”. E’ il racconto questo di una relazione non specifica ma più complessa e globasle. Quella tra un uomo e la terraferma. Il viaggio, l’addio attraverso il mare e la distanza. Temi portanti di questa canzone. Il significato della canzone di Alberto Urso è il racconto di un viaggio nel quale il punto di riferimento, un faro, è la persona amata. «Guardi nel blu mentre vola un pensiero». La distanza e il blu, temi tanto cari a Domenico Modugno anche lui un faro della tradizione musicale italiana. Alberto Urso non nasconde le difficoltà di questa “vita complicata” ma, comunque vada, l’innamorato sa che tornerà lì, “da te”, per accorciare le distanze – appunto – dall’amore. 1.28: Niente da dire: è un gran pezzo, Sarcina impeccabile, arrangiamento ed ensemble efficace. Successo assicurato 1.27: LE VIBRAZIONI Il gruppo è composto dal cantante e chitarrista Francesco Sarcina, principale compositore, il chitarrista e tastierista Stefano Verderi, il bassista Marco Castellani e il batterista Alessandro Deidda. Una delle due band in gara è quella di Francesco Sarcina, che a Sanremo ha partecipato anche da solista nel 2014 con una doppietta passata ai più inosservata: “Nel tuo sorriso” e “In questa città”. Per la loro è la terza partecipazione, dopo l’edizione 2005 con la canzone “Ovunque andrò” che riscuote grande successo di vendite e “Così sbagliato” di Sanremo 2018. Le Vibrazioni, in tour con Peppe Vessicchio, puntano in alto con “Dov’è”, scritta da Sarcina con l’aiuto di Rocco Casalino e Davide Simonetta, entrambi specializzati in canzoni immediate e radiofoniche. Per ora il loro maggior successo rimane “Dedicato a te” del 2003: 14 milioni di streaming Spotify e disco di platino. Discografia Album in studio 2003 – Le Vibrazioni 2005 – Le Vibrazioni II 2006 – Officine meccaniche 2010 – Le strade del tempo 2018 – V Album dal vivo 2008 – En vivo Raccolte 2011 – Come far nascere un fiore Il significato di “Dov’è” Il brano parla della capacità di riuscire a superare le difficoltà che presenta la vita, senza farsi trascinare e buttare giù dai problemi di tutti i giorni, piccoli o grandi che siano. Il testo lascia intravedere la speranza di una gioia che arriva in momenti inaspettati, solo per chi sa aspettare pazientemente. Una canzone che riflette tanto sull’umanità, quanto sui sentimenti, una riflessione a cui in realtà non sembra esserci una soluzione, se non quella di aspettare: “Ho una clessidra al posto del cuore” canta Francesco Sarcina. 1.21: Arriva qualche fischio per Junior Cally, tutto previsto 1.19: Junior Cally ce lo potremmo ritrovare (e non poco) sulle radio. Il brano al secondo ascolto resta in testa. arrangiamento originale, bella parte con batteria e voce 1.18: JUNIOR CALLY Il “cantante mascherato” che ha scatenato valanghe di polemiche alla vigilia per i suoi testi di odio contro le donne. Vero nome Antonio Signore, nato a Roma il 10 ottobre 1991, è un rapper e produttore discografico. La sua canzone sanremese (“No grazie”) è una semplice invettiva contro la politica italiana di oggi. Non è da escludere che molti telespettatori prenderanno esempio dalla cantautrice di talento Roberta Giallo, che dopo aver indirizzato una lettera aperta ad Amadeus ha anche annunciato alla stampa che quest’anno non guarderà il Festival, seguendo l’indicazione dell’hashtag #iononguardosanremo. “Magicabula” è il brano di Junior Cally con più streaming su Spotify (20 milioni) in cui parla di donne-streghe da rimandare a casa con le calze rotte. Premiato dal suo pubblico con il disco di platino. Discografia Album 2018 – Ci entro dentro 2019 – Ricercato Il significato di “No grazie” Un testo dichiaratamente politico che fa esplicito riferimento ai partiti. Il “No grazie” come rifiuto di un certo modo di vivere nella società, delle diverse forme di razzismo e di quell’“essere contro” da tastiera che si esprime sempre e solo sui social e mai in azioni concrete. Altrettanto chiaro l’attacco ai populismi, alla demagogia, alla politica che “coccola” i sogni delle masse senza contribuire alla loro realizzazione. Insomma, un contro tutti che non risparmia proprio nessuno, nemmeno l’artista stesso: «Giuro la smetto con sta storia del rap / Voglio scrivere canzoni d’amore per la mia ex / Trovarmi un lavoro serio e diventare yes man / Insultare tutti sì ma solamente sul web» ripete Cally. 1.16: Apprezzabile l’interpretazione anche dal punto di vista tecnico di uno Zarrillo pimpante, bellissimo lo special 1.14: Pezzo pieno di energia per Zarrillo. Stile suo, c’è una certa somiglianza con L’amore vuole amore. Un ritorno alle origini per il cantante romano 1.13: MICHELE ZARRILLO Altro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Nato a Roma, 13 giugno 1957, ha vinto nel 1987 il festival nella sezione Giovani con la indimenticabile “La notte dei pensieri”. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”? Discografia Album in studio 1982 – Sarabanda 1988 – Soltanto amici 1992 – Adesso 1994 – Come uomo tra gli uomini 1996 – L’elefante e la farfalla 2001 – Il vincitore non c’è 2003 – Liberosentire 2006 – L’alfabeto degli amanti 2011 – Unici al mondo 2017 – Vivere e rinascere Album dal vivo 2002 – Le occasioni dell’amore 2009 – Michele Zarrillo Live – Roma Raccolte 1997 – L’amore vuole amore 1998 – Una rosa blu 2008 – Nel tempo e nell’amore 2011 – Le mie canzoni Album tributo 2017 – Passioni Il significato di “Nell’estasi o nel fango” di Michele Zarrillo Uno dei veterani di Sanremo torna sul palco dell’Ariston rispettando la tradizione. Un brano che parla di un uomo ferito, di esperienze negative e della grande forza che c’è nell’animo. Quello di chi vuole restare in piedi (“Sia nell’estasi o nel fango”) e provare a rischiare. Con un gesto facile… un respiro profondo. MIchele Zarrillo immagina di volare in un sogno che lo porta oltre le nuvole dove forse, da lì, è più facile guardare le cose. Che nella realtà ci sembrano insuperabili ma che da lontano sono piccole piccole. 1.09: Bella interpretazione, coinvolgente. Arrivano gli applausi fragorosi dell’Ariston. Tosca ringrazia per il premio di ieri sera 1.08: Stile Bungaro, versione Guardastelle, per Tosca. essenziale, raffinata, gran voce: emozionante 1.07: TOSCA Altro ingresso dell’ultimo minuto, Tosca, vero nome Tiziana Tosca Donati nata a Roma il 29 agosto 1967, si presenta a Sanremo con “Ho amato tutto” è il brano scrittole da Pietro Cantarelli con cui gareggerà per la quinta volta a Sanremo. Su Spotify “Il terzo fuochista” viaggia sui 96 mila ascolti e conquista il primo posto dei brani più ascoltati di Tosca, che si classificò settimo a Sanremo 2007 e che Saremo lo vince in coppia con Ron nel 1996. con “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Discografia Album Tosca (1992) Attrice (1993) L’altra Tosca (1996) Incontri e passaggi (1997) Sto bene al mondo (2003) Romana (2006) – riedito nel 2007 con l’aggiunta del brano Il terzo fuochista Trentino Senza Tempo (2010) – con il corpo bandistico di Albiano, diretto da Marco Somadossi Il suono della voce (2014) Appunti Musicali dal Mondo (2017) – album live registrato il 6 gennaio 2017 all’Auditorium Parco della Musica Morabeza (2019) Il significato di “Ho amato tutto” di Tosca Per citare Tiziano Ferro, grande protagonista di questo Festival di Sanremo, (“Ma cosa ho perso? Stare insieme non è un gioco”) l’amore non è una partita. Tosca aggiunge un particolare: anche se la storia è finita, non c’è nulla da vergognarsi se uno (una) ha amato. Tanto. E tutto. La storia è finita, per colpa dell’altro ovviamente, però davanti a una finestra si guarda fuori, non la strada ma quello che si è vissuto insieme. Un messaggio a un amore che non c’è più (“È sempre troppo tardi/ Per chi non tornerà”) ma anche un incitamento a non mollare. Perché in fondo quando si ama, si ama tutto. 1.05: Gonna pantalone blue China e blù notte firmata Alberta Ferretti per Francesca Sofia Novello 1.04: Acclamazione dell’Ariston per Gianna Nannini 1.02: Sei nell’anima il secondo pezzo del medley di Gianna Nannini 1.01: Si prosegue con Meravigliosa creatura 0.59: Ragazzo dell’Europa per Gianna Nannini, una canzone che fa parte della sua storia 0.55: C’è anche Coez sul palco dell’Ariston a cantare Motivo, l’ultimo singolo tratto dall’album La differenza 0.54: E’ arrivato il momento di Gianna Nannini! Siamo quasi all’una e devono entrare in scena ancora la metà dei concorrenti 0.45: Chiusura super rock per Pelù che si apre la giacca e ha scritto sul petto NO alla violenza sulle donne
0.41: Una delle sorprese delle prime serate del Festival, il vecchio leone Piero Pelù. C’è un richiamo ad Under Pressure, evergreen di Queen e David Bowie. Arrangiamento ricchissimo, forse troppo. Qualche piccola imprecisione e stonatura nella interpretazione 0.40: PIERO PELÙ L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming). Discografia solista Album studio 2000 – Né buoni né cattivi 2002 – U.D.S. – L’uomo della strada 2004 – Soggetti smarriti 2006 – In faccia 2008 – Fenomeni Album dal vivo 2007 – MTV Storytellers EP 2003 – 100% Live Raccolte 2005 – Presente 2013 – Identikit Il significato di “Gigante” Una sferragliata rock dedicata a chi si affaccia al mondo per la prima volta, ma anche a chi è invischiato coi problemi del passato dai quali vuole scappare. Un incoraggiamento a non cedere mai, a non abbatersi, a non perdere mai la speranza. Il cuore di “Gigante” è anche un inno d’amore del cantante a suo nipote, un sentimento totalizzante che ricorda vagamente l’appartenenza ad una fede come si evince dal ritornello : “Tu sei il mio Gesù, la luce sul nulla mio piccolo Buddha”. 0.38: Gli auguri dell’Ariston a Vasco Rossi con Albachiara 0.36: Musicalmente niente di nuovo, prova a ripetere il successo di Rolls Royce con un pezzo molto simile a quello dello scorso anno 0.33: Pare un omaggio a Renato Zero la mise di Achille Lauro che si presenta con un diadema e una camicia nera trasparente 0.32: ACHILLE LAURO Pseudonimo di Lauro De Marinis, nato a Verona l’11 luglio 1990, è al suo secondo Festival. Dopo l’exploit dello scorso anno con il brano “Rolls Roys”, certificato disco di platino. C’è grande attesa per la sua apparizione sul palco dell’Ariston, che potrebbe essere all’insegna, come è stato per l’XTra Factor, che ha presentato, all’insegna della “fluidità” del nuovo orientamento sessuale. L’ultimo singolo è “1990”, costruito sulla hit “Be my lover” di La Bouche. Il brano con cui gareggerà si intitola “Me ne frego” , mentre quello con più streaming su Spotify (più di 34 milioni) è “Thoiry Remix” (vincitore del doppio platino). Album in studio 2014 – Achille Idol Immortale 2015 – Dio c’è 2016 – Ragazzi madre 2018 – Pour l’amour 2019 – 1969 Il significato di “Me ne frego” Achille Lauro, nel testo di “Me ne frego”, vuole inviare un messaggio legato alla storia di una relazione tossica. Una situazione che, purtroppo, capita nella vita di alcune persone. Persone che vivono situazioni amorose problematiche, piene di emozioni ma anche difficili da affrontare. E vivere. Un disagio che Achille Lauro vive quasi consapevolmente: «Sì sono ubriaco ed annego». L’artista parla poi del David di Michelangelo. Perché? L’uomo viene usato dalla sua donna, lei idealizzata in una perfezione tipica delle opere dell’artista. Come appunto nel suo David. St’amore è panna montata al veleno». Un passaggio che ricorda la metafora di Gianna Nannini, nella sua “Questo amore è una camera a gas”. Stavolta l’amore di Achille Lauro è pieno di sostanza, dolce, ma allo stesso tempo pericolosamente… tossica. «Io sempre in cerca / Di quello che ho perso / Perdendo / Le cose che ho». Achille Lauro ha chiaro il concetto di “perso”, nell’amore, che fa allontanare l’innamorato dalla realtà. E dalle cose vere e belle che ha sempre amato. 0.30: Vasco Rossi si sente tutto nell’arrangiamento della seconda parte del brano 0.28: Assomiglia ad uno dei suoi cavalli di battaglia; Boom Boom, il pezzo di Irene Grandi, firmato da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, fra gli altri
Post n°15600 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
0.27: IRENE GRANDI Irene Grandi è nata a (Firenze il 6 dicembre 1969. L’ultimo successo radiofonico e discografico di Irene Grandi risale proprio alla sua ultima partecipazione al Festival nel 2010 con “La cometa di Halley”, brano firmato Francesco Bianconi con cui ha vinto il disco d’oro. Ora per il suo quinto Festival rispolvera la carta Vasco Rossi, che nel 2000 con “La tua ragazza sempre” le aveva regalato il secondo posto alle spalle di Sentimento, premiato dalla giuria di qualità capitanata da Mike Bongiorno. Prova a risalire la china dopo un periodo buio della carriera (impalpabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015, con il brano “Un vento senza nome”), per rilanciare l’ennesima raccolta “Grandissimo” con “Finalmente tu”. Spotify indica come sua hit più ascoltata “Se mi vuoi” (più di 3 milioni e mezzo di streaming) in duetto con la voce sempre viva di Pino Daniele ma sono tantissime le sue hit indimenticabili. Discografia Album in studio 1994 – Irene Grandi 1995 – In vacanza da una vita 1997 – Per fortuna purtroppo 1999 – Verde rosso e blu 2003 – Prima di partire 2005 – Indelebile 2008 – Canzoni per Natale 2010 – Alle porte del sogno 2012 – Irene Grandi & Stefano Bollani 2015 – Un vento senza nome 2018 – Lungoviaggio 2019 – Grandissimo Live 2004 – Irene Grandi live ’03 Raccolte 1998 – Irene Grandi (1998) – per il mercato latino 2001 – Irek 2007 – Irenegrandi.hits 2012 – Tutto Irene – Cose da Grandi Il significato di “Finalmente io” Quello di Irene Grandi a Sanremo è un inno alla libertà: “Finalmente io” porta l’inconfondibile firma di Vasco Rossi – insieme a quella di Gaetano Curreri degli Stadio – ed è un vero e proprio manifesto della sua musica. La capacità di accettarsi così come si è, nelle propire debolezze e i propri errori, sorretti dall’ancora di salvezza della musica: «Ma quando canto… Sto da Dio!». 0.25: C’è Battisti sullo sfondo, vanno colti tutti i particolari nell’arrangiamento per capire la grande qualità di questo pezzo. Brano difficile da cantare e Diodato lo affronta con naturalezza e strappa l’ovazione dell’Ariston 0.23: Tecnicamente impeccabile, pezzo classico sanremese e, proprio per questo, emozionante. Strofa geniale 0.22: DIODATO Nato ad Aosta, è di origine pugliese, in particolare di Taranto, città dove è cresciuto, e romano d’adozione: cittadino d’Italia Antonio Diodato, per tutti Diodato, nato il 30 agosto 1981. E’ al suo 3° Sanremo, dopo l’esordio nella categoria “Nuove Proposte” del 2014 con “Babilonia”, pezzo apprezzato pubblicamente anche da Mina, e dopo “Adesso”, il suo brano di maggior successo con quasi 3 milioni di streaming su Spotify. Il suo ultimo singolo “Che vita meravigliosa” fa da colonna sonora al film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna” ed è un grande successo, on air proprio in questi giorni sulle più importanti radio nazionali. Discografia Album 2013 – E forse sono pazzo 2014 – A ritrovar bellezza 2017 – Cosa siamo diventati Il significato di “Fai rumore” La fine di una relazione, scondo Diodato, è un’esperienza sensoriale oltre che emotiva. L’udito, in particolare, è il senso che può riportare alla persona perduta: «Ho capito che / Per quanto io fugga / Torno sempre a te / Che fai rumore qui / E non lo so se mi fa bene / Se il tuo rumore mi conviene / Ma fai rumore sì / Che non lo posso sopportare / Questo silenzio innaturale / Tra me e te». Il rumore diviene quindi un antidoto alla sofferenza d’amore, perché il silenzio evoca il dolore: «E non ne voglio fare a meno oramai / Di quel bellissimo rumore che fai». 0.20: Si riparte con Antonella Clerici stile Maria Antonietta
0.09: Inedito per Ghali: si chiama Good Times 0.08: L’attesa Boogieman, ultimo singolo di Ghali in coppia con Salmo 0.07: Habibi a seguire per Ghali 0.06: Cara Italia in apertura per il rapper/trapper 0.05: Capello fucsia per Ghali, giacca pantalone e uno dei reverse della giacca rosa che scende a mo’ di stola. Originale 0.03: Entra Ghali ma è uno stunt man che cade dalle scale 23.58: La standing ovation per Vincenzo Mollica e il saluto delle star 23.51: Grande interpretazione di Fiorello, da vero crooner, spettacolare l’arrangiamento di Demo Morselli 23.49: Atmosfere di Broadway sul palco dell’Ariston, Fiorello canta in inglese poi in italiano Quando quando quando, una delle canzoni italiane più famose al mondo 23.47: Si sta preparando una cover di “Quando quando quando”… con colui che l’ha cantata a Sanremo 23.45: Sul palco dell’Ariston arriva Tony Renis, che Sanremo lo ha vinto 23.42: Gag sui “mali” dei 60enni, compresi bisogni fisiologici 23.39: Sketch di Fiorello e Amadeus 23.36: Entra Fiorello e imita Mike Bongiorno, beccandosi l’applauso dell’Ariston 23.35; Il vocoder finale non ci azzecca con il resto del pezzo melodico 23.33: C’è un ritorno agli arrangiamenti anni ’90. E’ come mettere un vestito da sessantenne a un sedicenne. Troppa semplicità, poca sostanza 23.32: RIKI Tra gli 11 esordienti a Sanremo 70 c’è Riki, vero nome Riccardo Marcuzzo, nato a Segrate il 4 febbraio 1992, scoperto da Maria De Filippi. A Sanremo porta “Lo sappiamo entrambi”, nella speranza che riesca ad esprimere qualità vocali sopra alla sufficienza che finora sono rimaste un po’ nell’ombra. Il suo bell’aspetto fa comunque presa sul giovane pubblico femminile e su Spotify “Perdo le parole” è volato a 10 milioni di streaming con conseguente disco di platino certificato da Fimi. Discografia Album in studio 2017 – Mania Album dal vivo 2018 – Live & Summer Mania EP 2017 – Perdo le parole Il significato di “Lo sappiamo entrambi” Una canzone che parla di una storia d’amore molto intensa, ma che sembra fallire portando con sé una grande sofferenza. Le difficoltà di coppia sono al centro del testo, come quella di parlarsi, di capirsi e di saper ragionare assieme. Riki cerca di raccontare attraverso la sua musica come può essere complicato rapportarsi con un amore che sembra arrivato alla fine, per il quale non si può far altro che reagire, così da salvare quanto di buono e di importante è rimasto di un sentimento forte ed intenso. “Restiamo distanti restandoci accanto, non lo noti anche tu?”. 23.24: Gli Eugenio in via di Gioia ritirano il premio della critica della sezione Giovani 23.22: Bella interpretazione di Tiziano Ferro che stavolta si è attenuto all’arrangiamento iniziale 23.19: Tiziano Ferro si cimenta su un pezzo che ha vinto Sanremo, Portami a ballare di Luca Barbarossa, prodotta da Roberto Costa che sarà con noi domani sera 23.16: Se cercavamo un “pezzo ombrellone” lo abbiamo trovato 23.15: Mahmoud ha lasciato il segno ma Elodie ci sta mettendo del suo. Sia chiaro: nulla di nuovo, la ritmica è già sentita ma proprio per questo ce la ritroveremo in radio a manetta 23.13: ELODIE Elodie Di Patrizi, in arte Elodie, è nata a Roma il 3 maggio 1990. Si è classificata seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Il successo è arrivato con dei singoli estivi di successo, in modalità duetto. L’ultimo con Marracash (“Margarita”) ha totalizzato 35 milioni di streaming Spotify, conquistando il doppio disco di platino. Per il primo Sanremo si giocò il pezzo firmato anche da Emma, “Tutta colpa mia”, per il secondo può contare sull’accoppiata del momento: Mahmood e Dardust, vincitori uscenti di Sanremo 2019 con “Soldi”. Elodie-Mahmood-Dardust è un trio che promette scintille. Titolo del brano: “Andromeda”. Discografia Album 2016 – Un’altra vita 2017 – Tutta colpa mia 2020 – This Is Elodie Il significato di “Andromeda” Andromeda è una costellazione, rappresentata nella mitologia come una donna legata alle catena (“La mia fragilità e la catena che ho dentro). L’autore della canzone è Mahmood, l’artista vincitore di Sanremo 2019 ha una scrittura legata alla mitologia e anche questa volta attinge alle leggende del passato. In questa canzone Elodie parla di una relazione con un uomo adulto, più grande di lei ma alla fine immaturo. Nella canzone l’artista comunica consapevolezza di quanto sta accadendo mandando un messaggio chiaro all’amato (Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda) 23.12: Amadeus si prende in giro, prende la vernice stile arbitro e le dice che non deve mai stare dietro alla linea disegnata sul palco. Francesca è vestita Alberta Ferretti, un incanto. Bella ed elegante 23.10: Entra in scena Francesca Sofia Novello, con Amadeus che si dà uno schiaffetto per averle detto in conferenza stampa che è apprezzabile il fatto che stia un passo indietro rispetto al suo uomo 23.08: C’è Godzilla dei Jamiroquai, un po’ di Rage against the Machine, un po’ Beastie Boys, tutte citazioni colte per un Anastasio in rosso,, sia nel vestito, sia nel numero di voti raccolti: era il favorito della vigilia ma non è nella top ten dopo le prime tre serate 23.06: ANASTASIO Anastasio, all’anagrafe Marco Anastasio è nato a Meta, 13 maggio 1997 ed è stato il trionfatore dell’edizione numero 12 di X Factor. Ha totalizzato 30 milioni gli streaming su Spotify per “La fine del mondo”, suo maggiore successo certificato doppio platino. Il rapper campano aveva già calcato il palco del Teatro Ariston in qualità di ospite per cantare il nuovo singolo “Correre”. Lanciato da Mara Maionchi a X Factor 12, è stato additato per i vari “Mi piace” messi alle pagine di CasaPound, Matteo Salvini, Lorenzo Fontana e Donald Trump. Due mesi fa ha pubblicato lo struggente “Il fattaccio del vicolo del Moro”, brano basato sul monologo “Er fattaccio di Americo Giuliani”. “Rosso di rabbia” è il titolo del brano con cui Anastasio debutterà a Sanremo 2020. Discografia Album 2020 – Atto zero EP 2015 – Disciplina sperimentale (come Nasta mc) 2018 – La fine del mondo Il significato di “Rosso di Rabbia” Nella sua “Rosso di Rabbia” Anastasio sembra cantare di un terrorista colto in flagranza di un attentato che non è riuscito a commettere. La canzone diventa quindi un’esplosione: di una rabbia inespressa che diviene non necessariamente un fattore negativo, bensì un motore. La rabbia sembra avere quindi due volti in questa canzone. Il rapper se la prende anche con chi quella rabbia la osserva, la giudica, la “fotografa” e in qualche modo se ne nutre. «Voi scrocconi di emozioni / Sempre in cerca di attenzioni / Prosciugate le canzoni della loro magia». Quello di Anastasio è un appello alla libertà d’espressione, almeno nell’arte. 23.03: Intro omaggio ai Beatles, la canzone è senza grandi pretese, l’unica velleità è quella di far battere le mani e far ballare ed è possibile che raggiunga il suo obiettivo 23.01: PINGUINI TATTICI NUCLEARI Nati nel 2010 in provincia di Bergamo, I Pinguini Tattici Nucleari sono Riccardo Zanotti – voce, Nicola Buttafuoco – chitarra, Lorenzo Pasini – chitarra-cori, Simone Pagani – basso-cori, Matteo Locati – batteria, Elio Biffi – tastiera, fisarmonica, voce. Con il brano “Ringo Starr” tentano l’exploit di popolarità a Lo Stato Sociale. Per l’esordio festivaliero il cantante Riccardo Zanotti – proprio come Lodovico Guenzi – punterà sulla simpatia. Sono riusciti a riempire il Forum di Assago e altri Palasport importanti durante il loro Tour del 2019. Su Spotify vantano un brano da 10 milioni di streaming: “Verdura” (disco d’oro). Discografia Album in studio 2014 – Il re è nudo 2015 – Diamo un calcio all’Aldilà 2017 – Gioventù brucata 2019 – Fuori dall’hype EP 2012 – Cartoni animali Il significato di “Ringo Starr” In “Ringo Starr” sono tanti i richiami alla contemporaneità e a quella generazione di ragazzi cresciuta al ritmo delle serie tv, che chiede continuamente conferme e cambia, di volta in volta, i suoi traguardi. La musica allora diventa l’antidoto ideale per alleviare il malessere che attanaglia i giovani d’oggi, stretti tra la volontà viscerale di affermarsi e l’indolenza di chi sa di non farcela. Il brano è anche e soprattutto un omaggio al batterista dei Beatles, figura che ha saputo imporsi pur restando in disparte. 22.54: Due bimbi che ballano, l’assolo al pianoforte di Gualazzi è travolgente, il controcanto che aggiunge energia e un finale all’insegna dei fiati. Ariston in VISIBILIO!!!! 22.52: Che pezzo Gualazzi! Influenze funky anni ’70, latin jazz come se piovesse. C’è il ritmo da Brasile e Cuba che sale nel ritornello 22.51: RAPHAEL GUALAZZI Il jazz è il suo ambiente naturale: Raphael Gualazzi Urbino l’11 novembre 1981. Era il Sanremo 2011 quando Gualazzi vinceva nella categoria “Giovani” con “Follia d’amore”. Nello stesso anno è stato secondo all’Eurovision Song Contest, poi ha ottenuto la seconda posizione al Festival di Sanremo 2014 con Liberi o no in collaborazione con The Bloody Beetroots. Per la sua quarta prova giocherà “Carioca” e sicuramente porterà una ventata di sano brazilian jazz. Su Spotify per ora il suo maggior successo è “Reality e Fantasy” (quasi 5 milioni di streaming per il remix di Gilles Peterson). Discografia Album in studio 2005 – Love Outside the Window 2011 – Reality and Fantasy 2013 – Happy Mistake 2016 – Love Life Peace EP 2010 – Raphael Gualazzi 2013 – Rainbows 2014 – Accidentally on Purpose – Sanremo’s Festival 2014 (feat. The Bloody Beetroots) Il significato di “Carioca” di Raphael Gualazzi Alla base di tutto c’è la Compagnia di Lucio Battisti. Nel senso del “senso” del post abbandono, di quando una storia finisce e ti senti smarrito/a come Raphael Gualazzi. E se Mogol girando smarrito, per caso, in città trovava felicità e “resurrezione” in una sconosciuta compagnia, così il 38enne che ama i grandi classici italiani incontra “Carioca” (“Ma chi l’avrebbe detto/ Sento solo la musica/ Forse sei il diavolo Ma sembri magica”). 22.48: Melodia innovativa, arrangiamento estremamente interessante e poi c’è l’interpretazione di un testa scritto da un fuoriclasse come Pacifico. L’unico dubbio che sorge è sulla “s” di Gabbani. Un pezzo “alla Concato”. Il primo posto è meritato 22.47: Ci mette sempre del suo Gabbani, il ritornello resta nella mente… viene da cantare, sparge buonumore 22.46: FRANCESCO GABBANI Nato a Carrara il 9 settembre 1982, divenuto famoso proprio grazie a Sanremo, Francesco Gabbani al festival ha vinto tutto quello che c’era da vincere: Primo Posto nelle “Nuove Proposte” del 2016 con “Amen” e Primo Posto nei “Big” del 2017 con “Occidentali’s Karma”. Ora il cantautore proverà il grande salto di qualità con una canzone intimista scritta a quattro mani con Pacifico e intitolata “Viceversa”. L’obiettivo è ripetere il successo di “Occidentali’s Karma” con i 30 milioni di streaming Spotify e i sei dischi di platino vinti. Discografia Album 2014 – Greitist Iz 2016 – Eternamente ora 2017 – Magellano Album dal vivo 2017 – Sudore, fiato, cuore – Live 2017 Il significato di “Viceversa” di Francesco Gabbani Dopo il trionfo nel 2017 con Occidentali’s Karma, Gabbani torna a Sanremo portando un rompicapo da risolvere. Quello di una storia d’amore entrata in un vicolo cieco, in cui trovare una soluzione alle difficoltà relazionali è davvero difficile (“L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?”). A volte nella vita di coppia ci si scontra per dei piccoli particolari (“Un battibecco nato su un letto”) che però si trasformano in nodi stretti da sciogliere (“Un diluvio universale”). Gabbani prova a uscire da questa complicazione portando il particolare sotto il microscopio e scoprire che poi non è così difficile volersi bene (“È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!””). 22.44: Amadeus saluta i genitori in platea 22.42: Un po’ Dolcenera, un po’ Mia Martini, un po’ la Noemi di Sono solo parole. Oggi appare meno emozionata e più a suo agio sul palco. Arrangiamento standard con qualche retaggio da Lana del Rey… Il pezzo comunque nell’insieme può funzionare 22.41: GIORDANA ANGI Giordana Angi, nata a Vannes il 12 gennaio 1994, italiana di origine francese. è sbocciata a Sanremo, nonostante sia conosciuta dal grande pubblico grazie al talent di Maria De Filippi Amici. Nel Sanremo del 2012 si classificava “non finalista” con “Incognita poesia”. Ora, con la nuova “Come mia madre”, prova a sfondare. Il titolo di “Big” lo deve ai 14 milioni di streaming su Spotify per “Casa”, brano certificato con l’oro. Discografia Album 2019 – Voglio essere tua Il significato di “Come mia madre”
Giordana Angi canta a Sanremo l’amore per la propria mamma. Un testo semplice, essenziale, ma che arriva dritto al cuore: «Che di persone ce ne sono tante / Ma col tuo cuore c’è n’è una sola». Per Giordana Angi la mamma è un rifugio in cui tornare, «Ti scriverò un messaggio / Appena uscita dalla stazione / Ci vediamo poi per pranzo / Non vedo l’ora di parlarti / Per ritornare a respirare», ma anche un modello da imitare, «E se un giorno sarò una mamma / Vorrei essere come mia madre».
Post n°15599 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da Ladridicinema
22.35: Pezzo sulle contraddizioni della guerra, contaminazione pseudo classica con pianoforte nel ritornello e basso albertino 22.33: RANCORE Nome vero Tarek Iurcich, nato a Roma il 19 luglio 1989, Rancore è alla prima partecipazione a Sanremo anche se proprio a Sanremo devo il suo primo, vero momento di celebrità, lo scorso anno quando salì sul palco dell’Ariston per affiancare Daniele Silvestri (che lo ha ospitato anche nel suo Tour nei Palasport italiani) per il brano “Argentovivo”. “Il rapper ermetico”, come lui stesso si definisce per la profondità dei suoi testi che tanto piacciono alla critica, prova a fare un ulteriore salto di qualità e a spiccare il volo con “Eden”. Per approfondire sul suo presente Spotify indica l’ascolto di “Sangue di drago”, già a quota 5 milioni di streaming. Discografia Album in studio 2006 – Segui me 2011 – Elettrico (con DJ Myke) 2012 – Silenzio (con DJ Myke) 2018 – Musica per bambini Raccolte 2011 – Exclusives Il significato di “Eden” di Rancore Dentro l’Eden di Rancore c’è molto simbolismo. A partire dalla mela, quella morsa da Eva, simbolo totale con il quale descrivere la nostra realtà. Quella in qui il rapper romano si muove, composta di immagini, miti e che vengono raccontati dalle note dell’Ariston. Adamo ed Eva ma nei giorni nostri. Quella mela è tutto, un frutto proibito ma anche New York. Passando per il frutto che portò all’illuminazione di Isaac Newton. 22.31: Si balla all’Ariston su uno dei grandi successi del momento. Energia e sensualità per la star britannica di origine albanese 22.28: E’ il momento di Dua Lipa. L’ospite internazionale con Don’t Start Now 22.21: Antonella Clerici enuncia le regole del Festival di Sanremo dopo Amadeus, prendendolo in giro 22.18: Antonella Clerici fa il suo ritorno sul palco dell’Ariston, abito classico alla Clerici, tanto, pure troppo… 22.17: Il duetto Fiorello-Tiziano Ferro si chiude con un bacio appassionato e con Fiorello che saluta Victor, compagno di Ferro, che tradisce una grande vergogna 22.15: Tiziano Ferro e Fiorello assieme con Amadeus sul palco e racconta di avere vinto un’autoradio cantando Finalmente tu di Fiorello. Si può dire che la polemica è chiusa 22.14: L’ovazione dell’Ariston anche per Tiziano Ferro 22.13: Si lascia andare Tiziano… grande emozione anche per lui 22.10: Non ci pare abbia stonato stasera… adesso Ti scatterò una foto 22.07: C’è Tiziano Ferro con L’ultima notte al mondo, Ti scatterò una foto e L’amore è una cosa semplice 22.04: Arrangiamento un po’ retrò ma l’intensità c’è. Il pezzo comunque è intenso, il testo è dolcissimo, una poesia rivolta alla figlia, alla paura dell’abbandono 22.03: Quasi impressionante la somiglianza con il padre Enzo 22.02: PAOLO JANNACCI Nato a Milano, 5 settembre 1972, è figlio di un’icona della musica italiana, Enzo Jannacci. Per Paolo Jannacci, jazzista che non ha nelle doti canore il suo punto forte, si tratta di un esordio sul palco dell’Ariston. Il brano con cui proverà a non soccombere all’inevitabile confronto con il padre si intitola “Vorrei parlarti adesso”. Su Spotify il suo miglior risultato lo detiene il brano “Canterò” con soli 5 mila streaming. Suona jazz attivamente con il suo trio (Marco Ricci e Stefano Bagnoli), con i suoi duo: (1 con Daniele Moretto alla tromba e flicorno) (2 con Luca Meneghello alla chitarra acustica ed elettrica) e con il suo quartetto: (Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Daniele Moretto), e “In Concerto Con Enzo” (esecuzione di brani jazz e canzoni del padre). Non ha dischi suoi all’attivo. Il significato di “Voglio parlarti adesso” di Paolo Jannacci 22.00: Si riparte con Fiorello e Amadeus sul palco per presentare la prima canzone in gara. Abbiamo utilizzato i pezzi usciti su Il Messaggero per raccontarvi le canzoni in gara 21.53: Un successo meritato per Leo Gassmann, vocalmente bravo, dotato. La strofa è piuttosto evanescente, nell’inciso esce bene. Il brano è orecchiabile e radiofonico 21.52: La vittoria nella categoria Giovani con il 52.5% va a LEO GASSMANN 21.51: Il presidente della Regione Liguria Toti premierà il vincitore della categoria Giovani 21.50: Il premio Lucio Dalla va a Tecla 21.49: Il premio critica nuove proposte va a Eugenio in via di Gioia 21.48: Ovazione dell’Ariston per Fiorello, è il momento della proclamazione della categoria Giovani 21.46: Ora l’esercizio musicale di Fiorello, mentre c’è lo stop del televoto: Montagne verdi di Marcella su musica di Generale di Francesco de Gregori 21.45: Amadeus sta cercando di baciare Fiorello 21.41: C’è complicità tra Fiorello ed Amadeus sul palco, nonostante le polemiche di ieri con Tiziano Ferro 21.39: Ancora il travestimento da Maria De Filippi per Fiorello ma stavolta è in smoking. “Assomiglio a Caniggia” 21.38: La presa in giro di Milly Carlucci e del Cantante Mascherato, programma un filo trash di Raiuno 21.37: Si riparte e c’è Fiorello che balla con un mega mascherone da coniglio 21.30: C’è Fiorello, ma si va in pubblicità 21.29: In onda i due spezzoni delle canzoni finalista. Tra 15′ sarà chiuso il televoto 21.27: Subito la finale tra Tecla e Gassmann, aperto il televoto 21,25; Con il 50.1% va in finale Leo Gassmann 21.23: Chi sarà il secondo finalista? 21.21: C’è un po’ di Tha Supreme in Fasma, il modello è Post Malone, l’intro del pezzo richiama Hold back the river di James Baj 21.19: Chi è Fasma PER SENTIRMI VIVO – Fasma Non ti voglio più scrivere Ma a te sembra facile Cosa siamo diventati io e te Questa fama questa luce E per questo ti scrivo Ma a te sembra facile Cosa siamo diventati io e te Questa fama questa luce Io ti ho nella testa
21.18: Un finale alla “Re Leone” stile Hakuna Matata per Leo (Leone?) Gassmann 21.16: E’ orecchiabile il pezzo di Gassmann, arrangiamento di livello dice il maestro Gabriele Bertozzi, ospite qui nel gruppo di ascolto. Confermiamo la somiglianza con La notte di Arisa 21.14: Chi è Leo Gassman VAI BENE COSI’ – Leo Gassmann Solo tu sai quanto fa male sentirsi Ma tu sei così Perchè sei fatto così Solo tu sai quanto fa male arrivare Ma tu sei così Perchè sei fatto così Che la vita là fuori Perchè sei fatto così Che la vita la fuori 21.14: Ora la seconda semifinale dei Giovani: Leo Gassman contro Fasma 21.12: Con il 55% delle preferenze sarà Tecla la finalista della gara dei Giovani 21.10: E’ il momento del primo verdetto. Chi sarà la prima finalista? 21.04: In realtà il suo è un nome d’arte, all’anagrafe Marco Sentieri è conosciuto come Pasquale Mennillo, nato a Caserta 34 anni fa e già conosciuto negli ambienti musicali italiani e stranieri. La passione per la musica è nata in età adolescenziale, infatti a 16 anni si è trasferito a Roma per potersi dedicare unicamente alla musica, e per un certo periodo si è esibito al fianco di un gruppo noto nella Capitale, i Quarto Senso, con i quali ha partecipato anche a Sanremo Giovani Rock. I suoi gusti musicale spaziano dalla musica rap, al rock fino alla più diffusa musica pop e nel corso della sua lunga gavetta ha avuto l’opportunità di esibirsi con personalità già affermate nel panorama musicale italiano, come Clementino, Rocco Hunt e i Gemelli Diversi. Il suo trampolino di lancio, strano a dirsi, è stata la Romania. Lì, infatti, ha partecipato a due Festival importanti che gli hanno consentito di essere conosciuto e apprezzato e arrivare alla anche alle selezioni dei bootcamp di X Factor. Da qualche anno è tornato in Italia, a Napoli, dove attualmente vive con la sua famiglia: sua moglie e due bellissimi bambini, la piccola Gaia e Umberto nato la scorsa estate. BILLY BLU – Marco Sentieri Magro come un chiodo E lo chiamavi Billy Blu E’ stato Billy Blu Ma la vita è un giustiziere “ti ricordi di me” E allora come hai pianto, 21.03: E’ il momento di Marco sentire con la sua Billy Blù 20.58: TECLA 8 MARZO – Tecla In fin dei conti la vita è come un viaggio Siamo petali di vita che hanno fatto Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso Siamo petali di vita Se ci crolla il mondo addosso Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione In fin dei conti noi siamo di passaggio 20.57: Inizia la gara dei giovani con Tecla 20.55: Amadeus comunica la classifica provvisoria dopo le prime tre serate: 1) Gabbani, 2) Vibrazioni, 3) Pelù, 4) Tosca, 5) Pinguini Tattici Nucleari, 6) Diodato, 7) Elodie, 8) Masini, 9) Grandi, 10) Zarrillo, 11) Levante, 12) Anastasio, 13) Urso, 14), Gualazzi, 15) Jannacci, 16) Nigiotti, 17) Angi, 18) Lauro, 19) Pavone, 20) Rancore, 21) Riki, 22) Lamborghini, 23) Junior Cally, 24) Bugo e Morgan 20.53: E’ Amadeus sul palco dell’Ariston in giacca grigio argentato 20.52: Inizia la quarta serata del Festival 20.48: Si partirà con la gara dei giovani. Queste le semifinali: Leo Gassmann contro Fasma nella prima, e a seguire Tecla contro Marco Sentieri. 20.45 Questi i giovani in gara: Fasma, Marco Sentieri, Tecla Insolia e Leo Gassmann. Questi invece i big in gara: Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Tosca – Ho amato tutto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Piero Pelù – Gigante. Elodie – Andromeda. Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Marco Masini – Il confronto. Levante – Tikibombom. Achille Lauro – Me ne frego. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Raphael Gualazzi – Carioca. Giordana Angi – Come mia madre. Diodato – Fai rumore. Anastasio – Rosso di rabbia. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Irene Grandi – Finalmente io. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie. 20.40 Il conduttore del festival (che rischia di essere il più visto degli ultimi 20 anni), Amadeus sarà affiancato alla presentazione dalla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello e dalla presentatrice Tv, già a Sanremo nelle vesti di conduttrice nel 2010, Antonella Clerici, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), Gianna Nannini e Coez (assieme sul palco), Tony Renis, Johnny Dorelli, il rapper Ghali e la popstar Dua Lipa. 20.30 Esaurite le prime tre serate con le esibizioni dei 24 Big e degli 8 giovani (con le quattro eliminazioni), oggi sul palco dell’Ariston si assegna il primo premio della edizione 2020, quello della categoria Giovani con le semifinali e la finale a scontro diretto fra i 4 concorrenti rimasti in gara. In programma anche l’esibizione dei 24 big in gara cheriproporranno per la seconda volta il loro brano inedito sul palco dell’Ariston. Questa è la serata in cui a decidere la classifica sarà la Giuria della Sala Stampa Tv Radio e Web, composta dai giornalisti accreditati presso la sala stampa del Festival (quotidiani, stampa periodica, web, radio e televisioni private), che voterà attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi, dalla sala Roof del Teatro Ariston. I voti della Giuria della Sala Stampa andranno ad aggiungersi a quelli delle tre sere precedenti.
|
Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45