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Messaggi del 06/02/2020

 

Diretta terza serata festival di sanremo

Post n°15593 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

Dopo il successo di pubblico di gradimento anche della seconda serata, questa sera il Festival di Sanremo vive l’evento forse più atteso di questa edizione, la serata Sanremo 70, in cui i 24 big in gara si esibiranno in una cover di un pezzo che fa parte della storia del Festival. 

Ci attende un’altra serata, la terza, all’insegna delle grandi emozioni in cui si potranno riascoltare e perché no anche cantare i grandi successi della storia di Sanremo. Gli artisti si potranno esibire soli o in duetto con artisti italiani o stranieri o gruppi. Il voto della giuria composta dai musicisti dell’orchestra contribuirà a stilare la classifica finale e dunque sarà importante per decretare il vincitore. E’ stato ufficializzato l’ordine di uscita e una scaletta di massima della seconda serata che avrà inizio alle 20.50 circa, in diretta su Raiuno 

Michele Zarrillo con Fausto Leali, Deborah 

Junior Cally con Viito, Vado al massimo 

Marco Masini e Arisa, Vacanze romane 

Riki e Ana Mena, L’edera 

Raphael Gualazzi con Simona Molinari, E se domani 

Anastasio con PFM, Spalle al muro 

Levante con Francesca Michielin E Maria Antonietta, Si può dare di più 

Alberto Urso con Ornella Vanoni, La voce del silenzio 

Elodie con Aeham Ahmad, Adesso tu 

Rancore, Dardust e La Rappresentante di lista, Luce 

Pinguini Tattici Nucleari, 70 Volte 

Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi, Ti regalerò una rosa 

Giordana Angi con Solis String Quartet, La nevicata del ’56 

Le vibrazioni con Canova, Un’emozione da poco 

Diodato e Nina Zilli, 24 Mila Baci 

Tosca con Silvia Perez Cruz, Piazza Grande 

Rita Pavone e Amedeo Minghi, 1950 

Achille Lauro e Annalisa, Gli uomini non cambiano 

Bugo e Morgan, Canzone per te 

Irene Grandi con Bobo Rondelli, La musica è finita 

Piero Pelù Cuore matto

Paolo Jannacci Con Francesco Mandelli, Se me lo dicevi prima 

Elettra Lamborghini con Myss Keta, Non succederà più 

Francesco Gabbani, L’italiano

Amadeus sarà affiancato questa sera dalla fidanzata di Cristiano Ronaldo, Georgina Rodriguez e dalla conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica, produttrice televisiva e cantante albanese Alketa Vejsiu, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), il premio Oscar Roberto Benigni e i due cantanti internazionali Mika e Lewis Capaldi.

 
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Seconda serata festival di sanremo (terza parte)

Post n°15592 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

1.41: Finisce qui la nostra lunga diretta della seconda serata del Festival di Sanremo. Buonanotte a chi ci ha seguito finora e appuntamento a domani sera per l’evento legato alla storia dei 70 anni del Festival

1.35: 24) Junior Cally, 23) Morgan, 22) Rancore, 21) Lamborghioni, 20) Riki, 19) Pavone, 18) Nigiotti, 17) Achille Lauro, 16) Jannacci, 15), Anastasio, 14) Gualazzi, 13), Angi, 12) Urso, 11) Masini, 10) Levante, 9) Zarrillo, 8) Tosca, 7) Irene Grandi, 6), Diodato, 5) Elodie, 4) Pinguini Tattici Nucleari, 3) Piero Pelù, 2) Le Vibrazioni, 1) Gabbani

1.35: 6) Levante, 5) Michele Zarrillo, 4) Tosca, 3) Pinguini Tattici Nucleari, 2) Piero Pelù, 1) Francesco Gabbani

1.34: 12) Junior Cally, 11) Rancore, 10) Elettra Lamborghini, 9) Enrico Nigiotti, 8) Paolo Jannacci, 7) Giordana Angi

1.30: E’ il momento della classifica. Prima quella dei 12 cantanti in gara stasera e poi la classifica generale incrociata fra le due serate

1.28: La lettera alle tre figlie di Laura Chimenti

1.25: Baldanzoso Michele Zarrillo, un pezzo alla Raf con insert elettronici. Una versione svecchiata del cantautore romano. Bravo

1.24: Chitarra acustica. E’ uno Zarrillo pimpante nonostante l’ora tarda

1.23:

NELL’ESTASI O NEL FANGO – Michele Zarrillo
di V. Parisse – M. Zarrillo
Ed. Starpoint International/Gli Assolati Vetri – Roma

Non basta una promessa
E nemmeno una risposta
Alle parole ormai non credo quasi più
Ho voglia di spezzare il mio silenzio
Ritrovare un po’ di pace
E il coraggio che non c’è
Amico ti capisco
Questo sguardo lo conosco
Anche tu sei stanco proprio come me
Sei stanco di cercare una ragione
Ed immagini un abbraccio
Che non ti ferisca più, mai più
Vorrei fosse vero
Vorrei ora è chiaro
Sto qui come vedi
Io resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Navigherò in mare aperto
In capo al mondo
Fino a quando lo vorrai anche tu
Confuso tra la gente
C’è chi prega e c’è chi mente
E chi parla anche di cose che non sa
Vicini ma a distanza
Da uno schermo in una stanza
Ma non cambia
Quanta poca umanità
Ho voglia di guardarti dritto in faccia
Dirti tutto e di parlarti come non ho fatto mai
E vivere ogni istante con chi adesso è più importante
Farmi avanti non tornare indietro più
Vorrei fosse vero
Vorrei ora è chiaro
Sto qui come vedi
Io resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Anche nel buio più profondo
Della notte io lo so non mi perderò
Il mio pensiero vaga verso nuove stelle
Arriva fino all’infinito e non si ferma da quassù
E mi ritrovo più distante e più leggero
Dove tutto è differente e la paura non c’è più
E tutto il tempo che ci resta non ci basta
…Non ci basta
Vorrei fosse vero
Ma resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Faccio un respiro più profondo
Sono pronto
A rischiare un po’ di più, un po’ di più
…Di più

1.22: MICHELE ZARRILLO

Altro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Nato a Roma, 13 giugno 1957, ha vinto nel 1987 il festival nella sezione Giovani con la indimenticabile “La notte dei pensieri”. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”?
Discografia
Album in studio
1982 – Sarabanda
1988 – Soltanto amici
1992 – Adesso
1994 – Come uomo tra gli uomini
1996 – L’elefante e la farfalla
2001 – Il vincitore non c’è
2003 – Liberosentire
2006 – L’alfabeto degli amanti
2011 – Unici al mondo
2017 – Vivere e rinascere
Album dal vivo
2002 – Le occasioni dell’amore
2009 – Michele Zarrillo Live – Roma
Raccolte
1997 – L’amore vuole amore
1998 – Una rosa blu
2008 – Nel tempo e nell’amore
2011 – Le mie canzoni
Album tributo
2017 – Passioni

1.20: Sarà anche l’ora tarda ma non ha fatto impazzire l’autrice di “Accetto miracoli”

1.19: Timbro di voce alla Noemi, pezzo interessante in crescendo. Abbastanza sanremese per poter salire in alto in classifica

1.18:

COME MIA MADRE – Giordana Angi
di G. Angi – M. Finotti
Edizioni Avarello/Edizioni Curci – Roma – Milano

Dammi la borsa che è troppo pesante
Non puoi fare sempre tutto da sola
Che di persone ce ne sono tante
Ma col tuo cuore c’è n’è una sola
Hai custodito le mie insicurezze
Saresti pronta per rifarlo ancora
Che di stazioni ce ne sono tante
Ma poi torniamo sempre ad una sola
Ti scriverò un messaggio
Appena uscita dalla stazione
Ci vediamo poi per pranzo
Non vedo l’ora di parlarti
Per ritornare a respirare
Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto
Quanto ti voglio bene
Tu che hai trovato sempre un posto
Dove nascondere le mie paure
È che l’orgoglio a volte è un mostro
Che ci fa solo allontanare
E se un giorno sarò una mamma
Vorrei essere come mia madre
Nel tuo sorriso mi sentivo a posto
E non serviva più stare male
Ma l’amore non è solo un posto,
è il tuo modo di fare.
Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto
Quanto ti voglio bene
Tu che hai trovato sempre un posto
Dove nascondere le mie paure
È che l’orgoglio a volte è un mostro
Che ci fa solo allontanare
E se un giorno sarò una mamma
Vorrei essere come mia madre
Sei tu il regalo dei miei compleanni
La luce accesa quando torno tardi
Il cuore più grande dove ripararmi
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te

1.17: GIORDANA ANGI
Giordana Angi, nata a Vannes il 12 gennaio 1994, italiana di origine francese. è sbocciata a Sanremo, nonostante sia conosciuta dal grande pubblico grazie al talent di Maria De Filippi Amici. Nel Sanremo del 2012 si classificava “non finalista” con “Incognita poesia”. Ora, con la nuova “Come mia madre”, prova a sfondare. Il titolo di “Big” lo deve ai 14 milioni di streaming su Spotify per “Casa”, brano certificato con l’oro.
Discografia
Album
2019 – Voglio essere tua

1.17: Un tailleur giacca e pantalone per Sabrina Salerno che presenta Giordana Angi

1.10: Qualche fischio dalla platea ma prevalgono gli applausi per Junior Cally

1.09: Canzone di denuncia nei confronti della politica di oggi per Junior Cally. Il pezzo ha un ritmo tribale. Nessun accenno alle polemiche. La base presenta un’aria già ascoltata, non proprio originale

1.08:

NO GRAZIE – Junior Cally
di Callyjunior – J. Ettorre – F. Mercuri – G. Cremona –
E. D. Maimone – L. Grillotti – J. Ettorre
Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia/Sugarmusic/Merk and Kremont/Peermusic Italy/
Ultra Music Publishing Europe – Milano – Piacenza – Milano

Non ho i superpoteri
Ma tra tutti riconosco
Chi fa la voce grossa
Sempre e solo di nascosto
Dovrei puntare il dito contro
E fare il populista
Non fare niente tutto il giorno
E proclamarmi artista
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
Ogni mattina
Avrà l’oro in bocca
Finché ho i soldi nascosti nel letto
Con la resistenza
Alla dittatura
Del politicamente corretto
Il mio sogno è quello di arrivare in alto
Senza spendere i soldi di un altro
Faccio cattivo viso
A buon gioco
E anche se sono bello
Non piaccio
Non ho i superpoteri
Ma tra tutti riconosco
Chi fa la voce grossa
Sempre e solo di nascosto
Dovrei puntare il dito contro
E fare il populista
Non fare niente tutto il giorno
E proclamarmi artista
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
Spero si capisca che odio il razzista
Che pensa al Paese ma è meglio il mojito
E pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito
Si chiedono “questo da dov’è uscito?”
Dal terzo millennio col terzo dito
Parlare di eccesso non è eccessivo
Sono il fuori programma televisivo
Non ho i superpoteri
Ma tra tutti riconosco
Chi fa la voce grossa
Sempre e solo di nascosto
Dovrei puntare il dito contro
E fare il populista
Non fare niente tutto il giorno
E proclamarmi artista
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
Giuro la smetto con sta storia del rap
Voglio scrivere canzoni d’amore per la mia ex
Trovarmi un lavoro serio e diventare yes man
Insultare tutti sì ma solamente sul web
No grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie
No no
No no
No – no grazie

1.07: JUNIOR CALLY
Il “cantante mascherato” che ha scatenato valanghe di polemiche alla vigilia per i suoi testi di odio contro le donne. Vero nome Antonio Signore, nato a Roma il 10 ottobre 1991, è un rapper e produttore discografico. La sua canzone sanremese (“No grazie”) è una semplice invettiva contro la politica italiana di oggi. Non è da escludere che molti telespettatori prenderanno esempio dalla cantautrice di talento Roberta Giallo, che dopo aver indirizzato una lettera aperta ad Amadeus ha anche annunciato alla stampa che quest’anno non guarderà il Festival, seguendo l’indicazione dell’hashtag #iononguardosanremo. “Magicabula” è il brano di Junior Cally con più streaming su Spotify (20 milioni) in cui parla di donne-streghe da rimandare a casa con le calze rotte. Premiato dal suo pubblico con il disco di platino.
Discografia
Album
2018 – Ci entro dentro
2019 – Ricercato

1.06: Il più discusso del Festival: Junior Cally senza maschera

1.05: L’ennesima ovazione di serata per Tiziano Ferro

1.03: Il medley prosegue con La fine di Tiziano Ferro

1.00: Ora il regalo più grande per Tiziano

0.59: E’ il momento di Tiziano Ferro in raso blù. Sere nere, un evergreen del suo repertorio

0.51: Assomiglia un po’ a “La donna del mio amico” dei Pooh ma l’interpretazione fa la differenza con grande intensità da parte del cantante partenopeo

0.48 Tocca a Massimo Ranieri con un pezzo inedito: Mia ragione, prodotta da Gino Vannelli

0.47: Chiusura con sparo e caduta del cantante. Pezzo che ha potenzialità e potrebbe piacerci alla lunga

0.45: Ritmo reggaeton, testo impegnato, rabbia contro i mali del presente e del futuro

0.44:

EDEN – Rancore
di T. Iurcich – D. Faini
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/
Woodworm Publishing Italia – Milano – Arezzo

 

Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole…
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
E ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei? Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime
E dopo
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora
L’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Si, solo di favole ora mi meraviglio
Vola
La freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi
E gli errori miei
E guardare avanti senza l’ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
‘Ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei?
Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui
Cosa ti direi
C’è una regola
Sola
Nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo

 
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Seconda serata festival di sanremo (seconda parte)

Post n°15591 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

23.00: sul palco arriva Tiziano Ferro

22.55: pubblicità-time

22.52: Amadeus annuncia che tra poco saranno sul palco l’accoppiata imperdibile Tiziano Ferro-Massimo Ranieri

22.50: e come il brano degli Stato Sociale, anche questo si candida per diventare un tormentone. Qualche dubbio in più invece resta sulla durata nei secoli dei secoli

22.48: band in stile Stato Sociale, almeno le prime note raccontano questo

RINGO STARR – Pinguini Tattici Nucleari
di R. Zanotti
Ed. BMG Rights Management (Italy)/Tuttomoltobenegrazie Milano – Padova

A volte penso che a quelli come me il mondo non abbia mai voluto bene
Il cerchio della vita impone che per un re leone vivano almeno tre iene
Gli amici ormai si sposano alla mia età ed io mi incazzo se non indovino all’eredità
Forse dovrei partire, andarmene via di qua, e cambiare la mia vita in toto tipo andando in Africa
Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più
Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
Uooh oooh
Tu eri Robin poi hai trovato me, pensavi che fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted eh eh
E quando dico che spero che trovi un ragazzo migliore di me fingo,
Che i migliori alla fine se ne vanno sempre e che cosa rimane? Ringo.
Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più
Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
Uooh oooh
Ringo, Ringo, Ringo, Ringo
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr
Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più
Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo)
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo)
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo)
Uooh oooh

22.47: PINGUINI TATTICI NUCLEARI
Nati nel 2010 in provincia di Bergamo, I Pinguini Tattici Nucleari sono Riccardo Zanotti – voce, Nicola Buttafuoco – chitarra, Lorenzo Pasini – chitarra-cori, Simone Pagani – basso-cori, Matteo Locati – batteria, Elio Biffi – tastiera, fisarmonica, voce. Con il brano “Ringo Starr” tentano l’exploit di popolarità a Lo Stato Sociale. Per l’esordio festivaliero il cantante Riccardo Zanotti – proprio come Lodovico Guenzi – punterà sulla simpatia. Sono riusciti a riempire il Forum di Assago e altri Palasport importanti durante il loro Tour del 2019. Su Spotify vantano un brano da 10 milioni di streaming: “Verdura” (disco d’oro).
Discografia
Album in studio
2014 – Il re è nudo
2015 – Diamo un calcio all’Aldilà
2017 – Gioventù brucata
2019 – Fuori dall’hype
EP
2012 – Cartoni animali

22.45: Altra gag: Sabrina Salerno a 18 era un fiore, Amadeus a 18 anni sembrava Nicola di Bari o un serial killer americano

22.43: Incantati da Levante e dal suo ritmo sincopato, dalle sonorità mediterranee e dalla presenza scenica magnetica. Potrebbe essere balzata in testa alla classifica dei favoriti

22.41: Completo rosa per Levante che attacca un suo pezzo ritmato. E’ un bel brano, al primo ascolto

22.40:

TIKIBOMBOM – Levante
di Levante
Ed. Metatron Publishing – Torino

Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
Hey tu, anima indifesa
Conti tutte le volte in cui ti sei arresa
Stesa al filo teso delle altre opinioni
Ti agiti nel vento
Di chi non ha emozioni
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Laggiù, tra cani e porci,
Figli di un Dio minore pronti a colpirci
Per portarci giù con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Ciao tu, freak della classe
“Femminuccia” vestito con quegli strass
Prova a fare il maschio
Ti prego insisto
Fatti il segno della croce e poi
Rinuncia a Mefisto
Hey tu, anima in rivolta
Questa vita di te non si è mai accorta
Colta di sorpresa, troppo colta
Troppo assorta, quella gonna è corta
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo angeli rotti a metà
Siamo chiese aperte a tarda sera, siamo noi.
Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo l’ancora e non la vela
Siamo l’amen di una preghiera, siamo noi.
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom

22.39: LEVANTE

Non è mancata la polemicuccia di avvicinamento a Sanremo sulle quota rosa con tanto di scambio di vedute con la scrittrice Michela Murgia. Levante è lo pseudonimo di Claudia Lagona, nata a Caltagirone il 23 maggio 1987. Su Spotify il suo maggior successo (con 9 milioni di ascolti certificati disco di platino) è “Pezzo di me” e lo condivide con un uomo di nome Max Gazzè. Vorrà dire che come donna Il quadruplo disco di platino per “Assenzio” lo deve anche a J-Ax, Fedez e Stash. Si presenta a Sanremo da cantautrice con “Tikibombom”.
Discografia
Album in studio
2014 – Manuale distruzione
2015 – Abbi cura di te
2017 – Nel caos di stanze stupefacenti
2019 – Magmamemoria
Album live
2017 – Nel caos di stanze stupefacenti (repack edition)
2020 – Magmamemoria XXMM (repack edition)

22.38: Abito lungo con spacco inguinale e scollatura vertiginosa immancabile per Sabrina Salerno

22.37: Entra in scena Sabrina Salerno, che sta faticando a scendere le scale dell’Ariston ma alla fine ce la fa

 

22.30: Pubblicità

22.28: Melodico, sentimentale, un po’ arrabbiato, su un tappeto rock per Nigiotti. Il pezzo è discretamente convincente. E adesso parte l’assolo di chitarra, merce rara nei pezzi dell’ultima generazione

22.27:

BACIAMI ADESSO – Enrico Nigiotti
di E. Nigiotti
Ed. BMG Rights Management (Italy)/
Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Impatto
Milano – Bologna

Sembra sempre inverno
Oggi è un mese che non so… non riconosco
Ci ringhiamo da lontano come i cani,
E ci pensiamo ancora più vicini
È così
È così… è così… è così
Che se ti tiro come un sasso poi ritorni qui
È così
È così
Tu sei quello che proteggo dentro me
Ancora adesso che ti leggo senza scrivere
Sei in ogni volta che non penso e penso a te
Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine
Baciami, baciami… baciami adesso
Sembra sempre inverno
Questo cielo che fa buio troppo presto
Questo senso di buttarci troppo sale
Questa voglia… voglia di sapore
È così… è così
Tu sei quello che proteggo dentro me
Ancora adesso che ti leggo senza scrivere
Sei in ogni volta che non penso e penso a te
Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine
Baciami, baciami… baciami adesso
Fermarmi qui, in mezzo a tutta questa gente
E senza dire niente baciami adesso
Baciami, baciami… baciami adesso
…Che poi fa buio presto…

22.26: ENRICO NIGIOTTI
Enrico Nigiotti nato a Livorno l’11 giugno 1987, ci riprova dopo la presenza a Sanremo un anno fa con “Nonno Hollywood”. Pur avendo partecipato sia ad Amici (prima) sia ad X Factor (poi), è anche passato dalla categoria “Nuove Proposte” del Festival 2015 con “Qualcosa da decidere”. Ora ci riprova con “Baciami adesso”, titolo che omaggia il successo di Mietta risalente all’ultimo indimenticato Sanremo di Pippo Baudo (2008). Il suo brano che per ora ha avuto più successo su Spotify è “L’amore è” (doppio platino), con quasi 20 milioni di streaming.
Discografia
Album
2010 – Enrico Nigiotti
2015 – Qualcosa da decidere
2018 – Cenerentola
2020 – Nigio
EP
2017 – L’amore è

22.25: Ci sta anche qualche scambio a tennis sul palco dell’Ariston

22.24: Fiorello e Djokovic cantano Terra promessa di Eros Ramazzotti

22.21: Djokovic parla di Sinner e dice che gli piace e di Fognini: “E’ un fenomeno”

22.20: Il numero uno al mondo sarà tra poco sul palco dell’Ariston, il vincitore dell’Australian Open domenica scorsa

22.18: E’ il momento di Novak Djokovic

22.16: Si sprecano le congas e le percussioni… atmosfere spagnoleggianti… Pezzo deboluccio ma orecchiabile per palati non proprio fini

22.15: Tutina color cipria per Elettra che parte con il suo reggaeton… Pezzo estivo in pieno febbraio

22.14:

MUSICA (E IL RESTO SCOMPARE) – Elettra Lamborghini
di D. Petrella – M. “Canova” Iorfida – D. Petrella
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia – Milano

Elettra, Elettra Lamborghini
Mi piace la musica fino al mattino
Faccio casino lo stesso ma non bevo vino
Ridi cretino
La vita è corta per l’aperitivo
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor
Non mi portare a Parigi o ad Hong Kong
Tanto lo sai che poi faccio così (faccio così)
Cado cado, per la strada parla piano piano
Questa notte dormo sul divano
Altro che pensare a te
Tanto qui resta la
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella”
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai “amore aspetta”
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Mi piace guardare le luci dell’alba
Girare nuda per casa e nessuno mi guarda
Quanto ti manca
Sì, mi hai chiamato col nome di un’altra
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor
Ci stavo male per te e ora no
Tanto lo sai che io faccio così (faccio così)
Sola sola, ti ho dato tutto e ancora ancora
Resto qui e non dico una parola
Altro che pensare a te
Tanto qui resta la
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella”
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai “amore aspetta”
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor (de un amor)
E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella”
Io non ho mai smesso di sorridere
E anche se non mi hai detto mai “amore aspetta”
Tutto quello che resta quando penso a te è
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare
Musica e il resto scompare

22.12: E’ il momento di Elettra Lamborghini!

ELETTRA LAMBORGHINI
La ricca ereditiera, nipote di Ferruccio Lamborghini fondatore dell’omonima casa automobilistica, nata a Bologna il 17 maggio 1994, è stata recentemente coach a The Voice of Italy. Nel 2017 ha partecipato al programma spagnolo Gran Hermano Vip e poi in Inghilterra al Geordie Shore. A settembre dello stesso anno ha collaborato con Gué Pequeno e Sfera Ebbasta nel singolo Lamborghini RMX, partecipando quindi l’anno seguente ai Wind Music Awards 2018. Si è ritagliata un suo spazio nella Latino Trap grazie al successo di “Pem pem”, brano con 66 milioni di streaming su Spotify e certificato doppio disco di platino.
Discografia
Album
2019 – Twerking Queen

22.10: Gag con le due telegiornaliste che stanno presentando Sanremo come se fossero alla presentazione del Tg

22.08: E’ il momento delle conduttrici, dal Tg 1 Laura Chimenti ed Emma D’Aquino. Chimenti veste Giardina, abito lungo, blacvk and white, mentre la D’Aquino abito lungo, gonna ampia, grigio perla, in tulle ricamato

22.05: Ci si aspettava qualcosa di più da Piero Pelù, con cori finali alla Coldplay e tanto di giretto in platea… Sicuramente non ha pagato dazio all’emozione

 

22.04: Nella tradizione del rock italiano, è un Pelù molto più vicino al pop e alla sua seconda parte di carriera che a quello dei Litfiba. Nè carne nè pesce… Il pezzo è orecchiabile ma non graffia

 
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Seconda serata festival di sanremo

Post n°15590 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
 

22.03: Il testo del pezzo di Pelù:

GIGANTE – Piero Pelù
di P. Pelù – L. Chiaravalli – P. Pelù
Ed. Diablo/Music Union – Milano

Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio

Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo
Fatti il tuo castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi
Sei il mio asso
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
…Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!
Oh eh oh eh
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
È come una giostra la mente
Tu sei il re di tutto e di niente… gigante
Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo
Per fare un castello volante
Con la fantasia di un bambino… gigante
Gigante…

22.02: L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming).
Discografia solista
Album studio
2000 – Né buoni né cattivi
2002 – U.D.S. – L’uomo della strada
2004 – Soggetti smarriti
2006 – In faccia
2008 – Fenomeni
Album dal vivo
2007 – MTV Storytellers
EP
2003 – 100% Live
Raccolte
2005 – Presente
2013 – Identikit

22.00: Primo cantante in gara è Piero Pelù, alla prima partecipazione a Sanremo

 

 

21.56: Dopo la pubblicità inizierà la gara dei big

21.53: Standing ovation per Fiorello, l’Ariston è in piedi per il finale con “Perdere l’amore”. Esilarante il pezzo del comico siciliano

21.51: E’ un riassunto dei vincitori storici di Sanremo su un tema classico sanremese

21.50: “La classica canzone di Sanremo” è il titolo del pezzo di Fiorello

21.46: Canzone di Sanremo per Fiorello21.43: Gag da vecchi amici tra Fiorello e Amadeus. Si divertono, ridono e fanno ridere. C’è molto relax, si vede che gli ascolti sono andati bene

21.40: Stayin’ alive dei Bee Gees a fare da sfondo musicale allo show di Fiorello

21.38: Lezioni di balletto tenute da Fiorello: “Non sono un etoile, sono un’etoilette”…

21.37: Tonfo finale voluto per lo showman siciliano in giacca di velluto rubino

21.36: Fiorello prende la scena e la presentazione è stile show americano

21.32:

21.30: Ci sembra di avere intravisto Novak Djokovic in prima fila, reduce dal trionfo agli Australian Open e grande amico di Fiorello

21.29: Sul palco Carlotta Mantovani, compagna di Fabrizio Frizzi

21.27: Il ricordo di Fabrizio Frizzi da parte di Amadeus. Il presentatore avrebbe compiuto gli anni oggi. Ariston in piedi, un tributo che è mancato nella storia del Festival

21.26: Con il 52% vince Marco Sentieri

21.25: Viene dall’Accademia di Sanremo Faustini ma c’è da chiedersi cosa facciano nell’Accademia. Non è piaciuto

21.22: Torneo a base di rap questa sera… Faustini però ci mette qualche nota qua e là, con una intonazione piuttosto discutibile. Apparentemente questa è la sfida più debole

21.21: E’ il momento di Matteo Faustini. Ecco il testo:

NEL BENE E NEL MALE – Matteo Faustini

Hai mai fatto l’amore con gli occhi
io sì, ci ho letto dentro
e ho visto tutte le paure dentro un palloncino
che stavano per scoppiare
ma la mia mano stretta al filo quel giorno
le ha lasciate andare

Hai mai fatto la guerra con gli occhi

io sì, e ho anche perso
perché se entrambi giochiamo a nascondino
ma nessuno vuol cercare
allora forse meritiamo quel dolore
che ci fa star così male

E poi bene, poi male
ed è un bene che ci faccia così male
perché dentro quel rancore
si può ancora perdonare
perché andare fino in fondo
è il miglior modo per riuscire finalmente
a galleggiare

Non c’è bisogno di scavare
perché tutto in superficie devi usarlo
come fosse una vernice
pitturare le stanze del tuo cuore
perché non è un bersaglio
perché anche le montagne eran barriere
adesso sono un bel paesaggio

E poi bene, poi male, poi bene, poi male
E in fondo è solo un bene che ci faccia così male

Hai mai chiesto scusa con gli occhi
io sì, però, in ritardo
e ti ho lasciato costruire un muro
invece di una strada
ma se l’amore ha una data di scadenza
allora consumiamolo prima che scada

Hai mai cercato un altro paio di occhi
quello no, ma c’è ancora tempo
e che quando mi metto in gioco
vengo eliminato ai supplementari
perché ho scoperto di avere il cuore miope
e gli devo mettere gli occhiali

E fa bene, fa male
ed è un bene che ci faccia così male
perché dentro quel rancore si può ancora perdonare
perché andare fino in fondo è il miglior modo
per riuscire finalmente a galleggiare

Che per guarire non ci sono gli anticorpi dell’amore
sono stanco di riempire più lo stomaco del cuore
proverò ad alzare il prezzo se mi danno per scontato
ma non cerco vendetta
perché è come un dolce senza cioccolato

E poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è un bene che ci faccia così male
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene che ci faccia così male
e poi bene, poi male, poi bene, poi male
e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme
nel bene e nel male

21.20: Soft rap sul bullismo scritto da Giampiero Artegiani

21.18: Questo il testo di Billy Blu, il pezzo di Sentieri:

BILLY BLU – Marco Sentieri

E’ stato Billy, già
proprio Billy
non è incredibile?
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
dico sul serio

Magro come un chiodo
occhiali spessi un dito
sopra occhiaie da malato
di un bluastro scolorito
fragile dimesso timido educato
era il più bravo della classe
perciò l’hai sempre odiato
con lui facevi il bullo
perchè tu nato nell’oro
gli scaricavi addosso
l’invidia del somaro

E lo chiamavi Billy Blu
pupazzetto animale
e gli sputavi tra i quaderni
lo spingevi per le scale
lui cadeva e tu ridevi
come ride un deficiente
si rialzava e sorrideva
ma non diceva niente
perchè lui era più forte
dei tuoi muscoli di cera
e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera
sì perchè

E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
Billy Blu, ma

Ma la vita è un giustiziere
tutti i bulli adolescenti
poi diventano quegli uomini
dai mille fallimenti
e tu fallito e solo
appena uscito da galera
volevi liberarti da te stesso l’altra sera
e hai bevuto e hai camminato fino all’alba
lungo il fiume senza ne meta ne pace
poi sei salito su quel ponte
un bel segno della croce
ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce

“hey, ti ricordi di me”
così ti sei voltato
la luce della luna illuminava uno magro
ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso
e ti ha detto “ti aiuto”

Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu
“e dai abbracciami”

E così è stato Billy a salvarti la pelle

quel ragazzo magro magro
che ti stava sulle palle
no ma quale odio
non ho nessun rancore
eri tu quello più debole
tu dentro stavi male
perciò venivi a scuola e scaricavi sul mio banco
veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco
ma adesso l’hai capito
lo vedo dal tuo viso
la forza del più forte
è rinchiusa in un sorriso

“ti ricordi di me”
io sono solo uno
dei tanti Billy Blu
quelle vittime di un bullo
che ogni giorno li tormenta
ma bulli non si nasce, no
lo si diventa
quando hai una famiglia distratta e disattenta

E allora come hai pianto,
hai pianto e hai chiesto scusa
poi siete andati al mare
due birre e una gazosa
e finalmente hai vomitato
i fantasmi dell’infanzia
tuo padre che non c’era
tua madre piena d’ansia
che ti dava sempre ragione
anche quando avevi torto
tutti i tuoi casini
sono il frutto di quell’orto
non hanno mai capito che per non farti del male
servivano carezze si, ma all’occasione
due schiaffi d’amore

21.17: Ultimo quarto di finale della categoria Giovani. Marco Sentieri contro Matteo Faustini

21.14: Con 51% dei voti supera il turno Fasma, con il suo vocoder

21.13: Uso diffuso dell’autotune, stile molto simile ad Achille Lauro… fa parte dei “figli” di Fabrizio Moro

21.10: Tocca a Fasma, Questo il testo della canzoni:

PER SENTIRMI VIVO – Fasma

Non ti voglio più scrivere
dirti come vivere
per non farti piangere
ho fatto l’impossibile
pensi non sia fragile
pensi sia incredibile
perchè non scendon lacrime
quando scendono a te

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

E per questo ti scrivo
oggi non mi parli perchè infondo ti uccido
perchè infondo mi uccidi
perchè infondo mi uccidi
siamo uguali opposti con i cuori divisi
oggi dove sei non lo so
ieri eri tutto ciò che avevo io
oggi chi sei non lo so
abbiamo detto basta senza dirci addio

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

 

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente

21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile

21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula

IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula

Mi piace la mia città
e questo è il mio quartiere tutto rosso
gli alberi, le facciate delle case
quello che però non capisco
e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento
non posso uscire a giocareSi chiudono le finestre

chiudono anche le scuole
c’è una puzza pazzesca e non si può respirare
quando c’è vento nel mio quartiere
non si può giocare

Mio padre lavora in un posto grandissimo
lui lo chiama il gigante d’acciaio
con grandi camini che fumano sul mare
e gli ho sentito dire
che dà lavoro a diecimila persone
eppure papà da lì se ne vuole andare
dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare
non possiamo scegliere se vivere o lavorare
se scappare o morire”

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora

Papà stava bene, s’è fatto una casa
ha sposato due figlie e mo’ resto io
con dieci anni d’amianto e molte rughe
ha lasciato l’inferno per darlo a me

Ero troppo giovane per capire
e ho provato a scappare
ma mi mancava il mare
mi mancava il mare
mi mancava mia nonna
e il sentirmi dire
Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora
chi ci darà una risposta

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente

21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile

21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula

IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula

Mi piace la mia città
e questo è il mio quartiere tutto rosso
gli alberi, le facciate delle case
quello che però non capisco
e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento
non posso uscire a giocare

Si chiudono le finestre

chiudono anche le scuole
c’è una puzza pazzesca e non si può respirare
quando c’è vento nel mio quartiere
non si può giocare

Mio padre lavora in un posto grandissimo
lui lo chiama il gigante d’acciaio
con grandi camini che fumano sul mare
e gli ho sentito dire
che dà lavoro a diecimila persone
eppure papà da lì se ne vuole andare
dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare
non possiamo scegliere se vivere o lavorare
se scappare o morire”

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora

Papà stava bene, s’è fatto una casa
ha sposato due figlie e mo’ resto io
con dieci anni d’amianto e molte rughe
ha lasciato l’inferno per darlo a me

Ero troppo giovane per capire
e ho provato a scappare
ma mi mancava il mare
mi mancava il mare
mi mancava mia nonna
e il sentirmi dire
Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene

Non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta
non ci sarà
un’altra volta, un’altra volta ancora
chi ci darà una risposta

Macchiami il cuore con un pugno dentro al petto
cambia il finale di una storia che ho già letto
tutti lo sanno ma nessuno parla
tanto funziona così
spesso mi dicono “vattene da qui”
ma signori io ho famiglia
e davanti un muro, sulle spalle un mutuo
son già marcio dentro
ormai fa lo stesso
non lo disco spesso
ti confesso non ho più un futuro

Non ci sarà
non ci sarà un’altra volta, un’altra volta no, un’altra volta no
chi ci darà una risposta signori
non ci sarà
sarà diverso stavolta un’altra volta
non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora

Timbro ai tornelli della portineria
sono le sette di una sera qualunque
ma il vento è forte, sempre più forte
spezza la vita e le speranze restano chiuse
nelle mani del gigante

21.02: Fiorello, Maria De Filippi e Amadeus in prime time: un incrocio da 60% di share?

21.00: La telefonata con Maria De Filippi, quella vera, mentre Amadeus stava portando i fiori di Sanremo a Fiorello

20.59: Fiorello saluta il direttore della Rai Coletta vestito da Maria De Filippi

20.56: Gonna e calze nere per Fiorello e Amadeus ride.

20.55: Dopo aver imitato Don Mateo ieri, Fiorello per alzare l’audience imita Maria De Filippi ed è vestito come la presentatrice Mediaset con tanto di caramellina in bocca

20.54: Fiorello sottolinea il fatto che il Festival “è andato stra-bene”

20.53: Inizia la gag con Fiorello, in cima alle scale, nascosto

20.52: E’ Amadeus dalla platea ad aprire la seconda puntata del Festival, sale sul palco e saluta la galleria

20.50: Mancano pochi minuti all’inizio del Festival. Vedremo se sarà ancora una volta Fiorello ad aprire come ieri sera

20.47: Attesa anche per Gigi D’Alessio che torna per una ricorrenza: i 20 anni di “Non dirgli mai”, il pezzo che presentò al Festival nel 2000 e che lo lanciò definitivamente tra i big della musica italiana

20.45: L’ospite più prestigioso è Zucchero Fornaciari che a Sanremo ha partecipato negli anni ’80 e oggi verrà a presentare il nuovo album e il nuiovo singolo “Spirito nel buio”

20.42: E’ prevista la reunion dei Ricchi e Poveri nella formazione iniziale a quattro con il ritorno di Marina Occhiena. Un ritorno dopo 45 anni

20.40: C’è grande attesa per le tre presentatrici, due delle quali sono anchor women Emma D’Aquino, Laura Chimenti e poi con la superstar degli anni ’80 Sabrina Salerno

20.37: Queste invece le due sfide della categoria giovani che decreteranno gli altri due semifinalisti dopo le prime due qualificate di ieri: Marco Sentieri – Billy Blu. Fasma – Per sentirmi vivo. Matteo Faustini – Nel bene e nel male. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio.

20.34: Questi i big in gara oggi in ordine di uscita: Tosca – Ho amato tutto. Piero Pelù – Gigante. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Levante – Tikibombom. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Giordana Angi – Come mia madre. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie

20.31: Questa sera in gara i restanti 12 big e i 4 giovani

20.28: Grandissimo successo, per la serata di ieri: 52% di share medio, un record degli ultimi 15 anni del Festival

 
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