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Un blog creato da Philippandia il 25/03/2005

Istruzioni di volo

"Siamo tutti guerrieri nella battaglia della Vita, ma alcuni conducono, altri seguono."Kahlil Gibran

 
 

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« Messaggio #87NOI E L'OCEANO »

Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da Philippandia

immagineIl viaggio del poeta morto

"Mi senti? Riesci a sentirmi? Ti parlo da un luogo oltre la vita e la morte, oltre la mente e il tempo. E' un avvallamento fra l'essere e il non essere, che si potrebbe definire "Sempremai". Senza necessità, senza dolore, senza più desiderio, ho tanto viaggiato nella tempesta del finito e fra le nebbie dell'indefinito, per giungere fino a qui. Sono un viandante senza bastone, senza bisaccia e senza corpo. Sognai, come tutti, durante la giovinezza, ma i miei sogni non furono che paraventi colorati, dietro cui si celavano solo gli orrori della tenebra. Mi disperai. Chiesi alla vita di abbandonarmi, agli dei di maledirmi. La mia tristezza divenne disperazione senza limite. "Nulla è giusto," gridai mille volte a me stesso. Quando capii di non avere quel tipo di volontà che avrebbe potuto guidarmi verso l'agognato annientamento, provai un sentimento nuovo: mi ribellai all'universo.

E' difficile spiegarti di cosa si trattasse. Era qualcosa di divino, ma selvaggio; di demoniaco, ma compassionevole. Mi lasciai trascinare da quell'impulso profetico e demiurgico, compiendo il procedimento inverso rispetto alla caduta degli angeli, anch'essi ribelli, ma solo per affermare il proprio ego, la propria visione della gerarchia cosmica. Io, al contrario, avrei voluto cambiare tutto, aiutare tutti - ogni creatura vivente - a liberarsi dalle catene del tempo. E' possibile, amico mio, è possibile girare con le proprie mani la ruota del fato! Se fallii, fu a causa della rabbia. Della rabbia e dell'amore. Comprendo, qui, che il motore della rivolta universale potrà essere solo la memoria, libera dalle leggi del desiderio. Perché il desiderio genera materia e la materia - anche la più sottile - è servitù. Il traguardo? Più in là dell'infinito. Per parte mia, mi fermo qui, nella valle di Sempremai, dopo un interminabile volo-naufragio nello spazio di mezzo fra il cielo reale e quello metafisico, con l'anima anestetizzata da un sentimento disincarnato di dolcezza: la mia sola conquista. Arrivederci, amico mio. A sempre. A mai".

di Roberto Malini

Racconto breve (che contiene un segreto)

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Commenti al Post:
PiccolaMaIngombrante
PiccolaMaIngombrante il 05/12/06 alle 21:18 via WEB
La valle del Sempremai... credo che ognuno di noi se ne porti dentro una. Ed è indubbiamente piacevole, in alcuni momenti, prendersi una vacanza in quei paraggi. Un sorriso :)
 
 
Philippandia
Philippandia il 06/12/06 alle 21:25 via WEB
Già,è uno spazio davvero particolare..un non - spazio,dove sei e non sei,dove non esiste più sofferenza,desiderio..dove non cerchi più...lo trovo affascinante..l'anima,il cuore,la mente,riposano....che meraviglia! Un sorriso.Phil
 
gotika
gotika il 07/12/06 alle 01:00 via WEB
Una lettura molto piacevole :) Un abbraccio
 
 
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 13:27 via WEB
Ciao amica mia,mi fa piacere ti sia piaciuta..anche questa lettura esce da soliti "binari"..e tu ne sai qualcosa..Passo a trovarti..Un sorriso.Phil
 
kiku0
kiku0 il 07/12/06 alle 14:44 via WEB
mi sono fermata *nella valle di Sempremai* durante la meditazione...c'è un momento particolare...durante la meditazione..uno *stop* che porta nella terra di mezzo...dove lo spazio e il tempo si annullano e io non sono più io....ma *noi*...*terra*...*aria*...*mondo*...*infinito*...non esiste traguardo...il traguardo è il viaggio stesso...la gioia dell'istante che non ha bisogno di un oggetto, ma che si alimenta da sè come il sole...anche quando scrivo ritrovo...in parte... questa terra di mezzo che assomiglia alla dolcezza del tuo splendido fiore...Phil tu voli talmente alto che mi gira la testa...:-) e non ho nemmeno scopeto il segreto...baci...Giulia / ps : ma può morire un *poeta*????......sempre...mai...
 
 
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 13:24 via WEB
Cara Giulia,anch’io come te,durante una meditazione riesco a raggiungere questa particolare dimensione..e qui che si può volare alto..sopra ogni cosa che ci “lega”,contro la forza di gravità che ci inchioda e ci rende schiavi della materia.A volte,è davvero faticoso vivere,non pensi? E allora,i ricercatori (come te e me ) si avvicinano timidamente al altri luoghi,dove il Sempre e mail non esistono…dove tutto e possibile,perché niente è impossibile..” E' possibile, amico mio, è possibile girare con le proprie mani la ruota del fato”..il segreto è proprio qua…ma è solo il tuo..ognuno di noi lo possiede,solo che non lo sappiamo…Un sorriso.Phil
 
   
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 13:40 via WEB
P.S. - Il poeta può morire,la sua poesia no,rimane in quel famoso spazio:-) A presto
 
   
kiku0
kiku0 il 11/12/06 alle 18:00 via WEB
più che faticoso...a volte sembra quasi impossibile...poi...invece tutto accade da sè...senza fare nulla...proprio per questo sono convinta che la ruota del fato non sia nelle nostre mani...c'è un solco già tracciato...ci illudiamo di essere noi a costruirlo mentre è già lì che ci aspetta da sempre...solo i pensieri e i sentimenti ci appartengono....ma è solo il mio parere :-)....un sorriso a te...Giulia
 
Vincanto_Editions
Vincanto_Editions il 07/12/06 alle 19:02 via WEB
lo comprendo il significato del brano, ma non lo comprendo anche... ci sono cose che mi sono chiare, oggi, ma altre che non lo sono ancora, e forse lo saranno domani... il mio intento è andare avanti nella conoscenza, quella finita, solo così potrò poi espandere quella infinita che sta appunto "fuori dal tempo, fuori dal ieri, dall'oggi, dal domani"... bellissimo il passaggio sulla materia, "ogni materia, anche la più sottile, è servitù", bisognerebbe farne un monumento (nell'anima... se no sarebbe materia anche quello...) ciaoooooo
 
 
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 13:34 via WEB
Ciao amico mio,sono d’accordo,il brano lascia all’interpretazione personale il senso-non senso che rimanda..è una dimensione particolare dove l’elemento terra (quindi noi) incontra l’elemento aria (quindi l’etere) ..è innegabile esserne attratti..la consapevolezza dell’anima,eterna compagna,ci suggerisce quanto siamo finiti,quindi legati alla materia,con tutti i suoi limiti .Un sorriso.Phil
 
yaguara
yaguara il 07/12/06 alle 21:20 via WEB
sembra che tu stia parlando dell'eterno presente....dove tutto esiste e diviene simultaneamente....
 
 
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 15:08 via WEB
Ciao,è un piacere trovarti qui..l’eterno presente è un concetto difficile da assimilare per i più, Tendiamo essenzialmente a tuffarci nel futuro o rimaniamo ancorati al passato..senza pensare che il presente è l’unica verità possibile…..un sorriso.Phil
 
 
Philippandia
Philippandia il 09/12/06 alle 16:23 via WEB
Ciao,piacere di trovarti qui..l'eterno presente? si,anch'io la vedo in questa dimensione..dove il sempre e il mai danno la stessa trepidante risposta..."E' possibile, amico mio, è possibile girare con le proprie mani la ruota del fato"..un sorriso Phil
 
ercole.etrusco
ercole.etrusco il 07/12/06 alle 23:34 via WEB
Cara Phil, ha ragione Kiku quando dice che voli ( …. piacevolmente), molto alto. Ancora una volta mi sento spinto da ammirazione per la profondità dei temi e delle riflessioni che ci proponi. Mi vien comodo trascrivere un pezzetto del brano: <<....Perché il desiderio genera materia e la materia - anche la più sottile - è servitù. Il traguardo? Più in là dell'infinito. Per parte mia, mi fermo qui, nella valle di Sempremai,.... ">> Anch'io mi fermo qui. Sono un uomo semplice e con i piedi per terra. Le cose tangibili, definite, concrete, ancora mi emozionano, mi attirano, mi trascinano, mi saziano pienamente. Ma anche il pensiero che va "oltre il definito" attrae e coinvolge il mio sentire. Mi riporta ai ricordi giovanili e all'amato Giacomo Leopardi. Gran parte di questo brano sembra la sua "Auto - Biografia". Sembra la stessa l’atmosfera di pensieri descritta e che lo circondava. Anche la parola e il concetto di infinito lo collegano direttamente. Ho trascritto il 12° dei CANTI. Male non farà rileggerlo, senza tirar fuori l'antologia, come ho dovuto fare io. - L' INFINITO - " Sempre caro mi fu quest'ermo colle, / E questa siepe, che da tanta parte / Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. / Ma sedendo e mirando, interinati / Spazi di là da quella, e sovrumani / Silenzi, e profondissima quiete / Io nel pensier mi fingo; ove per poco / Il cor non si spaura. E come il vento / Odo stormir tra queste piante, io quello / Infinito silenzio a questa voce / Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, / E le morte stagioni, e la presente / E viva, e il suon di lei. Così tra questa / Immensità s'annega il pensier mio: / E il naufragar m'è dolce in questo mare. - Ciao, … Ercole
 
 
Philippandia
Philippandia il 08/12/06 alle 13:10 via WEB
Amico mio,tu non sai..non sai quanto ho amato e amo questo poeta filosofo,di cui non ho mai pubblicato nulla per timore di cadere nello “scontato” e troppo scolastico,Tu non sai..che in seconda media,chiamata a recitare proprio questa poesia,(allora si recitavano a memoria) a primi versi recitati con automatismo ,un’emozione forte,inaudita, mi prese..era come se,attraverso di Lui,io vivessi le stesse sue emozioni.Un nodo alla gola non mi impedì cmq di finire la mia performance&#61514;..risultato: per un lunghissimo attimo,finito l’ultimo verso,in classe non volò una mosca..quell’emozione,quel senso disperato di voglia d’infinito arrivò a tutti..il messaggio,il suo messaggio,era passato.Da allora,ogni volta che leggo quella poesia,non riesco a non emozionarmi.Complimenti per l’intuizione che hai avuto…un po’ di Leopardi,in questa poesia,c’è.Un sorriso.Phil
 
ercole.etrusco
ercole.etrusco il 08/12/06 alle 16:03 via WEB
Mi sembra di vederti,... adolescente, pimpante, seriosa ed acerba, le gambe di sedano, le ginocchia ossute e le scarpette nere di vernice, con le punte rivolte all'interno. .... Immagino le treccine scure e la frangetta, gli occhi grandi e neri, il vestitino scampanato, a ruota, ( .... o il grembiule bianco ed il colletto con il nastro rosa! .... Costumava ancora ai tuoi tempi?). Anche ai miei tempi usava imparare le poesie a memoria. .... Io ero un cane, a recitarle, .... anche se dentro di me sentivo come avrebbero dovute essere declamate. .... Ora tutto è diverso. Anch’io sono cambiato. ... Sono un Orso grigio, (... malato di romanticismo, ... e la tua emozione mi contagia). Mi è restata ancora la voglia di impararne qualcuna a memoria, sopratutto quelle d'amore ( e lo faccio), insieme al desiderio di incontrare qualche signora, almeno un poco piacente, che abbia voglia di sentirsele recitare .... Saluti, ....Ercole.
 
CapJaneway
CapJaneway il 09/12/06 alle 15:56 via WEB
un Leopardi da fine dell'anno...dal dialogo tra un venditore di alamnacchi e un passeggero..tratto dallo zibaldone .....Venditore. Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti. Passeggere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo? Venditore. Appunto. Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero? Venditore. Speriamo.
 
 
Philippandia
Philippandia il 09/12/06 alle 17:40 via WEB
Ciao,è un piacere trovarti qui..anche tu una fan di Leopardi? Ho riconosciuto quel brano dello Zibaldone..il venditore,ingenuamente ottimista,promette grandi cose per l’anno nuovo,mentre il Passeggere gli contrappone un ironico pessimismo,consapevole del fatto che la felicità si dà solo nell’atttesa. Lucido ed essenziale è il pensierio di Leopardi in questa prosa…” non la vita passata, ma la futura”..il piacere umano quindi,è sempre nel futuro….Grazie a te ed a Ercole,per avermi dato modo di ricordare questo poeta….un sorriso.Phil
 
pantarei_2005
pantarei_2005 il 09/12/06 alle 20:51 via WEB
ho letto solo ora il tuo commento nel mio blog,grazie della visita e quindi di questa occasione di commento, la valle dei sempremai...forse in ciò che ho scritto, fra ciò che dentro me indago, lo scopo sia quello di arrivare in questo sospeso tempo dentro cui produrre lontano dal sogno o dalla voglia di un nostalgico proponimento l'avverarsi del mio presente,creandolo nel quotidiano sviluppo del tempo :) bye buon week
 
 
Philippandia
Philippandia il 09/12/06 alle 21:07 via WEB
Ciao,benvenuto nel mio spazio..beh,credo che la Valle del Sempre e del mai,possa far bene...qui si riposa la mente,spossata dalle nostre continue elucubrazioni..che sono sempre troppe,non credi? Un sorriso.Phil
 
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