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bestia immonda ke hai fatto della mia vita un inferno sono qui e t'aspetto non mi sentirai arrivare sentirai solo il brivido della paura e un sudore freddo rigarti il viso io come un animale fiutero l'aria x sentire l'odore del tuo terrore sentirai gli artigli dilaniarti le carni e in quel momento la tua vita scorrerà come un film e ci sarò anke io.....
 

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E VOI CHE UOMINI/DONNE SIETE?

Post n°153 pubblicato il 28 Maggio 2008 da zoeal

Insieme alle percosse, alle vessazioni psicologiche, allo stalking e alla violenza carnale esiste un altro tipo di maltrattamento: è quello economico, fatto di privazioni che impediscono l'indipendenza finanziaria di una persona. Nella coppia significa che lui e solo lui gestisce i soldi. La donna può fare la casalinga o lavorare fuori casa: il discorso è sempre lo stesso. Più semplice se è occupata in un attività di famiglia (dove lui è "il capo"), ma pure se non lo è la cosa non cambia: lo stipendio finisce sempre in mano al marito. Alla lavoratrice se va bene resta qualche briciola.

Quella della nostra lettrice Laura è una storia come tante: «Lavoro da 25 anni e sono sposata da 22. I soldi li gestisce lui, di qualsiasi cosa abbia bisogno devo chiedere. Non sono padrona di potermi comprare nulla, ho la paghetta come i ragazzini... A volte parlando così mi vergogno un po'e penso di essere stupida. Ho già provato mille volte a parlarne. Prendo circa 800 euro, 700 li vuole lui, altrimenti dice, mi devo trovare un lavoro dove mi pagano di più, almeno quanto lui. Lo dice anche alle nostre figlie che tra poco inizieranno a cercare lavoro. Forse non ha capito che siamo nel 2008 e non nel Medioevo».

La storia di Rosa è simile: «Dopo sposati ho lavorato per qualche anno. Poi sono nati i figli e sono rimasta a casa. I soldi sono suoi. Io che ho cresciuto i bambini, pulito, lavato, cucinato, stirato, sono quella che, parole sue, non ha mai fatto un c**** nella vita. Se ho bisogno di comprarmi qualcosa, di fare il regalo di compleanno ai figli, fare una visita medica, gli devo elemosinare il denaro. Mi sono ridotta a fare la cresta sulla spesa. E con attenzione, perché lui controlla tutto». «Un giorno lui è entrato in cucina e mi ha detto: ho comprato una villetta a schiera. Ho scoperto così che stavamo cambiando casa – si sfoga Enza – così ha fatto con l'auto, con la moto, col gommone, coi mobili. Poi va a finire che con tutto questo spendi e spandi non arriviamo alla fine del mese. E la colpa è mia, sono io la sprecona, spendo troppo per il mangiare, consumo troppa elettricità. Mentre il signorino butta via i soldi come gli pare».

In mezzo a queste testimonianze di donne mature c'è quella di Eva, immigrata albanese di poco più che ventenne. «Sono una dipendente, faccio la parrucchiera. Mio marito fa il muratore. Viviamo insieme alla sorella di mio marito, al suo compagno e a mio suocero in una grande casa. È mio suocero che gestisce tutto: i nostri quattro stipendi finiscono ogni mese in mano sua. Lui ci fa la spesa, paga le bollette, l'affitto. Se abbiamo bisogno di qualcosa chiediamo. È generoso, però io penso al futuro. Forse un giorno vorrò una casa mia, e gestire io i miei soldi. Ma a mio marito va bene così, e poi dice che vuole stare vicino alla famiglia».

Occuparsi dei figli, pulire, lavare, stirare, cucinare e molto spesso insieme a tutto questo lavorare fuori casa, assume così valore pari allo zero. Abbiamo già parlato in queste pagine dei pregiudizi radicati sulla capacità femminile di gestire il denaro. Ciò che vogliamo sperare, ciò che auguriamo, è che situazioni del genere, dove lui è un padre-padrone, non siano altro che uno strascico del passato, e che tra le coppie di oggi non si creino più rapporti malsani e medioevali di questo genere.

LE DONNE SI EVOLVONO CON UNA RAPIDITA' STUPEFACENTE MENTRE MOLTI UOMINI SONO ANCORA RIMASTI AL SECOLO SCORSO.....AHOOOO MA VI VOLETE DA' UNA MOSSA?

 
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