CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« L'Iliade in formato bignamiEduardo e la sorella mag... »

L'omaggio di Jannuzzo alla sua Girgenti

Post n°215 pubblicato il 22 Novembre 2009 da arieleO
 

Lo scopo e i temi dello spettacolo che Gianfranco Jannuzzo propone ancora oggi all'Acacia, «Girgenti amore mio», sono tutti nel titolo, che cita l'antico nome di Agrigento, la sua città natale.
   Jannuzzo dice, infatti, che «questo spettacolo è il tentativo sincero e appassionato di dialogare con le proprie radici». E di conseguenza, ecco che nell'impianto scenografico di Salvo Manciagli dilagano i frammenti di colonne dei templi greci, mentre non ci si dimentica di piazzare sulla sinistra l'ingresso e un tavolino del caro vecchio bar di una volta, calamita inesauribile di uomini e storie: gli uomini e le storie che qui l'attore girgentino incastona, per la regia di Pino Quartullo, in un campionario sospeso fra l'iperbole e la cronaca, la risata e la riflessione, lo sberleffo e la tenerezza.
   Per esempio, ci racconta il caso del ragazzino pelle e ossa che avvicina un tale intento ad ingozzarsi in riva al mare e, avendogli comunicato che non mangia da tre giorni, si sente rispondere: «Te lo puoi fare il bagno, te lo puoi fare». E specularmente, sul versante dell'attualità più bruciante, compare poi, sempre per fare un esempio, il sindaco di Pizzo Siculo, i cui abitanti si chiamano pizzini. Senza contare il dottissimo filologo che propone una vertiginosa traduzione in greco del verso «Il grillo disse un giorno alla formica», per concludere che Orietta Berti è assai meglio di Esopo.
   Infine Jannuzzo tira fuori l'impresa di pompe funebri partenopea che vende un sarcofago egiziano autentico con citofono incorporato in caso di morte apparente. Tanto per ricordarci che tutto il mondo è paese. E a ribadirlo, completano lo spettacolo, garbato e accattivante, le variazioni liriche sulla donna e sul mare siciliani scritte insieme con Angelo Callipo: che è di Caserta.

                                                Enrico Fiore

(«Il Mattino», 22 novembre 2009)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

madda6211avvespositoguglielmokizzy1965figio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.roby
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963