CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« Carosone, un amarcord pe...Il ritorno di Moscato al Piccolo »

Un "Week-end" di paranoia

Post n°730 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da arieleO
 

Questa Ida - la Ida che compare nell'allestimento di «Week-end» di Annibale Ruccello presentato nel Teatro della Cometa di Roma e che sarà al Don Bosco di Caserta sabato 26 - da un lato divora con esibita ingordigia le fette di prosciutto che si lascia cadere in bocca e dall'altro ascolta, con maniacale costanza, raffinatissime canzoni francesi. E basterebbe una simile invenzione a dimostrare come la regia di Luca De Bei centri direttamente, e sul filo di un'eclatante plasticità, il cuore profondo del testo.
   Giova riandare alle decisive dichiarazioni che Ruccello rilasciò nel ciclostilato distribuito a mo' di programma di sala in occasione del debutto di «Week-end» nel gennaio dell'86: «"Week-end" è una storia di depistamenti. Ciò che avviene in scena, ciò che viene detto è irrilevante di fronte a ciò che non viene detto, di fronte a ciò che avviene fuori scena»; e ancora: «"Week-end" è un tentativo, un esperimento sulla paranoia potenziale degli spettatori. Dovrebbe indurre al sospetto, al presumere, all'indagare».
   Infatti, il personaggio protagonista - appunto Ida, una zitella zoppa venuta a Roma da un paesino del Sud e che, per arrotondare il magro stipendio di professoressa di lingue, s'industria a dare ripetizioni d'italiano - ha due facce: quella, insignificante, disegnata sul grigio tessuto di abitudini quotidiane diventate ormai «proverbiali» e quella, inquietante, di una virago assatanata che, a metà fra la Cianciulli e la Bette Davis di «Che fine ha fatto Baby Jane?», assassina (forse) i suoi giovani e occasionali amanti, l'idraulico Narciso e lo studente Marco. E davvero non ha senso chiedersi se dobbiamo credere alla prima o alla seconda Ida.
   Bisogna credere a tutte e due insieme. Perché Ida rappresenta uno dei più emblematici fra i personaggi di Ruccello, che lui stesso definì «figure deportate»: deportate, è ovvio, dalla loro cultura originaria e autentica; e, di conseguenza, private dell'identità. Si tratta, quindi, di personaggi prigionieri di una solitudine immedicabile, ai quali vengono offerte le sole vie di fuga del delirio e del rifugiarsi, come in una corazza protettiva, giusto nel recupero sia pur provvisorio della propria appartenenza culturale (vedi la favola della «signora co lo zampone», una favola-incubo ad alta e lucidissima stratificazione linguistica che, non a caso, Ida prende a raccontare quando le si affaccia alla mente il terrore che siano stati scoperti i suoi maneggi).
   Ebbene, De Bei illustra un simile quadro praticando in pari tempo un realismo che (a partire dall'insistere sulle cadenze dialettali dei personaggi) si nega per accumulo e (consideriamo quella Ida che accarezza la borsa degli attrezzi di Narciso come se fosse il corpo di lui) la rarefazione simbolica. E al centro di tutto, poi, si colloca - proprio come un ragno al centro della sua tela, tanto crudele quanto innocente - la straordinaria Ida di Margherita Di Rauso.
   Sì, sono bravi anche Giulio Forges Davanzati (Narciso) e Brenno Placido (Marco). Ma lei, Margherita, è una cosa assolutamente diversa. Torna e ritorna, in funzione di leitmotiv dello spettacolo, «Que reste-t-il de nos amours?». E Margherita, sospesa tra melodramma e strazio, dona carne e sangue alle sue parole. E così le sentiamo nostre, con l'illusione di sempre che - nei minimi interstizi fra l'una e l'altra di quelle, come nei sussulti della coscienza fra l'uno e l'altro giorno - possa per ipotesi accamparsi la vita. Già. «Questa sera c'è una canzone d'autunno nella casa che rabbrividisce».

                                              Enrico Fiore

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Controscena/trackback.php?msg=12435557

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

avvespositoguglielmofigio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.robyelena.licausiokgirl
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963