CONTROSCENAIl teatro visto da Enrico Fiore |
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Saltando fra gli orari dei voli aerei con l'abilità di un acrobata provetto, Bernardo, architetto italiano di successo trapiantato a Parigi, riesce (ben assistito dalla governante Berta) a gestire contemporaneamente le relazioni con tre hostess di altrettante compagnie: l'americana Gloria della TWA, la spagnola Gabriela dell'Iberia e la tedesca Greta della Lufthansa. Finché l'arrivo inatteso di un suo vecchio compagno di scuola, l'imbranatissimo Roberto, e l'introduzione di un nuovo jet assai più veloce non fanno saltare tutti gli equilibri e gl'incastri del sapiente calendario messo a punto dal nostro dongiovanni a reazione.
Questa, in estrema sintesi, la trama di «Boeing Boeing», la celebre e gettonatissima (solo a Londra in cartellone, dal '65, per ben sette anni consecutivi) commedia di Marc Camoletti ripresentata da Ente Teatro Cronaca & Artù nell'ambito della rassegna «Benevento Città Spettacolo». E dunque si capisce che, detta proprio in breve, l'idea decisiva (e davvero niente male) dell'autore francese è stata quella di chiamare l'illustre collega Feydeau a dirigere la torre di controllo che regola gli atterraggi e le partenze dei velivoli di cui nel titolo e le connesse toccate e fughe degli amori che su di essi viaggiano.
Dal canto suo, il regista Mark Schneider, riprendendo la regia originale firmata nel 2007 e sempre a Londra da Matthew Warchus, punta con efficacia sul ritmo veloce e disinvolto che, da sempre, è l'ingrediente principale e indispensabile di questo genere di spettacolo. Ed ottimo si rivela il cast che dirige: Gianluca Guidi (Bernardo), Gianluca Ramazzotti (Roberto), Ariella Reggio (Berta), Barbara Snellenburg (Gloria), Marjo Berasategui (Gabriela) ed Ela Weber (Greta). Spiccano in particolare, sul versante femminile, la veterana Reggio (la zia della fiction intitolata, guarda caso, «Tutti pazzi per amore») e l'irresistibile peperina Snellenburg.
Enrico Fiore
(«Il Mattino», 19 settembre 2012)
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