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L'uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo. Gandhi
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Post n°23 pubblicato il 21 Giugno 2014 da CupidoLibero
La notte è quel lasso di tempo... che avvolge l'infinito tra l'oscurita e il mistero... che assorbe i pensieri e permette all'uomo di aprire gli occhi dell'anima che vedono ciò che umanamente, alla luce diurna, non è possibile vedere. Anche il sonno... dono della notte... seppur è un fenomeno passivo, assume la caratteristica dell'eternità perché rende partecipe del divino. La magia della luna che è l'astro d'argento, custode delle notti e guardiano dei sogni... è il simbolo dei ritmi biologici: cresce, decresce e scompare, e torna sempre a rinascere, riappare. Questo continuo ritorno alle forme iniziali, questa periodicità senza fine, fanno che la Luna sia per eccellenza l'astro dei ritmi della Vita terrena. L'incanto... è la paura di fronte al buio della notte oscura e ignota. La paura del buio è una delle più antiche inquietudini dell'uomo, che deriva da un profondo turbamento per ciò che non si conosce. Spesso essa porta noi paurosi a immaginarci cose impensabili e fantasmagoriche. Questo ignoto, però, diventa intrigante qualora ci siano degli elementi che scaccino la paura per far spazio all'affascinante mistero della notte. Tra le stelle immobili e vaganti splende la languida luna, mette in fuga le ombre dei boschi e guarda tacita i pensieri. Nel frattempo un piacevole vento soffia nel regno degli animali notturni legati al mondo delle tenebre, gli spiriti malvaggi che si piegano sotto il vento... ricordi della vita reale o di storie narrate... La paura, il mistero, l'inqueitudine. Ci sono esseri diurni e... esseri notturni. Quelli notturni si riconoscono. La notte appartiene solo a loro. Quando gli altri cercano rifugio nell'ambigua sicurezza di una tana... loro escono a mettersi di fronte a quella verità nascosta dalla luce e rivelata dalle tenebre. "La notte rivela l'uomo"
(Antoine de Saint Exupèry)
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