Creato da il_discolo il 20/03/2006

IL DISCOLO

Non siamo né artisti, né critici, né letterati: noi abbiamo solo dei rancori, delle antipatie, delle convinzioni, degli umori e cerchiamo di esprimerli come meglio ci è concesso.

Post N° 126

Post n°126 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da il_discolo

LES ITALIENS...

Viaggio spesso per lavoro. America latina, Europa, Asia. Passo per strada col mio completo gessato, cravatta in tinta con calze e pochette, camicia su misura, scarpe lucidate e passo deciso. "Ah...les italiens", sussurra una signora di mezza età, e abbozza un sorriso.
"Ah..les italiens", sogghigna ora la signora, leggendo sul giornale del teatrino prodiano...

12 punti 12 ed una riflessione : erano 12 anche gli apostoli...poi uno ha tradito...ed è successo quel che è successo...

Fate bene fratelli !!

Mike Tarantola

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Post N° 125

Post n°125 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da il_discolo

I DIARI DEL DUCE...

Ennesimo falso. Il mistero dei diari di Mussolini continua da 50 e più anni. Anche le copie di Dell'Utri sono state smascherate da Gentile che, con un'accurata analisi, ne ha svelato contraddizioni e incongruenze.
L'affascinante storia sembra non avere fine e mai, probabilmente, l'avrà. In questa Italia che ostracizza i reali Savoia, e si porta in aula la progenie del Duce, i diari di Mussolini sono attesi come un cenno del messia : una conferma del suo ego folle da un lato, un riscatto dell'uomo Benito dall'altro.
Tutto si è purtroppo fermato a quel 28 Aprile 1945 quando qualcuno, si presume un tal Valerio partigiano comunista, ha scaricato sul Duce la sua follia omicida, il suo odio per il "puzzone", causa di tutti i mali italiani. Eppure il fascismo, bene o male, ce lo siamo voluti, votato, sostenuto. Eppure un paese che tentava di rialzare la testa avrebbe dovuto contemplare il diritto alla vita, alla giustizia e poi, in ultima analisi, alla vendetta. Invece no. Ci si è voluti fare giustizia da soli, imbastendo un'esecuzione sommaria che ha coinvolto pure la giovane Petacci, colpevole d'amare l'uomo giusto al momento sbagliato.
Ed è da questa pagina buia che rinacque l'Italia. Dal sangue del Duce, del dittatore, del capo supremo. Dal sangue degli alleati su cui oggi sputiamo, dal sangue dei partigiani rossi o bianchi che fossero. Ed è di questi sangui che s'è nutrita la repubblica per diventare solida, forte, democratica. Ed è grazie a questi sangui che ancora esiste, che ancora cammina, che ancora è libera.

Rinnego quindi la mia fame storica, il mio desiderio di conoscere i fatti nella loro totalità, e spero che i diari non vengano mai recuperati. Lo spero vivamente, per lasciare un po' d'intimità al condottiero decaduto, per conservare una sua immagine privata di cui ciascuno può farsi un'idea : personalissima visione dell'uomo Mussolini.

Che riposi in pace, coi suoi successi e coi suoi terribili sbagli. Il resto, dopo 50 anni, non conta.

Mike Tarantola

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Post N° 124

Post n°124 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da il_discolo

ANNUNTIO VOBIS : HABEMUS PIRLA !!
ennesima follia di Diliberto...spara sul Berlusca e su Benigni !!

E bravo Diliberto. In tempi grami come questi, con le BR che rialzano la testa e Sanguineti dispensa manciate d'odio di classe, se ne esce il professore rosso con due belle perle : "Berlusconi mi fa schifo" e, udite udite, "Benigni ha falsato la storia. In LA VITA è BELLA si vedono gli americani che liberano i deportati mentre sappiamo tutti che è stat l'armata rossa. L'ha fatto per poter vendere il film in tutto il mondo...". La sparata sul Berlusca non mi stupisce anche se la situazione richiederebbe un po' di tatto in più. Quella su Benigni invece potrebbe risultare interessante : si fanno la guerra in casa...
Resta il fatto che questi colpi, a salve, stanno a sottolineare il nervosismo di un uomo che ha fallito su tutti i fronti : umano, culturale, politico. Umano perchè non riesce nemmeno a rispettare la vita e la dignità degli altri (principi costituzionali), anche nemici, e sbandiera un "socialdarwinismo" degno del primo Hitler. Culturale perchè dimostra, con le sue parole, di non essere in grado di uscire dal brodo comunista in cui il suo cervello, piccola macchia d'olio, galleggia. Politico perchè non è riuscito, e mai riuscirà, a portare a casa qualcosa : vedi alla voce base, missioni, pacs.

Diliberto, conserva almeno la poca dignità che noi, uomini di pensiero, ti riserviamo. Fai la scelta giusta : RITIRATI !!

Mike Tarantola

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Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da il_discolo

FUORI TEMPO MASSIMO...

Non lo dico io, lo dice il Manifesto : "fuori stagione". Come l'ultimo degli scolaretti, il giornale più oltranzista del panorama sinistroide italiano, recupera in fretta e furia un candido pallore, dopo esser stato colto a pasticciare la firma dei genitori su un compito andato male. Si fa presto a dire "non sono stato io" dopo che, coi compagni di Liberazione, ci si è scagliati contro Ichino, contro chi, nel vero interesse del paese, cerca di dare una scossa all'immobilismo politico che attraversa la seconda, precaria e becera, repubblica.
I nuovi presunti brigatisti sono figli legittimi dell'odio Sanguinetiano, colto e rielaborato da cervelli in acido, ben protetti da circoli e centri, sociali o meno. Piccoli uomini che al dialogo contrappongono le armi perchè il cervello, ignota materia grigia, funziona solo a intermittenza, e da segni di vita solo quando ode le parole d'ordine : proletariato, lotta, rivoluzione. Piccoli Balilla al contrario.

Non mi si venga a dire che la sinistra radicale e ferrandiana non ne sapeva nulla. Sono loro cugini. Gli stessi che hanno ammazzato negli anni 70, riveduti e corretti.

Giù la maschera pezzenti !!!

Mike Tarantola

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Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da il_discolo

IN ATTESA DEL 17...

Sono ore di tensione in città. Ore in cui la questura fa il punto sulla situazione, in cui il comune si prepara ad accogliere i manifestanti, ore in cui io, nella mia modestia assoluta, mi chiedo perchè tanta gente abbia così voglia di riversarsi a Vicenza quando i giochi sono già belli e fatti. Non lo dico io, ci mancherebbe, lo dicono autorevoli esponenti del governo : su Vicenza nessun dietro front. Eppure questi si fanno un bel pacco di kilometri per venire a manifestare. Allora mi chiedo : è la forza delle idee o il desiderio di "branco" ? Sulla prima, lasciatemelo dire, non ci credo. Punto di più sulla seconda e sulle varie conseguenze che può avere. A ben guardare negli ultimi 5 anni in Italia, sul nostro sacro suolo patrio, hanno fatto molto più danno i no global e i disobbedienti che gli americani. Genova, Milano, il Mose a Venezia, la TAV, tanto per citare alcune occasioni in cui sono intervenuti i trogloditi di Casarini & co. e, con i loro modi gentili, hanno sfasciato tutto lo sfasciabile in nome di non si capisce bene cosa.
E' quindi ovvio che Vicenza, "città del Palladio", "patrimonio dell'UNESCO", ha ben donde di preoccuparsi di questa variopinta ondata di spensierati scolaretti. Ragion di più che la manifestazione, tout court, è più inutile dell'inutile e non sposterà di una virgola le decisioni prese. Arrivo quindi al punto : i rossi vogliono marciare su Vicenza, la città simbolo della destra, quella che fischia Prodi ed esalta Silvio, quella del Parlamento del Nord, quella della manifestazione contro la finanziaria che ha dato il la alla sinfonia del popolo moderato, rieccheggiata 2.200.000 volte a Roma. Ecco quello che vogliono. E marceranno carichi di livore, tipico sentimento vetero comunista, prendendosela con la città, forzeranno cancelli, sbarramenti, insulteranno i morti di Nassirya e il povero Raciti: un copione stantio, già visto, unico pane per cervelli putrefatti.

Se sarò smentito tanto meglio...è che le ultime prove d'intelligenza della mare rossa non accrescono certo la mia fiducia.

Mike Tarantola

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