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« Autunno tempo di funghi ...SAPOR DI MARE.............. »

...MINESTRE E ZUPPE... AUTUNNALI ....

Post n°560 pubblicato il 18 Novembre 2012 da KeyLeague
 

Da sempre zuppe e minestre regalano alle cucine quel profumo inconfondibile che sa di casa, di famiglia. Fanno la loro comparsa sulla tavola con l’arrivo dell’autunno e riscaldano le fredde serate invernali e primaverili, per scomparire, o quasi, ai primi caldi..

Le zuppe “fanno famiglia” e danno calore allo spirito oltre che al corpo. E poi sono talmente tante che riescono a essere proprio come le vogliamo: leggere o sostanziose, di verdure o legumi, con la carne oppure con il pesce...
il nome zuppa risale al gotico suppa, che significa fetta di pane inzuppata, e la stessa radice si ritrova in molte lingue europee: sopa (in spagnolo), soupe (in francese), Suppe (in tedesco).

La storia della zuppa è racchiusa proprio in questo nome che ci riporta al Medioevo, quando il pane aveva, nelle case dei ricchi e dei nobili, la funzione di piatto. Sul pane, che allora era una specie di focaccia di grano, venivano tagliate le carni, i pesci, i formaggi e tutte le pietanze del menù.
Le zuppe a base di brodo, a dire il vero, arrivano molto dopo le cosiddette pulmenta: polente e zuppe di cereali poveri, come l’avena, il miglio, la segale, l’orzo.

Questi ultimi potevano essere lasciati interi o ridotti a farina, quindi venivano fatti cuocere a lungo in acqua, assieme ai legumi e alle verdure disponibili. Si lasciavano bollire per ore e ore sul fuoco, fino a farli diventare creme dense e granulose che saziavano la fame dei più poveri, i cosiddetti servi della gleba.

Quando si aveva fortuna, si aggiungevano carni e lardo. Il sale, costosissimo, era poco utilizzato e talvolta si sostituiva con acqua di mare... il pane, alimento primario, era considerato parte di questo piatto.

Il grano era un bene prezioso e veniva consumato dai ceti abbienti, mentre alle classi inferiori restavano solo i cereali poveri e le castagne, che impastati con l’acqua davano vita a un pane scuro e compatto.
Nella Bibbia il profeta Ezechiele riceve il comando: “Prendi del frumento, dell’orzo, delle fave, delle lenticchie e della veccia e fanne pane...”....

La minestra è un cibo a base asciutta o liquida servito dopo un antipasto o come prima portata, è un piatto tipicamente invernale o autunnale che, con un po’ di fantasia, può tranquillamente trasformarsi in un piatto estivo rinfrescante e nutriente.

All’origine, questa era una pietanza povera e tipicamente italiana che poi, grazie all’emigrazione e al turismo, si diffuse con successo nel resto del mondo, perfezionata dalle sempre più avanzate tecniche di cucina..
Il nome minestra deriva dal latino ministrare, amministrare, e si riferisce al fatto che, a tavola, essa veniva distribuita (ministrata) dalla persona che gestiva la casa..

Inizialmente si buttavano in pentola le verdure in esubero provenienti dall’orto di casa, i legumi messi a essiccare al sole, le frattaglie e i pesci meno pregiati, che servivano a preparare il brodo per cuocere la pasta.

Si trattava, con ogni probabilità, di pasta fresca, impastata e tagliata a mano.

Con il passare degli anni e il migliorare delle condizioni di vita, la gamma degli ingredienti si è ampliata permettendo di creare, in ogni regione e Paese, ricette deliziose legate al territorio.
A partire dalla patata e dal pomodoro, le influenze etniche, dovute all’apertura dei mercati del Nuovo Mondo, hanno arricchito le zuppe di odori e sapori prima inusuali. Alle erbe aromatiche si sono affiancati i profumi pungenti di curry, curcuma, zenzero, tabasco e tante altre spezie, creando contrasti ed equilibri del tutto particolari....

CON LA FANTASIA... SI POSSONO FARE OTTIME MINESTRE E ZUPPE..

Minestra d'autunno
200 gr di fagioli sgranati, 300 gr fagiolini,4 patate,1cipollla,olio qb ,120g pasta media(ditaloni, cannolicchi)Grana o Parmigiano, sale e pepe

Mettete tutte le verdure in pentola spezzettando i fagiolini a tocchetti, le patate a dadi

 i fagioli e la cipolla fine far sobbollire per due ore aggiungere sale e olio per rendere piu' cremosa la minestra frullate 1 min con il con il minipimer..

Minestra di marroni


400 gr di marroni
400 gr di patate
200 gr di verza
80 gr di sedano
100 gr di fagioli borlotti secchi
150 gr di carote
200 gr di cipolla bianca
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
4-5 foglie di salvia
olio extravergine d'oliva q.b.
sale q.b.
pepe q.b.


Mettete i fagioli in una ciotola e coprite con acqua fredda. Lasciateli riposare per almeno 8-10 ore.
Lessate i marroni in acqua con le foglie di salvia, senza togliere la buccia.
Fateli raffreddare e quinsi sbucciateli, facendo attenzione a non romperli. Teneteli da parte.
Tagliate la carota e il sedano a cubetti e affettate la cipolla in modo grossolano.
In una pentola alta e non troppo larga (adatta per far sobollire il minestrone), scaldate 4-5 cucchiai di olio, aggiungete lo spicchio d'aglio, il rosmarino e fate soffriggere.

Dopo qualche minuto, togliete l'aglio e il rosmarino e aggiungete il trito di carote, sedano e cipolla. Fate rosolare bene le verdure a fuoco medio, aggiungete la verza che avrete precedente affettato, le patate tagliate a cubetti e i fagioli che avrete provveduto a scolare dall'acqua. Mescolate per un paio di minuti avendo cura di tostare bene le verdure. Salate e pepate. Aggiungete circa 2,5 litri di acqua e abbassate la fiamma. Il minestrone dovrà sobbollire per almeno 2 ore.

A questo punto, aggiungete metà dei marroni e lasciate cuocere per altri dieci minuti.
Passate il minestrone al passaverdure, dovrete ottenere una crema piuttosto densa.
Versate il minestrone passato in una pentola, aggiungete l'altra metà dei marroni e fate scaldare per qualche minuto prima di servire.

 Se necessario aggiustate di sale. Al momento di portare a tavola, guranite i piatti con un filo d'olio e con delle foglie di rosmarino.
Consigli: nella ricetta originale vengono aggiunti dei pezzetti di crosta di grana padano per dare ancora più sapore al piatto, ovviamente li potete sostituire con una generosa cucchiaiata di parmigiano grattuggiato.

zuppa autunnale

1 cipolla
1 bustina zafferano
2 salsicce
1 confezione ceci lessati
mezzo dado
2 spicchi aglio
sale, pepe
vino bianco
300 gr spinaci
Soffriggete 1 cipolla a fettine, sale, una bustina di zafferano, 2 spicchi d’aglio e pepe, poi sfumate con il vino bianco.
Aggiungete i ceci con la loro acqua insieme a mezzo dado e cuocete per una mezzoretta.
A parte fate dorate in padella 2 salsicce spezzate a dadini.
A cottura ultimata aggiungete gli spinaci precedentemente cotti e la salsiccia.
Servite fumante con crostoni e una generosa spolverata di peperoncino

ZUPPA DI COZZE NAPOLETANA

Dosi per 4 persone: 1 Kg di cozze – 300 g di pomodori freschi maturi, pelati e privati dei semi – 1 dl. d’olio d’oliva – 2 spicchi d’aglio – il succo di 1 limone – 1 ciuffetto di prezzemolo – sale e pepe.
Per accompagnare: una ventina di fettine rotonde di bastoncini di pane.


Spazzolate e lavate bene le cozze in acqua corrente e lasciatele immerse per qualche minuto in acqua acidulata con il succo di limone. Ponetele in un capace tegame, con un filo di olio d’oliva, su fuoco vivo perché si aprano.
Man mano che le cozze si apriranno togliete i molluschi e metteteli in un piatto di portata che terrete in caldo.
Filtrate il liquido rimasto nel tegame attraverso una garza e tenetelo da parte.
Tagliare a pezzetti i pomodori, metteteli in una casseruola con l’olio, l’aglio tritato, il sale e il pepe.
Fate cuocere a fuoco moderato per circa venti minuti, aggiungete il prezzemolo tritato, il liquido delle cozze e lasciate cuocere la salsa per dieci minuti ancora.
Fate abbrustolire all’ultimo momento le fettine di pane e versate su ognuna un goccio d’olio.
Coprite le cozze tenute in caldo con la salsa e servite subito accompagnando con il pane tostato.
Suggerimenti:
Potete (come del resto si fa per tutte le zuppe) servire le cozze nei gusci e rinforzarne il sapore con un po’ di peperoncino.

DAL WEB


 
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