Cronistoria di una tragedia-farsa
1° - Ad un certo punto Berlusconi è stato costretto a dimettersi. Ma nessuno se la sentiva di andare al voto in una situazione economica talmente critica da rasentare la bancarotta. Il governo avrebbe dovuto prendere provvedimenti drastici e impopolari per ridare all'Italia la necessaria fiducia all'interno dell'UE. L'altro compito del governo era rifare la legge elettorale per sostituire il porcellum che oltre tutto è incostituzionale.
2° - Allora Napolitano, acconsentendo alle pressioni che arrivavano dall'Europa e per accontentare i politici italiani, ha designato un governo tecnico che facesse il lavoro "sporco". Monti si è messo di buona lena e ha iniziato a spremere dove era più facile. Quando poi ha cercato di andare a toccare le caste ha dovuto fare un deciso stop. Le caste non si toccano.
3° - A quel punto una persona coerente avrebbe dovuto dimettersi. Invece Monti ha continuato per la sua strada fino a portare una parte della popolazione sull'orlo della disperazione e del suicidio.
4° - Napolitano si è sgolato per mesi e mesi ricordando ogni giorno al parlamento di rifare la legge elettorale. Il parlamento ha fatto continuamente orecchio da mercante e anzi molti ribadivano che la legge andava bene così. E ti credo!
5° - Napolitano ha pregato di far completare al governo tecnico il mandato fino alla naturale scadenza del parlamento in modo da far coincidere il nuovo esecutivo con il nuovo presidente della repubblica. Ma Berlusconi con l'occhio fisso ai sondaggi ha pensato bene anticipare le votazioni. A quel punto se gli italiani fossero stati una popolazione dignitosa e rispettosa di sé avrebbero dovuto dire: - Non avete cambiato la legge elettorale. A noi non sta bene andare a votare la lista dei vostri prescelti e non andiamo a votare.
Ma evidentemente la metà degli italiani sono di bocca buona e sono andati a votare i vecchi partiti. L'altra metà è rimasta a casa o ha votato M5S dicendo chiaramente di rifiutare i vecchi tromboni della "politica".
Risultato: Con il porcellum non si riesce a fare un governo vista la spaccatura in tre degli elettori e il presidente negli ultimi sei mesi di mandato non può sciogliere le camere per indire nuove elezioni che, comunque, si sarebbero fatte con il porcellum.
6° - Visti i risultati Bersani avrebbe dovuto prendere atto della situazione e si sarebbe dovuto dimettere da segretario del PD oltre a lasciare libero Napolitano di agire con il suo buon senso.
7° - Napolitano ha proposto un governo di scopo che faccia la nuova legge elettorale e riduca i costi della politica per andare a nuove elezioni con maggiori garanzie per la formazione di un governo politico. Ma Bersani è come un bambino che finalmente ha avuto il giocattolo e non lo molla. E non c'è un meccanismo che lo faccia desistere.
Siamo in mano a una banda di malfattori e capisco bene che Napolitano non veda l'ora di andarsene. Per prendere tempo, è stato costretto a nominare ben due commissioni.
Non ne possiamo più, siamo angosciati, le persone vanno a trovare gli amici in cerca di confronto e di conforto, ci sentiamo braccati in una trappola dalla quale sentiamo di non poter uscire. I figli annaspano alla ricerca di un inserimento, pensioni e stipendi sono bloccati e sono a rischio, imprenditori e artigiani aspettano un salvagente mentre si dibattono in un mare in tempesta, i disoccupati non trovano lavoro. Dovremmo andare alla carità pubblica? Ma come si fa a ridurre un popolo così?