Post n°131 pubblicato il 11 Settembre 2007 da Aria.di.luce
Questa è l'immagine che desidero lasciare: la vita del mio blog termina qui! Dopo che Dio ebbe creato gli animali, si accorse che erano nate rivalità fra di loro. Alcuni, i più forti e i più arroganti, vessavano gli altri e li facevano soffrire. In particolare notò che l'agnello era proprio senza difese. Lo mandò a chiamare: -Non ti piacerebbe avere qualcosa per difenderti? Dio allora pensò di dargli come arma la dolcezza. Da allora l'agnello usa come arma di difesa la sua dolcezza e un Rabbi galileo l'ha preso come modello per sè, e ancora oggi tutti i suoi seguaci, lo chiamano l'Agnello di Dio. Il far soffrire non è mai una capacità di cui vantarsi! |
Post n°130 pubblicato il 08 Settembre 2007 da Aria.di.luce
Ti sei avvicinata con i tuoi colori sornioni, ingrigendo pensieri e cose... Le tue pietre miliari mi accennano il percorso: un tratto di strada l'ho già compiuto in precedenza anni orsono, e tremo... di timore! Grandi dolori ne hanno avvicinato la mèta, e sei, ora, appena dietro l'angolo ad attendermi... Ogni luce si è spenta... e, in me, solo la brama di ritrovarTi, mio Dio!
oh, notte più dell’alba compiacente! Oh, notte che riunisti l’Amato con l’amata, amata nell’Amato trasformata!" (da: " La notte oscura" San Giovanni Della Croce ) grazie a chi, nella notte buia, mi ha dedicato questa canzone |
Post n°129 pubblicato il 06 Settembre 2007 da Aria.di.luce
Di certo, in questo mio salottino, immagino si trovi a suo agio, sig. Sconosciuto! E' sempre qui con i suoi innumerevoli nick... Al mattino, nel pomeriggio, di sera... Sempre! Seduto in bella mostra lì, dove si accomodano le visite, a lanciare il suo occhio curioso nella camera di fianco, dove accolgo i miei ospiti. Fosse muto, con difficoltà ad emettere anche suoni rauchi, che le impediscono il dialogo, capirei e le verrei incontro ma, in questo luogo così ameno e che così l'attira, interloquire con me e con gli altri, è più semplice di quanto lei pensi, mi creda! Le piace quello che scrivo e le piace soltanto leggere? Mi inserisca allora nel suo aggregatore rss, come qualcuno già fa: ad ogni aggiornamento, riceverà una notifica di avviso! Non importa se dovrò continuare a vederla in quel caso... Non sia onnipresente, la prego...il suo fiato sul collo mi sta infastidendo! |
Post n°128 pubblicato il 05 Settembre 2007 da ilprincipeverde
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Post n°127 pubblicato il 02 Settembre 2007 da Aria.di.luce
Svuoto casa e piazza,
c.r. |
Post n°126 pubblicato il 31 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Ho preso una frase in prestito, ma che, attualmente, sento tanto mia: Sì, c'è una lussuria del dolore, come c'è una lussuria dell'adorazione e persino una lussuria dell'umiltà. Se bastò così poco agli angeli ribelli per mutare il loro ardore d'adorazione e umiltà in ardore di superbia e di rivolta, cosa dire di un essere umano? Umberto Eco |
Post n°125 pubblicato il 30 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Doce ergo me suavitatem inspirando caritatem ... Doce me disciplinam donando patientiam, doce me scientiam illuminando intelligentiam. Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente. (En. in ps. 118, 17, 4) S. Agostino |
Post n°124 pubblicato il 29 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°123 pubblicato il 28 Agosto 2007 da ilprincipeverde
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Post n°122 pubblicato il 23 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Da qualche giorno, non accedevo alla messaggeria... Poi, quando l'ho aperta...l'icona della bustina lampeggiava! Entro nei messaggi ricevuti e una sfilza di nickname brillano di quel blu intenso che fa intendere di non essere stati letti. Ecco, ci risiamo, mi dico! Libero mi ha rimessa nuovamente tra i profili da visionare... Infatti soltanto in tali occasioni, lo spazio a disposizione, quasi si riempie. Li leggo... alcuni molto carini a dire il vero (non ne ho mai riscontrati di volgari, tranne una volta che mi fu inviato il link di una foto di un "volatile" che stava spiccando le ali, per accingersi al volo), altri soltanto col contatto di msn o qualche numero di cellulare. Ma come ho già specificato altre volte, non rispondo a nessun "estraneo" al mio blog! Tra questi, uno che mi fatto morire dal ridere... Credo volesse essere sarcastico, ma a me ha divertito davvero!! Eccolo...! Ovviamente non cito il nick che me l'ha inviato:
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Post n°121 pubblicato il 22 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°120 pubblicato il 21 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°119 pubblicato il 20 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°118 pubblicato il 19 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Erano lì... si erano lì! Gettate come a volerne ricordare l'evento o a desiderarne gli effetti. Le lesse avidamente quelle parole, quasi sentendone l'essenza e le annusò! Se le ritrovò scritte sotto gli occhi d'improvviso, dopo giorni interminabili di silenzio e preoccupazione. Erano scritte per lei... Ed era suo l'odore che voleva sotto le narici...quello della donna a cui, pochi giorni prima, aveva detto: " Non ce la faccio, davvero... non riesco a vivere senza di te adesso come adesso", dopo un litigio furibondo. Era il suo l'odore che voleva sentire! Quante volte le aveva detto che, al prossimo incontro, quel suo profumo di pelle e di anima l'avrebbe inebriato... Ed ora glielo ripeteva ancora rimarcandone l'eco, come in una valle di montagna che rivive all'infinito suoni e parole. " Non lasciamoci mai, qualunque cosa succeda... Lei era pervasa da languore quando lui le diceva così... come in un lungo atto d'amore... Quelle parole gridate e sussurrate allo stesso tempo, l'avvolgevano come una coperta calda nei grigiori dell'inverno, e ci si coccolava dentro languida e serena. Lui l'amava di eterno! Poi, un velo nero su quelle parole scritte... Non erano i suoi occhi ad esser velati, ma il colore del senso! Un tono rancido assunsero quei brevi cenni vergati... : quelle parole non erano per lei! Ma se l'era ritrovate tra le dita e sotto gli occhi...abbagliandola di tristezza e vergogna. Un attimo di distrazione...! Mentre qualcosa dentro le scivolava tra le mani... Quella disinvoltura d'esistenza la feriva ghiacciandole la carne, accasciandola in un pugno d'acqua gelida... "Perchè e per chi quelle parole?" gli chiese... Non volle risponderle e si congedò! Da quel giorno lei, inizia a credere a chi le ha detto: " Se ti avesse amato...ti avrebbe amato!" |
Post n°117 pubblicato il 19 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°116 pubblicato il 16 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°115 pubblicato il 15 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Post n°114 pubblicato il 14 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Ho sempre vivi nella mente zia Giovanna e zio Carlo che, non avendo figli, si presero cura di me per 6 anni, fino a quando, i miei genitori non si trasferirono in un'altra città. Li ricordo molto anziani. Lo zio era di corporatura esile, con il viso trafitto da rughe parallele che sembravano sentieri scavati nel terreno sterrato, e che gli addolcivano l'espressione. Era molto silenzioso, con gli occhi grandi e malinconici... La sua voce non la ricordo... Tra noi due deve esserci stato un legame profondo, perchè, quando parlo di lui o guardo le foto che mi ritraggono nelle sue braccia, mi commuovo sempre: è stato l'uomo più dolce della mia vita. Lo rammento seduto in uno stretto ripostiglio della casa mentre riparava orologi. Su quel tavolino scalfito dall'uso, le rotelline a forma di stelle, parevano gioiellini d'oro o d'argento per le bambole. Lo guardavo senza muovermi e senza toccare nulla, lasciandolo indisturbato nel suo lavoro che, esigeva precisione e pazienza. Mi accontentava in tutto senza mai alzare la voce per sgridarmi; anzi, lui non mi ha mai sgridato. Era succube consenziente alle mie richieste più inverosimili, ed io una bambina tiranna. In pieno inverno ricordo, nel pomeriggio inoltrato, ebbi il desiderio incontrollato di vedere girare, nel lavello pieno d'acqua, le anguille vive. Lo zio si incappucciò della sua indivisibile coppola blu e, con la sciarpa intorno al collo, intraprese circa 2 km di strada per accontentarmi. Il balletto delle anguille nere e viscide, in quel piccolo specchio d'acqua, mi entusiasmò per poco: scivolose, non si piegavano alla mia volontà e le lasciai per il gioco delle posate. In piedi, su una sediolina che mi innalzava al primo cassetto della credenza in cucina, lanciavo le posate sul pavimento, divertendomi al suono metallico e rumoroso che esse producevano. Quante volte quel santo zio le raccoglieva per riporle e sentirle scaraventare ancora da me a terra. Mi voleva sempre con sè, nonostante l'infantile perfidia che distingueva la sua adorabile nipotina. Mi amava non c'è dubbio alcuno, quando durante la notte si accorgeva, rimboccandomi le coperte, che il lettino era umido di pipì. Era lui che riportava l'asciutto sul mio corpo, lavandomi ed asciugandomi nel buio senza svegliarmi. Anche il rito della ninna nanna gli competeva. Rinchiusa nelle sue braccia, mi dondolava sulla sua sedia in vimini davanti alla televisione accesa. Sentivo il tepore della sua giacca da camera sul mio viso. Acciambellata, come una gattina che uniforma la sua posizione all'abbraccio che l'accoglie, mi addormentavo su di lui. Nessuno mi ha più stretta così nelle sue braccia... Quanto lo desidero quel tepore intorno a me: da allora, mi è rimasto il freddo addosso per sempre! |
Post n°113 pubblicato il 12 Agosto 2007 da Aria.di.luce
Forse, in fondo, è facile amare... Fdarsi e affidarsi abbisogna di una spoliazione (kènosi) da ogni timore e resistenza. Abbandonare ogni indugio e mettersi a nudo di fronte all'altro, nelle mani dell'altro: senza difese, anche nell'eventualità di non sentirsi compresi... Dare è facile, in fondo... |
Post n°112 pubblicato il 12 Agosto 2007 da Aria.di.luce
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Inviato da: glossy0
il 10/12/2007 alle 23:51
Inviato da: Ra.gio.ne
il 14/11/2007 alle 11:23
Inviato da: luna646
il 12/11/2007 alle 17:16
Inviato da: volpoca0
il 30/10/2007 alle 14:59
Inviato da: Aria.di.luce
il 03/10/2007 alle 11:11