Diario di una grassa

Della ricerca di sé tra le pieghe delle emozioni, dei sentimenti, dei pensieri e... dell'adipe!

Creato da DiarioDiUnaGrassa il 07/02/2009

 

LA MIA PRIMAVERA

Post n°41 pubblicato il 26 Marzo 2009 da DiarioDiUnaGrassa

L’ho aspettata per anni. Ché ho sempre vissuto fuori stagione, in attesa di un cielo limpido e di fiori che non esistevano nella realtà.

L’ho cercata fuori di me. Ché ho sempre creduto di non poter essere salvatrice di me stessa. Primavera fra tutte le primavere.

E finalmente è arrivata. Sono qui, nel mondo e con tutti quelli che stanno nel mondo.

E’ meraviglioso compiere i primi passi incerti su questa Terra che credevo arida e cosparsa di aculei.

Rassicurante sapere che esistono fiumi, mari, prati, fiori, animali e anche aculei. Preziosa la consapevolezza che se dovessi incontrare un aculeo saprò sedermi e toglierlo da sola. Senza aspettare che qualcuno mi salvi. Ma con la speranza che qualcuno possa voler venire in mio soccorso.

Stupefacente di quanti germogli ci siano su questa Terra e di come questi germogli siano anche a mia disposizione. Non solo miei. Non solo dedicati a me. Ché il bello di questa Terra è che tutti possiamo godere delle stesse cose senza che gli altri abbiano a doversene privare.

Germogli che diventeranno fiori o piante. Fioriture di una stagione, lunghi inverni di cura e protezione, estati calde ed assolate. Crescite rigogliose, qualche perdita. Ché la vita è fatta anche di questo.

E alcuni germogli diventeranno querce. Ché ce l’hanno scritto nei loro geni.
E io mi sentirò piccola e felice in questa incredibile immensità.
 
 
Il mio viaggio virtuale è terminato, una piccola banalissima vita mi aspetta. Che il vostro viaggio possa essere ricco e proficuo come il mio.
Grazie a tutti. Ma proprio tutti tutti.
 
un sorriso

 
 
 

SILENZIO

Post n°40 pubblicato il 24 Marzo 2009 da DiarioDiUnaGrassa

Ci sono momenti in cui ci sarebbe molto da dire. Un molto di spessore e di valore. Cose preziose, che vanno salvaguardate e tenute al riparo da occhi indiscreti.

Sono quelli i momenti in cui io scelgo il silenzio. Reprimo le grida, le risate, l’entusiasmo.

Ché qualsiasi cosa finisse in pasto ad altri mi renderebbe colpevole del male che queste cose ne potrebbero ricevere.

Quindi taccio. Ma l’Universo è dalla mia parte.

 
 
 

CARISSIMO MIO PROSSIMO AMORE

Post n°39 pubblicato il 22 Marzo 2009 da DiarioDiUnaGrassa

Caro mio prossimo Amore,

so che sei un po’ arrabbiato con me perché mi stai cercando e non mi faccio trovare. Perdonami.

Il fatto è che proprio non ce la faccio ad uscire dalla tana e so che capisci quanto il dolore e la paura non mi permettano di venire ad aspettarti nel posto che abbiamo concordato. Il punto è che non lo ricordo. E non ricordo neanche il giorno, anche se so che dovrei.

Magari è già passato e tu ora sei in giro per la città a cercarmi senza sosta.

 Perdonami se non ti posterò leziose cartoline d’amore, se non ti dedicherò canzoni scritte da altri, se non userò frasi tratte da libri famosi per parlare di te, di noi.

Perdonami se non potrò mai essere diversa da me stessa, se vorrò parlare con te per ore ed ore (magari della stessa cosa per mille e mille volte, magari con le stesse domande), se non saprò far finta di niente quando avrai una ruga in mezzo alla fronte o quando mi dirai una piccola bugia con lo sguardo sfuggente.

Perdonami se non ti chiederò la luna, se quando saremo insieme il mare d’inverno mi emozionerà tanto quanto il supermercato, se amerò il silenzio in luogo di un mare di parole.

Perdonami se saprò leggere il tuo cuore, se non potrai nasconderti quando vorrai, se riderò forte di ciò che sono e piangerò piano di ciò che fa male.

Perdonami per la testardaggine e per i muri che alzerò quando farai troppo male per essere ragionevole.

Perdonami per quando sembrerà che io sia altrove, ché in quel momento sono al sicuro nel tuo cuore.

Perdonami se prenderò il tuo cuore e lo porterò nel mio. Per curarlo, proteggerlo e scaldarlo.

Questo so, questo sono, questo posso.

 
 
 

IL PRIMO PASSO

Post n°38 pubblicato il 21 Marzo 2009 da DiarioDiUnaGrassa

Nella mia filosofia di vita le cose non si dicono, si fanno (forse in una vita precedente sono stata il Maestro Yoda!).

E allora il primo passo è una bella visita dalla dietologa. Detto, fatto!

Lei molto carina (magra!) e simpatica, si presenta in camice e sorriso smagliante. E’ rassicurante, non tradisce il minimo nervosismo di fronte a tutte le contestazioni e i paletti che le metto sul piatto non appena mi siedo al mio posto. E’ un buon inizio.

La visita si preannuncia lunga. Inizia con la compilazione di un questionario sul mio stato di salute (sigh!) e poi con una lunghissima intervista sulle mie abitudini di vita e alimentari.

In tutto questo io sono ansiosa e lei non si sposta di una virgola. Sorride sempre. Comprende  persino!

E allora partono tutta una serie di consigli su come “fregare” la dieta e non farsi sopraffare dalla fame. I pasti giornalieri diventano 6, con spuntini che sembrano più un pranzo e una cena che rompifame.

Il momento peggiore è quello che io chiamo “la pesa delle vacche”. Non mi piace e non vi dico quanto peso neanche se mi pagate tanto oro quanto. Quindi non ci provate.

Le misurazioni dicono che non sono di ossatura grossa, ma la mia struttura fisica è comunque tale da non permettermi un peso forma sotto i 60kg. Senza contare i problemi metabolici e la menopausa.

E però… è inutile mettersi dei limiti e fare un passo dopo l’altro è l’unico modo per raggiungere un obiettivo. Uno qualsiasi.

Vabbè… queste sono chiacchiere, ora si fanno i fatti.

Pronti, partenza…

 
 
 

ECCE HOMO

Post n°37 pubblicato il 20 Marzo 2009 da DiarioDiUnaGrassa

Questo blog è nato per la prima volta nel 2005.

Il progetto era di sostegno ad una dieta dimagrante che si preannunciava particolarmente difficile. L’unica via d’uscita era riderci su e cercare solidarietà fra il popolo della rete. Fu un successone. Il blog e anche la dieta.

Nell’ultimo anno sono successe tante cose e alcuni chili sono tornati. Non va bene.

E allora approfitto della primavera e del particolare momento emotivo per concedermi una coccola.

Un progetto tutto incentrato su di me. Cosa di meglio di una dieta?

Ed ecco che il blog torna al suo progetto originale. Come se fosse appena nato.

Ecce homo. Pardon, ecce blog.

 
 
 
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