Un blog creato da francostanco_1961 il 25/12/2011

Il 25 Dicembre

di E. Romeo (Forse Rallentato Arreso No Coriaceo Oltremodo Sempre Testardo Ancor Non Cedo Oblio)

 
 
 
 
 
 

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Fumata nera in Parlamento

I parlamentari di Camera e Senato "sfilano" per il voto per l'elezione dei presidenti  senza tanti "grilli" per la testa, regna un grande clima d'incertezza. Hanno votato e pare che questa tornata sia stata vinta in entrambi i rami del parlamento da una certa "bianca" che viene coinvolta quando scarseggia soprattutto la voglia di dialogo. Non è la prima volta che, in fase elettiva e a qualsiasi livello, quando le idee sono poche o offuscate, il ricorso alla scheda bianca, simbolo di arrendevolezza, "libera" le coscienze e affida tutto al caso. La solita "riserva" quando manca il grimaldello, porte chiuse a Bersani che scodinzola a Grillo, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Quale sia a questo punto la responsabilità del PD non si sa e per quale motivo debba portare il carico di questa legislatura è ancora ignoto. A meno che, a pochi giorni dal voto, rinunciare alla "investitura" non è facilmente digeribile, in modo particolare dai parlamentari "ulcerosi". C'è un Renzi che avanza? E fatelo avanzare! Un nuovo ricorso alle urne penalizzerebbe soprattutto Grillo e poi tutti gli altri. C'è una grande richiesta di cambiamento, ma in quel cambiamento sono state chieste iniziative per l'occupazione e l'indigenza, nell'immediato non serve altro! In caso di nuove elezioni vincerebbe il "quarto polo" ovvero quello degli astenuti che aumenterebbe a dismisura! Continuare il gioco al massacro prolungherebbe l'agonia della politica allontanando sempre di più i cittadini dalle istituzioni, col pericolo vero di perdere completamente la credibilità a livello europeo. E' prova evidente la scarsa incisività di Monti all'ultimo vertice di Bruxelles, da dove lo stesso Premier si augura che il progetto europeo sia ancora il riferimento per tutti i Paesi che vi aderiscono, Italia in testa.

 
 
 

Segnali di fumo: "Habemus papam"

Segnali di fumo

Il Papa dei poveri: è stato chiamato così il nuovo Papa, Vescovo di Roma e guida spirituale della Chiesa Cattolica.

Fiumi di parole e di riprese, il mondo dei media sembra rinato, finalmente una nuova notizia e per di più anche bella. Il nuovo Papa non ha cinque stelle, forse meriterebbe qualcuna in più, però ne ha una molto luminosa e bella, che piace a tutti: quella della semplicità. Argentino di nascita, ma di origini italiane, riprende un discorso che la Chiesa cattolica per alcuni versi pare abbia messo da parte. Forse il momento di smarrimento del globo trascinato da un frenetico interesse per la materia, con la giornata di ieri si riappropria di qualcosa che gli appartiene: "L'umiltà". Pare che papa Francesco abbia le carte in regola, anche se qualcuno l'ha già bollato di "peronismo", per riprendere il cammino della speranza e per dare quella "luminosità" di cui ha bisogno tutta l'umanità. Stamani: cattolici, laici e intellettuali di "qualsiasi" ora e occasione si son svegliati e dato appuntamento per leggere nel pensiero di papa Francesco, epiteti e locuzioni a valanga. Un papa povero, intelligente, colto, politicizzato e francescano... insomma, bisognava riempire ore di trasmissioni e pagine di giornali, d'altronde cosa ci stanno a fare giornali e TV? Quello che di più ha stimolato l'irritabilità di chi scrive, è il modo in cui è stato descritto il solenne momento in cui il conclave ha annunciato al mondo intero l'elezione del nuovo papa tramite la "fumata bianca". Ebbene sì, anche su questo si è detto, in altre parole il modo arcaico di annunciare al mondo intero l'elezione del nuovo pontefice! Giornalisti e commentatori da strapazzo che puntano il dito solo sulle amenità della politica e i piaceri della vita, giornalisti alla ricerca del "marcio" che fa notizia e audience. Ora e dopo secoli di sana e bella tradizione, bisognerebbe superare la fase più emozionante ed eccitante del processo dell'elezione per dare spazio alle meschinità di "ruvidi" giornalisti. La fumata, è stato commentato, dovrebbe essere "superata" dalla modernità; forse barattandola col web e l'informatica che ha già seppellito tradizioni e tante cose belle!

Forse un giorno, dopo aver dimenticato tutto, "resetteremo" il cervello per poi ripartire dalle cose semplici senza rimpianti!

 

 
 
 

Prove tecniche per un nuovo governo

Mentre molti italiani hanno stipulato un nuovo contratto con Berlusconi, per molti versi unilaterale (si consiglia di custodire la lettera), Grillo ha promesso il decadimento dei tabù e il rinnovamento, si fa per dire, della politica tradizionale anche attraverso un reddito di cittadinanza che metterà il popolo degli squattrinati in condizioni di pagare l'affitto e di comprare un gratta e vinci per tentare la fortuna. Si tratta quindi, di promesse che Berlusconi non potrà mai mantenere poiché non è risultato vincitore delle elezioni e che Grillo dovrà "sudarselo" prostituendosi con buona parte di quel Parlamento che in campagna elettorale ha screditato e combattuto e che ancora oggi denigra e schiva. Siamo al punto che le istituzioni scendono in campo per combattere le istituzioni: una sorta di Kramer contro Kramer. Il potere politico contro la magistratura, un fatto senza precedenti che mette in evidenza quanto di più brutto ha capitalizzato il popolo italiano in fatto di democrazia. Forse, a distanza di cento cinquant'anni, l'unica ricompensa che gli italiani meritano è un popolo leghista privo di sensibilità e ingabbiato nella propria idea autonomista, insomma una sorta di "si salvi chi può", oppure "non ce ne può fregà de meno".

Neanche il conclave ci vuole bene, continuano le fumate nere, segno evidente che tutto è difficile, persino la nomina del Papa che, contrariamente a quanto accade in politica, il premier è scelto direttamente da Dio. Allora acceleriamo i tempi, quali interessi può avere la "Chiesa" per nominare il successore di Benedetto XVI? E quali interessi possono avere i nuovi parlamentari per "eleggersi" un governo? Avete capito bene, il nuovo governo, in ogni caso, sarà un governo che non appartiene agli italiani poiché le volontà sono divise in tre, occorrono tre leader: uno che restituisca l'IMU, un altro che dia agli italiani il reddito di cittadinanza e l'altro...

 
 
 

Le urla del Grillo

Post n°308 pubblicato il 13 Marzo 2013 da francostanco_1961
 

L'attesa è stressante, Grillo non concede interviste ai giornalisti italiani, parla solo con la stampa straniera. Chiusura completa, nessun governo, niente inciuci con Bersani e niente incarichi, non si può pensare di scendere a compromessi e disperdere un patrimonio elettorale di così grande portata. Si voterà di volta in volta, dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle, pur non sapendo cosa si voterà. Sempre che Giorgio Napolitano riesca ad affidare un incarico. Chi pensa di aver avuto grandi intuizioni dovrà attendere almeno fino a venerdì per sapere come il "conclave" della politica italiana romperà gli indugi.

Dopo la fumata nera di ieri, molto prevedibile, da oggi il conclave potrebbe dare ai cattolici un nuovo Papa, speriamo che sia latore di un messaggio di cambiamento che porti una ventata di serenità e soprattutto idee un po' più chiare degli esperti in materia che fino ad ora hanno riempito gli spazi delle nostre giornate con mille congetture dopo che Benedetto XVI ci ha "scaricati". Fumata nera anche per i parlamentari del PdL che nonostante il "sitin" al Tribunale di Milano, Berlusconi non ha potuto lasciare l'ospedale per colpa di una congiuntivite senza precedenti che fra l'altro non ha permesso al Cavaliere di vedere i quattro 4 gol rifilati al Milan dal Barcellona...

Nessuno riesce a capire cosa in realtà passa per la mente di Grillo, un'enorme responsabilità non può che dare preoccupazione. La soddisfazione di aver sconfitto un sistema parassitario e menzognero, non esclude che la cosa abbia assunto proporzioni e caratteristiche così complesse che non possono essere gestite con dei semplici no a tutto e tutti. Forse nemmeno Grillo pensa che il rischio sia quello di far pagare ai suoi elettori e a tanti altri il peso di un voto che non ha valore politico, ma una mera sfiducia nella politica e nelle istituzioni. Quelli che pensano, e sono tanti, che tornando alle urne si possa risolvere con un di più del 25% di consensi al M5S, sbagliano!

 
 
 

I quattro punti di Berlusconi: Montepaschi, IMU, Crozza a Sanremo, Servizio Pubblico di Santoro.

Riprende la campagna elettorale ripartendo da Siena, una delle roccaforti di Berlusconi. Lo scandalo del Montepaschi che ha permesso al Cavaliere di tenere ben saldi alcune centinaia di migliaia di voti!

Mediaset e dintorni, piazza affari del Pdl, hanno curato la "faccenda" senza trascurare nemmeno i minimi particolari. Il Cavaliere era cosciente che un'opportunità così grossa per screditare il PD non andava persa e non si sarebbe più presentata. Il caso Rossi, l'ultimo fatto di cronaca MPS, sembrerebbe più figlio di una questione mediatica "virulenta" che non risparmia nessuno, che una semplice questione morale, sta di fatto che ancora una volta un uomo muore e paga con la vita gli "orrori" di un sistema colluso e corrotto.  La faccenda è ancora aperta e molti sono gli spunti  da cui si può riprendere una campagna bis.

Oltre a non aver smacchiato il giaguaro, Bersani presenta gli otto punti per perdere del tutto le elezioni, ha voglia di "grillo" ma l'uomo "mascherato" nega ogni possibilità d'inciucio anche dopo i preziosi suggerimenti di D'Alema, l'ultimo baluardo della logica della spartizione e della politica di partito.

A rendersi conto che qualcosa sta cambiando, è proprio "lui" il Cavaliere che, oltre al Montepaschi aveva curato la tassa più odiata dagli italiani, l'IMU, incrementando di qualche "milionata" di voti quello che a inizio campagna aveva perso Angelino & C. Oggi suggerisce, dopo la breve assenza per una "maledetta" congiuntivite, che il sistema ha bisogno di una grande manifestazione di piazza e il 23 di questo mese sarà ancora lì, in quel di Roma, dove Grillo ha lanciato la sfida,   a manifestare contro la magistratura "avversa" che non ha ancora trovato un "collirio" per trascinarlo in aula.

Proprio quella magistratura bistrattata e derisa in campagna elettorale anche dal "compagno" Crozza che, non essendo stato in grado di "colpire" Berlusconi, ha eloquentemente picchiato e affossato Ingroia, quel poco di sinistra rimasta in Italia.  E proprio quel poco di sinistra "intellettuale" porge l'altra guancia a Berlusconi, regalando ancora una milionata di voti col "Cave Canem" di Santoro, che il "berlusca", in modo intelligente, è riuscito anche a pulire la sedia dove  aveva messo il sedere una delle penne più autorevoli del giornalismo contemporaneo.

Fra qualche giorno, dopo il "Conclave", la campagna cardinalizia ci ridà un Papa. E forse, iniziando proprio da questo evento, si potrà ragionare per avere anche un governo in grado di trattare pochi essenziali punti per iniziare un nuovo percorso di vita della Repubblica.  Le congetture degli esperti in materia, a partire da Santoro, ipotizzano governi dell'ultima ora con Rodotà e tanti altri "vecchi" che potrebbero, forse, governare le bocciofile di quartiere degli ultra ottantenni ormai demotivati e arresi.

 
 
 

Direzione Nazionale del PD: gli otto punti di Bersani per uscire dalla crisi.

Nella sua relazione introduttiva, Il segretario del Pd elenca il programma "per il cambiamento". Pier Luigi Bersani ha presentato gli otto punti per uscire dalla crisi: fuori dalla gabbia dell'austerità correggendo le politiche europee di stabilità, pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione ai creditori, riforme della politica, giustizia e conflitto d'interessi. Un menù accattivante (preelettorale), carico di richieste che, nel tempo, il popolo italiano ha chiesto a gran voce. Una sorta di campagna elettorale per la formazione del nuovo governo, otto punti di discussione da cui partire per porre rimedio al dissesto del voto.

Una direzione di partito che per alcuni aspetti recitava un mea culpa, una passerella della vecchia nomenclatura e qualche nome nuovo, un rituale d'altri tempi dai contenuti scontati, un partito in coma farmacologico. Se al centro non ci fosse stato il tema più importante del momento, il futuro politico del paese e la governabilità, il clima ricordava le assemblee sindacali del passato, dove dopo lo sfogo dei delegati si passava al voto e all'approvazione incondizionata del documento già preconfezionato dalla dirigenza. Insomma, questa volta il PD ha capito la lezione, l'Italia ha anche bisogno di "sinistra" e per non essere bocciato deve scrivere pagine indicative e corrette. Gli apparati di partito non servono per dettare linee al governo, il nuovo modello della politica deve tenere presente soprattutto la voglia e la richiesta del cambiamento che passa sempre attraverso le urne. In questo momento il solo desiderio italiano è quello di uscire dalla crisi soprattutto attraverso il cambiamento e le riforme, quelle riforme promesse ad ogni campagna elettorale e mai fatte.

In un anno e mezzo di governo Monti si poteva "ammazzare il porcellum" e farne un altro, si poteva riformare il fisco e non è stato fatto, si potevano rivedere i rimborsi e si potevano dimezzare i parlamentari, però non è stato fatto. Ieri, per bocca di un noto giornalista, si è sentito dire che il "nuovo parlamento" sarà popolato da "gente in casacca", quasi a voler dire che la dignità veste solo in giacca e cravatta!

 
 
 

I quattro/quarti della politica.

Capita spesso di non essere soddisfatti per un acquisto non azzeccato, è anche vero che nella maggior parte dei casi c'è la possibilità del "cambio" oppure di godere della formula "soddisfatti o rimborsati", in entrambi i casi si giunge ad una soluzione, quasi, soddisfacente. Addirittura, nel caso in cui la merce sia deperibile, è previsto il rimborso anche senza il cambio, vedi generi alimentari. Non si può dire che il consumatore non sia "protetto", a meno che la merce venduta non sia contraffatta e il consumatore non se ne sia accorto, in quel caso dopo il "consumo" si salvi chi può!

I tre quarti venduti agli italiani, dopo averli acquistati e nemmeno a scatola chiusa, non godranno mai della formula soddisfatti o rimborsati, anzi se di rimborsi si vuol parlare, quelli non saranno certo appannaggio degli elettori ... rivivremo le solite tiritere e povera politica come farà senza assegno di sostentamento? Anche l'INPS quest'oggi comunica ai suoi pensionati che il CUD 2012 non sarà più spedito, una forma di risparmio concepita solo nei servizi della P.A. Il risparmio, per questa tornata, non può essere devoluto a chi ha spedito nove milioni di promesse elettorali, ma quanto prima, il nostro acume troverà la maniera per farlo.

I tre quarti, che resteranno sempre tali, dovranno trovare il modo per comunicare all'Europa che l'Italia è governabile e che la Grecia, anche se geograficamente a un tiro di schioppo, sarà sempre più lontana. Ma questo non basta, chi è convinto che la legge elettorale sia il male maggiore, si sbaglia di grosso, quello che gli italiani hanno di più sbagliato è la lingua, solo quella in bocca però! Dire, fare e disfare, fino ad oggi sono stati ipotizzati almeno dieci formule per governare, ma i tre quarti, Bersani, Grillo e Berlusconi hanno in comune solo la nazionalità, e nemmeno l'Europa. Come si può pensare di governare senza avere prima una chiara e netta volontà da parte degli elettori per poterlo fare? Come si può pensare che Bersani e Grillo possano sedersi allo stesso tavolo e parlare di cose concrete? E come si può pensare che Berlusconi dia a Bersani la possibilità di governare senza pagare pegno? Comunque vadano le cose, s'incorre in un "compromesso": l'unica cosa che gli italiani non hanno chiesto col voto!

Il quarto/quarto, abbastanza corposo, quello che non parla, ma che si è espresso in maniera eloquente è l'ago della bilancia. E' la direzione dove tutti possono tentare di andare perché lì c'è l'apatia, l'insoddisfazione, la mancanza di fiducia e l'incredulità. E' il quarto più interessante perché si muove sempre nella stessa direzione e con grande coerenza, ha dell'incredibile perché quasi mai è composto dalla stessa gente: unico quarto eterogeneo che traduce la politica in efficienza, sicurezza, serietà e lavoro!

 
 
 

Hanno perso gli elettori, torneremo alle urne?

Abbiamo votato e non si sa cosa! Bersani "strizza" (l'occhio?) a Grillo, Monti è ancora premier ma solo per i fatti suoi, il PdL infuria ancora con la faccenda Montepaschi inaugurando la nuova campagna o semplicemente bissando in previsione delle prossime elezioni che, a quanto pare, non possono essere evitate. I più soddisfatti sono i Maroni che finalmente pare abbiano raggiunto la pace dei sensi. Cinque anni ancora di "buona politica" alla ricerca della macroregione perduta e nell'attesa dei rimborsi, è meglio non avere rimorsi elettorali, poiché conquistata l'unica regione (che si pensava fosse un po' più sveglia), si resta in attesa del 75% quale "ricompensa" dello Stato per essere arrivati "uno".

Coloro che non hanno fatto bene i compiti rischiano di essere bocciati e siccome molti nomi eccellenti sono già stati messi alla porta, il rischio è quello che si ripeta anche con quelli che hanno resistito al primo impatto. Col senno di poi tante cose belle potevano essere state fatte e oggi, forse, alcuni avrebbero ancora la possibilità di essere creduti quando aprono bocca, ma la sfiducia è tale da non commuovere più nessuno. Non c'è da meravigliarsi se tanti italiani hanno chiuso col passato, è arduo riconquistarli e forse, dopo l'inevitabile errore del governissimo o del governo del Presidente che si va a formare, il movimento di Grillo raddoppierà i consensi. Anche se apparentemente sembra un voto di passaggio o emozionale, quelli che hanno detto di no a Bersani, Berlusconi e Monti vogliono chiudere col passato e non solo coi nomi, così come vogliono far credere gli irriducibili della politica a tavolino, ma con l'intero sistema ormai logoro e corrotto. Quelli che invece hanno votato Bersani non "vorrebbero" un governo con Berlusconi e quelli che hanno votato per il Movimento 5 Stelle vorrebbero subito il cambiamento e quindi, il passaggio dal vecchio al nuovo. Solo Bersani, l'ultimo dei creduloni, può pensare che Grillo "ritorni al passato". E' di moda il movimento, i partiti tradizionali pare stiano per essere collocati in soffitta, bisogna solo capire se il movimento è organico, compatto e con le idee chiare. Sinteticamente, bisogna pronunciarsi e non essere attendisti, questo paese ha bisogno di risposte immediate e di fatti, perdere ulteriormente tempo sulle sfide e sperare di ritornare alle urne per avere la maggioranza assoluta comporterebbe l'allungamento dell'ingovernabilità col rischio di non essere capiti. Ma cosa serve nell'immediato? Nuove regole per votare senza imbrigliarsi nei meccanismi "democratici" del voto e nuove regole per legiferare. L'esperienza insegna che la maggior parte del dissesto politico, economico e finanziario è dovuto alla mancanza di leggi adeguate, totalmente assenti e a volte fatte su misura.

 
 
 

Ci vuole una necessaria responsabilità?

L'avvicinarsi della formazione del nuovo esecutivo, che i meno scettici auspicano col proseguimento di Monti, ancora da tecnico-politico, fino a quando gli italiani dimenticheranno Grillo per rifare i conti con i vecchi inquilini del Parlamento, appare assai difficile e complicata.

Non poteva mancare l'angoscia spread-borsa, che qualcuno ha pensato bene di anteporre ai sogni degli italiani che per un attimo hanno goduto di un po' di "felicità" pensando che effettivamente qualcosa fosse cambiata. Qualcuno ha iniziato a trasmettere paure e angosce col debito pubblico che aumenterà senza scampo e col ruolo italiano nell'Unione Europea: precario e incerto. Persino il Capo dello Stato è accorso in aiuto allo "status quo" , rincorrendo e accarezzando l'idea che i due "comici" italo, ma non tedeschi, possano dare una mano per uscire da un'empasse che nessun "bipolare" avrebbe potuto fare, neanche quello americano.

Passati i giorni freddi, dove Grillo ha sofferto e patito il freddo gelido delle piazze italiane mentre gli altri al coperto spiegavano le loro ragioni per non sprecare il voto, si avvicina la "primavera", forse meno apprensiva e depressiva di quanto lo sarebbe stata se tanti italiani non avessero creduto alle favole dell'IMU, alla riduzione a tappeto delle tasse e a quei tagli che la politica avrebbe potuto fare da decenni e che non ha fatto poiché Grillo si è presentato solo adesso alla loro porta.

Persino il Santo Padre, ormai provato e stanco, ha fatto mettere "i sigilli" alla porta, non accondiscendendo alla "tradizione" che l'avrebbe voluto morto ad ogni costo. Si è ritirato a Castel Gandolfo, lasciandoci senza Angelus e senza "spirito". Si presume che, Benedetto XVI dirà una preghiera per lo Stato italiano, anche se i media e gli scrittori da straspazzo dell'ultima ora l'avrebbero voluto rintanato al buio per espiare i peccati del fallito "Impero Vaticano" e che oltre alla demonizzazione meriterebbe la fine della fede e della speranza.

La necessità di non essere bipolari, consentirà, ancora una volta, a milioni di persone di ritornare a sorridere? Ci si augura soltanto che il momentaneo disorientamento parlamentare si traduca al più presto in fatti concreti, anche se l'attuale "congiunzione astrale" ci vede orfani non solo dal punto di vista "spirituale", ma anche politico.

Intanto Grillo marcia su Roma e si reca alla Camera dei Deputati con centinaia di cittadini che hanno risposto all'invito dei grillini: "Tutti in Parlamento, la casa dei cittadini"!

 
 
 

I numeri della speranza

Or che bravo sono stato …

 

La travolgente vittoria che ha allontanato parecchi politici, anche eccellenti, che stazionavano in parlamento da anni, porta in transatlantico una ventata di gioventù con un'età media di 48 anni tra Camera e Senato. La cosa non può che farci piacere poiché un cambio generazionale porta sempre delle novità. Mal che vada, alcuni dei neoeletti avranno, per la prima volta, un'occupazione proprio nel posto in cui non se lo sarebbero mai aspettato. E' importante che alla fine della legislatura o nel bel mezzo, anche loro non si ritrovino ad emulare Antonio Razzi (parlamentare IDV) che ha votato contro la sfiducia a Berlusconi per non far cadere il governo, poiché da lì a poco avrebbe raggiunto l'agognato vitalizio dovuto ai parlamentari dopo una legislatura.

E' ora di cambiare, ma cosa si cambia? Chi è senza idee ripete la solita solfa: "Bisogna cambiare la legge elettorale". Chi ha le idee chiare, ha già capito che non si governa e tantomeno si può pensare ad un governissimo che prenda per i fondelli gli italiani bypassando il voto e il volere degli elettori che si sono espressi in maniera eloquente. I tre milioni e duecentomila "notai" che hanno votato Bersani alle primarie non sono più importanti dei tre milioni di Berlusconi e tantomeno degli otto milioni di "protestanti" di Grillo. La palla va al centro e si riprende la partita senza falli e offside. La Borsa e lo Spread sono le preoccupazioni di chi è stato sempre inseguito dal lavoro, chi, invece, un lavoro non lo possiede ha tutto il diritto di pensarci e di sperare. E' inutile perdere tempo, fare le cose all'italiana e arrivare alla fine dell'anno discutendo ancora di maggioranze e minoranze. Se il movimento di Grillo è una cosa diversa e ha niente in comune con la sinistra, così come già annunciato, è inutile cercare un compromesso che porti solo danni al Paese. Il solo pensiero di poter trovare i numeri per andare avanti, sarebbe ancora peggio del compromesso storico fra PC e DC e del consociativismo degli anni settanta. L'errore più grave di questa orribile tornata elettorale è stato commesso dal PD che dopo le primarie, era convinto di poter governare da solo. Sono gli errori emotivi e generazionali, tanto cuore e poco cervello. Una parte di sinistra tradizionale e se vogliamo anche autentica, è rimasta fuori dal parlamento, eppure una percentuale di italiani, anche se modesta, aveva espresso ancora la voglia di sinistra, quella sinistra a cui apparteneva l'attuale Partito Democratico. Se l'orientamento del PD è il centro, butti giù la maschera e cominci a governare con Berlusconi e Monti, anche a rischio di dissolversi. Non è più tempo di poltrone e poltroni, i tempi sono cambiati!

 
 
 

Il M5S non darà alcun voto di fiducia!

Post n°301 pubblicato il 27 Febbraio 2013 da francostanco_1961
 

... inizia così l'altalena per la ricerca di un compagno di viaggio che dia fiducia e sfogo alle frustrazioni di chi pensa che gli italiani siano solo spettatori a disposizione della politica e dell'opportunismo. Bisogna fare molta attenzione a non provocare la "platea", ormai stanca, altrimenti si corre il rischio di guastare uno spettacolo che a tratti sembra anche interessante e di autore.

Gli ammonimenti che giungono da Bersani, unico sconfitto di questa tornata elettorale, sono chiari e anche patetici. Pensare di ritornare alle urne dopo neanche aver provato un abito tagliato e cucito "made in Italy", significa aver sprecato tempo e denaro.

Significa, altresì, non dare la possibilità a oltre centocinquanta persone fra camera e senato di "esprimersi" e superare lo scoglio della timidezza di quando si varca, per la prima volta, la soglia di un luogo importante come il Parlamento. Beppe Grillo definisce Bersani "un morto che parla" e prosegue la campagna elettorale, finita da qualche giorno, dichiarando che valuterà di volta in volta quale sarà la strada giusta da percorrere, a meno che non stia preparando il terreno per la scalata, in solitudine, dopo aver lasciato il gruppo alle spalle. Lo sa Grillo e tutti gli altri "politicanti" che gli italiani, sofferenti e masochisti, spesso si fanno prendere dall'emozione e barattano l'intelligenza con la debolezza.

E' per questo che Silvio Berlusconi, che da tempo ha capito come si fa, continua la sua estenuante e interminabile campagna dell'IMU che rispecchia l'ormai collaudato metodo del consenso, poiché solo così avrà dimostrato agli italiani che oltre alle promesse, chiunque sia al governo, si è impegnato coi fatti. E qualora ci fosse anche la sola riduzione della tassa più amata della campagna elettorale, il merito è soltanto suo.

 
 
 

Grillo è l’ultimo dei Mohicani?

Post n°300 pubblicato il 27 Febbraio 2013 da francostanco_1961
 

La tv lo ha dipinto quasi sempre come un uomo poco serio e fazioso perché in campagna elettorale ha  parlato direttamente con la gente e non ha mai partecipato ad una delle innumerevoli trasmissioni strappalacrime dove i leader politici vendevano "porta a porta" oppure curavano l'elettorato con promesse e promozioni. E' stato e lo è ancora, l'uomo più temuto dalla politica tradizionale, dai governi membri dell'Unione Europea, dallo Spread e dalle Borse.

C'è una grande paura perché parla di diritti dei cittadini e contemporaneamente dei doveri dello Stato soprattutto nei confronti delle classi più deboli con sonora efficacia e lodevole incisività, esaltando quegli aspetti che interessano alla gente, a volte anche con tono drammatico, così come merita in questo periodo. Insomma, storie di altri tempi, cose sentite soltanto nel periodo in cui alcuni grandi uomini della sinistra italiana, in comizio, riuscivano ad essere così coinvolgenti.

Ha colonizzato le piazze cercando un riscatto ed è quasi riuscito nell'impresa. Questa mattina tutto tace, riflessioni e ripetute congetture per cercare la soluzione che non c'è! Si presenta così il dopo partita elettorale: solo scottature con blande creme e unguenti per curare questo tipo di ferite che solo il tempo potrà lenire e curare. Ogni tanto bisognerebbe fare un "time out" e rivedere, anche in poco tempo, cosa in realtà bisognerebbe fare anziché pensare al 51 per cento per poi comportarsi come se si avesse il 49, "stupide trovate propagandistiche". Non si può stare con due piedi in una scarpa e tantomeno indossarne due con numeri diversi!  

E se non fossimo stati abbastanza chiari, si tratta dell'ennesima rapida e chiara risposta di un terzo degli italiani che nella circostanza si è mimetizzato in una giungla e con grande spirito "libero" ha dimostrato che sa ancora decidere se una figura è finta o è solo una sovraimpressione, quindi un'ultima trasposizione del malcostume e del malcontento inoltrata alla politica in maniera seria e pacifica tramite i seggi elettorali di tutta la penisola.

Solo la Lega può vantarsi di un impresa che è, e resta, sempre lo specchio per le allodole che puntualmente sbattono ogni qualvolta si va al voto, quasi a voler dimostrare che non sanno fare altro che prendere pesci in faccia convinti che esistano ancora uomini in grado di modificare uno status quo che condividono brillantemente e pacificamente con la tradizionale classe politica e con ipocrisia, nonché con l'aggravante di chi sa che "raglio d'asino non sale in cielo"!   

 
 
 

Risultati elettorali

Trombati, soddisfatti e non rimborsati!

Hanno vinto le "chiacchiere" e senza impegno alcuno della politica si dissolvono i sogni degli italiani! Niente rimborsi dell'IMU e niente tagli all'IRAP e alle tasse e, a proposito di tasse, la RAI rammenta che con una piccola soprattassa, si può pagare il canone senza incorrere in sanzioni. E si tratta proprio di sanzioni che gli italiani, diligentemente al voto, si sono autoimposti. Questa mattina, i politici meno trombati si sono sparpagliati fra le sedi delle TV a commentare il voto degli italiani. Pochi i soddisfatti, delusi quelli che avrebbero dovuto rimborsare, ma non finisce qui, oggi si saprà se i leghisti continueranno ad usare indumenti verdi, oppure "li faranno neri". Naturalmente, l'unico partito che raggiunge il quorum ad ogni elezione è quello degli astensionisti. Per colpa di questi ultimi la politica e i politicanti piangono, alcuni per essere rimasti fuori anche perché non hanno promesso abbastanza e altri per non avere avuto la possibilità di poter "mantenere le promesse". Infatti, le congetture di prima mattina parlano di un governissimo (PD-PDL) che ci porterà alla riforma elettorale e poi alla stabilità, di cosa non si sa, ma è pur sempre stabilità.

In gastronomia, le chiacchiere sono dolci a base di farina con uova e zucchero, in politica sono parole inconcludenti con tanti paradossi, bisognerà aspettare per vedere se "il ruggito del Grillo" continuerà o se si tratta veramente dell'ultimo demagogo.

 
 
 

Il made in Italy

Post n°298 pubblicato il 23 Febbraio 2013 da francostanco_1961
 

candidati

Trova il particolare in comune?

 
 
 

In attesa della prossima "chiamata alle urne"

Post n°297 pubblicato il 23 Febbraio 2013 da francostanco_1961
 

 

L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto.

Winston Churchill

 

 

Mentre il governo vi frega l'opposizione vi da l'illusione di salvaguardare i vostri diritti. Quando finalmente le cose cambiano l'opposizione va al governo e il governo va all'opposizione e voi continuate tranquillamente ad essere fregati.

 

Carl William Brown

 
 
 

La Tv dipinge…

Speranza

Se chi ha inventato la televisione o per la prima volta è riuscito a trasmettere immagini riprese con una telecamera, sapesse dell'uso che questo "orribile strumento" riesce a fare oggi, molto probabilmente con un po' di responsabilità, in quei giorni, avrebbe fatto volentieri una passeggiata o una partita a carte con gli amici.

Con post numero 279 pubblicato in questo blog il 31.1.2013 dal titolo, Siena: teatrino del PdL, avevamo evidenziato i veleni della campagna elettorale e, incuriositi dal comportamento delle televisioni, avevamo posto l'accento sui fatti del MPS poiché colpiti dalla veemenza giornalistica e mediatica sull'accaduto. In sintesi, la politica di un certo tipo, non aspettava altro che un fatto o fattaccio che potesse destare l'interesse della gente da buttare in pasto all'opinione pubblica per indirizzare il voto e, tanto per non girarci attorno, era evidente a tutti il coinvolgimento del PD nella gestione della più antica banca del mondo. Per l'occasione, pensate un po', alcune televisioni avevano individuato, tramite i propri esperti, l'utilità di piantare le tende in Piazza del Campo per levarle a fine campagna elettorale. E così è stato per Mediaset e Canale 5 che ancora oggi, nel Tg delle tredici ha trasmesso l'ultimo servizio col povero Pamparana, ormai solo e denutrito in una piazza dove il PdL pensa che ancora si possano racimolare voti utili alla coalizione dopo la lettera che nove milioni di italiani hanno ricevuto in questi giorni  quale promessa di fedeltà al collaudato sistema monetario berlusconiano. Così, da martedì prossimo riavremo il "nostro" "Indignato Speciale" che ha dovuto fare, fino ad oggi, l'inviato speciale a Siena spargendo veleni contro un PD che ha anche la colpa di non aver capito che per vincere le elezioni occorrono "solo promesse" poiché i fatti non contano, quelli vengono spesso dimenticati anche bevendo un caffè al bar.

 

Quest'oggi, "il punto" di un lungo discorso che gli inglesi comunemente chiamano "HOPE": SPERANZA, un sostantivo carico di significato che accompagna la vita di molti cittadini onesti che giorno dopo giorno sopravvivono alle ingiustizie imposte da un sistema "politicante" marcio e carico di avidità che passa sopra ogni " valore" e che da molti anni impone un vero e proprio "regime"!

Sempre più vicina a noi la "speranza" che l'esito di queste elezioni possa non determinare il crollo totale del nostro paese e che possa essere il primo passo per il sollevamento dalle macerie.

La speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare. (cit. Sören Kierkegaard)

 
 
 

Fare per fermare il "declino".

Post n°295 pubblicato il 21 Febbraio 2013 da francostanco_1961
 

Oscar Giannino

Fiumi di parole e valanghe di articoli, così aprono stampa e televisione da ieri ad oggi, un inaspettato "dramma" che complica la vita degli stessi giornalisti e da in pasto alla politica una stampella in più dove appoggiarsi in questo scorcio di campagna elettorale. Stiamo parlando della questione Oscar Giannino e subito ritornano alla mente una miriade di dentisti, avvocati, chirurghi e liberi professionisti che hanno esercitato in passato la professione, spesso anche con grande successo e poi denunciati e arrestati perché non in possesso dei titoli per esercitare la professione. Purtroppo, non sarà l'ultimo caso e "fermare il declino" è un preciso compito della società, quella società che si sente appagata ma che paga gli errori di un sistema ormai collaudato al quale non vuole rinunciare nessuno.

Un esercito di lacchè "iscritto a libro paga" per tenere in piedi un sistema che non ha rovescio fino a quando si rincorre solo l'interesse e lo scopo personale prevaricando ogni confine della legalità.

La povertà e l'ignoranza sono i binari su cui viaggia il benessere, l'inganno è il mezzo più utilizzato dall'umanità per dare sfogo alla sete di potere. Oscar Giannino è l'ultima conferma che nessuno è perfetto, egli è figlio di una categoria sempre in espansione e di un moralismo che non andrà mai in estinzione, poiché presentarsi come se stessi, è l'errore più grave che un politico possa commettere. "Fare per fermare il declino" è l'aforisma che in questa circostanza si è rivelato il meno azzeccato, le dimissioni da presidente del movimento non hanno alcun valore, egli stesso dovrebbe invitare i cittadini a non votare la "sua" lista, se altro non si può fare!

 

 

 
 
 

La lettera di rimborso dell’IMU è arrivata!

rimborso IMU

Ebbene si, questa mattina è arrivata la lettera con la quale vengono stabilite le modalità di restituzione dell'IMU pagata nel 2012. Quello che più ha destato la nostra curiosità è stato il fatto che destinataria della lettera, pur essendo la casa in comunione di beni, è solo mia moglie. Dopo qualche minuto, cercando una plausibile spiegazione, siamo giunti alla conclusione che l'imposta dovrebbe essere rimborsata ad entrambi e che forse l'invio di un'unica lettera è solo una questione di contenimento della spesa. L'unico dubbio rimasto è quello se va conservata fino alle elezioni e se l'altra che seguirà, firmata dal Ministro dell'Economia e dello Sviluppo, ci farà sorridere per la notizia, così come scritto sulla presente oppure potremmo anche piangere. Tanto in regime di "democrazia" si può scrivere, riscrivere e anche telefonare in qualsiasi momento e anche senza autorizzazione alcuna!

Poco male, è stata la considerazione fatta in famiglia! "Noi non lo voteremo lo stesso" e mal che vada, visto che l'IMU l'abbiamo pagata avremo il rimborso alla pari di chi lo voterà. Devo confessare che entrambi siamo contenti di quest'ultima trovata, abbiamo avuto un'unica perplessità ed è accaduto quando abbiamo rivolto il pensiero a chi non possiede la casa di proprietà, ma si è sentito dire che oltre ad un set di pentole e di stoviglie potrebbe essere rimborsata la tassa sui rifiuti poiché quella viene pagata a prescindere dalla proprietà! Poco importa se vincerà la coalizione di Berlusconi, poiché significa che il nostro paese ha bisogno sempre di qualcuno che lo prenda per i fondelli. Però, dicono in tanti, se le alternative sono quelle prospettate fino ad ora, meglio il rimborso dell'IMU con la conseguenza della bancarotta, anziché l'incerto!

"Non son mica noccioline, dice Bersani"!

Se tutto ciò non ci convincesse, resta l'opzione due, non recarsi alle urne. Però si sa, se vai al bar e dici che non hai voglia di votare ti si "rivoltano" tutti contro. Se poi lo scoprono quelli della televisione, cominciano a dire che votare è un "dovere" e sei un cretino se non lo fai poichè, così facendo, faresti il gioco del nemico. Appunto: chi è l'amico e chi è il nemico?

 

 
 
 

Chissà che fine farebbe l’Italia se solo si potesse votare con un SMS?

Grillo, in piazza a Torino

Grillo, il fenomeno della politica!

Grillo non è un politico, si considera un padre di famiglia benestante e annoiato che si butta a capofitto in politica, anche se insiste nel dire che il suo è un movimento che parte dal basso!

Ha adeguato i suoi sessantacinque anni alla civiltà telematica e a chi chiede cosa ha intenzione di fare è subito pronto a rispondere che i tempi del "download" sono preistorici, insomma il suo mondo è più telematico che ematico. Ama parlare, sa farlo anche bene, non usa il condizionale al posto del congiuntivo, ma riesce ad evitarli entrambi e per non rischiare usa spesso il futuro. E' allergico alla TV, nutre disprezzo per quelle telecamere che, in tanti anni della sua carriera, gli hanno regalato felicità, ricchezza e notorietà, insomma spesso sputa nel piatto dove ha mangiato per molto tempo. E' l'unico "politico" dei giorni nostri che non fa capolino negli studi televisivi, per questo è odiato persino da giornalisti e conduttori di talk show, li prende in giro mentre parla direttamente con la gente, è l'unico, dice qualcuno, che parla nelle piazze e non gli arrivano le statuette del Duomo addosso.

Ogni argomento ha un modo particolare di essere trattato, la politica non ha più il bisogno di essere una cosa seria, peccato che le battute siano come i copioni della Tv e del teatro e corrono il rischio di essere pleonastiche e ripetitive. C'è un uso delle parole e un modo di porsi poco politico, poco diplomatico e assai invadente, ma su questo: "Grillo obietta che i nostri politici sono dei comici".

C'è un rovesciamento simmetrico rispetto alla realtà. Se guardiamo al panorama politico, abbiamo un comico che fa politica e un magistrato che si è candidato. Gli stessi avvocati che circondano Berlusconi si danno alla politica. E' un fenomeno generalizzato. Ndr

Beppe Grillo è accusato di essere demagogo, ma cosa significa? Quanti hanno incantato il popolo per ottenere consensi e poi si sono sciolti come neve al sole?

Per quale motivo è bersaglio delle coalizioni di centrosinistra e centrodestra? Per quale motivo un voto dato a Grillo e un voto sprecato? E per quale motivo un elettore dovrebbe preferire chi fino ad ora ha governato burlandosi di tutto e di tutti? E per quale motivo bisognerebbe votare la Lega che in tema di demagogia non è seconda a nessuno?

C'è chi dice che se Grillo avrà una percentuale da collocarsi fra i primi tre posti, presto bisognerà ritornare al voto poiché il paese sarà ingovernabile! Dov'è il problema? Di quale governabilità ha goduto il nostro paese fino ad ora? E perché se lo dicono Bersani e Berlusconi deve avere un senso?

Quali e quanti sono i benefici che ha avuto il nostro paese dai governi che si sono succeduti, se non la precarietà, la disoccupazione e la tristezza?

 

 
 
 

Il festival della campagna elettorale, meglio di Sanremo?

Sanremo

C'è chi al festival di Sanremo ha speso 600 euro per un posto in prima fila e chi 160 per uno nelle pressi dei servizi igienici e dell'uscita. Da un breve calcolo, noi che abbiamo pagato solo 113,50 + 1,50 di commissioni bancarie per il canone Rai siamo ancora debitori nei confronti dell'Ente di parecchi euro per averlo visto in prima fila, comodamente seduti sul divano di casa.

Ogni altro commento è superfluo, compreso quello sui compensi elargiti ai compagni Fazio e Littizzetto per aver portato a termine un festival dai risvolti alquanto difficili, dove il povero Crozza è stato l'unico a perderlo sol perché avrebbe fatto la parodia di Berlusconi, icona dell'IMU rimborsata ed elargitore di lauti compensi non solo ai proprietari di case, ma anche ai lacchè intervenuti in sua difesa contro Crozza.  

Oggi, ultima domenica "prima dell'avvento" e  a Sanremo finito, si continua col festival delle promesse che ha lasciato per una breve pausa il posto alle dimissioni del Santo Padre che, per l'occasione e solo dopo il 28 febbraio, i curiosi potranno sapere quale abito indosserà alla sua morte, se le scarpe saranno di colore rosso o se in futuro potrà essere chiamato ancora Santo Padre o ex, ma per tutto questo e sempre dopo aver pagato il canone entro il 28, dovremo aspettare la programmazione una serie televisiva di "Porta a Porta" che Vespa sta preparando fino al giorno del Conclave.

E mentre il mondo "politicante" tira le somme di una campagna aspra e velenosa, la novità "vera" di questa tornata elettorale è dovuta al fatto che in realtà qualcuno "tira le cuoia" e questo ci fa ben sperare soprattutto dopo il comizio di Grillo e le dichiarazioni di questa mattina del Cavaliere in quel di Torino. Città in cui Grillo raggiunge il massimo dei consensi in termini numerici e di partecipazione durante il comizio tenuto in piazza Castello ieri pomeriggio.

 

 

 
 
 
 
 
 
 

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